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Autore: knives    11/09/2012    1 recensioni
- sto cadendo –
Due parole, due semplici parole che in questo momento descrivevano perfettamente la sua condizione.
- e quindici mila persone urlano -
La testa iniziò a fargli male, ma andò avanti. Continuò a scrivere.
Doveva andare avanti.
- cinque mila case bruciano –
L’immagine della sua città in fiamme lo fece sorridere.
- nessuno salverà questa città –
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Now the world is upside down, I'm heading straight for the clouds.





Ed era arrivato l’autunno.
 
Stavano cadendo le prime foglie, l’aria si faceva più gelida giorno dopo giorno e tutto si tingeva di arancione, marrone e rosso in mille sfumature diverse.

   Brucia.
Il mondo sta bruciando.

 


Una coppia di ragazzi passeggiava mano nella mano lungo uno dei larghi viali alberati  di Teignmouth.
Un signore sulla cinquantina, pochi capelli e un giaccone blu, portava a spasso il cane.  
Due donne lo sorpassarono di corsa, mentre un gruppetto di ragazzine gli passò di fianco lanciandogli occhiate di disprezzo.

Questa città brucia.

 
Lui se ne stava seduto li, sulla sua panchina, a osservare.                                                                                

 Li odiava, li odiava tutti.
 

Tutti loro, che credevano che bastasse chiudere gli occhi davanti ai problemi per cancellarli.  
                                                                                                                                          
Tutti loro, la loro indifferenza, le loro belle case, le loro vite felici. 
                                       
Tutti i suoi coetanei, il cui unico problema era trovare lo spacciatore più economico.

Tutti i suoi “amici”, che passavano i pomeriggi a bere o a spaccare cose in giro.

 
quindici mila persone stanno urlando.

 

Era solo.
 

 
Era soltanto un ragazzo che voleva dire la sua, voleva far sentire la sua voce.        
Un ragazzo che non voleva chiudere gli occhi davanti al degrado un’altra volta.

 
Ma nessuno capiva, nessuno era disposto ad ascoltarlo.


Matthew alzò gli occhi al cielo, ma si pentì subito dopo.
 

Quel cielo grigio e quella nebbia, quella cazzo di nebbia, non facevano altro che aumentare la depressione di quella maledetta città.


 
Lui voleva andarsene, solamente questo.                                                                                      

Voleva trovare quello che stava cercando, anche se non era ben sicuro di cosa fosse.
Ma qualunque cosa volesse, quello non era il posto per trovarla.


 
Perché nessuno capiva?


 
Un foglio, aveva bisogno di un foglio.
 Ne trovò uno in una tasca del cappotto. Cercò una penna, la trovò.


 

-  sto cadendo –


 

Due parole, due semplici parole che in questo momento descrivevano perfettamente la sua condizione.
 



- e quindici mila persone urlano -

 

La testa iniziò a fargli male, ma andò avanti. Continuò a scrivere.

 
Doveva andare avanti.

-cinquemila case bruciano –





L’immagine della sua città in fiamme lo fece sorridere.
 

- nessuno salverà questa città –

 
“ Brucia, Teignmouth”  sussurrò a se stesso.


 

- mi hai spezzato il cuore in due –

 
Qual era la causa di tutto questo?

- tu non vorresti mai sentirmi cantare, non mi lasceresti cominciare –


Gli sfuggì una lacrima.

 - non mi vorresti mai vedere durante-



 

La testa gli stava scoppiando ma allo stesso tempo non era mai stato meglio di quel momento.


parole che gli stavano scavando l'anima, dello stesso colore del cielo di quella maledetta città che mai avrebbe dimenticato




 

Aveva finalmente trovato quello che stava cercando
 

- non sei tu, non sei mai stata tu- 




 


Sorrise.

- sto andando dritto verso le nuvole -

 

Ripiegò il foglio, lo mise in tasca e si alzò.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
Saaaaaaaalve a tutti, bella gente.


Per prima cosa, grazie a quelle 135 persone che hanno letto la mia primissima ff. Boh, grazie mille – non sono brava a fare discorsi di ringraziamento, sorry- C:


Comunque, torniamo al discorso iniziale:
l’idea per questa cosa qua sopra è nata mentre stavo “facendo” una versione di latino ascoltando quella bellissima canzone che è Falling Down dei Muse a volume altissimo.

Matt è giovane e disperato, forse Chris e Dom li ha già incontrati e ora suonano qua e la, forse no. Questo non è importante, al momento.                                                                   

Lui odia la sua città, ma non la dimenticherà mai.  

E grazie a lei scrive questa canzone, in un pomeriggio d’autunno.


Probabilmente tanta gente ha raccontato la stessa cosa in modi migliori – non penso di essere l’unica che ama Falling Down, no?- ma abbiate pietà di me e vi regalerò dei biscotti.


Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino a qui.

Pace e amore,
Amy.

   
 
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