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Autore: Alex96_    09/09/2012    6 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Atlanta, Natale 2015

 
Caroline sospira e, non senza fatica, porta in cucina l’intero ordine fatto dal take away italiano che aveva chiamato un’ora prima, il quale sarebbe servito a sfamare tutti gli ospiti che, di lì a poco, sarebbero arrivati alla villa dopo un lungo periodo di assenza.

La vampira infatti dopo che era finita l’estate aveva deciso di passare un po’ di tempo da sola con Klaus e aveva viaggiato con lui per quasi tutta Europa mentre gli altri erano tornati nelle loro case sparse per il mondo.

Rebekah e Stefan erano tornati a Chicago, non prima che l’Originaria costringesse il povero ragazzo ad organizzare una sfarzosa cerimonia celebrata da sua madre con la scusa che ora che era promessa a qualcuno per tutta l’eternità non si sarebbe fatta sfuggire l’occasione per poter indossare uno splendido vestito bianco e festeggiare.

E mentre dopo il “matrimonio” che non aveva alcuna valenza legale i due sposini erano partiti in luna di miele, anche Kol e Bonnie avevano deciso di partire ed erano andati in qualche posto esotico nell’Atlantico, al contrario di Katherine ed Elijah che erano partiti per Toronto dove le due doppelganger Petrova avevano trascorso quasi sei mesi in una convivenza forzata che le aveva portate più volte a scontrarsi e dopo la quale avevano deciso che era meglio vivere in posti separati e vedersi ogni tanto; così, la coppia di vampiri era partita alla volta del Marocco lasciando Elena e Damon a Toronto, città di cui si erano innamorati e dalla quale non volevano separarsi.

Caroline ovviamente si era mantenuta in contatto con le sue amiche e aveva deciso, con l’occasione della festività natalizia, di organizzare un gran cenone per riunire tutta la sua famiglia, compresa Esther, la quale era andata a vivere con delle streghe sue discendenti a Salem dicendo che aveva bisogno di riprendere un maggiore contatto con la sua magia.

La vampira si riscuote dai suoi pensieri, ancora con le buste in mano, quando sente Klaus entrare in cucina.

L’ibrido la guarda inizialmente confuso ma poi, notando come l’espressione sul viso della giovane sia colpevole, scoppia in una fragorosa risata e si appoggia all’isola della cucina per non rischiare di cadere sul pavimento.

Caroline, offesa, lo ignora e posa con cura tutte le pietanze sul piano mentre l’Antico sembra riprendersi e formula una frase di senso compiuto.

“Ma non avevi promesso a tutti di cucinare tu?”

Caroline sbuffa e minimizza con un’alzata di spalle, fintamente indifferente.

“Ci ho provato. Ho fallito. Ho ordinato al take away, semplice no?!”

L’Antico sorride divertito, conscio di quanto le capacità culinarie della sua donna siano ridotte, e và verso la vampira che, ancora impegnata a controllare ogni pietanza, non può far nulla quando l’ibrido le blocca le mani con le sue, mentre con il corpo la spinge contro l’isola premendo il petto sulla sua schiena.

Caroline increspa le labbra in un sorriso divertito, ormai abituata agli scatti di lussuria dell’Originale che, da quando si erano rimessi insieme, erano raddoppiati.

“Che vuoi fare Nik? Tra non molto saranno tutti qui”

Klaus ghigna con il viso seppellito nel collo della bionda e sposta la mani sulle sue cosce per poterle alzare il vestito rosso fino alla pancia.

“Secondo te love cosa voglio fare?”

Caroline soffoca un grido mordendosi furiosamente le labbra quando le dita dell’Antico, rapide, corrono alla sua intimità e l’accarezzano con gesti sapienti da sopra l’orlo del tanga di pizzo.

“Sei un bastardo”

Klaus ride e accosta le labbra all’orecchio della giovane senza smettere con le mani la sua dolce tortura.

“Non ho mai detto il contrario”

La bionda ansima frustata quando l’ibrido non la soddisfa completamente, limitandosi a carezze leggere attraverso il tessuto dell’intimo e l’Antico, sentendola, ghigna maggiormente.

Caroline percependo il suo sorriso sulla pelle del collo digrigna i denti e, con uno scatto fulmineo, inverte le posizioni costringendo il corpo dell’Originale contro il bancone della cucina e portandosi lei contro il suo petto, una mano infilata dentro ai pantaloni dell’ibrido col compito di prestare attenzioni all’erezione crescente.

L’Originale, colto completamente di sorpresa da parte della compagna, non può trattenere il singulto che gli esce dalle labbra e si abbandona alle attenzioni che gli sta dedicando la ragazza mentre l’avvicina di più a sé per baciarle il collo.

La bionda lo lascia fare, aveva sempre amato la capacità indiscussa dell’ibrido di far salire la sua libido alle stelle solo baciandole quella striscia di pelle carica di nervi e vene.

Klaus quando sente di non potersi trattenere oltre allontana la mano di Caroline da sé e, con uno scatto fulmineo, sdraia la vampira sul pavimento della
cucina sotto di sé, sollevandole il vestito e abbassandole le mutandine in un unico gesto per entrare dentro di lei con una sola, energica, spinta.

Caroline morde la clavicola dell’Antico e lascia che il ritmo dettato da questo la porti via via verso l’oblio ma, quando entrambi sentono delle chiavi girare nella toppa della porta d’entrata, si immobilizzano e si guardano spaventati negli occhi.

E tutti e due i vampiri sanno che una sola persona piomberebbe in casa loro con un anticipo di un’ora e quaranta così, quando la voce appartenente alla vampira parla, i due sono già preparati su chi sia l’ospite misterioso.

“Buon Natale! Nik, Care, dove siete?”

Caroline ammonisce Klaus con lo sguardo e lo invita ad uscire da lei ma l’ibrido, eccitato come non mai dalla sola idea di poter essere scoperto, continua a spingere maggiormente dentro il corpo della vampira che, a fatica, riesce a non emettere neanche un suono mordendo il collo dell’Originale il quale, quando l’orgasmo lo coglie in pieno, per non gridare a sua volta è costretto a affondare i denti nella pelle candida della spalla di Caroline per poi, rapidamente, uscire da lei non prima di averle stampato un bacio umido sulle labbra.

Intanto Rebekah, a pochi metri da loro, si guarda intorno confusa e alza le braccia prima di voltarsi verso Stefan.

“Ma dove diavolo sono?”

Stefan si stringe nelle spalle non sapendo fornire una risposta adatta all’Originaria.

“Non so, probabilmente in cucina”

L’Originaria annuisce e si dirige a passo spedito verso la stanza indicatale dal vampiro ma, quando arriva, non si aspetta di vedere il fratello e la sua migliore amica con il fiatone, leggermente sudati e nascosti per metà dall’imponente isola al centro della cucina.

