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Autore: Akane    11/09/2012    2 recensioni
Mike è al limite. Ama Chester ma è sposato. Però non ce la fa più, allora si interroga su cosa sia giusto fare a questo punto. Riflette su molte cose... sul tradimento, sulla morale, sull'ipocrisia, sulla societa, sull'amore, sulla famiglia, su molte cose insomma...
E' una fic che può essere letta anche in chiave originale perchè non ci sono nomi e punti specifici che riportano a loro anche se naturalmente l'ho scritta pensando a loro e per loro.
Il concetto è che la morale è tutta una gran stronz... e che in realtà si tratta solo di ipocrisia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mike Shinoda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: La morale è ipocrisia

AUTORE: Akane

SERIE: RPF - Linkin Park (potrebbe essere letta anche come un original però)

GENERE: introspettivo

RATING: giudicate voi, non c'è niente di scabroso ma sono argomenti non certo leggeri.

PAIRING: è Mike in prima persona, il lui è Chester, la lei sua moglie Anna.

TIPO: slash, one shot

DISCLAMAIRS: ribadisco a grandi lettere che è una storia di fantasia, la mia visione immaginaria, niente di reale.

NOTE: sono riflessioni che mi sono sorte parlandone in pvt con una persona, siccome io colgo ogni input valido per scrivere, ho 'usato' anche questo argomento. Non è rivolto a nessuno di particolare, specie non a lei anche se mi è nata parlandone con lei. E' una riflessione in generale che può essere rivolta a tutti, non voglio offendere o criticare niente e nessuno, non lo farò mai. E' una breve fic che si è scritta da sola, di getto. Io non so quale sia il privato di Mike e non lo voglio sapere perchè significherebbe che tutto il mondo lo sa e non lo trovo giusto, però la mia visione è questa. Ricordo che resta frutto di fantasia, per quanto io spesso ritenga che certe cose possano essere vere ai fatti è, in ogni caso, tutto inventato.

Buona lettura.

Baci Akane



LA MORALE E' IPOCRISIA


Non l'ho chiesto io.

Dio mio, non l'ho voluto, non l'ho fatto apposta, non lo desideravo per niente.

Non ho fatto niente per arrivare fin qua, per ritrovarmi impantanato in questo fango, però ci sono e cosa posso fare?

Dio, mi guardo intorno e vedo dove sono giunto, cosa mi circonda e non so, non so davvero cosa sia giusto.

O meglio so cosa è giusto ma so che non è ciò che voglio. Più che altro cosa devo fare?

Ma anche il dovere è chiaro.

Cosa farò. E' questa la vera domanda.

Perchè non è uno sfizio od uno stupido passatempo. Se fosse così sarebbe facile.

E' che lo amo e dopo aver saputo quanto mi ami anche lui, quanto sono importante... Dio, devo fare una scelta.

Giusto o sbagliato?

Volontà o dovere?

E' questo.

E' solo questo.

Io non vorrei essere a questo punto, non ci ho camminato di proposito, ci sono arrivato ed ora... Dio, come lo amo.

Lo amo più di qualunque cosa, non ho mai amato a questi livelli. E' un amore vero, che sconvolge la vita, che rivoluziona tutto, che ti fa rivedere le tue priorità, i tuoi valori, i tuoi principi.

Non puoi mai sapre in cosa ti troverai dentro... ed io che giudicavo male chi faceva come faccio -o sto per fare- io.

Ma col cuore ho già tradito, anche se non l'ho mai fatto col fisico.

Lo amo, lo desidero. Sogno di fare l'amore con lui ogni notte, fremo quando mi tocca e mi abbraccia, non riesco a non baciarlo ogni secondo, mi eccito quando per gioco mi tocca il pacco od il culo. E soffro quando sta male. Ero un'anima in pena quando sono stato tanto senza vederlo, quando ho saputo che si drogava di nuovo, quando... quando è finito tutto così... e nel ribellarmi a questo casino... a questa fine... ho capito che l'amavo. Perchè ho lasciato il gruppo per fare quella cazzo di cosa giusta ma lui si è quasi ammazzato ed io ero depresso e sapevo scrivere canzoni solo buie. E stavo male, cazzo quanto stavo male.

A quel punto ho capito cosa contava davvero sopra ogni cosa. E non era mia moglie, quella per cui avevo lasciato il gruppo e fatto un altro senza di lui.

Era lui che volevo.

Consumarsi, rovinarsi, smettere di vivere. Le ho provate tutte e solo Dio sa quanto è vero, ma sono io qua a vivere e a soffrire, a vedere quanto male sta lui e a fremere.

Come posso andare avanti così?

Sono io quello che devo vivere, non loro. Non gli altri.

Mi giudicheranno una persona meschina, mi punteranno il dito contro, diranno che ho sbagliato, che non merito la loro stima, che li ho delusi, che sono una pessima persona.

Sarà un inferno non solo per me e per lui ma anche per chi ho intorno, chi amo... mia moglie vivrà un inferno e non per la separazione, se la chiedo, ma perchè sarà presa nel vortice dei giudizi contro di me. Ed i miei figli... mi odieranno, sono piccoli, non capiranno, li tireranno su in moralismi falsi ed ipocriti contro di me, senza un padre cosa sarà di loro? Soffriranno...

Per fare la cosa giusta per loro li farò soffrire, è questa la verità.

E' allora veramente giusto?

