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Autore: lawrencechangedme    11/09/2012    3 recensioni
Tiffany Everdeen nata nel 1995, appena trasferita in Inghilterra con la sua famiglia dalla Virginia (USA) ma in una gita scopre cose sul suo passato e futuro in Grecia. I segreti che nessuno potrebbe mai immaginarsi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Snow chiude la porta e lascia a me e a Peter da soli.
Guardo intorno alla stanza e noto che ci sono delle telecamere ma me ne frego, guardo le sue ferite e gli è esce troppo sangue dalla spalla.
-Mi hanno sparato.-
Sussurra Peter.
Non riesco a non piangere, ho paura, ho tanta paura.
Lo guardo e cerco di sorridergli ma capisco che ormai è tardi.
-Devi stare calmo, okay? -
-No, porca miseria Tiffany ho un proiettile nella spalla, come cazzo faccio a stare calmo?-
Lo guardo e sto zitta.
Lo abbraccio e lo appoggio per terra, cerco delle finestre e non c'è nulla, noto  però che ci sono delle piante intorno a me e a Peter.
Moriremo.
Con quelle piante di sicuro moriremo.
Cerco di scassinare la porta ma non c'è via di mezzo.
All'improvviso la porta si apre e fanno uscire a me e a Peter.
Lo  prendo per mano e vedo Snow, con i suoi occhi cattivi, con i suoi occhi vuoti, mi sorride e mi addormento.
Mi sveglio, sono sopra un lettino e sono dentro uno spazio infinito, o almeno credo, tutto bianco.
Mi giro a destra e non c'è nessuno, poi a sinistra e vedo un corpo, un corpo che metto a fuoco dopo un po.
Peter, sussuro.
Ho le flebo e non riesco a respirare.
Due signori si avvicinano a me .
-Si è svegliata.-
Mi prendono e mi mettono sopra una sedia, non è una sedia normale ha le ruote, mi legano e mi dicono di stare zitta e ferma ma tanto  è inutile dirmi cose del genere, non posso fare nulla, non ho la forza di muovermi e di  parlare, mi limito ad annuire.
Mi vestono, ho sopra di me un abito bianco stile dea greca, lo tocco ed è di seta.
Inizio ad osservarmi e noto un difetto, un cambiamento nel mio polso destro.
Ho un numero tatuato non realizzo quale numero c'è scritto, avvicino il viso al mio polso e capisco quale numero è.
Il numero dodici.
Prima di mettermi per terra mi danno tre pillole una bianca, una nera ed una arancione.
Perché sono di questo colore? Fingo di non stupirmi e prendo le pillole.
Mi alzo dalla sedia e mi ritrovo in una stanza bianca,  c'è solamente una finestra nell'angolo della finestra ed una televisione anche quest'ultima bianca.
Non riesco a pensare, a dare lucidità alla mia testa finché entra Peter, anche lui ha un numero sul polso, il numero tredici.
Lo guardo e vado dritta da lui ma non dico una parola finché quei strani signori se ne vanno e ci lasciano da soli nella stanza.
-Come stai?-
-Ho la testa che mi fa malissimo, mi sento male e poi la spalla mi è guarita.-
Lo guardo meravigliata, cerco di vedere la spalla ed è come se fosse nuova.
-Mi puoi dire una cosa?-
-Certo.-
-Cosa significa Peter Snow?-
-Lui, il tuo fidanzato...- -Non è il mio fidanzato- urlo interrompendo a Peter.
-Scusa, giusto, lui è il mio fratellastro, abbiamo il padre in comune ma la madre diversa. Mia madre è greca ma non volevo andare in Grecia, volevo andare in Inghilterra quindi sono andato in una casa famiglia a dieci anni quando i miei genitori hanno divorziato.-
Lo guardo ed annuisco, sto zitta, ammutolita.
Credo sia stato lo shock a provocarmi questo, sto zitta da ore, forse giorni e qualche volte ci danno un pezzo di pane con acqua e non si vedono più per il resto della giornata.
Si accende improvvisamente la televisione alla mia destra, è grande, mai vista una televisione così grande e con il volume così alto.
Ci sono immagini tristi, la rivoluzione americana è iniziata tre anni fa ma sembrava una cosa passegera ma le immagini che ci danno dalla CNN sono disastrose, macchine bruciate, palazzi crollati, corpi senza anima nella strada, bambini che urlano, adulti che cercano di scappare quando poi mi rendo conto che la zona dove abitava il fratello di Peter fu bombardata.
Vado verso Peter e lo abbraccio, sento il mio abito bianco bagnarsi, sta piangendo.
Saranno giorni che non gli parlo ma interrompo quel periodo mentre gli sussurro.
-Ti  amo Peter.-
-Anche io.-
-Ma ti devo dire una cosa.-
-Cosa?-
-Sono incinta.-
________________________________________
Ho deciso di allungare sempre più la FF  solamente per voi :33333
Grazie mille a tutti voi, non vedo l'ora che leggete il mio seguente capitolo.
Intanto recensite piccoli miei(?) :33
-Viviana
  
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