La bionda guarda i due perplessa e leggermente infastidita.

“Sareste anche potuti venire ad aprire, non vi pare?”

Klaus guarda piccato la sorella minore, i pantaloni ancora aperti e lenti sulle gambe ma fortunatamente impossibili da vedere per Rebekah.

“Ti sembra per caso di aver suonato sister? Se l’avessi fatto noi ti avremmo accolta e invece siamo stati interrotti”

Caroline regala un’occhiataccia al fidanzato e lo intima di non continuare a parlare per non far comprendere di più all’Originaria di quanto in realtà abbia già capito ma quando questa, utilizzando il suo ottimo intuito e i suoi sensi sviluppati riesce a comprendere da sola a cosa si riferisca il fratello, non può far a meno di esprimersi nella sua migliore faccia disgustata.

“Oh dio! Non riuscirò mai più a guardarvi in facci!”

Klaus e Stefan scoppiare a ridere divertiti mentre Caroline, dopo essersi assicurata di avere il vestito a posto, corre dalla sua amica completamente dispiaciuta.

“Scusa Bekah ma non ti aspettavamo per quest’ora quindi..”

L’Originaria cerca di calmarsi e, quando dopo due tentativi ci riesce, fa un grande respiro e scuote la testa, un sorriso biricchino sulle labbra.

“Fa niente, in fondo ora siamo pari e Nik, assicurati di lasciarmi la tua carta di credito illimitata per un paio di anni, sai per ripagarmi dei danni morali”

L’Antico scuote la testa e sorride al pensiero che sua sorella non sarebbe mai cambiata e và poi, dopo essersi risistemato gli abiti, ad abbracciare la bionda che si stringe felice contro il petto del fratello.

“Mi sei mancato”

Klaus lascia che un sorriso dolce increspi le sue labbra e bacia i capelli dell’Originaria.

“Anche tu sister. Sono felice di passare questo giorno insieme”

Rebekah scioglie l’abbraccio e sorride commossa al fratello.

“Anche io, questo è un giorno dedicato alla famiglia”

L’ibrido sorride conscio di quanto per entrambi sia importante questo legame e si sposta verso Caroline che, esaltata, abbraccia rapida Stefan e Rebekah prima di spiegare loro il piano per la giornata.

“Oh vedrete, sarà un cenone fantastico! Ho ordinato tutto al ristorante preferito di Nik e l’albero è già pronto e poi ci saranno anche delle favolose sorprese. Sarà tutto stupendo!”

I ragazzi sorridono dell’entusiasmo di Caroline e Rebekah lascia spiegare alla sua bionda partner cosa sia accaduto in quei mesi durante i quali non si erano viste con un sorriso divertito disegnato sulle labbra.

E mentre le due sono prese dai racconti il campanello suona avvisando tutti dell’arrivo di altri ospiti.

Caroline rivolge un sorriso felice ai presenti e batte le mani entusiasta mentre arriva saltellando alla porta d’entrata.

“Buon Natale!”

La bionda urla felice quando si trova davanti a sé le figure sorridenti di Bonnie e Kol e abbraccia i due saltandogli al collo.

“Bon! Kol! Sono così felice di rivedervi, sembra passato un secolo!”

L’Originale ride e avvolge un braccio intorno alla vita dell’iperattiva bionda prima di sussurrarle all’orecchio.

“Cognata se mi stringi così passerà davvero un secolo prima della nostra prossima visita”

Caroline si stacca dai due imbarazzata e gli fa un cenno di accomodarsi, gesto che i due compiono immediatamente.

E i nuovi arrivati fanno solo in tempo a sfilarsi i cappotti prima che Kol venga avvolto dalle braccia esili di sua sorella minore che, felice di rivederlo, gli si avvinghia addosso.

“Bekah!”

L’Antica prima di lasciare il fratello lo stringe ancora di più a sé e gli stampa un sonoro bacio sulla guancia, emozionata.

“Fratello! È tanto che non ci vediamo, stai benissimo e sei in ottima forma”

Kol sorride e scompiglia i capelli alla bionda, da quando mesi prima erano incappati in una furiosa lite non c’era stato momento in cui Rebekah non gli avesse espresso come meglio poteva il bene che provava nei suoi confronti per rassicurarlo e di questo l’Antico ne andava piuttosto fiero essendosi sempre sentito escluso dalla famiglia per il suo carattere più irriverente.

“Fa piacere rivederti anche a me Bekah. Tu sei una favola come sempre, come del resto anche la mia cognata preferita”

L’Originale strizza l’occhio a Caroline che ride divertita prima di incrociare lo sguardo irritato di Klaus, l’ibrido non approvava ancora il rapporto affettuoso
che si era stabilito tra lei e l’Antico ma la vampira non se ne cura e riprende a parlare con l’amica d’infanzia.

“Bon stai benissimo! Sei abbronzata e questi colpi di sole ti donano tantissimo, dove li hai fatti?”

La strega sorride prima di rispondere.

“Ai Caraibi. Te l’avevo detto che io e Kol siamo partiti un paio di mesi, vero?”

Caroline annuisce ma convince la giovane, insieme a Rebekah che si unisce a loro non prima di aver rivolto un sorriso smagliante alla strega, a raccontarle tutti i dettagli della vacanza mentre, dall’altro lato della stanza, Klaus, Stefan e Kol chiacchierano amabilmente.

Il campanello suona nuovamente e Care, da perfetta padrona di casa, si avvicina alla porta d’ingresso con un sorriso raggiante sulle labbra.

“Elena! Kath!”

La bionda abbraccia con entusiasmo le due doppelganger Petrova che le sorridono e contraccambiano con affetto prima di separarsi dalla ragazza ed entrare in casa.

Subito Elena si distacca da Damon, il quale viene raggiunto da Stefan, e và a salutare la sua migliore amica mentre Elijah viene raggiunto dalla sorella.

“Fratello, sono contento che sei riuscito a venire”

L’Originale sorride e accenna una carezza sul volto della minore.

“Non mi sarei perso questo giorno per niente al mondo”

Rebekah sorride emozionata e viene raggiunta da Klaus e Kol che salutano il fratello, il quale era stato via per quasi un anno, mentre Caroline dopo aver dedicato un sorriso all’Originale si dirige verso le sue amiche.

“Ah, sono così contenta di avervi tutte qui per le feste”

Rebekah solleva gli occhi al cielo.

“Parla per te Care, ci sono persone che io eviterei con molto piacere di dover vedere”

Bonnie ridacchia e annuisce in direzione dell’Originaria mentre Katherine, per nulla toccata dalla frecciatina non molto velata della bionda, guarda in direzione della padrona di casa.

“Allora zuccherino come vanno le cose con il bello e tenebroso?”

