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Autore: ScarvesLover    10/09/2012    4 recensioni
I pensieri che ha Annie alla sua morte... Come li interpreto io :)
Spoiler sul terzo libro ò_ò
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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In una mattina di settembre, calda e afosa, ecco quello che produce la mia testolina u.u

Dedico questa storia a Marta / Cyborg18,
ringraziandola dei pomeriggi passati a elogiare Finnick.

 

Mi chiamo Annie Cresta e sono morta. Si, morta.

E’ una parola che prima aveva un suono così insignificante ma che ora ha acquistato un nuovo potente significato.

Ora che non sono più reale, viva, capace di pensare (ma perché, prima ne ero capace?) capisco che sono in uno stato di stallo, a metà fra la persona che ho amato e tuttora amo di più al mondo, Finnick, e l’essere che ho creato, che insieme al mio adorato Finnick ho creato, e che però non ho mai – in questi due mesi di convivenza con lui - amato.

Ho sempre pensato al bambino come ad un flagello (forse perché ero pazza?) perché in qualche modo, secondo me, aveva fatto andare Finnick incontro alla morte. Ora però, che sono a metà, e sto andando lentamente verso il luogo dove Finnick mi sta aspettando, comincio a riflettere sulla creatura. Se ci fosse stato ancora Odair sarebbe stato tutto più semplice, più facile da sopportare. Ma lui non c’è più, è morto. Come me
 

Capisco soltanto adesso che Junior per me era importante perché era un misto fra me e Finnick, un esperimento riuscito bene. Solo ora capisco che non ho mai capito che lui non era una semplice persona all’interno di Panem, lui era, è, e sarà, Junior, mio figlio.

  
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