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Autore: Eleanor97    10/09/2012    3 recensioni
[SPAMANO][USUK]
"Ci sono tre regole che uno Shinigami non deve infrangere.
Numero Uno: uno Shinigami non deve mai essere legato emotivamente ad un essere umano.
Numero Due: uno Shinigami non deve mai salvare la vita ad un umano.
Numero Tre: uno Shinigami non deve mai deporre la proprio falce.
Se una di queste tre regole viene infranta, lo Shinigami cesserà di esistere."
Non so se questo sia amore o meno...Ma sono sicuro che questo sentimento è vero e che sarei pronto a sparire pur di provare ad amarti.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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SHINIGAMI


"Ci sono tre regole che uno Shinigami non deve infrangere.

Numero Uno: uno Shinigami non deve mai essere legato emotivamente ad un essere umano.

Numero Due: uno Shinigami non deve mai salvare la vita ad un umano.

Numero Tre: uno Shinigami non deve mai deporre la proprio falce.

Se una di queste tre regole viene infranta, lo Shinigami cesserà di esistere."

 

25 SETTEMBRE

-Smettila di guardarlo e prendigli l'anima! Tanto morirà tra qualche giorno...- Disse un ragazzo dai capelli biondi e dalle folte sopracciglia al compagno.

-Ma...guardalo!! E' adorabile!- Gli rispose il ragazzo sorridendo mentre osservava all'interno di una delle finestre dell'ospedale della città.

I suoi occhi verdi erano posati su un ragazzino seduto su uno di quei tanti letti bianchi tutti uguali.

Erano giorni che lo osservava....e non per rubargli l'anima.

-Senti Antonio...io vado a lavorare! Ti consiglio di fare lo stesso o Ivan si arrabbierà..- Il biondo si alzò in volo facendo comparire la sua enorme falce color rame.

-Va bene...a dopo.- Il ragazzo si voltò e sorrise al fratello, che se ne andò subito dopo.

Antonio continuò a guardare il ragazzo nell'ospedale.

"Lovino Vargas. Data di nascita 17 Marzo. Data di morte 28 Settembre"

Fra tre giorni Lovino, quel ragazzo dai capelli castani e dagli stupendi occhi ambrati, sarebbe morto.

Antonio ripose la sua pergamena (sul quale aveva scritto tutte le anime da mietere) nella tasca sinistra dei pantaloni.

Poi Lovino si voltò. Antonio sapeva che le persone non potevano vedere gli Shinigami come lui. Nessuno poteva.

Eppure aveva l'impressione che quel ragazzo l'avesse visto, dato che lo fissò insistentemente.

Un gesto. Un singolo gesto che fece stupire il castano.

Lovino gli fece "ciao" con la mano, senza accennare sorrisi, ma aggrottando le sopracciglia come a chiedersi "cosa ci fa quel tipo seduto sui rami di un albero?".

Antonio spalancò la bocca e volando si avvicinò al ragazzo, che ormai era solo nella stanza. Nessuno andava a trovarlo. Solo un ragazzo più minuto, d'aspetto molto simile a lui.

-Mi vedi?- Chiese attraversando lo specchio della stanza spoglia.

-Sei un fantasma?!?!- Chiese terrorizzato il ragazzo sbiancando.

-No no...non aver paura non sono un fantasma!- Disse sorridendo Antonio nel tentativo di tranquillizzare il più giovane.

-Allora come fai a...- Antonio posò un dito sulle labbra del moro con fare scherzoso.

-Non ti devi preoccupare! Non fare caso a ciò che faccio...- Lovino rimase shokkato. Un tipo, che fluttuava e attraversava specchi, gli stava dicendo di non preoccuparsi?

-Credo di essere impazzito...-

-No...non lo sei Lovino!-

-Sai anche il mio nome!-

-Emmm....si...- Che doveva fare? Si era cacciato in un bel pasticcio, poco ma sicuro. E se Arthur, o peggio, Ivan lo avessero scoperto? Cosa sarebbe successo?

-Comunque...tu sai il mio nome. Tu come ti chiami?- Chiese imbronciato Lovino.

-Antonio...- Disse sorridendo il castano. Non lo conosceva, non sapeva quasi nulla di lui....eppure...Gli piaceva in qualche modo.

I due passarono il pomeriggio assieme parlando del più e del meno e conoscendosi meglio. Poi Antonio spiegò a Lovino chi era, ma non perchè era li; non voleva rovinare i sui ultimi giorni...Ma anzi, voleva renderli speciali.

