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Autore: Amy In Wonderland    08/09/2012    8 recensioni
Il mondo è governato da tre Streghe Spirito che hanno il compito di mantenere l'equilibrio tra bene e male invariato.
Quando Bonnie McCullough - non più invaghita di Damon, ma concentrata su Matt - muore per un incidente, le tre streghe sono costrette a trasformarla in un fantasma affinché non trapassi e abbia tempo per essere riportata in vita prima che compia la sua "missione" e trapassi definitivamente.
Le tre streghe sono convinte che il suo assassino, Damon Salvatore, nonché l'unico in grado di vederla sotto forma di fantasma, per i sensi di colpa l'aiuti a tornare in vita. Accidentalmente, però, non hanno considerato che né Bonnie né Damon sanno chi sia l'assassino della rossa e che Damon, impegnato com'è a impedire il matrimonio tra Elena e Stefan, non ha nessuna intenzione di aiutare il fantasma.
Tra incidenti e liti che rasentano il comico, Bonnie e Damon fanno un patto che potrebbe aiutare entrambi a raggiungere ciò che vogliono. Ma cosa accadrebbe se, nonostante l'indifferenza che provano l'uno per l'altra, le cose non andassero tra loro come previsto? Cosa succederebbe se Damon iniziasse a guardare la rossa con occhi diversi?
Una long comica e quasi demenziale!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO - L’ERRORE DEL DESTINO.

 

 

 

 

 

 

 

 

Damon ringhiò infuriato per l’ennesima volta e diede un calcio al malcapitato sasso che si trovava tra i suoi piedi.

 

“Non capisco!” pensò, al limite dell’esasperazione.

 

Tutta quella situazione era così disarmante, così... così frustrante!

 

“Com’è possibile?”.

 

Era tutto ciò che riusciva a domandarsi da quando aveva ricevuto la “buona notizia” - come l’aveva chiamata quell’energumene di suo fratello.

Si sposavano. Alla fine avevano deciso di farlo e, dopo le nozze, l’amore della sua vita, il suo angelo, la sua bellissima Principessa delle tenebre, l’unica donna perfetta per lui sarebbe stata trasformata con il sangue di quello schifoso vampiro vegetariano!

 

Damon ringhiò nuovamente, mandando un’ondata di potere tutta intorno. Il cielo cupo gli rispose con un tuono.

Insomma, era così ridicolo anche solo pensare a un vampiro vegetariano, a suo fratello!

 

Com’era possibile che alla fine Elena avesse scelto lui?

 

“Non capisco!” sbottò mentalmente per l’undicesima volta in quella giornata.

 

Quando i Kitsune erano stati sconfitti lui era potuto tornare a concentrarsi sul suo Angelo, ma tra di loro non era cambiato nulla.

Per quanto si sforzasse, Damon non riusciva a comprendere dove avesse sbagliato nel conquistare il cuore della ragazza. 

Perché lui l’aveva conquistata, oh sì, l’aveva fatto eccome... ma non era stato abbastanza!

“Tu non sei abbastanza” disse una voce maligna dentro di lui.

 

Beh, non era abbastanza? Com’era possibile?

Lui era perfetto sotto tutti i punti di vista, su questo non c’era dubbio... eppure, alla fine, lei aveva scelto di lasciare andare lui, non Stefan.

Damon l’aveva conquistata, forse l’aveva anche fatta innamorare, ma ciò non era bastato a farsi scegliere.

 

<< Per ora... >> mormorò. Sembrava quasi una minaccia.

 

Aveva sbagliato qualcosa con Elena? Beh, era il passato.

Ora l’unico pensiero che invadeva la sua mente era come riuscire a rendere sua Elena in due mesi, prima che si sposasse. Cosa che, almeno apparentemente, sembrava impossibile dato che non era riuscito a farlo in quattro anni.

 

Non importava quanto sarebbe stato difficile, non se ne sarebbe stato con le mani in mano: doveva impedire quelle nozze in qualche modo.

