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Autore: MakieyoMela    09/09/2012    2 recensioni
Sorridevi a quelle parole, non capirò mai il perché. Stringevi quel foglio bianco pieno di scritte che ti obbligavano ad andare ad ucciderti. Cosa c'era da sorridere? Tu odi la guerra, l'hai sempre odiata. Tu ami parlare, chiarire con la voce. La violenza non ti è mai piaciuta.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritornerò.


Quella parola girava nella mia testa da più di un anno. Lui mi avevo promesso questo, che sarebbe tornato e saremmo potuti stare insieme senza preoccuparci di nulla. Io credevo nella sua parola, ci tenevo e tanto.

La nostra casa sembrava così vuota, però, senza di lui e la sua musica, senza la sua voce e le sue battute squallide. Sembrava così maledettamente cupo e triste. Le pareti, di quel bianco perla che ne erano, le vedevo così scure e grigiastre, poco curate e forse anche sporche.

Ero davanti al mio specchio, nella nostra camera da letto, dove giorni e notti avevamo dimostrato il nostro amore tra quelle lenzuola celesti. Guardavo la figura che veniva specchiata, ero io? Si. Quei capelli biondi e scompigliati, le occhiaie sotto ai miei occhi, la matita sciolta seguita poi dal mascara.

Il silenzio mi circondava. Solo un tic tac dell'orologio appeso al muro del corridoio giungeva alle mie orecchie. Ma non gli davo peso, mi concentravo su quella figura davanti ai miei occhi. Ero illuminato solo da una piccola luce messa sul mobile dello specchio.

Anche se eravamo in pieno giorno, le finestre erano tutte chiuse e ben serrate e la casa era coperta da un velo triste e depresso.

Devo partire per fare il militare, stamattina mi è arrivato il richiamo.


Sorridevi a quelle parole, non capirò mai il perché. Stringevi quel foglio bianco pieno di scritte che ti obbligavano ad andare ad ucciderti. Cosa c'era da sorridere? Tu odi la guerra, l'hai sempre odiata. Tu ami parlare, chiarire con la voce. La violenza non ti è mai piaciuta.

Passai una mano sul mio viso triste  toccandomi le labbra a cuore e rosee mordendole appena. Mi mancava il tuo sapore, mi mancavano le tue labbra morbide e carnose che si posavano sulle mie con tanta facilità ed esperienza.

Quella sensazione di vuoto positivo che si formava nel mio stomaco, le mie gote che si trasformavano in due piccoli pomodori per l'imbarazzo.

Non te n'è mai fregato di cosa dicevano gli altri del nostro Amore. Mi hai sempre detto che le persone si creano un mondo tutto loro e pochi sono disposti ad aprirlo per conoscere e imparare. Mi hai sempre spiegato che l'amore non ha sesso, non ha razza.. E che noi non eravamo sbagliati, non lo siamo e mai lo saremmo stati.

Ma adesso che stringevo quel foglio giallastro tra le mani che annunciava la tua scomparsa, la tua morte e quei finti 'mi dispiace' chi sarebbe stato quel Qualcuno che avevo sempre cercato? Chi sarebbe stato quel nuovo Qualcuno visto che te ne sei andato?

Quel giorno mi accarezzasti i capelli, mentre io stesso ti misi quel lurido cappello verde militare in testa.

-Questo cappello non si abbina affatto alla tua carnagione, questo colore è pessimo-
-Kibum, se vuoi piangere, puoi farlo.. Non devi mentirmi-


Come potevo non piangere?  Tu mi capivi sempre, anche se non ti dicevo nulla. A te bastava guardarmi negli occhi per capire cosa sentivo e cosa cercavo di tenere nascosto.

Chissà se esisteva una vita dopo la morte, chissà se esiste. Ma aspetterò, arriverà quel giorno anche per me e staremo insieme e ritornerai.. Perché è così che dev'essere.

-Kim Jonghyun, cerca di non morire!-
-Kim Kibum, aspettami, quando tornerò.. Ti sposerò

  
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