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Autore: EliCF    11/09/2012    2 recensioni
Una raccolta di flashfic; siccome ho spesso in mente dei flash in cui i personaggi della saga raccontano in poche righe un momento particolare, eccone qui una raccolta. Enjoy!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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5. human beast

Di notte i boschi sono ancora più splendidi.
La paura si trasforma in adrenalina, perché non c'è bisogno d'averne: conosco la successione di questi alberi meglio delle mie tasche. 
Sono a casa. 
I raggi della luna filtrano attraverso i rami composti ma smossi da leggere raffiche di vento; da qui, dal lago, riesco a vedere l'astro in tutta la sua maestosità.
Che eleganza, la luna. 
Mente del cielo che si mostra solo a metà, occhio che spia le vite di ognuno di noi, donna che conosce i motivi che non ci lasciano riposare. 
Da quando gli Hunger Games hanno portato via la mia compagna di caccia, i boschi sono meno accoglienti.
Da quando Katniss è andata via non ho la forza di tifare per lei, ma solo di sperare nel suo ritorno. 
Da quando sono costretto a scambiare da solo, al Forno, sento di non riuscire a reggere gli sguardi compassionevoli che mi accompagnano fino alla porta. 
Solo, incapace di agire e parlare: mi sto perdendo.
Sento i gomiti farmi male, schiacciati dal peso del busto che ho tenuto sollevato su di essi per troppo. Torno a stendermi tra l'erba umida quasi ringhiando di frustrazione, poi mi rivolgo all'unica che so mi ascolterà come ogni notte, senza parlare. Come faceva la piccola Catnip.
«Se sei la luna di questa terra...»
Ascolta il grido di un uomo che si è perso. Il mio grido, quello di chi cerca una strada oltre il buio ma continua a perdersi. 
So che sei troppo lontana, ragazza in fiamme, ma ti parlo ugualmente: spero che la luna ti racconti il mio pianto.
Ripenso ai miei discorsi impavidi e infuocati di rabbia sulla potenza di Capitol e sulla crudeltà dei suoi Giochi della Fame, ma vedersi strappare una parte di cuore e ritrovarla in tv così tirata a lucido da diventare irriconoscibile, è un'altra storia. 
Vederla legarsi a qualcuno che non ha mai realmente conosciuto è un dolore immenso. 
Sapere di non poterla riavere mai più è una condanna troppo dura da reggere.
Per questo, mentre mi perdo in questa notte, grido al cielo, incurante del pericolo. 
Non ci saranno animali capaci di sbranarmi, non ci saranno uomini che riusciranno a punirmi.
Perché ruggisce il cuore della bestia umana
Non vedi che sto diventando pazzo? Non senti i tormenti e il pianto? 
Certo che no. In fondo come potresti, piccola Catnip? 
E ancora grido, fino a che non ho la gola in fiamme e sputo sangue. Il mio sangue, quello del Distretto 12, dell'intera Panem. 
Per tutta la notte grido il dolore di ogni uomo. All'alba, sfinito, ripenso alla tua lontananza, alla tua vita, alla vittoria che ti porrà su un piedistallo alto che non potrò mai più raggiungere. Così mi limiterò a guardarti, dal basso.
«Guarda con che pena si muore d'amore, quaggiù».


NdA: Questa sì che è una specie di songfic. Soprattutto per quanto riguarda l'ultima frase, è totalmente riportata dal testo di Panella sulle musiche del Notre Dame de Paris di Cocciante. La canzone in questione è "Luna". Perdonate questa piccola parentesi, ma sono tornata da poco da due giorni e mezzo di vacanza tra Verona, l'Arena e, appunto, l'ultima data dello spettacolo. Dopo aver assistito a cinque repliche live, me la sentivo di lasciare un piccolo omaggio alla felicità che ha portato con sé. Ovviamente questa flashfic è tutta per Gale, non sono totalmente convinta ma spero vi piaccia. 
Al prossimo capitolo e sempre grazie dei vostri pareri!

Eli
cf
   
 
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