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Autore: DragoniteM    10/09/2012    2 recensioni
Questa storia, come le più classiche, è incentrata sull'amicizia di un allenatore con il proprio pokemon, cresceranno insieme cercando di migliorare sempre di più. Avranno molte avventure e tutto ruoterà sulla ricerca delle origini dell'allenatore che ha perso la memoria. Questo lo porterà a vagare per le diverse regioni e a fare tante nuove conoscenze.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Dragonite                                                            Cuore di Drago
Capitolo 1 o Dell'Acqua


Sento freddo.
Cerco con tutto me stesso di tenere gli occhi aperti, ma non ce la faccio.
Le stelle sono bellissime e la Luna brilla immensamente. Riesco a rimanere cosciente solo pochi secondi e perciò non capisco cosa sta succedendo: vedo solo il cielo e posso sfiorare le nuvole, ma i miei vestiti sono bagnati e sento sempre più freddo.
Svengo.
Qualcosa mi sostiene in questo volo, ha braccia dure e coperte di squame.
Volo a una velocità incredibile e non riesco a voltare la testa e vedere chi o cosa mi sta trasportando, ne capisco dove stiamo andando. Poco importa, di qualsiasi cosa si tratti non ho più la forza per reagire.
Inizio a perdere quota, scendo velocemente e il vento mi irrita gli occhi e li fa lacrimare.
Ora la visuale è cambiata e posso guardare in basso: c'è uno strato di fumo o nebbia molto scuro. I miei occhi lacrimano per lo sforzo di tenerli aperti e mi restituiscono una visione distorta e tremolante dell'ambiente.
Attraversato quello strato vedo acqua sotto di me, credo sia il mare.
Qualcosa non va, non riesco a capire come mai c'è acqua sotto di me e acqua sopra di me... gocce di pioggia mi picchiettano sul viso e io chiudo gli occhi. E prego.


Un raggio di luce mi sveglia, è ancora buio intorno a me e non vedo nulla. Provo ad alzarmi in piedi ma non ce la faccio, si sente ancora la pioggia battente fuori. Sono ancora bagnato ma non ho più freddo.
I pokemon là fuori lanciano i loro richiami. Cosa starà succedendo? Forse è meglio che non mi riaddormenti più...
Il cuore mi batte all'impazzate ad ogni piccolo rumore, ad ogni verso o richiamo, ad ogni tuono.
Intorno a me è ancora buio.

Lentamente filtra sempre più luce e finalmente posso vedere: prima delle ombre, poi delle sagome, e infine riesco a distinguere bene i contorni.
Sono in una caverna. Sembra scavata nella roccia, ed è abbastanza grande. Un pò incerto sulle gambe esco, ma non vedo terra fuori.
Sono in una grotta su una scogliera a picco sul mare. Lo spettacolo che si offre ai miei occhi è magnifico: il sorgere del Sole faceva risplendere le acque del mare come fossero diamanti.
Diversi pokemon marini erano sorti dagli abissi per rendere omaggio al nuovo giorno: Seaking, Seadra e molti altri.
Stranamente nessun essere solcava il cielo e all'orizzonte si potevano ancora vedere le nuvole nere del temporale della sera prima.
L'odore di terra bagnata si mischia a quello della salsedine del mare formando uno stano profumo, che sa di tristezza e pericolo.
Ho fame. Magari nella caverna c'è qualcosa da mangiare.

Ho cercato per un pò di tempo, ma non ho trovato nulla... chissà come ho fatto a finire lì dentro. Ogni volta che cerco di ricordare mi viene un'emicrania peggio diPsyduck.
All'interno di quell'antro sembra esserci una saletta, sembra strano eppure è così... una sala da cui ogni si sente qualche rumore.
Ho un pò di paura e non ho intenzione di vedere cosa contenga.