Caroline sorride contenta e guarda complice la Petrova con la quale, dopo il suo soggiorno a Parigi, aveva legato sempre di più fino a raccontarle i suoi più intimi pensieri e tutti gli aspetti della sua relazione con Klaus poiché la mora, a differenza di Rebekah, era più oggettiva conosceva l’ibrido talmente bene da poterla consigliare riguardo a come comportarsi con lui.

“Le cose non potrebbero andare meglio di così”

Rebekah non si perde lo scambio di battute tra le due e guarda l’amica bionda leggermente piccata.

“Che fai, ti confidi con lei e non con me?”

Caroline fa per replicare ma viene preceduta da Damon che, con nonchalance, si introduce nella conversazione e si appoggia con poca grazia con un braccio sulla testa della bionda Originaria con l’intento di farla infuriare.

“Andiamo dolcezza non ti arrabbiare, non puoi mica essere messa al primo posto da tutti, il mio fratellino già ti sopporta abbastanza”

Rebekah riserva un’occhiata carica d’odio al vampiro e sposta lo sguardo su Stefan prima di guardare nuovamente negli occhi del vampiro corvino.

“Non mi scuserò per quello che sto per fare, ti avverto”

E prima che Damon possa fare o dire qualcosa, l’Originaria l’ha già lanciato contro la parete come se fosse senza peso e il vampiro batte con la testa sul muro facendo volare nell’aria un misto di polvere e calcinaccio.

Elena subito corre in soccorso del fidanzato mentre tutti quanti si voltano a guardare l’Originaria la quale si stringe nelle spalle.

“Bekah! Mi hai rovinato il muro e poi dimentichi che giorno è oggi? A Natale si è tutti più buoni!”

L’Antica si stringe nelle spalle e si avvicina a Stefan.

“Mi dispiace Care ma non lo sopporto, mi provoca sempre e io ho reagito..e per il muro non preoccuparti, ti ripago i lavori”

La bionda poi si sporge a dare un bacio sulle labbra al fidanzato che scuote la testa e sorride, internamente felice che la sua donna sia in grado di
fronteggiare suo fratello che sempre adorava punzecchiare le persone che gli giravano intorno.

Intanto Damon si rialza aiutato da Elena che lo guarda preoccupata.

“Stai bene?”

Damon le dedica uno sguardo intenso che le ricorda che per piegare Damon Salvatore ci sarebbe voluto molto di più di una bionda incavolata e si volta
verso l’Antica con un ghigno sulle labbra.

“Dolcezza sei sempre così suscettibile? Andiamo lo sai che ti voglio bene, infondo ci siamo divertiti parecchio insieme, sei stata un perfetto saldalet..”

Rebekah in un soffio si porta a un pelo dal viso del vampiro e lo guarda infuriata.

“Ringrazia che sia Natale e che non voglio rovinare la giornata a tutta ma di una parola di più Damon e mi assicurerò personalmente che tu ti faccia una
bella nuotata prima di tornare a casa”

Il vampiro, felice di essere riuscito nel suo intento di far infuriare l’Antica, alza le mani in segno di resa e sogghigna divertito mentre tutti nella stanza sono
piuttosto annoiati.

“Ricordami ancora perché l’abbiamo invitato love?”

“Già cognata, ti voglio bene ma non potevamo evitare di averlo in giro almeno questo giorno?”

Caroline sbuffa e guarda sia Klaus che Kol paziente, cercando di far capire loro i motivi che l’avevano spinta a invitare anche il vampiro, non che non
avesse voluto farlo, ma era ben cosciente di quanto potesse essere irritante Damon il più delle volte.

“Devo per caso ricordarvi che Damon fa parte della nostra famiglia? È il fratello di Stefan che, tanto per dirne una, è il marito di vostra sorella e poi Damon
sta insieme a Elena e questo lo rende parte della mia famiglia quindi piantatela con i vostri commenti e andiamo in salone”

La bionda dopo aver dedicato un’occhiata decisa ai due Originari si volta verso gli altri ospiti e li invita a seguirla nella stanza più grande dove il grande
albero di Natale in un angolo del locale fa bella vista di sé.

Tutti rimangono piuttosto impressionati dal grande pino decorato ad arte che, con le sue lucette ad intermittenza, dona un’aria romantica alla sala e si siedono dove vogliono lasciando il compito a Caroline di servire tutti quanti.

La vampira lascia poi Nik a riempire i bicchieri di Brandy o Whiskey quando sente qualcuno bussare alla porta.

Caroline apre contenta alle due donne e fa cenno loro di entrare salutandole affettuosamente.

“Sono contenta che siate venute, venite dentro”

Le due lasciano i cappotti all’ingresso e seguono la padrona di casa nel salone lasciando tutti piuttosto sorpresi poiché mai avevano immaginato che Esther e Abby Bennet potessero essere invitate per il cenone di Natale.

La prima ad aprire bocca è Rebekah, la quale guarda la madre piuttosto stupita.

“Madre cosa ci fate qui? Non avevate detto che sareste rimasta a Salem?”

La donna sorride e si siede sul divano accanto alla figlia, prendendole poi una mano.

“So cosa ho detto Rebekah ma ci tenevo particolarmente a farvi una sorpresa”

La Strega Originaria allarga poi il suo sorriso in direzione dei suoi tre figli maschi che, felici di avere riunita tutta la famiglia, sorridono a loro volta.

È poi la volta di Bonnie, seduta su una poltrona insieme a Kol, di parlare alla madre.

“E tu perché sei qui? Non mi sembra che nessuno ti abbia invitata”

Abby sposta lo sguardo su Caroline che, esasperata, sbuffa e guarda l’amica.

“L’ho fatto io Bon. Ho chiesto a tua madre di venire perché è Natale e potrebbe essere un’ottima occasione per voi due di potervi chiarire”

La strega guarda male la sua amica ma poi sospira e si alza dalla poltrona andando incontro alla genitrice.

“Vieni, andiamo di là”

Abby annuisce e segue la figlia, ignara del fatto che Bonnie era da più di un mese che avvertiva la necessità di parlarle nuovamente.

 
 

Bonnie si chiude la porta della cucina alle spalle e guarda la madre perplessa.

“Perché ti sei lasciata convincere da Caroline a venire?”

Abby si stringe nelle spalle e si siede al tavolo, accanto alla figlia.

“L’altra volta le cose tra noi non sono andate per niente bene e ho pensato che con le feste alle porte magari avresti avuto la forza per perdonarmi tutti gli
errori che ho fatto”

Bonnie sospira e si porta una mano tra i capelli prima di guardare nuovamente la madre di fronte a sé.

“Io..non è che non voglia perdonarti perché lo voglio, veramente. Il fatto è che non so se questo potrebbe cambiare le cose? Che dovremmo fare? Sentirci una volta al mese e vederci per le feste?”

