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Autore: WhiteLight Girl    08/09/2012    2 recensioni
Ruki osservò il ragazzo davanti a lei con espressione confusa. Lo vedeva aprire file, cliccare e, talvolta, esitare.
«Tu sai quello che stai facendo, vero?» domandò preoccupata, osservando il suo computer nuovo nelle mani dell’amico.
Lui sorrise, ammiccando «Sicuro» le disse con quel suo sfavillante sorriso sfacciato. «E’ tutto ok, tranquilla»
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryo Akiyama | Coppie: Ruki Makino/Rika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIDUCIA INCONDIZIONATA



Ruki osservò il ragazzo davanti a lei con espressione confusa. Lo vedeva aprire file, cliccare e, talvolta, esitare.
«Tu sai quello che stai facendo, vero?» domandò preoccupata, osservando il suo computer nuovo nelle mani dell’amico.
Lui sorrise, ammiccando «Sicuro» le disse con quel suo sfavillante sorriso sfacciato. «E’ tutto ok, tranquilla»
«Avrei dovuto chiedere a Jianliang, lo sapevo»
Ryou si voltò, offeso «Credi davvero che non sia capace di fare un semplice passaggio di dati dal tuo vecchio computer al nuovo?»
Ruki fece roteare gli occhi. Lo faceva spesso, ultimamente, in presenza del ragazzo.
Lui si rigirò il cavetto tra le mani. Lo osservava come se stesse vedendo per la prima volta una cosa simile e, conoscendolo, probabilmente era così.
Ryou era bravissimo ad affibbiarsi compiti che non era in grado di portare a termine solo per provare ad impressionarla. La fortuna voleva che riuscisse sempre a cavarsela, in qualunque situazione.
«Devo solo configurare una rete domestica e collegare» spiegò convinto lanciando un’occhiata seria alla ragazza. Cercò di chiarire con uno sguardo che poteva farcela, che doveva fidarsi di lui, questa volta, perché non aveva nessuna ragione per diffidare.
D'altronde, e lo sapevano tutti, l’ultima cosa che Ryou Akiyama voleva era deludere Ruki Makino. Almeno, intenzionalmente.
Ruki sollevò un dito, aprendo la bocca per ribattere, ma Ryou la interruppe «Rilassati! Non sarò un genio, ma posso farlo. Davvero, io sono capace»
La ragazza sbatté gli occhi, preoccupata. Più il tempo passava, più il suo istinto le diceva che lasciarlo fare non era una buona idea.
«Mi potresti portare un bicchiere d’acqua, per favore?» domandò poi all’improvviso, sorridendole.
Ruki lo fissò ancora, sbalordita. «Adesso?»
Ryou sorrise «La sete è sete».
Allora la ragazza si voltò ed, a passo svelto, filò dritta in cucina.
Ryou non aspettò che si fosse allontanata. Appena Ruki fu’ fuori, s’infilò la mano nella tasca posteriore dei pantaloni e ne tirò fuori un foglio piegato e sgualcito. Lo aprì, cercando di decifrare, con difficoltà, gli appunti sbavati presi il giorno prima.
Appena, la settimana prima, aveva saputo che Ruki avrebbe comprato un computer nuovo, si era subito offerto di fare personalmente il trasferimento dei dati ma, ovviamente, aveva dovuto farsi spiegare da Jianliang il procedimento. Ancora qualcosa gli sfuggiva ma, per fortuna, era stato un allievo diligente, appuntando i punti principali.
Lesse velocemente i passaggi successivi, per poi mettere via il foglio alla svelta, appena in tempo, proprio nel momento in cui Ruki rientrava in camera da letto.
«Ecco» gli disse, porgendogli il bicchiere.
Ryou le sorrise «Grazie» mandò giù l’acqua voracemente, e schioccò le dita pronto a tornare al lavoro.
Ruki lo osservò «Sei ancora a quel punto?» si lamentò.
«Lasciami lavorare» ribatté lui pronto. Ora che sapeva di nuovo cosa fare, non esitò ad avanzare con la configurazione.
Ruki lo guardò ammirata per un solo istante, per poi riprendere un’espressione seria appena prima che il ragazzo si voltasse soddisfatto a sorriderle.
Non aveva intenzione di mostrare alcun segno di apprezzamento, non solo per il fatto che fargli montare la testa avrebbe rischiato di compromettere il resto dell’operazione.
La ragazza tornò ad occuparsi dei suoi compiti, seduta sul letto nuovo, per non distrarre il suo tecnico improvvisato.
Passarono alcuni minuti, prima che sollevasse lo sguardo, per vedere il ragazzo, con le braccia incrociate, che fissava il computer pensieroso.
«Qualcosa non va?» gli domandò.
Ryou sobbalzò «No, no. Tutto bene». Fece una piccola smorfia; qualcosa che Ruki interpretò con un o la va o la spacca. E poi premette invio.
Ruki ebbe la pessima sensazione che stesse andando a caso, ma lui si voltò subito a sorriderle, trionfante «Ecco, sta copiando».
La ragazza ricambiò il sorriso, nascondendo lo stupore. Ci era riuscito, dopotutto, in un modo o in un altro.
Ma la cosa che più la stupì, fu’ la consapevolezza che, in fondo, almeno in fondo, lei era certa che ce l’avrebbe fatta. E non solo perché la sua fortuna era invidiabile.
E si era appena resa conto che, se non si fosse fidata davvero, non gli avrebbe lasciato tra le mani il suo portatile nuovo.
«E’ il momento di discutere del pagamento» esordì Ryou alla fine.
Ruki distolse lo sguardo «Ti sei offerto volontario»
«Vero, ma questo non ti dispensa dal dovermi pagare»
La ragazza rise «Hai un contratto firmato?»
Ryou si fermò a riflettere un istante «Stai facendo sul serio?»
«Mai stata così seria. Niente contratto, niente pagamento»
Il ragazzo gettò la testa indietro e rise, divertito «Ma, ufficiosamente?»
Ruki si alzò, guardò gli schermi dei computer e domandò: «Hai finito, qui?»
Ryou si passò una mano tra i capelli «Si, certo, appena finisce di passare al computer nuovo puoi spegnere tutto»
La ragazza, allora, lo afferrò per il colletto, lo costrinse ad alzarsi e lo guidò per il corridoio, mentre lui balbettava «Eih, cosa? Perché?»
«Non ti trattengo un minuto di più, data l’assenza di un salario adeguato».
Spalancò la porta d’ingresso, spingendo Ryou sull’uscio.
«Posso rimetterti apposto il resto al modico prezzo della tua compagnia. Così, ufficiosamente» propose Ryou.
Ruki sorrise. Un sorriso sghembo che Ryou non le aveva mai visto.
«Così, ufficiosamente» concluse, afferrandolo ancora per il colletto e tirandolo giù per colmare la spanna che li divideva. Gli stampò un bacio sulle labbra, frettolosa, chiudendogli poi la porta in faccia.
Ryou rimase con lo sguardo fisso per qualche secondo, prima di rendersi conto dell’accaduto.
Il sorriso gli si aprì sul volto, involontariamente.
Quello era un pagamento più che accettabile, almeno secondo lui.
E, dall’altra parte della porta, Ruki si chiedeva in quale momento Ryou Akiyama si era guadagnato la sua fiducia incondizionata.
   
 
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