Sono passate diverse ore e mi sento sempre più debole. Forse in quella saletta c'è un passaggio verso l'esterno...
Mi appoggio alla roccia della parete e lentamente mi avvicino all'entrata della sala. Al centro c'è qualcosa di ovale, è adagiato su grandi foglie di felce ed è posto al centro della sala così può assorbire tutta la poca luce che riesce a filtrare dalle fessure della roccia.
Mi avvicino meglio e vedo che è una specie di uovo gigante, di colore grigio tendente all'azzurro e al giallo.
Credo sia un uovo pokemon... e questo significa che prima o poi i genitori torneranno...
Mi siedo li vicino...l'uovo emana calore e io ho ancora i vestiti bagnati.
Stendo le mani e me le sento accarezzare da un piacevole calore, dovrei cercare una via d'uscita ma non ce la faccio.
Mi siedo li vicino e mi lascio coccolare dal calore. E anche io cedo il mio calore all'uovo.
Sento che qualcosa là dentro si muove, sempre di più e non posso fare altro che appoggiare le mie due mani sul guscio.
Il calore diventa sempre più intenso e inizia a brillare ad intermittenza... è un ritmo che conosco, che sembra parte di me da sempre...
Ad un tratto mi accorgo che l'uovo brilla al ritmo del mio cuore, e nel momento stesso in cui me ne accorgo sento sussultare il guscio e una luce potentissima filtra fuori... da un punto, poi da un'altro e un'altro ancora mentre si formano crepe sempre più grandi.
L'energia sprigionata è troppa e ritiro le mani, ma è come se mi esplodesse una bomba tra le mani.
Svengo.


Qualcosa di caldo mi alita sulla faccia... apro gli occhi e un serpente mi sorride...ah? un serpente che mi sorride??... guardo meglio e mi accorgo che è un cucciolo di Dratini, e mi sorride.
Lo accarezzo e lui (o lei) si avvolge intorno a me...credo sia un abbraccio.
Mi alzo e sento che i miei vestiti sono finalmente asciutti. Non credo di avere nulla da temere dal Dratini, ma non penso i i suoi genitori saranno altrettanto amichevoli.
Devo trovare una via d'uscita. E lo devo fare in fretta.
Inizio a girovagare nella caverna, ma dovunque io vada il Dratini mi segue. Inizia ad essere un pò irritante... Ma in fondo è bello avere finalmente qualcuno accanto.

Purtroppo non c'è traccia di una via d'uscita e non so cos'altro fare... forse potrei ordinare a Dratini di trovare una via d'uscita... già, forse...non resta che provare:
- "Dratini trova una via d'uscita!"...
Dratini subito rizza la testa, mi guarda e... non succede nulla...
Effettivamente l'unico posto che Dratini può aver visto è l'uovo... no, così non va...devo provare qualcos'altro...
-"Dratini distruggi la parete di roccia con"... emm che attacchi ha un Dratini così piccolo?!?!?
Boh tentar non nuoce:
-"Dratini usa Iper-raggio!"
Dratini continua a guardarmi con aria interrogativa....ok, questo è veramente irritante...
Ad un tratto si sente un forte risucchio e un boato.
L'acqua mi bagna le scarpe e sia io che il draghetto ci precipitiamo fuori da quella sala e andiamo a vedere cosa sta succedendo nella parte più esterna della caverna. L'acqua sale sempre di più e mi rendo conto che deve essere l'alta marea...
Allora non eravamo su una scogliera altissima, ma al contrario eravamo in una caverna sotto il livello del mare, almeno quando c'è l'alta marea.

Ecco fatto, neanche il tempo di godermi i vestiti asciutti che li ho di nuovo fradici... ma c'è un piccolo problemino che al momento dovrebbe totalizzare i miei pensieri, e sarebbe: se entra acqua e riempie tutta la caverna, io cosa respiro? Ora il tempo di farmi crescere le branchie non ce l'ho quindi non mi resta che nuotare fuori dalla caverna per morire annegato in mare aperto... che bella prospettiva per la serata...

