Beccati

“Sai qual è l'unica cosa che mi va di fare dopo un venerdì così pesante?” Kurt prese sottobraccio il fidanzato mentre percorrevano il corridoio che li portava all'uscita.

“Programmare gli outfit per il week-end? Leggere VOGUE mentre ti fai un rilassante bagno caldo?”

“No. L'unica cosa che mi va di fare è stare con te, a casa, da soli...”

“Effusioni fuori programma? Mi piace.”

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Si incamminarono per il vialetto di casa Hummel-Hudson tenendosi per mano.

“Non dovrebbe esserci nessuno: Carole è a lavoro, Finn da Rachel e papà credo che sia in officina.”

Quando entrarono sistemarono cappotti e borse all'ingresso.

“C'è qualcuno? Papà ci sei?!” Sbirciò in cucina. “Via libera.” Kurt si mise una mano nei capelli guardando Blaine negli occhi: “Allora Anderson, vuoi andare di sopra o vuoi stare qui?”

“Bhe, ti dirò, ho sempre pensato che questo divano fosse veramente comodo.” Rispose sedendosi e guardando famelico Kurt che si sedeva su di lui.

“Va bene...vada per il divano comodo...” Lo baciò con intensità facendo aderire il suo corpo a quello del moro, in modo da intrappolarlo tra lui e lo schienale. Ben presto divennero un groviglio di gambe, labbra e mani che si accarezzavano. Kurt, partendo dall'orecchio, lasciò una scia di baci umidi su tutto il petto di Blaine e poté apprezzare i gemiti di piacere di quest'ultimo quando prestò particolare attenzione ai capezzoli. Si issò un momento sulle ginocchia per poterlo guardare: ogni volta gli toglieva il fiato. Ogni volta. Perché riscopriva sempre un particolare dettaglio che gli dava letteralmente alla testa. Era ammaliante con le guance rosse, i capelli spettinati, le braccia raccolte sopra la testa in segno di sottomissione, la camicia bianca completamente aperta che creava uno spettacolare contrasto con la sua pelle olivastra.

“Kurt...baciami Dio mio.” Quel sussurrò affannato di Blaine lo riportò con i piedi per terra e dopo, aver esaudito la richiesta del suo ragazzo, continuò da dove si era fermato. Non appena arrivò al bordo dei pantaloni, alzò lo sguardo verso Blaine e decise di stuzzicarlo un po'. Mentre gli slacciava la cinta e gli sbottonava i pantaloni, gli mordicchiò quella sensuale V che lo eccitava da morire. Con un gesto sicuro gli abbassò contemporaneamente pantaloni e boxer. Baciò e leccò l'inguine sentendo che Blaine gemeva e sospirava sempre più forte e frequentemente.

“Kurt...ah...smettila di stuzzicarmi...”

“Siamo impazienti, Anderson?”

“Dio mio, mi fai impazzire.”

Il biondino si abbassò sull'orecchio del fidanzato: “Apri le gambe...” Blaine fece come gli aveva detto permettendo a Kurt di stare più comodo. Dopo avergli baciato, leccato e morso a sufficienza l'interno coscia, finalmente...

“Ah! Kurt...ah sì...”

La temperatura del salotto da 'ambiente' era diventata rovente.

“WOHO!” Ed ora era totalmente congelata. Kurt sbiancò e si sentì quasi svenire ma fece in tempo a sdraiarsi completamente su Blaine per coprirlo e per sotterrare la faccia nel suo petto. Il moro diventò più rosso di quanto già non fosse e si coprì il volto con le mani.

“Ehm...salve signor Hummel...”

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Dopo che Burt li aveva beccati in una situazione intima, era scappato in cucina chiedendo di raggiungerlo, una volta tornati presentabili, perchè doveva fare loro un bel discorsetto.

Blaine era seduto sul divano fissando il vuoto mentre Kurt era nel bel mezzo di una crisi isterica.

“Mio padre mi ha appena visto mentre ti facevo un...oddio! Non riuscirò più a guardarlo in faccia!” Prese a dondolarsi avanti e indietro tenendosi la testa fra le mani.

“Tuo padre mi ucciderà.” Fu l'unica cosa che Blaine fu in grado di dire.

“Pronti!?” Il vocione di Burt li riscosse dai loro tragici pensieri. Si diressero in cucina a capo chino. Una volta sulla soglia Blaine cercò in tutti i modi di farsi più piccolo di quanto già non fosse, nascondendosi dietro Kurt.

“Blaine, non voglio ucciderti. Almeno non oggi.” Il ragazzo accennò una risatina nervosa.

“Allora, arriverò al sodo perchè questa è una situazione imbarazzante per tutti.” Prese fiato. “Anche se la cosa non mi va completamente a genio, perchè siete ancora piccoli per fare quelle cose, non dico che...non dovete fare sesso, solo fatelo se siete sicuri di essere totalmente soli.”

“Ma quando siamo arrivati ho chiesto se c'era qualcuno, ma tu non hai risposto!”

“Oh...avevo le cuffie non ti ho sentito. Ero sul retro a sistemare l'auto di Carole.”

Ci fu un momento di silenzio.

“Bhe, comunque, io adesso torno in officina. Non voglio sapere cosa farete in mia assenza, ma vi prego, non sul divano.” Fece per alzarsi. “Stasera mangi qui Blaine? Oggi c'è la cena del venerdì.”

“S-sì grazie signore, volentieri.”

“Bene.” Burt gli diede una pacca sulla spalla.

“Ah, e, Blaine?”

“Sì signore?”

“Hai la zip aperta.”

The End

Hi everybody!

Spero che questo sclero creato in seguito alla mia astinenza da klex vi sia piaciuto...è stupida come al solito xD Bhe, visto che sono di poche parole, vi lascio qui! ;))

Spero che vi facciate sentire che non gusta mai! ;))

Come al solito ringrazio tutti quelli che si faranno sentire, leggeranno, metteranno in preferite, ricordate eccetera...sempre se ci saranno sti tipi fantastici...bhe, allora spero che vogliate diventare dei “tipi fantastici” ;)) Sì, sto fuori.

Un bacio, alla prossima

Vì.  http://www.facebook.com/VanHobsefp?ref=hl