Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Up_    09/09/2012    4 recensioni
Lei era stata l'unica a far battere il cuore di Takeshi.
Oltre al baseball, ovviamente.
Era bastato uno sguardo, e una promessa.
E il loro legame non si era mai spezzato.
Come simbolo della loro amicizia c'era una collana a forma di goccia, di cui entrambi ne avevano una metà.
E se un giorno, dopo tanti anni, si dovessero rincontrare...ad una partita di baseball?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Una Flash-Fic su Yamamoto Takeshi, perchè lui è figo :3*


















 

"Ciao, mi chiamo Yasu"
"Io sono Yamamoto...ti piace il baseball?"

Era iniziata così, la loro amicizia.
Si erano presentati, stretti la mano e avevano chiaccherato su quanto fosse fico il baseball.
Yamamoto non riusciva a credere di aver trovato una ragazza che si interessasse di quello sport, e Yasu non si capacitava del fatto che Yamamoto fosse così solare.
Un secondo, e già li vedevi parlare.
Dieci minuti, e Yamamoto faceva sorridere Yasu con alcune battute divertenti.
Un'ora, e i due ragazzi parlavano dei propri progetti per il futuro.

"Cosa farai, Yamamoto?"
"Diventerò un giocatore di baseball professionista! E tu?"
"Mi è sempre piaciuto ballare...penso che diventerò una ballerina!"
"Wow! Un giorno verrò ad un tuo spettacolo"
"Ed io ad una tua partita!"
"E' una promessa?"
"Prometto!"





Erano passati gli anni, e di Yasu non ebbe più nessuna notizia.
In compenso era entrato a far parte di quella spina nel fianco che era la Mafia, diventando il Guardiano della Pioggia della decima generazione della famiglia Vongola.
Un titolo guadagnato con allenamenti strazianti e battaglie.
Per lo meno, aveva continuato a seguire la sua passione, ossia il baseball: era il capitano della squadra della scuola, stimato da tutti.
Anche se i suoi amici lo vedevano sempre sorridente, una parte di se se ne era andata con Yasu.
Avrebbe voluto rivedere quegli occhi così particolari, color indaco, ancora una volta.
"Domani è il grande giorno! Sei pronto, capitano?"
Yamamoto sorrise, dirigendosi poi verso le docce degli spogliatoi.
Rimase sotto il getto della doccia per qualche minuto, ad occhi chiusi.
Cercò di svuotare la mente, ma l'unico risultato fu di toccare una ferita non ancora rimarginata.
"Yasu..."
La sua mente, la sua anima carcavano Yasu.
Giorno e notte.
Anche dopo tutti quegli anni che, chissà, l'avevano cambiata.
Se la ricordava bene, Yasu: quegli occhi color indaco, le labbra sottili, i lunghi capelli neri, le magliette dai colori vivaci e la collana che lui le aveva regalato.
Era una semplice collana a cui vi era appesa una goccia azzurra.
Una goccia, come la pioggia che quel giorno batteva sui loro ombrelli, quando si erano detti per la prima volta addio.

"Prendi questo regalo. Almeno non ti dimenticherai di me!"
"No succederà mai, Yamamoto! Nessuno ci può separare!"


Sorrise, spegnendo il getto d'acqua.
Poteva sembrare una cosa stupida, ma la goccia era divisa a metà, e i due ragazzi ne possedevano un pezzo ognuno.
"Perchè nessuno ci può separare..."
Si vestì velocemente, infilando nel borsone la divisa scolastica e la mazza da baseball.
Uscì per ultimo dagli spogliatoi, salutando gli altri membri della squadra.
Si incamminò verso casa pensando alla partita che si sarebbe svolta l'indomani: la finale di quella stressante stagione (per lui preceduta dagli scontri con Squalo e Genkishi).
Ma nella sua testa rimbombava una cosa sola.
Yasu.





"E si va alla palla della vittoria! Nel caso il giovane battitore Takeshi riuscisse in un fuoricampo, la vittoria andrebbe alla Namimori High School!"
Stupido speaker.
Non faceva altro che deconcentrarlo.
Il lanciatore eseguì una perfetta palla ad effetto, che non sfuggì agli infallibili riflessi di Yamamoto.
Assestò il colpo, seguendo poi con lo sguardo la traiettoria della palla.
La palla fu presa al volo da uno spettatore, ma non fu lui ad attirare l'attenzione del ragazzo: vi era infatti al suo fianco una ragazza dai corti capelli neri, con una sgargiante maglietta blu e una collana simile ad una mezza goccia.
Lei alzò lo sguardo, e diventò di sale; lo stesso successe per Yamamoto.
Avrebbe potuto riconoscere quegli occhi da chilometri.
"Yasu..."
La folla attorno a se e i gridi di gioia dei suoi compagni di squadra erano solo dei rumori lontani.
Sembrò che oltre a loro, non ci fosse nessun altro.
Yamamoto lasciò cadere a terra la mazza, correndo poi verso l'uscita del campo.
Si, avrebbe fatto in tempo a raggiungerla.
"Capitano! Capitano, dove vai?"
Zitti, tutti quanti!
Con qualche falcata sorpassò anche Tsunayoshi e Gokudera, che lo seguirono con lo sguardo finchè non sparì tra la folla.
Yamamoto corse nella sua direzione, ma sembrava sparita nel nulla.
"Yasu.."
Si fermò vicino alla rete del campo, riprendendo fiato.
"Yamamoto!"
Si voltò di scatto, rendendosi conto solo qualche secondo dopo della ragazza che gli era saltata al collo.
La strinse a se, respirando a pieni polmoni l'aroma di fragola che la mora aveva.
"Yasu"
"Yamamoto"
Si guardarono ngli occhi per qualche istante, sorridendosi a vicenda.
Yasu non era semplicemente cresciuta; era diventata un vero e proprio schianto: slanciata, magra, i capelli corti, gli occhi indaco velati da una matita scura sulla palpebra, e le sue solite magliette sgargianti.
"Non ci credo...sei qui..."
Si rendeva conto di essere ridicolo balbettando in quel modo, ma Yasu non gli dette peso.
Rivedere un caro amico dopo così tanto tempo era la cosa migliore che le fosse capitata.
Sfilò la collana dalla maglietta, avvicandola a quella di Yamamoto; il ragazzo fece lo stesso, e lasciò che le due metà si completassero.
Perchè una non poteva fare a meno dell'altra.
"Dove sei stata per tutto questo tempo?"
"In Italia...perchè io, ecco, sono una..."
"Mafiosa? Potrei dire la stessa cosa..."
"Come..?"
"Sono il Guardiano della Pioggia di Tsunayoshi"
"Anche tu fai parte dei Vongola?!"
Yamamoto sorrise, annuendo.
Yasu scoppiò in una ffragorosa risata, sciogliendo poi l'abbraccio.
"Mi sei mancato"
"Anche tu"
Yamamotò lasciò che la mano di Yasu si allacciasse con la sua, stringendola delicatamente.
Si diressero insieme verso l'uscita, sotto lo sguardo spiazzato di Tsunayoshi e Gokudera.
Il moro li salutò con un canno della mano, tornando poi a guardare la figura della ragazza al suo fianco.
E finalmente capì che la distanza non era più un ostacolo.
Per lui, per lei, per loro.


"La prossima volta avvertimi quando ritornerai a Namimori"
"D'accordo! Almeno mi farai da guida...non conosco molto bene il luogo"
"Ne sarei onorato, signorina"
"Yamamoto! E comunque tornerò qui di sicuro...visto che ci sei tu"
"E' una promessa?"
"Prometto!"


 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Up_