« O tu, vecchio e assai saggio Tiresia, rispondimi: godrà mio figlio di una lunga vita? »

« Solo se egli non conoscerà se stesso. »



 

NdA

Dunquedunquedunque..

Oggi è il giorno della nostalgia.
Oh, quanti ricordi. La mia infanzia è stata segnata dalle continue letture dei miti greci. Li adoravo - e li adoro ancora. 

Non so perché m'è venuto in mente di fare un paragone tra Narciso e Sherlock.
In realtà non è che abbiano granché in comune, a parte l'indubbio fascino, una propensione alla totale indifferenza e repulsione verso gli la razza umana (a parte John ed un volto riflesso), la fissazione quasi morbosa con un'occupazione ben precisa (il lavoro, per Sherley, e la caccia, per Narcy)..

E soprattutto il riflesso.

"si se non noverit" dice Tiresia alla madre di Narciso. Il ragazzo vivrà bene e a lungo se non si vedrà - o, meglio ancora, se non si conoscerà. 

Entrambi estranei agli affetti e alla vita sociale, si conoscono come esseri umani nel momento in cui qualcosa - o qualcuno - fa capolino nelle loro vite e tira loro una stilettata al cuore.
E, ovviamente, tutto finisce in disgrazia. 

Non fate caso ai miei collegamenti assurdi.
Il più delle volte non hanno né capo né coda. 

Comunque, spero sia piaciuta e vi ringrazio per aver letto!

Accetto critiche costruttive e distruttive!