Ora basta fare gli ironici e concentriamoci. Dalla caverna non posso uscire perchè la corrente mi rispinge dentro, Dratini non sa fare nulla quindi non mi resta che sperare che l'acqua non riempia tutta la caverna. Oppure...oppure... non riesco a concentrarmi con questo stupido Dratini che mi nuota intorno e che fa versi...
Un momento, Dratini sa nuotare?!?!? Ecco la soluzione.
-"Dratini aiutami ad uscire a nuoto dalla grotta!"
Questa volta funziona tutto a dovere perchè il pokemon mi mostra il dorso e io mi ci posso aggrappare e come un siluro nuota velocemente vincendo la forza delle acque.
Io trattengo il fiato ma appena Dratini mi porta a galla lascio che i miei polmoni si espandano al massimo e dò qualche pacca di riconoscimento sul suo dorso squamoso.
-"E ora portami a riva!"
-"Draaaaa" Ruggì felice Dratini.


Con il Sole alto nel cielo, e un leggero venticello, navigare era piacevole. Per non rischiare di scivolare tenevo le ginocchia serrate sul pokemon, e anche le mani non allentavano la presa, tanto che dopo un pò incominciarono a farmi male.
Dopo diverse ore finalmente giungemmo a riva e dopo aver camminato per un tratto sulla spiaggia insieme al mio nuovo amico, intimamente ringraziai la Sorte. Non solo ero riuscito a sopravvivere, ma nel viaggio per mare non eravamo stati la cena di nessun pokemon salito dagli abissi apposta per fare uno spuntino con noi.

Abbracciai Dratini, ma mi accorgo che è esausto. Ora tocca a me trasportarlo verso la salvezza.
Prendo in braccio il pokemon drago e inizio ad incamminarmi.
Non ho una meta perchè non riesco a capire neanche in che continente sono. Ho perso del tutto l'orientamento, ma una baccarancia deve pur esserci in giro!

Depongo Dratini vicino ad un fuocherello già acceso da qualcun altro, che per ora non c'è... e vado a cercare la baccarancia.

-"Draaaaaaaaaaaaa!"... Immediatamente a questo suono corro, tornando sui miei passi.
Non dovevo lasciare il mio pokemon solo, visto che è in quelle condizioni.
Corro più velocemente che posso e vedo tre ragazzi intorno a Dratini.
-"Ehy voi, cosa state facendo al mio pokemon?"
I tre si girarono velocemente e mi fissarono. Ero cosciente di avere un aspetto pietoso, ma in quel momento non mi importava, contava solo Dratini.
-"Tu saresti l'allenatore di questo pokemon?" Disse l'unico maschio del gruppo.
Io non risposi e mi avvicinai di più, Dratini mi vide e debolmente mosse la testa verso di me. Le forze gli mancarono e svenne.
- "Fulvia vai a prenderla..." Continuò il maschio.
-"Cosa gli farai?" Gli chiesi io, avendo perso il cipiglio e la rabbia del momento di prima.
-"Questa", disse lui, "è una ricarica totale e serve a guarire i pokemon stanchi.."e la spruzzo su Dratini.
In meno di un secondo il drago aprì gli occhi e vestante mi si buttò addosso...-"Draaaaaaaaaaaaa!!!!!!"
Tutti e tre i ragazzi sorrisero vedendo che Dratini stava meglio e si presentarono:
-"Io sono Fulvia" disse una ragazza alta e con i capelli rossi.
- "Io sono Curio", il ragazzo mi strinse forte la mano.
- "E io sono Giorgia" si presentò l'ultima ragazza.
Logicamente tutti aspettavano che anche io mi presentassi, ma...
Non mi ricordo più chi sono...
-"Tu come ti chiami, giovane allenatore?" disse qualcuno, ma da quando mi sono reso conto di non ricordare nulla di me tutto mi sembrava ovattato.
Risposi con la voce tremante:
- "Non lo so"....



  
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