Abby sorride e allunga una mano sul tavolo, speranzosa che la figlia la prenda tra le sue.

“Sarebbe così traumatico? In fondo anche nelle famiglie umane quando i figli vanno via di casa e iniziano a crearsi un propria famiglia le visite con i genitori diminuiscono. Dalla nostra abbiamo l’immortalità, potremmo vederci sempre e ricostruire il nostro rapporto mano a mano”

Bonnie si morde il labbro, titubante, ma alla fine decide di stringere la mano della madre e di sorriderle.

“Okay, proviamoci. In fondo sei l’unica famiglia che mi resta da quando la nonna è morta”

Abby scuote la testa e carezza il viso della sua unica figlia.

“Io non credo proprio, la tua intera famiglia è al di là di quelle porte, spero solo di poter farne parte”

Bonnie sorride e annuisce prima di alzarsi.

“Ne fai già parte, anche quando non c’eri”

La vampira, felice di aver ormai risistemato i rapporti con la figlia, l’abbraccia serena ma si allontana da lei dopo qualche manciata di secondi, rimembra di dover fare una cosa.

“Tieni, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere averlo”

Bonnie guarda dubbiosa il ciondolo appeso a una fine catenina che le porge la madre ma lo afferra decisa e lo apre notando all’interno due fotografie, una
con la stessa Abby risalente a quando lei era appena nata e l’altra con la nonna, la quale la teneva in braccio sorridente.

“È..bellissimo. Grazie”

Abby si stringe nuovamente nelle spalle e sorride incerta alla figlia.

“Non è niente. È solo un medaglione che tengo con me da quando sono andata via ma credo che dovresti tenerlo tu”

Bonnie sorride e aggancia la catenina al collo, contenta del regalo appena ricevuto.

“Vieni, andiamo dagli altri”

Abby annuisce e segue la figlia camminando al suo fianco, felice di aver appena risaldato un legame che sarebbe potuto durare, per sua fortuna, per l’eternità.

 
 

Quando le due rientrano in salone, dopo un leggero momento d’imbarazzo, è Rebekah la prima a parlare.

“Allora, chi altro stiamo aspettando?”

Caroline sorride e si morde un labbro, la mano intrecciata a quella di Klaus.

“Un po’ di vecchi amici”

E non passano neanche dieci minuti prima che tutti sentano lo stridio delle ruote di un’automobile fermarsi davanti alla villa.

I vampiri mettono in funzione i loro sensi avvertendo quattro portiere sbattere prima di sentire distintamente una voce esclamare: “Santa..questa è la
nuova casa di Caroline?”

E la bionda vampira, insieme a Elena, corre fuori al grido del nome del vecchio amico d’infanzia.

“MATT!”

Le due ragazze dopo aver raggiunto l’amico a velocità sovrannaturale l’abbracciano soffocandolo quasi e costringono il ragazzo a chiedere loro di lasciarlo libero.

“Care, Lena, non respiro!”

Le due si scusano e salutano gli altri ospiti mentre dall’interno della casa un ringhio in simultanea parte da Damon e Klaus che non apprezzano la troppa affettuosità tra le loro compagne e il loro ex.

Bonnie sorride della gelosia dei due ibridi ma le labbra curvano immediatamente all’ingiù quando nel salotto della villa entrano Care ed Elena a braccetto con Matt, seguiti da Alaric e una più che incinta Meredith e, a concludere la fila, lui: Jeremy Gilbert.

Il cuore della strega perde un battito e le sue palpitazioni aumentano inesorabilmente quando il ragazzo, ormai divenuto uomo, la nota in mezzo a tutti i vampiri nella stanza e le sorride affascinante.

“Bonnie! Quanto tempo”

La ragazza accenna un timido sorriso mentre Caroline sposta l’attenzione generale su Meredith che, dietro Alaric, guarda la stanza piena di creature soprannaturali leggermente intimorita.

“Vieni Meredith, siediti. Oh Dio, ancora non posso credere che tu sia incinta!”

La ragazza sorride e si porta le mani sul pancione pieno mentre Alaric l’aiuta ad accomodarsi su una poltrona.

Subito Elena, lasciato Matt, và verso la mora.

“Posso..?”

Meredith guarda la ragazza inizialmente incerta ma poi, vedendo dove gli occhi della doppelganger puntano, annuisce.

“Certo Elena, puoi sentire il bambino”

La mora non se lo fa ripetere due volte e posa una mano sulla pancia tonda della ragazza, sorridendo deliziata quando sente scalciare il bambino mentre invita Bonnie e Caroline a fare lo stesso.

“Venite, presto! È bellissimo”

Le ragazze si lasciano trascinare e imitano l’amica mentre Damon, a disagio nel vedere la propria fidanzata così propensa verso la maternità, guarda il suo compagno di bevute sorridendo.

“Si direbbe che per una volta hai fatto centro amico! Almeno questa non è morta..ne si è fatta vampirizzare”

E mentre Alaric alza gli occhi al cielo, abituato alle battute di Damon, sia Elena che Meredith lo inceneriscono con lo sguardo.

“Lo sai che posso sentirti, vero?”

Il vampiro guarda sensualmente la donna e le strizza l’occhio.

“Certo che lo so, sexy doc

Meredith sbuffa e guarda il compagno già pentita di aver accettato l’invito di Caroline, mentre Esther richiama tutti.

“Forza, andiamo a mangiare o temo che il cibo preparato da Caroline si raffredderà”

Matt scoppia a ridere, seguito da Elena e Bonnie.

“Hai cucinato tu Care? No perché vorrei ricordarti che io non sono ancora morto e non ci tengo per niente a farlo questa sera”

Caroline guarda piccata l’amico e incrocia le braccia sotto al seno.

“Sarei perfettamente in grado di cucinare per tutti ma si dà il caso che ho preferito ordinare dall’italiano, uomo di poca fede”

Matt ride nuovamente, perfettamente cosciente del fatto che Caroline non sarebbe capace di preparare neanche un toast mentre la bionda si rabbuia.

“Ehi Matty dove sono mia madre e..Ty?”

Klaus guarda stupefatto la fidanzata, come più o meno tutti i presenti nella sala che conoscono i trascorsi tra il licantropo e la vampira.

“Si..lui è stato mio amico per tanto tempo ed è solo, mi è sembrato opportuno invitarlo”

“Si, decisamente solo..”

Jeremy soffoca una risata mentre Matt gli dà, rapido, un pugno su un braccio prima di guardare dispiaciuto l’amica.

“Mi dispiace Care ma Tyler ha preferito rimanere con la sua ragazza, Haley e tua madre ha detto che aveva già degli impegni”

La bionda annuisce, sconsolata, ma si riprende rapidamente e con il suo solito sorriso contagioso invita tutti ad andare in sala da pranzo.