-Senti...domani puoi tornare? Mi sento molto solo qui...- Lovino arrossì nel pronunciare quelle parole e Antonio lo trovò adorabile.

-Promesso Lovino.- Rispose accarezzando la testa al più piccolo.

26 SETTEMBRE

-Cosi torni da quel ragazzo?-

-Si Arthur...al diavolo il lavoro per qualche giorno! Coprimi tu con Ivan per favore....Grazie!!!- E senza ascoltare la risposta del fratello minore, che sarebbe stata di sicuro un "no" secco, Antonio se ne andò verso l'ospedale dove era ricoverato Lovino.

Il sole era alto in cielo e non si vedeva nemmeno l'ombra di una nuvola.

-Sei arrivato!- Il volto di Lovino parve illuminarsi nel vedere Antonio.

-Si...se ti senti bene, ti va di stare al parco dell'ospedale?- Antonio c'era passato vicino. Era un bel parco, molto piccolo ma ben curato e pieno di fiori.

-Io mi sento bene...anche i dottori hanno detto che sono migliorato in questi mesi!- Lovino scese dal letto mettendosi le ciabatte bianche con sopra ricamate le lettere azzurre della sigla dell'ospedale.

I due scesero dal secondo piano e Antonio, passando vide il cartello "Piano 2 - Tumori". Il suo sorriso si spense. Aveva sperato in un errore. Aveva sperato che Lovino si potesse riprendere. Ma le probabilità erano bassissime...

-Allora vieni?- Chiese il castano infischiandosene del fatto che solo lui poteva vedere Antonio.

-Si...scusa.- Antonio recuperò il suo sorriso e seguì Lovino. Anche se in realtà si sentiva tristissimo.

-Tira una bella brezza, non trovi?- Antonio si sedette su una delle tante panchine vuote del parco. Al centro c'era una bellissima fontana che spruzzava acqua da un delfino in marmo posto a due (o meno?) metri d'altezza.

Lovino si sedette accanto ad Antonio. Il suo viso era rosso.

-Ti senti bene? Vuoi tornare dentro?- Chiese preoccupato il moro.

-N-no...sto bene...è che...- "vorrei baciarti" continuò mentalmente il ragazzo. Era la prima volta nella sua vita che provava qualcosa del genere.

L'unica persona che gli era sempre rimasta vicino era suo fratello Veneziano....E gli altri?

Nessun'altro si era mai preoccupato per lui...per fino i medici che aveva. Lui per loro era solo "un altro paziente con un tumore al polmone destro".

Lovino sapeva di essere quasi al limite....ne era in parte felice. Non ce la faceva più a vivere in quell'inferno. Ma proprio quando aveva accettato la morte e la perdita dell'amato fratello, chi era comparso? Lui, un ragazzo dal volto sorridente che lo aveva reso felice in un solo pomeriggio.

Forse era presto per chiamarlo amore. Ma ora che aveva conosciuto Antonio, non voleva più lasciarlo.

-Ti vedo pensieroso.- Quando Lovino sentì un mano poggiarsi sulla sua, arrossì ancora di più. Quel contatto..non era come tenere la mano a Veneziano. Era più speciale.

-Tieni...- Antonio, arrossendo leggermente, diede a Lovino un tulipano. Era piccolo e azzurro. Per alcuni poteva anche essere insignificante, ma per Lovino, che lo prese in mano delicatamente, era il tesoro più prezioso.

27 SETTEMBRE

Antonio voleva piangere. Avrebbe volentieri ucciso qualcuno in quel momento.

-Hey...- Quando udì quella voce chiamarlo si voltò nella direzione del ragazzo.

-Ho freddo...- Sussurrò fliebilmente Lovino.

Antonio si alzò e chiuse la finestra. Poi si fermò ad osservare la luna. In quel giorno Lovino era peggiorato terribilmente. La mattina non riusciva più a respirare, cosi i medici dovettero mettergli un tubo in gola per farlo respirare.

-Non intendevo quello...- La voce di Lovino parve scocciata ma Antonio non capiva.

-Vieni qui e abbracciami...- Se quello era amore, nessuno dei due lo sapeva, ma di sicuro l'uno avrebbe dato di tutto pur di rimanere ancora un po' più di tempo vicino all'altro.

Quella notte Lovino pianse. Non aveva mai pianto di fronte a qualcuno. Nemmeno davanti al fratello....nemmeno per la morte... Sinceramente non aveva mai avuto paura di morire, non gli era mai interessato...mentre ora, era li tra le braccia di uno Shinigami che piangeva disperato.

