Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: danish    08/09/2012    4 recensioni
Questa è una breve ff nata rileggendo a distanza di tempo "Red Sky" di Jose.
Cosa sarebbe accaduto se Raflesia avesse cambiato idea e non se ne fosse andata veramente dopo essere stata sconfitta da Harlock? E se la Regina, sentendosi profondamente umiliata, avesse meditato una crudele vendetta? E'Kei Yuki a raccontarci in prima persona quello che accadde "dopo".
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harlock, Raflesia, Yuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ad Inferno Nero

All’interno della stanza, illuminata dalla fioca luce della lanterna, una graziosa ragazza, di età apparentemente simile alla mia, si toglie con gesto elegante il cappotto e lo appoggia alla sedia. Scuote i lunghi capelli ramati e sfrega le mani una contro l’altra soffiandoci sopra per riscaldarsele. La sua carnagione è molto pallida, dai toni verdognoli. E’ sicuramente una mazoniana. 

“L’hai trovata, finalmente!” cinguetta guardando prima Harlock e poi me.“Io sono Yuriko  tu devi essere Kei Yuki!” . Si avvicina sorridente tendendomi la mano. 

Gliela stringo con poco entusiasmo e gran diffidenza. La sua gente ha ucciso i miei amici, sottomesso il mio pianeta, emarginato i terrestri più deboli.
Vorrei sputarle in faccia da vera pirata ma sono soprattutto una signora per cui mi trattengo. Osservandola da vicino noto in lei, in particolare nei suoi occhi,  qualcosa di familiare. 

“Ti puoi fidare di Yuriko.” Mi dice Harlock notando la mia reticenza. 

“Sono la sorella minore della povera Namino. Poiché il capitano è stato magnanimo con lei, io voglio fare qualcosa in cambio per ringraziarlo.” Aggiunge lei. 

Ecco chi mi ricordava!
Ora che so chi è non sono certo più tranquilla di prima.
La osservo avvicinarsi all’armadietto e prendere la bottiglia di vino, riempire un intero bicchiere e berselo tutto d’un fiato. “Davvero Buonissimo! Ci voleva proprio per scaldarmi un po’!” dice allegramente. Lo riempie nuovamente e lo porge ad Harlock con un sorriso splendente.

Da come si comporta sembra avere molta confidenza con questo posto e….e con lui. Il che mi infastidisce alquanto.
Poi va verso il cuscino su cui stavo io e si avvolge infreddolita nella coperta, annusandola come un segugio. 

“…aaah… c’è ancora il tuo profumo su questo vecchio plaid!!” dice strofinandovi sopra la guancia.

Guardo lei e guardo Harlock alternativamente. Che ci sia qualcosa tra loro? 

“Quello che senti è il mio profumo.” Dico un po’ acidamente. “Ambra dorata di Venere.” Puntualizzo. Subito dopo mi sento una stupida ragazzina gelosa. 

Lei fa spallucce e sbatte la coperta sul pavimento con nonchalance. Si rialza e saltella accanto ad Harlock, passandogli ripetutamente le mani sulle maniche della camicia per rassettarla. 

“Ho lasciato il mio furgone nel bosco. Salirete dietro dove si trovano casse di frutta e verdura che consegnerò alle cucine reali. Troverete dei vestiti da inservienti che dovrete indossare. Una volta entrati a palazzo dovrete confondervi con la servitù nei locali delle dispense mentre io tornerò negli appartamenti di Raflesia.” Gli dice poi, assumendo un’aria seria. 

“Credevo che ci saremmo introdotti attraverso i sotterranei…” obietta Harlock. 

“Ho dovuto cambiare programma. Ci sono nuove guardie a sorvegliare quella zona, gente che non conosco e di cui non mi fido. Passeremo direttamente dalle cucine.” Risponde Yuriko con aria sicura.
Poi estrae dal cappotto un paio di pugnali a lama lunga e li porge ad Harlock. “Niente pistole con voi. Questi sono in pietra di Gautrion e non saranno rilevati dai sistemi di sicurezza.” 

“la pietra di Gautrion è un minerale esauritosi parecchi anni fa. Come fai a possederne?” chiedo incuriosita mentre ammiro quegli oggetti acuminati. 

“Sono il prezioso regalo di un amico speciale!” mi risponde facendomi l’occhiolino. “se qualcosa mi interessa, so come ottenerla con facilità!” aggiunge in tono malizioso. 

Immagino con quali metodi se li sia procurati. 