 
 

Caroline mastica affamata il suo pezzo di arrosto e, quando deglutisce, si perde un attimo a guardare la tavola intorno a sé: Klaus ed Elijah, come al solito, si erano seduti a capotavola agli estremi e accanto al maggiore degli Originali sedeva Katherine, con affianco Elena, Damon, Stefan, Rebekah, Jeremy e Matt che, davanti a sé, trovava seduta Caroline, seguita da Bonnie, Abby, Alaric e Meredith, Kol e, infine, Esther, seduta dall’altro lato rispetto a Katherine ma ugualmente vicina al figlio.

La bionda vampira guarda l’amico d’infanzia di fronte a sé con curiosità.

“Allora Matty che scusa si è inventata mia madre questa volta? Doppi turni in commissariato o la morte improvvisa di un opossum?”

Il ragazzo, in difficoltà, tentenna e si scambia un’occhiata preoccupata con Jeremy che lascia piuttosto perplessa Caroline.

“Perché quelle facce, che succede?”

Il piccolo Gilbert sospira e si rivolge direttamente a Caroline quando si accorge che Matt non è in grado di formulare una frase di senso compiuto.

“Care tua madre è a casa con il suo nuovo compagno, Phil e sua figlia, Elisabeth”

Tutti quanti si voltano a guardare la reazione della vampira, aspettandosi di trovarla con gli occhi lucidi e le labbra contratte ma la bionda li stupisce tutti
scrollando le spalle dopo un primo momento di shock.

“Beh, in fondo è giusto così. Io vivrò per sempre mentre lei no quindi è giusto che si rifaccia una famiglia. Che c’è? Mi guardate tutti male! Beh, comunque
non sono l’unica la cui madre è assente oggi”

Matt ride leggermente cogliendo il riferimento a sua madre e sospira divertito prima di parlare.

“Se proprio vuoi saperlo mia madre ora è a casa, a Mystic Falls. Siamo stati insieme ieri per la Vigilia”

Caroline sgrana gli occhi, completamente stupita, mentre Damon fischia divertito.

“Wow, Kelly è tornata. E chi se l’aspettava?! Certo non mi dispiacerebbe rincontrarla”

Elena, prima che il vampiro possa dire un’altra parola, prende il coltello e l’affonda nella carne tenera della pelle interna del braccio facendo uscire il
sangue a fiotti copiosi dalla ferita sotto lo sguardo divertito degli altri e quello ammirato di Katherine, la quale se la doppelganger non avesse agito sarebbe, sicuramente, intervenuta al posto suo.

La mora vampira poi guarda il fidanzato sorridendo in maniera subdola.

“Giusto per ricordarti che stai insieme a me”

Damon alza li occhi al cielo e sbuffa esasperato.

“Principessa di questo ne sono ben cosciente. Kelly è stata un divertente passatempo come lo sono state tutte prima di arrivare a te”

Elena accenna un sorriso seriamente colpita dalla semi dichiarazione del vampiro, mentre sia Rebekah, sia Caroline e Katherine si esibiscono in un
oltraggiato “Ehi!” che fa sorridere il vampiro corvino.

“Niente di personale splendori”

I presenti scuotono la testa all’ennesima battutina di Damon seguita dal suo immancabile occhiolino e Matt riprende la parola.

“A proposito Care, Vanessa si scusa se non è potuta venire ma voleva festeggiare con i suoi in Oregon”

Caroline annuisce rimembra di quando aveva chiesto all’amico di portare la sua nuova fidanzata per le feste e beve un sorso di vino corretto con il sangue
prima di continuare a parlare con il ragazzo con un tono fintamente casuale.

“E Tyler non ti ha detto niente oltre che non veniva?”

“Potrebbe aver aggiunto un «non verrò neanche sotto tortura» e un ti odio..ma potrebbe anche non averlo detto”

Jeremy è costretto a riprendere il tiro sul finale della frase a causa della pedata che gli lancia Matt da sotto il tavolo ma entrambi sanno che Caroline non
se l’è bevuta.

La ragazza però fa finta di niente e riprende a mangiare mentre Elena si rivolge al fratello.

“Allora Jer come và al college?”

Il giovane sbuffa e beve un sorso di birra prima di riprendere a parlare.

“Me l’hai chiesto anche il mese scorso. Va bene Elena”

La Gilbert però non si fida e si volta verso Alaric che, per tutto il tempo, era rimasto in silenzio e si era accontentato di poter rimirare la sua Meredith.

“Va veramente bene? Non è che sta per essere bocciato o qualcosa del genere?”

L’ex tutore sorride e scuote la testa.

“No, Elena. Jeremy si sta impegnando veramente e ha una media scolastica del B +, abbastanza buona per essere solo al primo trimestre”

La ragazza ringrazia e tira un sospiro di sollievo; era contenta che suo fratello andasse finalmente bene a scuola visto che per tutti gli anni del liceo e delle medie era stato sempre sul filo della bocciatura.

Esther, notando come nessuno sia interessato ad intavolare un argomento di conversazione stimolante per tutti, porta l’attenzione su Meredith e la guarda con un sorriso dolce sul viso.

“Allora cara come stai vivendo la gravidanza?”

Sul volto della castana si delinea un sorriso sereno e, come un riflesso incondizionato, la giovane si porta una mano sul grembo.

“Bene, sta andando tutto meravigliosamente bene anche se non avrei mai pensato di avere un figlio”

Quando la giovane nota l’espressione confusa sul volto di Esther si premura di spiegarsi meglio.

“Vede Esther io sono un dottore perciò avere un figlio non è mai rientrato nella mia lista delle cose da fare ma appena ho saputo di portare in grembo un altro essere non ho potuto fare a meno di pensare che questo è il dono più grande che la vita avrebbe mai potuto farmi”

La Strega Originaria annuisce perfettamente rimembra della sensazione di sapere di essere incinta quando Elena si intromette nel discorso esaltata.

“Immagino che deve essere tutto così eccitante: scoprire di star per avere un bambino, portarlo nove mesi nella pancia aspettando con ansia il momento per poterlo vedere e gioire quando questo arriva”

La Gilbert sospira mentre Katherine le scoppia a ridere praticamente in faccia.

“Oh dolcezza si vede proprio che non hai mai avuto un figlio. L’unica cosa che proprio non si fa è gioire il giorno del parto. Tutte pregano con le loro forze e in tutte le lingue che conoscono di poter tenere il bambino dentro di sé il più a lungo possibile per non soffrire”

Elena si imbroncia scontenta con l’antenata per averle smorzato l’entusiasmo, ma si volta attenta per ascoltare Esther.