Il motivo? Non voleva lasciare quel ragazzo che conosceva da appena due giorni. Non voleva separarsi da lui.

Antonio prese il viso di Lovino tra le mani, poi si avvicinò e gli diede un casto bacio. A fior di labbra, sfiorando appena il ragazzo sotto di lui.

-Non piangere Lovino...- Poi prese a baciargli le gote più e più volte, finchè le lacrime non cessarono di scendere. Il ragazzo, arrossito, strinse il qualcosa che Antonio non vide tra le dita.

Quella notte nessuno dei due dormì. Entrambi rimasero tutto il tempo a guardarsi e a baciarsi dolcemente.

28 SETTEMBRE

Lovino era li, in quel letto...i dottori lo davano per spacciato.

-Lovino....Ti amo...- Sussurrò Antonio in piedi accanto al moro.

-Stupido...Ti amo è un parolone..- Lovino rispose, non curandosi del fratello che lo guardava.

-Tieni Antonio...non so se ti amo...ma..se questo è amore...grazie per avermelo fatto conoscere...- Lovino tirò su con fatica un braccio, poggiando sul letto un segnalibro. Antonio lo osservò. Sul quel pezzo di cartone colorato c'era il suo tulipano...Lovino lo aveva con cura incollato e sistemato.

-Spero ti piaccia....stupido...- Antonio pianse e baciò un ultima volta Lovino ma, pochi istanti dopo, il "bip" acuto della macchina a cui era collegato fece sobbalzare sia Antonio che Veneziano.

Dei meidici entrarono, dichiarando il decesso di Lovino Vargas. Nato il 17 Marzo e morto il 28 Settembre.

-Hey....sto parlando con Antonio...non so se ci sei...ma se ci sei grazie...in questi giorni ho visto Lovino più felice che mai...Grazie...per avergli donato questi bei momenti e per avergli fatto conoscere l'amore...Grazie Antonio...- Veneziano, con gli occhi arrossati e le lacrime che scendevano, non smise di sorridere. Sapeva che se Lovino fosse stato li, non lo avrebbe voluto vedere triste.

-Addio Antonio..- Il ragazzo si voltò e uscì, passando accanto allo Shinigami che piangeva disperato.

-Lovino...TI ho amato...ti amo...ti amerò sempre...- Sussurrò piangendo Antonio, mentre stringeva quel dono prezioso.

29 SETTEMBRE

-Antonio ha deposto la sua falce..- Ivan si voltò e guardò il biondo.

-Cosa?! E perchè!?- Arthur non poteva crederci. Suo fratello, quello stupido di suo fratello stava per scomparire...Perchè?

-Non lo so...ma comunque lo ha fatto.- Arthur scappò e corse verso il fratello, che se ne stava in piedi girato di spalle. Parte delle gambe stava svanendo.

-Perchè?!?!- Delle lacrime iniziarono a scendere dagli occhi di Arthur.

-Ho conosciuto l'amore finalmente...e l'ho perso in questa vita..ma chissà, magari lo rincontrerò..-

-Stupido!!! Non morirai ma scomparirai! Non avrai un'altra vita!!!-

-Io preferisco sperare di si...- Antonio si girò. Parte del busto era scomparsa, ma il suo sorriso no.

-Arthur, sei stato un bravo fratello...ti voglio davvero bene...E sono sicuro che un giorno ci rincontreremo..- Il biondo deglutì cercando di fermare le lacrime.

-Ci rincontreremo...Antonio..- L'ultima cosa che scomparve di lui fu il suo volto, che rimase sorridente se pur bagnato dalle lacrime.

Poi qualcosa volò vicino ad Arthur che si era accasciato a terra.

Un segnalibro...Con un tulipano.

Antonio aveva raccontato ad Arthur di quel ragazzo, ma lui non l'aveva mai presa troppo seriamente.

-E cosi...è questo l'amore?-

3 SETTEMBRE

-Se non prendi un'altra anima entro la fine del mese ti farò bruciare nelle fiamme dell'Inferno, chiaro?!- Ivan sapeva essere un capo terribile se voleva.

-Si...- Arthur volò via con la coda tra le gambe. Erano passati quasi cinque anni dalla scomparsa di Antonio...Arthur non l'aveva ancora "superata". Gli Shinigami vivono in eterno. Cosa sono cinque miseri anni per loro?

