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Autore: Lady Nobody e Pankun    08/09/2012    6 recensioni
Un pomeriggio piovoso, un Mello dispettoso e bisognoso di attenzioni, un Matt troppo preso dai videogame...
che altro dire, spero possa piacervi e perché no, anche divertirvi xD
Lady Nobody
xxx
Genere: Comico, Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Muori, muori, muoriiiii!!!-
 
un unico grido riecheggiò per l’appartamento di Los Angeles e questo poteva significare una sola cosa…
Mail Jeevas aveva un nuovo gioco per la play station.
 
Quando lo udì stava per inserire le chiavi nella toppa della porta e per poco non ci rimaneva dallo spavento. Gli ci volle qualche secondo per realizzare che non stava avvenendo un omicidio, almeno, non uno reale. Sospirò rassegnato, girando la vecchia chiave e spalancando l’uscio.
Gettò a terra la borsa con i libri dell’università accanto ad un mobile nell’ingresso e si avviò verso il salotto.
Come volevasi dimostrare il suo coinquilino, nonché fidanzato, stava seduto su un grande cuscino con il joystick in mano.
 
-Ti sei accorto che sono rientrato?-
chiese stancamente dirigendosi verso la cucina per farsi una cioccolata calda. Era solo ottobre, ma le giornate erano sempre talmente grigie e piovose che ci voleva proprio qualcosa di dolce e caldo.
In risposta alla sua domanda ricevette un breve e basso mugugno, seguito da una parolaccia, ovviamente non riferita a lui.
 
Stavano insieme ormai da quanto…tre anni? E si conoscevano da quando erano piccoli, ma mai, mai Mail era cambiato di una virgola in fatto di videogiochi! Quando c’era un gioco nuovo, oppure non riusciva a superare un livello, lui si chiudeva nel suo mondo elettronico e non ne usciva se non dopo qualche ora. Più di una volta Mihael si era svegliato alle quattro di notte ed aveva visto la luce della televisione accesa, segno che quel pazzo era rimasto incollato davanti allo schermo per almeno cinque ore. La cosa che però lo sorprendeva sempre, era che nonostante le nottate in bianco mai una volta era andato male ad un compito in classe, ad un’interrogazione…
Aveva dell’incredibile!
 
Dal canto suo quello dei videogiochi era il suo più grande difetto, ma anche la sua caratteristica e, doveva ammetterlo, lo amava molto anche per questo suo lato da nerd assoluto.
Ma non quel giorno.
Non sapeva perché ma quel preciso giorno non gli andava di vivere la solita routine ed accontentarsi di vederlo giocare. Voleva almeno catturare la sua attenzione per qualche minuto, deconcentrarlo da quello stupidissimo videogame!
 
Dopo aver preso qualche sorso di quel nettare divino posò la tazza su bancone della cucina e si avvicinò a Mail con passo felpato.
 
-Maaaiiil…-
cantilenò piano mettendosi in ginocchio poco più indietro di lui.
Nessuna risposta.
Allora tese una mano e gli tolse gli occhialini da aviatore.
Niente.
Leggermente irritato si avvicinò ancora, questa volta accostando la bocca al suo orecchio.
Tirò fuori la lingua e cominciò a leccarlo.
-C-che…che c’è??-
finalmente gli aveva parlato!
-Non mi hai neanche salutato…-
gli fece notare questa svista per poi soffiare un poco dentro l’orecchio. Lo sentì rabbrividire ed irrigidirsi un attimo. Quel tanto che bastava per non parare un colpo e perdere una vita.
-Hai ancora tre vite-
informò la voce computerizzata del gioco.
 
Mihael sorrise compiaciuto.
Ma non bastava, perché subito si rimise a giocare.
Il biondo sbuffò contrariato, ma non si diede per vinto!
 
Dall’orecchio scese al collo, ponendo del leggeri baci, arrivando fino alla scollatura per poi risalire con un'unica, lenta, leccata.
Il risultato gli piacque parecchio.
Seduto davanti a lui Mail vacillò, rischiando anche di perdere il joystick.
-Hai ancora due vite.-
 
Bene, stava piano piano distruggendo la barriera che separava Mail dal mondo reale.
Ora però doveva andarci un po’ più pesante…
 
Sapeva già cosa fare e la cosa gli piaceva parecchio. Sorrise malizioso da dietro la sua spalla, inumidendosi le labbra con la lingua.
Sempre con calma cominciò a far scorrere le mani sotto la maglietta a righe nere e bianche del ragazzo, facendo ghirigori immaginari sulla sua schiena e sui fianchi.
Poi passò all’addome, andando sempre più giù, sempre più giù…
Con un movimento più rapido degli altri infilò una mano sotto i suoi pantaloni, andandogli a stimolare l’intimo da sopra i boxer.
 
Per poco Mail non gridava dalla sorpresa.
-Hai ancora una vita-
ci tenne a ricordargli la macchina.
-No, no, NOO!!!-
-Stai per morire?-
chiese con tono angelico ed innocente, mentre sfilava la mano.
-Si cavoli e ci avevo messo un pomeriggio per arrivare a questo livello!-
disse in preda al panico, cercando di schivare colpi e tenersi stretta la propria vita.
 
Mentre era intento ad ammazzare parecchia gente sentì un fruscio, ma non poteva girarsi, non poteva distrarsi ancora!!
Mentalmente maledì quel biondino maledetto, se non fosse stato per lui e per quelle…quelle…cose che gli aveva fatto, avrebbe già superato il livello.
-Quindi…il gioco sta per finire, giusto?-
-Se muoio si, certo e che cazzo!-
 
In quel momento Mihael fece la sua mossa finale.
S’infilò nello spazio fra le braccia di Mail, impedendogli così la visuale e si sedette su di lui, visto che lo spazio era poco i loro petti praticamente si sfioravano e da quella posizione poteva guardarlo negli occhi.
-Allora ti va di giocare con me?-
chiese con voce innocente.
 
Era…era…completamente nudo, eccezion fatta per l’intimo, i classici boxer neri molto, ma proprio molto attillati. Inevitabilmente il suo sguardo finì proprio “lì” dato che in mezzo alle pallide gambe affusolate del biondo…c’era una notevole erezione.
Deglutì a fatica, staccando gli occhi da quel posto per incontrare lo sguardo di Mihael.
Di male in peggio!
Aveva messo su quel broncio dannatamente carino, un misto tra l’aria di rimprovero ed il desiderio di ricevere attenzioni e come sempre gridava una sola cosa per Mail Jeevas:
“STUPRAMI!!!”
 
Non riuscì a fare niente che si sentì spinto all’indietro.
Subito dopo si ritrovò le labbra di Mihael sulle sue, con la lingua che chiedeva di entrare. In automatico acconsentì all’ingresso…
 e da lì iniziò il paradiso.
 
Lasciò cadere il joystick per terra, spostando le mani da altre parti, tipo su quel meraviglioso sedere fasciato di nero…
 
Mentre venivano travolti dalla passione e cominciavano quel gioco, decisamente più divertente di qualunque altro, il povero Sora veniva ucciso da Heartless gigante.
 
-Game Over!-
  

  
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