“Devo dire che concordo con Katherine. Benché vedere per la prima volta il proprio figlio sia l’esperienza più bella del mondo, tutto il processo è piuttosto doloroso e posso ben dirlo dopo sette gravidanze ma, d’altronde, era anche più di mille anni fa”

Abby sbuffa divertita e si volta in direzione della Strega Originaria.

“Posso ben assicurarti che mille o venti anni non facciano alcuna differenza: il dolore è lancinante lo stesso”

Esther sorride all’amica mentre Meredith sospira sconsolata.

“Beh, grazie. Questo è di certo incoraggiante”

Tutta la tavola scoppia a ridere per la battuta stentata della giovane e i discorsi si susseguono con armonia e naturalezza, mettendo a proprio agio tutti e rendendo il resto della cena piacevole e divertente.

 
 

E mentre tutti due ore dopo si spostano nel salone per poter chiacchierare ancora davanti a un alcolico, Matt corre in macchina con una scusa per poter fare una telefonata e prendere la sua personale sorpresa per la serata mentre Bonnie si ritaglia un momento per poter stare sola sul retro della casa ma, purtroppo, la sua quiete viene subito turbata.

“Posso sedermi?”

La strega fa un cenno del capo e neanche si volta a guardare chi sia, consapevole che Jeremy l’aveva seguita dal momento in cui si era allontanata dal
salone con la scusa di andare a prendere una nuova lattina di birra.

“Allora, come stai?”

Bonnie si volta verso il ragazzo seduto affianco a lei sui gradini che precedevano l’ampio giardino sul retro e si perde un momento a guardarlo; i lineamenti
più decisi e da uomo gli conferivano un’aria decisamente più seducente.

La strega, però, si decide a parlare solo quando il ragazzo le porge nuovamente la domanda.

“Sto bene Jer, questi quattro anni sono stati fantastici. Kol è la mia anima gemella”

Il Gilbert sospira e si porta una mano tra i capelli.

“Chi l’avrebbe mai detto che ti saresti innamorata di un Originale eh?”

Bonnie sorride e si gratta, nervosa, l’avambraccio.

“Ehm, non io di sicuro ma è stato così. Lo amo veramente”

Il ragazzo annuisce e le afferra una mano.

“Lo so ed è per questo che ti sono venuto a cercare. So che ami lui e tutto il resto ma noi due non abbiamo mai avuto una vera e propria «chiusura» e ho pensato che fosse necessario..per entrambi”

Bonnie sorride, era sicura che Jeremy avesse incontrato qualche ragazza ma l’ultima frase pronunciata dal giovane gliene aveva dato la conferma.

“Come si chiama?”

Jeremy ride e si accarezza i capelli prima di rispondere schiettamente.

“Si chiama Mandy, seguiamo praticamente gli stessi corsi al college”

Bonnie sorride nuovamente, realmente felice per il ragazzo.

“Sono contenta per te Jer”

Il ragazzo le afferra di nuovo la mano e sorride.

“Grazie Bon. Quindi..si insomma..tra noi è tutto okay?”

La ragazza annuisce decisa e si rialza trascinando l’altro con sé.

“Certo. Tra noi è tutto assolutamente okay Jer. Abbiamo avuto il nostro momento ma sicuramente non era destino che noi stessimo insieme. Ti auguro il
meglio”

“Grazie Bonnie, anche io ti auguro ogni bene”

L’abbraccio che segue tra i due è amichevole ma al contempo intimo e, questo dettaglio, non sfugge agli occhi esperti di Kol, il quale si schiarisce la voce per richiamare i due, che imbarazzati si dividono.

L’Originale però non lascia trapelare nessuna emozione dal suo sguardo e degna a malapena di un’occhiata i due giovani.

“Matt ha chiesto se possiamo raggiungerlo tutti quanti dentro. Ero solo venuto a chiamarvi ma fate come volete”

Bonnie rimane piuttosto stranita dal comportamento del fidanzato: che fosse geloso? Non le era mai capitato di vedere il sempre indifferente Kol alle prese con la gelosia.

La strega si scambia un’occhiata stupita con Jeremy prima di seguire l’Antico in salone.

 
 

Matt, appena vede rientra Kol seguito da Bonnie e Jeremy, sorride divertito e prende la parola non prima di essersi voltato in direzione di Caroline.

“Beh, so che avevi detto di non farci regali per questo Natale ma, tecnicamente, queste cose che sto per darvi erano vostre, quindi non è proprio un regalo ma piuttosto una restituzione”

La bionda guarda perplessa l’amico d’infanzia e fa per chiedere spiegazioni ma questo la precede e si appresta a chiarire tutto quando porge in mano sua,
di Elena, Bonnie e Rebekah un grande pacco che le ragazze, curiose, aprono all’istante esclamando un “wow” in simultanea.

La prima a riprendersi dallo shock è Bonnie che guarda confusa l’umano.

“Le nostre divise da cheerleader? Le avevamo riconsegnate! Come hai fatto a prenderle Matt?”

Il ragazzo, come sempre quando era in imbarazzo, si gratta la testa prima di rispondere.

“Beh io e Alaric siamo andati al Mystic High e io ho convinto la nuova capo cheerleader a restituirmi le vostre uniformi in cambio di un appuntamento e so che voi ci tenevate parecchio..quindi”

Caroline, raggiante, salta al collo dell’amico con ancora in mano i due pezzi di stoffa forse più preziosi come valore affettivo rispetto a tutto il suo
guardaroba firmato.

“Oh Matty grazie mille. Ti sei prostituito per noi solo per ridarci le divise! Grazie, sei il migliore amico del mondo”

Il ragazzo arrossisce in imbarazzo ma si scioglie un po’ quando anche Bonnie ed Elena vanno a ringraziarlo abbracciandolo e quando Rebekah gli stampa
un sonoro bacio sulla guancia.

“Ti ringrazio Matt”

Il giovane riesce a mormorare solo un lieve “prego” prima che l’imbarazzo lo colga ancora a causa di tutte le attenzioni femminili riversatesi su di lui.

Purtroppo però sia il ragazzo con Jeremy, sia Meredith ed Alaric non possono trattenersi per molto e sono costretti ad andare via, non prima che tutti quanti siano calorosamente salutati da Caroline e Elena, sempre le più espansive del gruppo, e dalla più composta Bonnie che abbraccia nuovamente Jeremy sotto lo sguardo infuriato di Kol che, per puro caso, viene notato da sua sorella Rebekah.
 
 


Quando i ragazzi vanno via Caroline si risiede di nuovo sul divano, esausta.

“È stata una splendida serata”

Gli altri annuiscono d’accordo con l’opinione della ragazza mentre sia Esther che Abby si alzano, pronte anche loro ad andar via.

Rebekah è la prima a salutare la madre con un affettuoso abbraccio, seguito poi da quello dei figli e dei rispettivi compagni e compagne.