 

Per sfogarsi colpì un’enorme catasta di tronchi che la signora Flowers tagliava e utilizzava come riserva di legna durante l’inverno per accendere la sua adorata stufa - assai utile per mettere a bollire l’acqua del tè.

 

Accecato dalla rabbia e concentrato sui suoi pensieri, non vide la catasta crollare alle sue spalle e non sentì neanche un urlo acuto provenire da un punto vicino a lui.

 

 

 

 

 

 

Bonnie entrò nella strada sterrata che portava al Pensionato, sorridendo spensieratamente come una bambina. 

 

Dopo un anno che tentava di attirare l’attenzione di Matt Honeycutt - ancora profondamente invaghito di Elena - era riuscita a rimediare un appuntamento!

Sospirò felice: si sarebbe data il cinque da sola se fosse stata in camera sua. Tuttavia, farlo in mezzo alla strada, dove poteva tranquillamente essere vista, l’avrebbe resa eccessivamente idiota.

 

“No, Bonnie. Maturità! E’ questa la parola d’ordine!”.

Si era ripetuta fino allo sfinimento quella frase e ciò l’aveva fermata dal fare gesti da bambina - come saltellare dalla gioia o darsi il cinque da sola, appunto.

 

Sì, maturità. Era questo ciò che probabilmente le mancava e che Matt cercava in lei.

Beh, l’avrebbe avuta! Infatti, negli ultimi anni aveva fatto seriamente dei passi da gigante. Insomma, non aveva relativamente più paura del buio... Era un grande traguardo, no?

 

Alla vista in lontananza del Pensionato, non poté fare a meno di pensare alla brutta situazione che stava attanagliando il sempiterno ménage-à-trois.

 

Bonnie era stata molto fiera di Elena. Sapeva quanto difficile potesse essere scegliere tra Stefan e Damon, ma alla fine aveva messo da parte l’egoismo e aveva fatto una scelta: sposare Stefan.

 

Giusto la sera prima, infatti, Elena e Stefan avevano annunciato il loro imminente matrimonio.

 

Era stata una lieta notizia per tutti - anche perché significava mettere fine a quell’imbarazzante triangolo -, tranne che per il maggiore dei Salvatore che era andato immediatamente su tutte le furie, profondamente deluso. 

In realtà non è che avesse detto qualcosa al riguardo, tuttavia l’essersi dileguato in un nano-secondo sotto forma di corvo, più il temporale e il mini-uragano che c’erano stati quella notte, avevano parlato chiaro sull’umore del vampiro.

 

Damon Salvatore... Per quanto dopo l’avventura nello Shi no Shi se ne fosse allontanata, decisa a sopprimere alla radice i sentimenti che stavano nascendo per il tenebroso Salvatore, Bonnie si era sentita spezzare il cuore quando aveva visto i suoi occhi di pece tradire una profonda tristezza.

 

Per quanto ora fosse innamorata di Matt e si concentrasse su di lui, vedere Damon soffrire - perché ne era certa, stava soffrendo - le aveva fatto venire voglia di abbracciare il vampiro e dargli un po’ di affetto, nonostante non si parlassero in maniera cortese dalla sconfitta di Shinichi e Misao.

 

Infatti, lui non la calcolava più minimamente, mentre Bonnie aveva accettato con tristezza quell’atteggiamento di totale indifferenza e aveva deciso di ripagarlo con la stessa carta.

E dire che tra di loro c’era quasi stato del tenero...  forse. Ma comunque, Damon non poteva calcolare una persona così insignificante come lei e Bonnie si sentiva idiota ogni volta che ripensava alla sua passata cotta per il moro.

 

Beh, le dispiaceva per lui, ma gli sarebbe passata prima o poi... O forse no?

 

In ogni caso, con il triangolo amoroso Elena-Stefa-Damon lei non c’entrava assolutamente nulla e, in quel momento, l’unica cosa che le interessava veramente era arrivare al Pensionato per chiedere alla sua biondissima amica consiglio sull’abbigliamento per l’appuntamento.

 

Entrò nel giardino della signora Flowers quando sentì un ringhio provenire da dietro la catasta di legna dell’anziana.

