Perché?

Perché sei arrivato?

Stavo così bene con Yamcha.

Erano tutti sconvolti dal tuo arrivo, dodici mesi (anzi, meno, in quanto hai avuto troppa fretta di arrivare) a pensare sul destino della mia vita e del mondo; ma non in quel senso.

Sei arrivato con quell’altro energumeno di Nappa, e Goku ha fatto tutto il possibile per combatterti e sconfiggerti.

Ma tu no.

Sei arrivato con le tue idee, col tuo dire “Sono il Principe dei Sayan e dunque tu sei solo un essere inferiore, pertanto preparati a morire”; ma non sapevo di certo che ti riferissi a me.

Davvero, mi hai sconvolto il cuore.

Poi sei ripartito, afflitto dalla dura lezione che ti ha inflitto il mio amico d’infanzia. E io ero quasi felice che non ti avrei più rivisto.

Infatti, quasi.

Hai avuto la cocciutaggine di tornare sulla Terra per rapirmi ancora una volta; chissà poi cosa mi ha fatto traballare di te. Prova a dirmelo tu, sta di fatto che all’improvviso non ho più guardato Yamcha con gli stessi occhi, perché lui non eri tu.

Dietro quella maschera da Principe furibondo si nascondeva un essere ben più terribile, almeno per me.

È stata una follia quella notte, eppure la follia più dolce che avessi mai fatto.

Tu, mio Principe di un mondo distrutto dalla crudeltà di Freezer, sei riuscito a conquistare me, la ragazza più ambita, la figlia del Presidente della Capsule Corp., l’inarrivabile Bulma.

Visto? Mi hai contagiata, o forse sono sempre stata un po’ come te.

Ecco perché sei arrivato.