No che non lo è perchè non lascerei mia moglie perchè è giusto per loro... la lascerei perchè è giusto nei confronti di una morale collettiva. La società pensa che se una persona ama un altro deve lasciare quella con cui è sposata. E' corretto. Però poi se ne sbattono delle conseguenze. Ed una persona innocente soffrirà il triplo per gli sguardi, le critiche, le voci e le malelingue. E dei figli cresceranno disprezzando un padre perchè glielo faranno disprezzare quei falsi buonisti per cui è giusto che mi separi. E saranno persi. E staranno male. E magari finiranno per fare ciò che non va, per essere cinici, per non credere nell'amore...

Se spiegassi perchè -cioè amo un altro- se venissi allo scoperto, chi capirebbe davvero? Forse mia moglie, i miei figli sono piccoli, lo vedranno come un tradimento o al massimo come un voltar loro le spalle. Il papà che se ne va di casa ma che pretende di fare il padre lo stesso? No grazie, mi diranno. Potevi restare! Noi ti vogliamo qua, come il nostro vero padre e non come un'ombra! Per di più perchè amavi un altro. UN UOMO FRA L'ALTRO! Ma che vuoi, almeno sono stato onesto, no? Soffrirete tutti ma con onestà!

Se dicessi che non amo più mia moglie ma nascondessi che amo un altro sarebbe forse anche peggio. Come si fa? Come si fa per un egoismo simile far soffrire dei piccoli innocenti? Nelle separazioni, qualunque esse siano, di qualunque tipo, i figli soffriranno sempre, sempre. E, Dio, non voglio.

Cosa devo fare a questo punto?

Non voglio che soffrano ma li ho presi tanto in giro fingendo d'amare mia moglie quando invece amo un altro. Anche se non l'ho tradita fisicamente lo sto facendo con tutto me stesso.

E' un tradimento lo stesso e non sono una persona ipocrita.

A questo punto cosa devo fare? Anche se restassi con loro per sempre e non toccassi mai lui, vorrei averlo lo stesso. Lo amerò per sempre ugualmente. Tradisco comunque mia moglie e la mia famiglia. E' meglio l'ipocrisia perchè così la morale collettiva viene saziata? Però gente soffre, per questo, ma a loro non interessa. E non tocco mia moglie da un sacco e sarà così per sempre, però nel chiedermi se va tutto bene le dirò di sì e lei saprà che non è così, ma cosa possiamo fare?

Per la società va bene così.

E' sbagliato in ogni caso.

Se resto con lei evitando lui, soffre lui e soffro io e prendo comunque in giro lei. Se vado con lui e la lascio, soffre lei ma noi almeno non soffriamo sempre nel caso in cui comunque non veniamo allo scoperto perchè altrimenti soffriamo entrambi lo stesso). Ma noi non contiamo, sono sempre gli altri che devono stare bene. Però se resto con lei e sto anche con lui saremmo felici. Però lei la prendo in giro e non se lo merita, è orribile.

Se potesse capire... se solo potesse capire... ma tanto lo sa, lo sa già che ho qualcosa che non va, che non la guardo più come prima, che non la desidero come prima, che non la tocco, che non la bacio veramente... lei sa che non la amo ma che provo affetto e stima e che voglio stia bene ma... ma non la amo... cosa cambia se glielo nascondo? Lei sta già soffrendo perchè sa, sente che non la amo. Lei sta già male pur io non abbia ancora fatto niente.

La verità è che in tutti i modi la si guarda c'è qualcosa di sbagliato e comunque qualcuno soffrirà sempre.

Solo che... solo che io darei la vita per una persona soltanto e quella persona ha già sofferto tanto. Io non voglio che soffra ancora.

Sono egoista?

In ogni caso non c'è una via d'uscita che farà contenti tutti, specie la società fottuta che non sa un cazzo di noi.

A meno che non fingiamo che sia tutto perfetto mentre in realtà scopro le mie carte nel privato con chi conta davvero... e vedo... vedo come va... anche nel caso in cui ci troveremo a fare i separati in casa e a fingere che vada tutto bene fra noi. Anche così può andar bene, purchè gli altri non sappiano. Perchè è nel momento in cui gli altri sapranno che per i miei cari inizierà il vero inferno. Perchè il vero inferno è la società.

La verità è che ce la dobbiamo gestire noi internamente senza far sapere niente a nessuno e qualunque decisione prenderemo, la prenderemo insieme. Ma comunque qualcuno deve soffrire.

E, mi dispiace davvero, però tutto ciò che so per certo è che lui, il mio vero amore, non soffrirà più.

E' ora di smetterla. E' lui che amo.

E per non essere ipocrita non farò l'ipocrita. Se facessi ciò che è giusto per tutti sarebbe una presa in giro perchè non è ciò che voglio. Io non sono ipocrita anche se gli altri forse lo preferiscono perchè alla fine la morale è ipocrisia, anche se viene richiesto proprio di non esserlo. Ma per non essere ipocriti per la società bisogna farlo perchè per accontentarli ci si riduce ad esserlo. Perchè se sei onesto non gli sta bene, però per fare ciò che per loro è giusto diventi ipocrita.

Non lo sarò mai ma tanto lo penseranno sempre.

E lo sarò nel tenere nascosta la vera situazione ma sai una cosa? Loro non li conosco, le persone a cui voglio bene sono intorno a me ed è per loro che cercherò una soluzione, non per gli altri.

Gli altri, i loro giudizi e le loro benpensate possono andare a vivere le loro vite e vedere se sono più facili o difficili della mia. O magari giuste e perfette. Ma che vedano di loro, io vedrò di me e nessuno deve mettersi in mezzo. E' la mia vita.

Farò ciò che è giusto per noi, senza nessuna falsità di mezzo. E' ora di smetterla.


FINE
   
 
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