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Autore: Up_    09/09/2012    4 recensioni
Se quegli insulsi rapinatori volevano trovare il suo punto debole, doveva ammetere che ci erano riusciti alla grande.
Era da quella mattina che Tsuna si era accorto dell'assenza della ragazza, ma non vi aveva dato troppo peso.
Poi aveva ricevuto quel filmato: un video in cui Kyoko veniva deliberatamente minacciata e toccata in modi che Tsunayoshi definì "imperdonabili".
"Dacci i soldi, o questa bambolina si ritroverà in mezzo ad una strada…senza nulla addosso. A te la scelta, Decimo dei Vongola".
La cifra era passabile, ma il fatto che avessero minacciato anche Kyoko…lo faceva incazzare, e non poco.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoko Sasagawa, Tsunayoshi Sawada
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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*#Immagina...
Tsunayoshi è grande e vaccinato, e con al nomina di Decimo a tutti gli effetti, understood?
Solo per chiarire....altrimenti dal testo non si capisce...
PERDONO*
















Sometimes I wish I could save you,
and there's so many things that I want you to know.
I won't give up until it's over, 
if it takes you forever, I want you to know...

Save You - Simple Plan




 

Era una giornata tranquilla.
Esatto, "era".
Stranamente, quella mattina Kyoko non aveva avuto la premura di svegliarlo facendo il suo trionfale ingresso nella sua stanza con il vassoio della colazione.
Cosa che faceva abbastanza spesso, d'altra parte.
Si alzò, scocciato di non aver visto la sua Kyoko; fece una doccia veloce, si cambiò e scese al piano inferiore, nel suo ufficio.
Gokudera era seduto sul divanetto della stanza, intento a controllare dei documenti e fumarsi una sigaretta (unico vizio che Tsuna gli aveva permesso di avere).
"Nuove scocciature?"
La Tempesta grugnì, e a Tsuna scappò un sorriso: qualsiasi persona li avesse visti, li avrebbe definiti subito due amici legati da un legame indissolubile.
Ma nessuno degli spettatori in realtà sapeva che proprio quel Gokudera, qualche anno prima, avrebbe tentato di far saltare in aria il Decimo dei Vongola.
Da quel momento, nessuno era mai riuscito a dividerli.
Tsunayoshi si sedette dietro la propria scrivania, e accese il computer.
Notò la spia delle e-mail che lampaeggiava in modo fastidioso, perciò ebbe la pazienza di aprire la "Posta in Arrivo".

"Sconosciuto"

Tsuna, nonostante sapesse che il sistema computerizzato istallatogli da Spanner non faceva mai cilecca, non seppe quale fosse il mittente.
Aprì l'e-mail, iniziando a leggere.

"Decimo dei Vongola, quale onore potervi scrivere!
 Volevamo solo avvertirla che quel magnifico Bocciolo in fiore ci sta facendo compagnia proprio adesso...
 E' davvero una bella donna, ma nacora non mi capacito del fatto che non vi siate dichiarato a lei!
 Come lo so?
 Me lo ha detto lei adesso...
 Poverina, legata com'è non riesce neanche a muoversi...
 Perciò vi conviene darci subito i soldi, o la tua bambolina si ritroverà in mezzo ad una strada in condizioni pietose.
 A te la scelta, Jyuudaime...
 Ci vediamo al luogo scritto qui sotto all'ora X, e vedete di non tardare...o la bambolina non farà una bella fine....
 
 P.S.: Abbiamo gentilmente concesso alla bambolina di potervi mandare un video! Lo trovate come allegato a questa e-mail...
          A presto, Vongola Jyuudaime!
"


Tsunayoshi ruppe in due pezzi netti la penna che aveva fra le mani.
Gokudera alzò di scatto lo sguardo, impallidendo alla vista delle iridi arancioini del boss.
Come si permettevano?
L'avevano...rapita?!
Oh no, questo non l'avrebbero passata liscia...era già successo una volta, e si era promesso di non farlo accadere di nuovo!
Si dette dell'idiota un paio di volte.
Con la mano che gli tremava, cliccò sull'allegato...il video di Kyoko.
Non appena partì, Tsunayoshi spalancò gli occhi dallo stupore: Kyoko era legata sia ai polsi che alle caviglie, un taglio sanguinante sul braccio destro, alcuni lividi sulle gambe e sull'addome semi-scoperto, gli occhi bendati da una stricia di stoffa nera.

