"Quanto tempo é per sempre? A volte, solo un secondo."
Quando da bambino Sebastian leggeva quella frase del Bianconiglio proprio non riusciva a capire cosa significasse. 
Aveva conosciuto il 'per sempre' con Blaine, da quando le loro labbra si erano unite per la prima volta, e nonostante lui non l'avesse mai confessato apertamente, Blaine era la sua unica certezza, l'unica cosa che, sapeva bene, sarebbe rimasta la costante della sua vita. Avevano percorso anni insieme in un viaggio lungo, favoloso, indimenticabile, senza preoccuparsi della meta o a quando il loro viaggio sarebbe terminato. Correvano, come un treno in corsa, sui binari di un'esistenza a volte tormentata, a volte paradisiaca. Non importava dove, l'importante era essere insieme, vivere quella meravigliosa avventura chiamata vita.
A 85 anni, solo allora Sebastian comprese il vero significato di quella frase. Perché lí, su quel letto freddo di ospedale, il suo Blaine gli stringeva la mano cullato dal sonno, mentre flebo e altre torture erano avvinghiate al suo corpo per tenerlo in vita. 
Sebastian non voleva credere al fatto che stava tutto per finire.
Adesso che profonde rughe segnavano il volto di entrambi, la pelle era diventata diafana e i capelli bianchi, e un grosso macigno si era posato sui loro cuori stanchi. 
Era il terzo infarto nel giro di un anno per Blaine, e i dottori ormai non potevano fare piú nulla.
E la rabbia corrodeva Sebastian nel profondo, perché lui non poteva far nulla mentre lo vedeva soffrire.
Dunque era cosí, che tutto finiva?
Una vita era passata e a lui sembrava troppo presto. Nella sua vita aveva perso molte cose, ma cosa significava perdere metá del proprio cuore? Quanto sarebbe sopravvissuto? Sperava poco, perché una vita senza Blaine non era degna di essere vissuta. 
Non poteva lasciarlo andare. Avrebbe preferito morire con lui, perché della sua anima non ne sarebbe rimasto nulla.
E mentre tutti quei pensieri affollavano la mente, proprio come nei film la pioggia di Novembre cominció a battere sui vetri.
Sentí la mano di Blaine muoversi sotto la sua. Cominció a gemere piano dal dolore e, nel buio della stanza, aprí piano gli occhi. Gli occhi che non avevano mai perso la loro intensitá. Sebastian fu invaso dalla loro luce dorata: eccoli, la parte piú profonda, il nocciolo della sua esistenza, in quelle iridi color miele erano riflessi le sue paura, i suoi sentimenti, la linfa vitale che intorpidiva le acque della sua anima, che trasformava il caos in armonia.
- La...giacca. Nella tasca destra.
Blaine parlava con voce flebile, sottile. Sebastian prima lo guardó confuso, poi si alzó tremante sul suo bastone per recuperare la giacca di Blaine. Ne estrasse un oggetto di plastica...quando riconobbe iil lettore cd vecchio di sessant'anni, sentí gli occhi pizzicare e un peso enorme incombere su di lui. Prese un profondo respiro, odiava farsi vedere piangere, persino da Blaine. Tornó a sedersi, mentre suo marito sorrise appena.
Sebastian porse una cuffia a Blaine e premette play. Entrambi chiusero gli occhi quando i leggeri tocchi di un pianoforte inondarono il loro udito e la loro anima.

Love of my life, you've hurt me
You broken my heart
And now you leave me
Love of my life can't you see
Bring me back, bring me back
Don't take it away from me because
You don't know what it means to me

Quando la voce di Freddie Mercury giunse alle loro orecchie, fu un'invasione di ricordi.
La Dalton.
Il primo bacio.
La loro prima volta.
La convivenza e il college.
Litigare, urlare, lasciarsi, rincorrersi, riprendersi.
Quella volta in cui Sebastian nascose un anello nello champagne.
Il matrimonio.
Il viaggio di nozze a Parigi, Londra, Roma.
I baci sulla torre Eiffel.
La vita da uomini sposati.
Blaine e il suo debutto a Brodway.
Quella volta che presero un cane per non sentire la mancanza di un figlio.
Quel figlio tanto desiderato che arrivó: Grant.

E tanti, tanti altri ricordi, il loro meraviglioso viaggio arrivato a destinazione.

When I grow older
I will be there at your side
To remind you
How I still love you
I still love you

Perché Sebastian amava Blaine con la stessa intensitá di quando avevano solo 17 anni.

Mentre la canzone volgeva al termine, sentí della carta dietro il lettore. Lo giró, vi era attaccato un biglietto: 
"Grazie per l'avventura. Ora va e vivine un'altra."

E Blaine chiuse gli occhi, sorridendo.
E Sebastian si chiese se avesse mai avuto il coraggio di iniziare una nuova avventura senza di Blaine.