Il ragazzo guardò la sua lista.

"Alfred F. Jones. Data di nascita 4 Luglio. Data di morte 29 Settembre."

Arthur si guardò intorno alla ricerca del ragazzo, che secondo i dati forniti dalla lista, doveva essere li vicino.

-Ommiodio ma tu voli!!!- Una spece di urletto fece voltare il biondo.

-Cosa...?- Il ragazzo era confuso e fissò interrogativo il biondino, dagli enormi occhi azzurri, che lo fissava con occhi luccicanti.

-Sei un angelo?!- Arthur lo ignorò e guardò sulla lista....fissò la foto del ragazzo e poi il biondo che aveva davanti.

Lui era Alfred F. Jones.

-Emmm...Si, io sono un angelo!- Rispose lo Shinigami guardandolo.

Era giovane...Avrà di sicuro avuto meno di vent'anni.

-Wooooow!!!!- Alfred fissò quell'angelo dalle sopracciglia foltissime sgranando gli occhi. Credeva negli alieni e nei fantasmi...ma anche negli angeli! In fondo anche i suoi genitori lo erano..

-Vieni..- Arthur si allontanò volando e si mise seduto sotto un albero. Alfred lo raggiunse qualche secondo dopo.

-Dovrò stare con te un mese.- Non poteva permettersi che qualcun'altro gli rubasse quell'anima, per giunta cosi giovane.

-Davvero?! Che bello! Non ho mai molta compagnia!!!- Arthur sorrise, ma solo per cortesia; di quel ragazzo non gl'importava nulla.

25 SETTEMBRE

Ormai era un po' che Alfred e Arthur avevano "fatto amicizia"....Stranamente lo Shinigami stava iniziando ad affezionarsi a quel ragazzo. Era cosi solare...aveva paura dei film horror eppure si ostinava a vederli sempre...credeva negli alieni e nei fantasmi...e non sapeva controllare la sua forza.

Cos'aveva di cosi speciale? Come mai Arthur sentiva il bisogno di proteggerlo e di stargli accanto?

-Senti...stasera dormiamo insieme ti prego!!- Alfred si avvicinò implorante ad Arthur, che ormai "viveva" a casa sua.

-Va bene..evita di vedere quei film se hai tanta paura!-

-Ma...sono belli!!-

-Fa come vuoi...testone..- L'ultima parola Arthur la sussurrò. In realtà era felice di dormire con lui..Perchè Alfred mentre dormiva lo abbracciava sempre. Si sentiva felice tra le sue braccia.

-Hey...dormi..?- Chiese Alfred guardando il compagno di spalle sul letto a due piazze.

-No..- Fu la secca risposta.

-Girati..- Alfred era sempre stato schietto...voleva dirglielo.

Arthur si girò e s trovò le labbra di Alfred premute sulle sue. Il biondo arrossì come non mai e si allontanò da quel contatto...anche se in realtà lo desiderava da morire.

-Scusa..volevo farti capire che mi piaci e questo era il modo migliore..- Che tenero...tutto rosso, con gli occhi azzurri socchiusi e il viso basso.

Arthur deglutì e si fece forza. Nella sua vita non gli era mai successo nulla di "Interessante" o "bello"...

Stavolta fu lo Shinigami a baciare Alfred, stringendo la maglietta del pigiama del ragazzo, come per impedirgli di scappare.

Alfred non scappò.

Anzi, cercò di approfondire quel bacio premendo la lingua contro le labbra di Arthur, che non oppose resistenza a quell'intrusione.

-Mi piaci tanto Arthur..- Come mai non diceva ti amo? Perchè...Arthur voltò il viso quasi scocciato, ma le dita di Alfred gli presero il mento costringendolo a guardarlo.

-Potrei anche ad arrivare a dire "ti amo" ma...ci conosciamo da cosi poco e io...-Alfred non finì la frase sentendo la testa di Arthur poggiarsi contro il suo petto.

-Stringimi..- Chiese con un tono che non ammetteva repliche il ragazzo.

Alfred sorrise ed obbedì. Si....era proprio innamorato di quell'angelo..

29 SETTEMBRE

Era l'anniversario della sua morte...Il quinto.

Arthur quel giorno disse ad Alfred che era impegnato e gli disse di rimanere a casa e di non uscire ma Alfred non lo ascoltò e decise di approfittarne per fare la spesa a insaputa dell'angelo.

Che poteva succedergli infondo?