Al turno di Abby Bonnie và incerta in direzione della donna, non completamente sicura di quale sia il modo più appropriato per salutare la genitrice che però, priva di indecisioni, l’abbraccia spontaneamente.

“A domani Bonnie”

La giovane sorride con il viso affossato sulla spalla della madre e annuisce.

“A domani”

E quando pure le due vanno via tutti quanti, dopo un ultimo bicchiere di whiskey, decidono di andare a dormire nelle loro stanze, quelle che avevano usato quando vivevano lì e che erano state lasciate intatte da Caroline stessa.

Solo Bonnie viene fermata prima di raggiungere la sua stanza dalla più piccola della famiglia Mikaelson che, prima di raggiungere Stefan, le soffia gelida delle parole nell’orecchio.

“Se mandi a puttane la storia con mio fratello per quel Gilbert ti uccido con le mie mani”

La strega rabbrividisce ma decide di ignorare le parole dell’Antica e entra in camera.
 
 


Bonnie si butta esausta sul letto con un sorriso sereno sul volto mentre aspetta, invano, che Kol la raggiunga.

“Wow, questa è stata proprio una serata intensa! Non c’ero più abituata ma sono contenta che siamo venuti”

L’Originale sbuffa, ancora geloso per quello che aveva visto qualche ora prima.

“Si, lo immagino..”

La ragazza si tira su a sedere e guarda inacidita l’Antico.

“Si può sapere che diavolo ti prende? È da prima che ti comporti in maniera strana”

Kol si strine nelle spalle con un gesto incurante mentre Bonnie scoppia a ridere.

“Non sarai mica geloso perché hai visto me e Jeremy abbracciarci, vero?”

L’Originale scuote prepotentemente la testa e parla con un tono infantile che fa nuovamente ridere la strega.

“Certo che no!”

Bonnie camminando sulle ginocchia sul letto arriva all’estremità e avvolge le braccia intorno al collo del suo Antico prima di stampargli un dolce bacio sulle
labbra.

“Non esserlo, io e Jeremy siamo solo amici ma avevamo bisogno di una chiusura definitiva. Sei tu quello che amo, sei tu quello che ho scelto”

L’Originale, rasserenato, stringe le braccia intorno alla vita della strega e l’avvicina a sé, ammiccando voglioso.

“Ah si?”

Bonnie ride e annuisce mentre si sporge per baciare con passione le labbra dell’Antico che, autonomamente, rispondono al contatto con ardore,
desiderose da tutta la sera di poter sentire addosso la bocca vellutata di Bonnie.

“Ti amo”

L’Originale sorride ancora e sdraia la strega sotto di sé, rispondendole con la bocca contro la sua.

“Ti amo anch’io amore”

Bonnie sorride e si lascia coccolare con dolcezza da Kol certa che il suo sentimento per lui non si sarebbe mai estinto.

 
 

Rebekah esce dalla doccia più rilassata ma non può impedire a un alone di tristezza di segnarle i lineamenti e Stefan, seduto sul divanetto nella loro stanza, se ne accorge.

“Stai bene?”

L’Antica annuisce distratta mentre il fidanzato, come sempre, riesce a cogliere perfettamente la causa del malessere della ragazza.

“È per Meredith, vero? Perché lei è incinta e tu non avresti potuto esserlo neanche da umana?”

Rebekah si congela sul posto con ancora l’asciugamano stretto sul corpo e una maglietta tra le mani e si volta verso Stefan dura.

“Grazie per aver centrato il punto Stefan. Sei di grande aiuto”

Il ragazzo rapidamente raggiunge l’Originaria e le afferra il viso con le mani anche se la ragazza prova a distogliere lo sguardo dal suo.

“Scusami se ti ho rattristata. Cerco solo di capire che ti succede per poterti aiutare. Ti amo, lo sai questo e voglio solo che tu sia felice”

Rebekah distende le labbra in un dolce sorriso e accarezza una guancia al vampiro.

“E io sono felice Stefan. Tu mi rendi felice, a volte, però, mi intristisco facilmente”

Stefan annuisce e carezza le labbra dell’Antica con le sue in un bacio dolce e carico d’amore.

“Lo so e sappi che puoi sempre contare su di me”

Rebekah sorride felice e bacia nuovamente il vampiro prima di distanziarsi da lui il tempo necessario per infilarsi l’intimo e la maglia del ragazzo che usava sempre la notte.

Stefan poi si stende sul letto e Rebekah posa la testa sul suo petto dove, con una mano il vampiro le carezza i capelli mentre con l’altra dedica attenzioni alla sua schiena, lasciando la stanza in un clima di quiete e serenità che solo la forza di un amore puro può donare.

 
 

Katherine entra nella camera da letto dall’aspetto famigliare, al contrario di quelle fredde degli hotel alle quali era abituata e non può fare a meno di commentare usando il suo caratteristico sarcasmo.

“Casa dolce casa, eh? Ricordami perché siamo venuti, in questa famiglia sono tutti matti!”

Elijah ride sommessamente e sorpassa la vampira andando ad appendere dentro l’armadio la sua giacca da sartoria prima di rispondere alla compagnia con lieve ironia.

“Non credo che ti dispiaccia poi tanto”

Katherine fa una faccia schifata e si stende con poca grazia sullo scendiletto, calciando via gli stivali alti.

“Scherzi? Lo spirito da Babbo Natale sotto steroidi di Caroline e le chiacchiere di circostanza con la streghetta e i tuoi fratelli sono la cosa che preferisco
di più al mondo!”

Elijah ride nuovamente e, sollevando le gambe della vampira, si siede anche lui sul piccolo sofà, guardandola di traverso.

“Io invece ritengo che ti piaccia il clima familiare e l’idea di non dover passare le feste da sola con qualche sconosciuto”

Katherine si stringe nelle spalle e ammicca in direzione dell’Antico.

“Può darsi ma la parte della giornata che preferisco è quella dove noi due ci abbandoniamo alla passione più sfrenata e celebriamo da soli. Non trovi che sia molto meglio della cena a base di drammi Originali?”

Elijah sorride sghembo e posa, con delicatezza, una mano sull’interno coscia della vampira.

“Non credo di ricordare l’ultima parte della serata. Puoi aiutarmi tu?”

Katherine si lecca le labbra in modo sensuale prima di annuire e portarsi, con uno scatto di reni, a cavalcioni sulle gambe dell’Antico.

“Certo, lo faccio immediatamente”

La vampira termina la frase giusto in tempo per accogliere la lingua di Elijah nella sua bocca e lascia pochi secondi all’Antico per abituarsi all’intensità crescente del bacio prima di strappargli un ringhio roco e gutturale, il quale le provoca un lungo brivido sulla colonna, a causa della carezza per niente leggera che dedica al cavallo dei suoi pantaloni.