 

S’irrigidì immediatamente, ma poi si rilassò. Le minacce a Fell’s Church erano finite da anni ormai e lei aveva acquisito un coraggio che non pensava minimamente di avere.

Si avvicinò alla catasta e non vide nessuno. Probabilmente chiunque fosse stato si trovava dietro a essa.

 

In ogni caso, quel ringhio non era per niente amichevole e faceva una grande cosa ad andarsene e a lasciare perdere. Sicuramente era Damon in una delle sue sfuriate e lei non aveva alcuna voglia di ritrovarsi alle costole un vampiro infuriato che la minacciava di morte perché l’aveva colto in fragrante mentre si sfogava e mostrava emozioni.

 

Fece per andarsene, ma sfortunatamente indugiò nell’osservare il mucchio di tronchi.

Sentiva che qualcosa la tratteneva lì, forse la sua non ancora completa indifferenza verso il vampiro.

Comunque, non aggirò l’ostacolo per andare da Damon: rimase semplicemente lì ad osservare quella catasta.

 

“Certo che è alta! Io non arrivo nemmeno a metà! Chissà cosa se ne fa di tutta questa legna la signora Flowers...”.

 

Fu un attimo.

 

Nemmeno il tempo di sentire il calcio che Damon diede al mucchio di legna, che lo vide travolgerla, come una valanga, dandole appena il tempo di emettere un inutile urletto acuto.

 

E poi solo il buio.

 

 

 

 

 

 

 

<< CHE COSA?! >>.

 

L’urlo della strega maggiore risuonò per tutto il Secondo Mondo - che altro non era se non una stanza, se tale poteva essere definita, con tre troni dove lui era costretto a fare avanti e indietro per comunicare agli spiriti superiori le notizie del mondo umano.

 

Werty guardò tremante le tre sorelle streghe diventate, post mortem, gli Spiriti che controllano che l’equilibrio tra bene e male rimanga invariato.

 

<< Ehm, sì, ecco... E’ successo proprio così... >> balbettò nervoso.

 

Vide la vecchia Carmilla, la strega maggiore, diventare di un colore paonazzo.

“Aspetta un attimo! Primo, è morta. Secondo, è uno spirito... Come diamine fa a diventare paonazza?!” si domandò mentalmente Werty, pronto all’ennesima sfuriata della strega.

 

<< Carmilla, calmati! >> l’anticipò sconcertata Ambra, la più giovane e anche la più pacata delle sorelle.

 

<< Okay, ricapitoliamo... >> iniziò Joanne, la terza sorella, << Bonnie McCullough, colei che era destinata a continuare attraverso la prole il sangue delle streghe di Salem e dei Druidi, è morta uccisa in un incidente, causato oltretutto da un vampiro, proprio il pomeriggio prima dell’appuntamento con il padre dei suoi figli. Ergo, essendo morta e non potendo procreare una figlia che porti il sangue dei suoi prestigiosi antenati, una linea sanguigna di streghe assolutamente necessarie affinché nel futuro l’equilibrio tra bene e male rimanga invariato, la stirpe di queste è... è... >>

 

<< Estinta! Finita! Caput! >> s’introdusse Werty, sorridendo annoiato e reprimendo a stento il nervoso che le tre sorelle gli stavano mettendo addosso.

 

<< CHE COSA?! >>

 

<< Carmilla! >> la rimbeccò Ambra per l’ennesima volta.

 

<< Com’è potuto accadere? >> domandò la vecchia strega, iniziando pian piano a calmarsi.

 

<< Carmilla, deve essere successo qualcosa che ha cambiato il corso del destino! >> ipotizzò Joanne.

 

<< In ogni caso, non possiamo permettere che la stirpe di Salem si estingua! >>.

 

<< Sì, ma non possiamo tornare indietro e Bonnie era l’ultima strega discendente >>.

 

<< Ed è morta! >> sottolineò Werty, divertito.

 

<< Sta zitto! >> lo rimproverarono all’unisono le tre streghe-spirito.

Werty si limitò a sbuffare, abbassando il capo in segno di finto rispetto.

