Ty
inarcò un sopracciglio. «Ma sono solo due belle
ragazze, che pericolo
potrebbero mai...»
Ian gli
afferrò con forza un braccio e lo spinse dietro di lui. Si
parò
davanti a Ty e Monika e osservò le due giovani.
Avevano entrambe
capelli lunghissimi e lisci, rasati sopra l’orecchio
dal lato del cuore. Se quel che raccontavano le leggende era vero,
quelle donne
si tagliavano i capelli in quel modo per non dimenticare il sacrificio
cui erano
state costrette da bambine.
Un tessuto nero
fasciava loro il petto, mentre alla base del collo
sfoggiavano il tatuaggio di una croce allungata, sormontata da un
ovale. Ian
sapeva che era questo il triplice segno che simboleggiava la donna,
l’ankh, e
la Stella del Mattino.
I
fianchi erano nudi e ornati da
una cintura dorata, cui erano appesi il tessuto triangolare centrale
bordato
d’oro e un altro più squadrato dietro la schiena.
Il kohl esaltava i loro
sguardi minacciosi.
Ian era certo di
non potersi sbagliare.
Non poteva
credere di essere davanti alle leggendarie Delicate.
Le guardie degli
dèi.
***
La
più alta delle due fece un passo avanti. Non aveva smesso
per un solo
istante di fissarli negli occhi.
La seconda
Delicata le lanciò uno sguardo furtivo. «Misha,
guarda il
colore dei loro occhi...» le sussurrò con voce
allarmata.
«Non
sono cieca, sorellina.» Misha avanzò di un altro
passo, facendo
roteare l’ankh tra le dita. Lo strano coltello
catturò la luce del sole sulla
superficie nera e traslucida come cristallo. «Chi
siete?» domandò col tono
autoritario di chi era abituato a comandare.
Ian era come
paralizzato, il fatto che Hyperversum avesse reso possibile
persino la comprensione di quel linguaggio antico non lo stupiva quanto
la
consapevolezza di essere di fronte a due Delicate.
Approfittando
della sua esitazione, Ty lo superò e si piegò in
un
elaborato inchino. «Thierry De Ponthieu, per servirti» disse alla
Delicata facendole l’occhiolino. «Ma tu puoi
chiamarmi Ty,
se preferisci»
La ragazza lo
fissò interdetta. Un istante dopo, senza preavviso,
colpì
Ty con un calcio in pieno volto, spedendolo a terra già
privo di sensi.
Accadde tutto
nello stesso istante.
La Delicata
più giovane scattò verso Monika, menando fendenti
con un
ankh per ogni mano. Misha si avventò contro Ian.
***
Ian attese che
la Delicata allungasse il primo affondo, poi scartò
all’ultimo momento da un lato. Aspettò che la
ragazza lo superasse nello slancio
e la colpì a un fianco con una violenta gomitata. La
reazione della giovane fu
incredibilmente rapida: ruotò su se stessa, arcuando una
gamba in aria, e colpì
Ian in pieno petto con un piede.
Ian
sentì l’aria che fuoriusciva dai polmoni,
arretrò di un passo e vide
a stento arrivare il pugno che lo centrò alla mascella.
La vista si
annebbiò per un istante.
Un altro colpo
al ventre lo fece piegare in due dal dolore. La rapidità e
la forza della sua avversaria era sconvolgente.
Una mano lo
afferrò rudemente per i capelli e Ian sentì la
gelida
consistenza di una lama sulla gola.
«Ora
vedremo se nelle tue vene scorre davvero il sangue dei Figli del
Cielo» ringhiò Misha.
***