Arthur andò li, nel parco di quell'ospedale dove Antonio l'aveva lasciato. Sorrise. Non voleva essere triste quel giorno..voleva che Antonio lo vedesse felice.

Prese quel segnalibro e lo baciò, sperando con tutto il cuore che Antonio e Lovino fossero insieme da qualche parte.

-Antonio...credo di essermi innamorato...che strano vero? Un tipo come me...innamorato...dovresti vederlo..è ridicolo! Oggi dovrebbe morire...ma..- Arthur non terminò la frase e sorrise guardando i tulipani del parco. Li Antonio gli aveva sorriso. Voleva ricordarlo cosi...un ragazzo innamorato e solare..che nella vita doveva meritare più felicità.

-Ora vado...guardami da lassù..fratello mio.- Il biondo sorrise mettendo il segnalibro in tasca.

-No!!! L'hai lanciata troppo forte!!!- La bambina sgridò il fratello più piccolo. La loro palla era in mezzo alla strada. La mamma le aveva sempre detto di non attraversare mai da sola...Ma ora non c'era nessuno e...La sua palla..

Alfred aveva in mano un paio di buste mentre tornava a casa. Qualche sera prima...Aveva detto ad Arthur di amarlo...o almeno ci aveva provato..Quell'angelo non l'aveva respinto, ma nemmeno gli aveva detto di si.

-Palla aspetta!!- Alfred si voltò e vide una bimba afferrare una palla verde, mentre una macchina che non accennava a fermarsi era a pochi metri da lei.

Alfred si buttò per salvare la bambina...

Avrebbe voluto vederlo un'ultima volta...

-IDIOTA!!!!- Quella voce...

Poi Alfred sentì qualcuno spingerlo e cadde sul marciapiede. L'auto sbandò, schiantandosi contro un albero...ma nessuno era ferito, nemmeno il conducente.

-Grazie Arthur!!- Alfred seguì il suo angelo che intanto si era allontanato.

-Non ringraziarmi...-

-Arthur...le tue gambe..-

-Alfred...- Il biondo si voltò.

-Non sono un angelo, sono uno Shinigami un dio della morte...dovevo prendere la tua anima oggi ma...ma....io mi sono innamorato di te...-

Alfred l'aveva sentito.

-Mi ami?-

-Si...ma ora sto scomparendo...fra qualche anno incontrerai una ragazza, t'innamorerai di lei. Avrete 3 figli, 7 nipoti e 23 pronipoti...Ti prego, se provi anche tu qualcosa per me..chiama un tuo parente Lovino e uno Antonio..- Arthur sorrise consapevole del fatto che presto sarebbe scomparso. Sarebbe morto lo stesso giorno del suo amato fratello.

-Arthur...No!!! Non mi lasciare io ti amo!!-

-Ma t'innamorerai di nuovo...fallo per me..vivi felicemente la tua vita...- Arthur poggiò una mano sulla guancia del compagno.

-Ti amo Alfred...- Poi lo Shinigami poggiò le labbra su quelle del biondo.

-Anche io ti amo Arthur...- Il ragazzo fece in tempo a finire la frase poichè Arthur scomparve, lasciando solo una fliebile luce...Anch'essa si dissolse dopo pochi attimi.

"Ci sono tre regole che uno Shinigami non deve infrangere.

Numero Uno: uno Shinigami non deve mai essere legato emotivamente ad un essere umano.

Numero Due: uno Shinigami non deve mai salvare la vita ad un umano.

Numero Tre: uno Shinigami non deve mai deporre la proprio falce.

Se una di queste tre regole viene infranta, lo Shinigami cesserà di esistere."

29 SETTEMBRE

-Nonno nonno!! Come mai oggi hai segnato il calendario??- Il bambino dai folti capelli castani si avvicinò al nonno.

-Oh...oggi è un giorno speciale Antonio..-

-Davvero Nonno Alfred??- Chiese un altro bambino avvicinandosi all'uomo ormai dai capelli grigi.

-Si Lovino...oggi è il giorno in cui un angelo mi ha salvato la vita.-


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Premetto che ho preso spunto da un Doujinshi...i personaggi erano diversi e anche i fatti. Ho solo preso spunto per la trama :3

Spero vi sia piaciuto...scusate se è un po' semplice come "metodo di scrittura", ma l'ho resa semplice apposta XD
Recensite per favore!! Se non lo fate Nessuno dei quattro protagonisti troverà la felicità   :'c
Un bacione e alla prossima storia (spero meno deprimente D: )
Ele <3 ;3

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