Certo che era stato proprio sfortunato! Lui era il quarto stregone più potente di tutti i tempi, ma era pur sempre quarto e quindi invece di diventare uno spirito insieme alle tre streghe era finito con l’essere il messaggero. Il messaggero! 

 

<< Potremmo tornare indietro nel tempo e salvare la ragazza! >>

 

<< No! Assolutamente no, Ambra! Potrebbe avere delle conseguenze disastrose! Immagina se la strega ci diventasse sterile... >> ribatté Carmilla, completamente terrorizzata dall’idea.

 

<< Carmilla, ti prego! In ogni caso hai ragione, ciò che è fatto è fatto: Bonnie è morta e noi dobbiamo trovare un modo per riportarla in vita... >>

 

<< E come facciamo?! >> sbottò sconcertata Ambra.

 

<< Potremmo farla risorgere noi tre! >>.

 

<< Carmilla, non possiamo! Noi dobbiamo essere neutrali, ricordi? >>.

 

<< C’è una strega sulla terra in grado di fare quell’incantesimo... Potremmo chiederle di farlo! >>

 

<< Non possiamo fare neanche questo, Carmilla. Noi non possiamo interferire direttamente per fare risorgere Bonnie, sono le regole. Qualcuno sulla terra deve trovare quella strega e chiederglielo >> spiegò Joanne.

 

<< Messaggero...? >> domandarono all’unisono con tono altezzoso.

 

Werty, sbuffando, si porse verso la ciotola contenente del liquido argentato e brillante e guardò il futuro per qualche secondo.

<< No, ora come ora nessuno tenterà di far tornare in vita la ragazza... Non è previsto dal destino >> rispose annoiato.

 

<< E allora cosa potremmo fare? >> borbottò Carmilla.

 

Werty si prese qualche secondo di esitazione in cui le tre streghe non fiatarono, ma poi decise di intervenire.

 

<< Potreste ricorrere all’Antico Metodo e trasformare Bonnie in un fantasma! >> propose a voce non molto alta, leggermente eccitato dalla sua trovata geniale.

 

<< Ma certo, ho trovato! Potremmo ricorrere all’Antico Metodo e trasformare Bonnie in un fantasma! >> gridò entusiasta Ambra.

 

<< Oh, Ambra è una bellissima idea! >> si complimentarono le altre due.

 

Werty le guardava a bocca aperta, balbettando un debole << M-ma... io... >>.

 

<< Zitto! >> lo rimproverarono immediatamente, all’unisono.

Quelle tre streghe avevano una sincronia eccezionale in certi momenti.

 

<< Sì, ma per farla diventare un fantasma prima che trapassi, dobbiamo giustificare l’uso di tale metodo con una missione in sospeso... >> 

 

<< Messaggero...? >> lo interpellarono in sincrono nuovamente.

Werty guardò ancora una volta nella ciotola color ebano.

<< No, la ragazza non ha nessun conto in sospeso >>

 

<< Diamine! >>

<< Carmilla! >>

<< Ambra! >>

<< Smettetela! >>.

 

“E queste sono quelle che dovrebbero controllare l’equilibrio tra bene e male? Perfetto, siamo in ottime mani!” pensò Werty scuotendo la testa.

 

<< Potreste inventare una missione qualsiasi in modo che possa, essendo un fantasma, trovare il modo per tornare in vita... >> suggerì questa volta a voce più alta.

<< Ho trovato! Potremmo inventare una missione qualsiasi in modo che possa, essendo un fantasma, trovare il modo per tornare in vita! >> esclamò alzandosi in piedi dal trono, Carmilla.

Immediatamente le due sorelle iniziarono a farle i complimenti per l’ottima idea sotto lo sguardo sconcertato di Werty.

 

<< E quale sarà la missione? >> domandò Ambra.

Calò nuovamente il silenzio.

<< Beh, avrà lasciato pur sempre qualcosa in sospeso, no? Un compito insignificante magari... Sarà quella la sua missione! >>.

Le tre streghe annuirono consenzienti.