"Tsuna non dargli ascolto! Voglio ammazzarti, capisci?! Non preoccuparti per me...non venire, hai capito? Per favore, non venire...ti amo"

La trasmissione si interruppe bruscamente, e il video si chiuse.
Tsunayoshi si dimenticò temporaneamente come respirare: cosa le avevano fatto?
Come si erano permessi di farle una cosa del genere?!
L'avevano torturata, dio!
Si alzò di scatto dalla sedia, rovesciando tutto quello che si trovava sopra la scrivania.
Gokudera lo fissò attonito, mentre la fiamma del Cielo iniziava ad ardere sempre più intensamente sulla fronte del ragazzo.
"L'hanno rapita e torturata! Chiama tutti i guardiani e partiamo, cristo! Potrebbe morire!"
Gokudera scattò non appena l'ordine del boss fu terminato, abbandonando il lavoro che stava svolgendo.
Rapita? Chi? 
Chiamò a raccolta tutti i guardiani, e si diressero verso l'uscita; fecero appena in tempo ad alzare lo sguardo per vedere le fiamme di Tsunayoshi lasciare una scia dietro di se, mentre volava ad una velocità folle.
Azionò il GPS, seguendo con la moto quel puntino luminoso che doveva essere Tsunayoshi. 
Dietro di lui, tutti i guardiani presero posto su altre moto, seguendolo.
"Sbrighiamoci!"


"Sai, bambolina, quasi quasi ti risparmio la vita...a patto che tu diventi la mia amante"
Kyoko si voltò da un'altra parte, riluttante.
Schifo.
Ecco cosa gli facevano quei due idioti che l'avevano rapito.
Schifo e solo schifo.
"Scordatelo"
"Come hai detto?"
"Scordatelo"
Il rapitore serrò la mascella, ed estresse con un gesto fluido un coltellino dalla tasca della giacca.
Caricò il colpo, che avrebbe colpito esattamente la spalla della ragazza, ma qualcosa lo fermò.
Sentì il polso andargli a fuoco, e quando si voltò per vedere cosa fosse tutto quel calore, notò un guanto ricoperto di fiamme che stringevano lentamente la presa sul suo avambraccio.
"Lascia immediatamente quel coltello. O la vita in gioco sarà la tua"
Con un colpo deciso, Tsunayoshi scaraventò il primo rapitore a terra, stordendolo, il secondo, accortosi della presenza del loro obbiettivo, gli si lanciò contro.
I suoi piedi, però, incontrarono un ostacolo.
"Ghiaccio?!"
Alzò lo sguardo, incontrando le iridi arancioni del castano.
Qualcosa gli diceva che la sua fine era vicina.
"Punto di Sfondamento Zero: Prima Edizione"
Il tono chiaro e rabbioso con cui Tsuna pronunciò l'attacco rievocò in Kyoko il combattimento contro Tosaru, quando erano stati catapultati nel futuro.
Gridò, e quando le fiamme ghiacciate ebbero circonadato completamente il rapitore, volò in fretta verso Kyoko, liberandola dalle funi che la legavano e soprattutto dalla benda.
"Tsuna...ti avevo detto di non venir—"
Il rimprovero di Kyoko fu interrotto dalle labbra del ragazzo sulle proprie.
Si lasciò andare al bacio, staccandosi qualche istante dopo.
"Perchè..."
"Logico. Parli troppo"
Kyoko fece una finta faccia sconvolta, per poi colpire con un debole bugno il petto di Tsunayoshi.
"Torniamo a casa"
Le sorrise, caricandosela poi in spalla.
La ragazza allacciò le bracci al collo del ragazzo e le gambe all'altezza del suo bacino, stringendo di poco la presa.
Qualche esplosione al di fuori della struttura fece intendere a Tsunayoshi che i guardiani avevano trovato i due rapinatori che facevano la guardia...mettendoli fuori combattimento.
Sorrise, ringgraziando mentalmente la dedizione con cui quelle povere sei anime gli andavano dietro.
Rilasciò lentamente la fiamma, spiccando il volo con Kyoko sulle spalle.
"La sai una cosa?"
"Uhm?"
"Sei incredibilmente leggera"
"Era un complimento? Perchè faceva davvero pena"
"E se ci aggiungo 'leggera, bellissima e una cuoca eccezionale'?"
Kyoko rise, stringendo la presa di poco.
Entrambi i ragazzi rimasero qualche istante a guardare la città di Namimori vista dall'alto.
"Wow"
"Dovrei farti fare un volo di notte...è ancora più bella"
"Sawada Tsunayoshi, non mi starete per caso invitando indirettamente ad un appuntamento?"
Tsuna sorrise, voltando appena la testa per sfiorare le labbra della ragazza con un bacio delicato.
"E se anche fosse...voi accettereste, signorina?"
"Certamente, mio boss"


Era una giornata tranquilla.
Kyoko aveva fatto il suo ingresso nella sua stanza, con il vassoio della colazione in mano.
Il profumo di caffè lo svegliò lentamente, e non appena aprì gli occhi e la vide, sorrise.
Perchè a suo dire non c'era risveglio più bello di quello.
La donna che ami, che con premura ti sveglia, facendo iniziare la giornata nel modo giusto.


 

  
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