E l’Originale, sempre composto e elegante, non ci mette molto a perdere il lume della ragione e a scatenare la sua passionalità su Katherine quando questa si strofina, tentatrice, su di lui.

Ma è solo ore dopo, quando entrambi sono rilassati dal clima post orgasmico della stanza, che Katherine allaccia una mano a quella di Elijah e posa la testa sul suo petto ampio prima di riprendere la parola.

“Sai, credo che infondo potrei abituarmi alle feste in famiglia, non sono poi così male”

L’Originale, anche se Katherine non può vederlo, sorride divertito e le stringe di più la mano, consapevole di quanto significato abbia per la vampira e per
se stesso la consapevolezza di avere in un posto del mondo una casa e una famiglia dalla quale poter tornare sempre.
 
 


Elena cammina spedita per il corridoio diretta alla stanza degli ospiti, ma è costretta a fermarsi quando Damon l’afferra bruscamente per una spalla e la fa voltare verso di sé.

“Sei arrabbiata con me?”

La ragazza lo guarda in maniera eloquente ma, visto che il vampiro non sembra capire il motivo del suo nervosismo, si scrolla la sua mano di dosso e
continua a camminare.

Nuovamente però il vampiro la ferma, questa volta bloccandola contro il muro e costringendola tra la parete fredda e il suo corpo.

“Sai che scherzavo, perché ti arrabbi tanto?”

Gli occhi di Elena fiammeggiano e, anche se la ragazza si era imposta di rimanere calma, non può impedirsi di rispondere alterata.

“Mi chiedi perché? Ogni volta che ti vanti delle tue conquiste mi ferisci e non conta se poi mi dici belle frasi dopo, perché mi hai sempre umiliata”

Damon non replica ma punta i suoi occhi, pozzi d’acqua cristallina, gli stessi che la ragazza prima considerava di ghiaccio, in quelli scuri della Gilbert e
parla con voce ferma.

“Ti amo. E mi dispiace se ti ho offesa”

Elena, incapace di resistere al fascino esercitato dal Salvatore, stringe le braccia intorno al suo collo e gli sorride dolce.

“Ti perdono e ti amo anch’io”

Damon sorride sghembo e guarda la ragazza in maniera indecente, con uno sguardo che grida lussuria e desiderio.

“E come non potresti tesoro?”

Elena gli dà un pugno sulla spalle e ride, prima di aspettare che Damon la baci, azione che il vampiro compie in breve tempo e dopo la quale trascina la
compagna nella stanza degli ospiti, desideroso di farla nuovamente sua.

 
 

Caroline, mentre aspetta che Klaus finisca di farsi la doccia per poter andare a dormire insieme, guarda lo schermo del cellulare leggermente delusa: nessuno le aveva telefonato né fatto gli auguri.

La ragazza sospira e, con decisione, invia due SMS.

“Ehi mamma, Buon Natale! Ti voglio bene. –Care”

“Buon Natale..spero che un giorno potrai perdonarmi. Scusami ancora. –C”

La giovane si morde un labbro con forza e spera vivamente che Tyler un giorno la perdoni, poiché anche se nella sua vita tutto stava andando per il meglio e lei era felice, il rapporto con l’amico d’infanzia e primo vero amore, le mancava terribilmente.

Caroline si riscuote dai suoi pensieri quando Klaus apre la porta del bagno con indosso un pantalone della tuta e una maglietta a maniche corte, sulle labbra un sorriso irriverente.

“Mi aspettavi, love?”

Caroline annuisce e sorride all’ibrido prima di posare il telefono sul divano e andare nella sua direzione.

“Oggi è stata una giornata fantastica. Amo avere tutti qui, una famiglia piena di amici e parenti è proprio quello che ho sempre desiderato”

Klaus avvolge le braccia intorno alla vita della compagna e la guarda felice.

“È piaciuto anche a me avere tutti i miei familiari qui. È stato il mio desiderio per più di mille anni essere tutti riuniti”

Caroline accarezza una guancia all’uomo che ama e, afferrandolo per una mano, lo trascina a letto.

“Forza, andiamo a dormire che domani voglio preparare una splendida colazione per tutti”

L’ibrido scoppia a ridere facendo innervosire la vampira.

“Nik uffa! Perché tutti quanti pensate che non sia in grado di cucinare?”

Klaus, gli occhi ancora leggermente umidi per le risa, si appresta a rispondere non prima di aver carezzato una guancia alla vampira.

“Perché hai tante splendide qualità ma la cucina non è tra le tue, love. Ti ricordi di quando alla festa di compleanno a sorpresa di Rebekah hai fatto quasi
saltare in aria l’intera casa?”

“Era solo un misero fuocherello!”

Caroline tira un cuscino al compagno e questo, con sguardo folle, in un attimo le balza addosso e la imprigiona tra sé e le morbide coperte del letto bloccandole le mani sopra la testa.

“Ora tesoro devi pagare, ti sei comportata male”

Caroline fa per ribattere ma le labbra dell’ibrido sulle sue glielo impediscono e non può fare a meno di abbandonarsi, come tutte le volte, a lui, conscia che
le basterà averlo accanto per tutta l’eternità per essere felice.

E lo stesso pensiero vola nella mente di Klaus che, quando arriva al culmine insieme alla vampira ore dopo, le sussurra un “Ti amo” all’orecchio, come si era abituato a fare per compiacere la ragazza e, in parte, anche se stesso perché sapere che lei, la donna che amava, era felice, per lui era la cosa più
importante al mondo.

 
 

Angolino Autrice:

SCUSATEMI! Eh già, questa volta mi sono proprio superata con 15 giorni di ritardo nel postare ma vi assicuro che non è perché non me ne frega niente della storia perché quest’avventura con voi che leggete, recensite e seguite la mia storia è per me importantissima e fonte di grande gioia ma
A)     Io faccio veramente schifo a scrivere finali e
B)      Con la storia che è quasi giunta al termine e la scuola che si avvicina non so quando potrò scrivere altro e questo mi terrorizza perché non voglio smettere di scrivere e interagire con le mie recensitrici =(
Comunque questo è il capitolo ed è anche decisamente più lungo (ben 21 pagine di word) io non lo commento e mi auguro soltanto che vi sia piaciuto, a me personalmente non dispiace (non credo sia venuto male considerando anche la pochissima voglia che ho avuto di scrivere dopo la morte di una mia cara amica). Io vi mando un grande bacio e come sempre vi invito ad andare sulla
pagina facebook perché, se fino ad ora non l’ho aggiornata molto, da quando questa storia sarà finita e io non scriverò moltissimo mi farebbe piacere tenermi in contatto con voi tramite la fan page.
Baci, Alessandra.
   
 
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