 

<< Messaggero, chi hai detto che l’ha uccisa? >>

 

<< Un certo Damon Salvatore, signora... un vampiro >> rispose, ancora arrabbiato.

 

<< Ed è consapevole di aver fatto ciò? >>.

 

<< No! E’ stato un incidente >>

 

<< Perfetto! Appena Bonnie McCullough gli dirà che è stata colpa sua, per i sensi di colpa l’aiuterà a tornare in vita prima che lei compi la sua missione e trapassi! >> disse entusiasta Joanne.

 

<< Ma, ma signora... >>

 

<< E’ una splendida, ottima idea! >> esclamò felice Ambra.

 

<< No, non lo è! >> s’intromise il messaggero, << Damon Salvatore è uno dei più crudeli e menefreghisti vampiri del monto! Non l’aiuterà mai! Inoltre, la signorina McCullough non sa chi sia il suo assassino! >> spiegò, cercando di interrompere quella pericolosa ondata di entusiasmo.

 

 

<< Sciocchezze, Werty! Vai a prendere lo spirito di Bonnie McCullough e portalo qui! In quanto a voi >> Joanne si girò verso le sorelle << Non possiamo rivelare a Bonnie la sua missione, è la legge del destino. Potremmo influire sul corso degli eventi solo quando Bonnie l’avrà scoperta! Da lì in poi, potremo deviarla e le impediremo di compiere la missione e trapassare prima che quel vampiro l’abbia riportata in vita! >>.

 

Fu l’ultima cosa che il messaggero udì prima di uscire dal Secondo Mondo.

Quelle tre streghe erano così idiote! Avrebbero sicuramente combinato un disastro.

 








*Angolo autrice *

 

Ebbene sì, pensavate di esservi liberate di me eh? Mi spiace, ma non me ne andrò mai *ride malvagiamente*

Bene, cos’è questo obbrobrio....?

Non ne ho idea e ho dovuto pensarci veramente tanto prima di pubblicarlo! 

Come già anticipato, aveva diverse idee per delle fanfiction. Poiché “Ti serve un concorrente?” era stata una ff abbastanza impegnativa come trama, volevo pubblicare qualcosa di molto più leggero.

Ed eccola qui, la mia brillante (ehm... sì, facciamo finta di crederci) idea! 

Allora, faccio un po’ di anticipazioni.

In primis, è ovviamente una Donnie ù.ù figuriamoci se pubblico qualcosa di diverso in questo fandom! 

In secondo luogo, avrà dei momenti un pochino tristi, ma tende ad essere una long molto leggera e a tratti - come potete leggere già dal prologo - demenziale. Ma non troppo, tranquilli.

Ovviamente questi primi capitoli saranno un po’ d’introduzione, il punto di partenza. Dopotutto, me ne servono due o tre per far riprendere dallo shock della morte i personaggi e per far riprendere anche Bonnie dallo shock di essere diventata un fantasma.

Tuttavia, la storia dovrebbe entrare nel suo vivo all’incirca verso il nono capitolo (in realtà ci sono diverse fasi), ma prima avremo dei siparietti davvero carini che preludono l’intera vicenda tra Damon e Bonnie.

La storia non è molto lunga, il tutto dovrebbe durare circa 20 capitoli, forse 19.

Ovviamente non ci sarà tutta la suspance e l’azione che volevo creare in “Ti serve un concorrente?” perché, come ho già ribadito, è molto leggera come long ed è concentrata prevalentemente sul rapporto Bonnie-Damon-Elena per motivi che scoprirete più in là.

Inoltre, ho notato che con gli aggiornamenti delll’altra ff ero davvero pessima. Insomma, aggiornavo una volta ogni morte di Papa! Quindi, se ci riesco - ma non prometto nulla - voglio provare ad aggiornare una volta alla Settimana, il Sabato precisamente.

Beh, spero che l’idea vi piaccia e scusate se la scrittura nel prologo non è molto scorrevole ma sono un pochino arrugginita per l’estate xD

Un bacio e spero che vi ritroverò in tanti a seguirmi.

 

- Amily

   
 
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