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Autore: Allison Argent    09/09/2012    3 recensioni
«L'ultimo anno non era stato per niente come nelle loro fantasie. Pensandoci, però, era passato davvero in un battibaleno. Solo l'ultima settimana sembrava avesse preso un lasso di tempo maggiore di quello degli ultimo sei mesi.»
-missing moment dalla 3x22 "Goodbye"-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray | Coppie: Puck/Quinn
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Graduation Night 
Rating: in realtà è una cosa molto soft
Ship: P/Q perché mi piace variare          

"Se aveva regalato un abbonamento a Rachel, non poteva lasciare che se ne andasse senza un suo ricordo."




L'ultimo anno non era stato per niente come nelle loro fantasie. 
Lui, quelle poche volte in cui pensava alla scuola, vedeva il fatidico "Senior Year" come l'anno in cui sarebbero state più le ore in cui non avrebbe fatto altro che poltrire nell'atrio che quelle spese in classe ad ascoltare quelle statue centennali delle insegnanti (non che nei precedenti anni i suoi programmi fossero stati ben diversi), nel tutto, l'idea della bocciatura non gli aveva mai sfiorato la mente. 
Per quanto riguardava lei, semplicemente non aveva calcolato quei quattro mesi passati su una sedia a rotelle che le avevano impedito di partecipare ai campionati Statali come capitano per anzianità delle Cheerios, accanto alle sue due migliori amiche.

Pensandoci, però, l'anno era passato davvero in un battibaleno. Solo l'ultima settimana sembrava avesse preso un lasso di tempo maggiore di quello degli ultimo sei mesi. Sia Puck che Quinn non erano ancora riusciti a decidersi se la cosa fosse buona o meno. 

"Quello" era successo soltanto cinque giorni prima della cerimonia del diploma, poi nessuno di loro due aveva parlato dell'accaduto ad altri, né si erano poi rivisti privatamente; si limitavano a sedersi l'uno accanto all'altra durante le lezioni che avevano in comune o si posizionavano vicini nelle chiacchierate di gruppo. Era come se ci fosse un accordo silenzioso tra i due, un patto che li incoraggiava a fare il tifo l'uno per l'altra in quelle ultime ore che avrebbero passato a Lima, Ohio. 

La cerimonia fu molto veloce. Entrambi trepidavano dall'attesa di ricevere quella pergamena arrotolata che confermava che avevano concluso per davvero l'avventura del liceo e che quegli ultimi quattro anni non erano stati solo un lungo e travagliato sogno. Lei era in cima all'intera classe grazie ai massimi voti ottenuti in tutte le materie, ora leggeva davanti a tutti i diplomandi e le loro famiglie quel piccolo discorso che aveva preparato qualche giorno prima durante una lezione di coro, mentre lui la osservava senza dire una parola.

Non avevano, a differenza di altri, grandi piani per la serata. Ad entrambi mancava una figura paterna con cui festeggiare il grande traguardo, perciò immaginavano avrebbero cenato insieme con le madri e la sorellina di lui. Infondo avevano notato entrambi che la signora Puckerman e la signora Fabray si erano sedute vicine durante la cerimonia.

Salutarono i loro amici con il sorriso sulle labbra, non c'erano bisogno di ulteriori lacrime: avevano già pianto abbastanza durante le ultime lezioni e in qualunque modo si sarebbero rivisti tutti la settimana a venire per salutare chi partiva per una o per l'altra meta. Sfruttarono un momento in cui le loro mamme stavano chiacchierando con altri genitori per sgattaiolare dall'auditorium e recarsi al campo da football, protagonista di tanti ricordi sia per lei che per lui. 

"Così ora è tutto finito, per davvero.", fece Puck, tenendo una mano dentro la tasca del pantaloni. Aveva eliminato la toga ingombrante il secondo in cui Figgins li aveva finalmente congedati.

"Per davvero. Ehi, complimenti ancora. ", Quinn gli sorrise guardando il pezzo di carta che lui teneva stretto nella mano libera.

"Grazie, babe. Dovremmo farci una foto con questo straccio, è grazie a te se lo sto stringendo, siamo onesti."
Lei lo guardò sorpresa ma non pensò due volte prima di prendere il suo cellulare in mano e cercare di inquadrare i loro visi insieme al diploma del ragazzo. Dopo qualche tentativo la missione andò a buon fine.

"Puck, sai come sia solito scambiare piccoli oggetti con le persone del liceo che ti stanno più a cuore?" 
Lui la guardò interrogativo mentre si sedevano sugli spalti delle tribune. Davanti ai loro occhi si estendeva il campo da football, completamente vuoto e scuro. 

"Ieri ho trovato questi in un piccolo negozio in centro. So che non è molto originale, ma pensavo che avresti potuto tenerli per ricordarti del liceo anche quando sarai a Los Angeles.", Quinn gli porse un piccolo portachiavi che raffigurava una palla da football insieme a un pompom, rigorosamente rosso. Lui alzò lo sguardo per incontrare quello di lei e le sorrise, capendo quello che in realtà lei gli avesse voluto comunicare. Di sicuro, quel piccolo pensierino, non gli avrebbe fatto ricordare di certo solo la sua carriera da giocatore di football al liceo. 

Puck estrasse a sua volta da una tasca una foto che le porse. Erano loro due e Beth, qualche mese prima. Dietro la foto c'erano scritte alcune parole nella sua grafia piccola e disordinata. 
- Tieniti in forma, Beth avrà sempre bisogno di una hot mama da mostrare al suo fianco. Puck. -
 Quinn rise e ripose la fotografia plastificata nella sua borsetta. 

"Grazie, la terrò da conto. Tieni, questo è il mio indirizzo là a New Haven; in caso avessi bisogno di qualcosa o di un aiuto, sai almeno dove trovarmi." 
Lui prese anche il foglietto contenente l'indirizzo e lo tenne tra le dita. Non lo disse, ma pensava a ciò che lei gli aveva ripetuto qualche giorno prima in camera sua: erano legati per la vita. Era inutile fare un abbonamento per il treno o pianificare degli incontri. Se si volevano incontrare di nuovo, l'avrebbero fatto, ci sarebbe stato un modo. 

Lui le prese la mano e lei la strinse, appoggiando la sua testa sulla spalla di lui. Assaporarono così quegli ultimi momenti da liceali, guardando il campo dove ne avevano passate tante e rimanendo silenziosi, prima di tornare di nuovo al coperto dove le loro madri li stavano aspettando per andare a cenare a casa Fabray.





 



Rant dell'una di notte di ieri sera, spero piaccia!  
Era da un po' che pensavo "hey, dovrei ricominciare a scrivere!", perciò ecco qua :3 
Stavolta non ho usato le solite virgolette caporali ma le alte doppie, giusto per fare questo esperimento e anche perchè ho scritto il tutto sull'iPhone.
Basta, mi dileguo <3
-Aria

   
 
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