Harlock si dirige verso il tavolo e indossa il cappotto infilando uno dei pugnali nella tasca interna. Mi porge l’altro e con un cenno mi invita a fare la stessa cosa con il mio impermeabile.  
Eseguo senza parlare. Yuriko non mi convince, non mi fido di lei ma mi vesto e li seguo attraverso il corridoio fino all’uscita.
Ha smesso da poco di piovere ma il cielo è sempre cupo. Si sente in lontananza il frastuono dei festeggiamenti mazoniani provenienti dall’altro lato della città.
Ci dirigiamo in gran fretta verso il furgone attraversando la fitta boscaglia.
Come prestabilito Harlock ed io saliamo nel retro e ci nascondiamo dietro alle casse di verdura accanto alle quali ci sono dei vestiti.
Mentre ci cambiamo rapidamente, Yuriko ingrana la marcia e si dirige a tutta velocità verso il palazzo, verso “Inferno Nero”. 

Infilo in testa il cappellino da cameriera raccogliendovi sotto i capelli il più possibile.

“Dannazione…non si allaccia!” inveisco a bassa voce nei confronti della lampo che mi si è inceppata all’altezza dello stomaco. 

“Lascia fare a me…” dice a bassa voce Harlock mentre armeggia con la cerniera dispettosa. In poche mosse riesce a sbloccarla e a chiudermela  appena sopra al seno.

Santo cielo, che situazione imbarazzante.
Come se nulla fosse lui termina di vestirsi da inserviente e si calca un cappellino sulla testa abbassando il più possibile la tesa sul viso per mascherarsi meglio.
Durante il percorso attraverso le strade sterrate del bosco veniamo sballottati a destra e a sinistra come sacchi di patate ma Harlock, anziché esserne infastidito, sembra quasi divertito dalla cosa. 

“…mi ricorda quella volta che attraversammo la fascia di asteroidi di Cerere e al timone dell’Arcadia c’era il Dottor Zero!” dice sogghignando. 

“..già!! Fu come andare sulle montagne russe!” esclamo, tentando di aggrapparmi come posso alle pareti del mezzo. Ma le dita non fanno presa come dovrebbero e mi ritrovo pericolosamente sbilanciata all’indietro.

Per fortuna, con gesto fulmineo, Harlock mi afferra per la mano e mi sorregge, attirandomi vicino a sé. 

“…quella volta ci salvammo per miracolo. Da allora vietai al dottore di mettersi al timone…” aggiunge con voce malinconica.

Vedo l’espressione del suo viso intristirsi ed il suo sguardo perdersi nei ricordi.
Credo che gli manchi quel simpatico ubriacone….almeno quanto manca a me.
Osservo Yuriko in cabina di guida attraverso l’apertura nella lamiera che divide i due scompartimenti.
Le dita di Harlock si stringono più forte intorno al mio polso.

“Non ti preoccupare… presto riusciremo a liberare Mayu e poi ce ne andremo via, fuggiremo insieme nello spazio .” Mi dice in tono complice. 

Lo guardo con aria interrogativa: fuggiremo insieme… chi? 

“Verrai con me.” Aggiunge, intuendo il mio disorientamento. “Grazie di non aver perso la speranza e di avermi cercato per tutti questi anni…” 

“…non ho potuto farne a meno…ma alla fine sei stato tu a trovare me…” rispondo con un filo di voce. 

Si protende verso la mia direzione con una strana luce nell’occhio mentre con la mano mi sfiora delicatamente una guancia. 

“Stiamo per arrivare! Presto, preparatevi a recitare la parte e state all’erta!”

Yuriko infrange l’atmosfera magica in cui mi stavo perdendo. Sono ancora frastornata dalle parole di Harlock e dal suo gesto affettuoso.
Da quando ci siamo incontrati ha avuto diversi atteggiamenti di questo tipo nei miei confronti.
Harlock si allontana immediatamente e si calca per bene il cappello sulla fronte. Rialza il bavero della camicia e si rimbocca le maniche fino al gomito. Si sta calando perfettamente nel ruolo che dovrà sostenere.
Io non sono da meno. Militare sull’Arcadia, in mezzo ad una ciurma di pirati, mi ha temprata per bene. In missione so mantenere il sangue freddo meglio di chiunque altro. 

Allora perché…mi sento le gambe tremare come se fossero di gelatina?

E’ inutile che tenti di negare a me stessa quello che sto provando….
Forse farei meglio a dire….quello che ho sempre provato dal primo momento che i nostri sguardi si sono incrociati su quella nave cargo tanti anni fa… 

Il furgone smette di traballare.
Probabilmente stiamo percorrendo una strada asfaltata e in salita.
Yuriko ci fa cenno attraverso lo specchietto retrovisore e noi ci nascondiamo all’istante. Il piano prevede di rimanere nascosti finché non saremo all’interno di Inferno Nero.
Il mezzo svolta un paio di volte a desta e prosegue ancora lungo il percorso ripido. Dopo alcuni attimi comincia a rallentare.
Primo posto di controllo. I soldati riconoscono Yuriko e le dicono di passare ma di fare in fretta perché la Regina attende con ansia il suo ritorno. Lei risponde secca e decisa e riparte a tutta velocità verso il palazzo. 

“Bene, la prima parte l’abbiamo superata. Ora ci attende il secondo check point dove controlleranno anche il carico.. State zitti e non fate alcun rumore.” Ci dice in tono decisamente serio.

Nuovamente rallentiamo e ci fermiamo.
Questa volta i soldati aprono il portellone per verificare il contenuto del furgone mentre Yuriko li affianca e mostra loro solo quanto devono vedere.
Harlock ed io siamo nascosti sotto ad un telo di plastica nera nell’angolo più lontano rispetto ai soldati. 

“Bene Yuriko!” dice una voce femminile “Vedo che hai scelto con la massima cura il cibo per la nostra regina! Ma… che cosa c’è là in fondo, accanto a quel telo scuro?” 

Sento il sangue gelarsi nelle vene. Spero che non ci scoprano adesso. Non siamo nemmeno arrivati all’interno del palazzo…. 

“Jurabeth, se prometti di non rivelarlo a nessuno, ti svelo un segreto.” Bisbiglia Yuriko con tono di chi la sa lunga. “Lì c’è un frutto esotico che il venditore mi regala ogni volta che vado a fare rifornimento, chiedendomi di darlo a Raflesia. Arriva direttamente da Artemis ed è di una dolcezza infinita. Appena giungo a palazzo mi nascondo per divorarlo….è di una bontà indescrivibile…. ma non dirlo alla Regina!!” 

Che razza di stupidaggine sta dicendo?

Sento le due confabulare per qualche istante. 

“E va bene Jurabeth, per questa volta lo regalo a te il frutto. Ma lasciami andare in fretta o Raflesia me la farà pagare!!”
Yuriko armeggia in una cassa a pochi centimetri da noi. Poi scende dal furgone, consegna il frutto, torna al posto di guida e riparte a tutta birra. 

“A volte mi vergogno dell’ingenuità di alcuni soldati! E pensare che occupano un posto di gran responsabilità!” ci dice in tono rassegnato. 

“Che le hai dato?” chiede Harlock spostando la plastica che ci copre. 

“E’ un Krazal e arriva davvero da Artemis. Se mangiato crudo provoca improvvisi dolori addominali ma grattugiato in piccole dosi rende il cibo squisito!....ops…ma io questo non l’ho detto a Jurabeth!!” conclude ridendo allegramente. 

“A Masu sarebbe piaciuto provarlo…” osservo sentendo le lacrime salirmi agli occhi. 

“Già.” Conclude Harlock guardandomi con tenerezza. 

“Ci siamo! Stiamo attraversando i cancelli del palazzo. Ora giro a sinistra ed entro con il furgone nella sezione delle cucine. Aspettate un mio cenno prima di uscire!” ci comunica Yurico con concitamento. 

Harlock ed io ci scambiamo uno sguardo d’intesa.
Sento la fronte imperlarsi di sudore freddo mentre ripasso mentalmente le fasi del nuovo piano.
Una volta introdotti nelle cucine ci confonderemo con la servitù. Yuriko servirà la cena a Raflesia nella sua camera, come fa abitualmente. Mayu sarà in sua compagnia.
Al momento di servire il dolce, io porterò il carrello delle vivande mentre Harlock quello dei vini. Sopra al dolce riservato alla regina ci sarà del potente veleno paralizzante che si attiverà nel momento in cui verrà a contatto con il liquore che le servirà Harlock.
Ai primi cenni di malessere Yuriko accompagnerà via Raflesia in modo che noi si possa portare via Mayu e fuggire utilizzando questo stesso furgone. 

Prego mentalmente Masu e il Dottore affinché veglino su di noi.

   
 
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