She's the weird  girl that everyone ignores;

Arrivo con il fiatone verso il luogo dove mi diedi appuntamento con mia madre.

''Sei in ritardo, Justin ! Ti ho ripetuto che alle dieci dovevi essere qui e sono le undici.''

''Scusami mamma, non ho sentito la sveglia ed ho fatto tardi.''

Ho dato in beneficenza un milione di dollari ad un ospedale psichiatrico.

Bambini che hanno avuto un passato traumatico.

Mi guardai allo specchio e cercai di ignorare quel lato triste di me.

Odio il fatto che ho diciottanni ma lavoro come un quarantenne.

Sapevo cosa avevo in ballo da piccolo ma spesso rimpiango gli anni più belli della mia vita.

Mi guardo nuovamente allo specchio e mi sistemo i capelli.

''Sei bello, adesso staccati dallo specchio e vai verso la limousine, ti stanno aspettando i bambini.''

Sorriso e faccio finta di niente, di solito quando sono triste cerco conforto da Ryan ma oggi non so cosa mi stia succedendo, neanche Ryan mi da conforto.

Arrivo all'ospedale, mi aprono le porte e  vedo i bambini che mi vanno incontro.

Ho chiesto gentilmente nessune telecamere ma è stato un inutile sforzo.

Ma per fortuna dopo mezz'ora se ne vanno a casa quei giornalisti odiosi ficcanaso.

Una signora tozza di colore di nome Lauren Smith mi fa fare il giro dell'ospedale e mi presente il giardino.

E' colorato, pieno di fiori e di giochi ma noto che oltre ai bambini ci sono ragazzi anche della mia età.

E' devastante vedere come bambini siano più forti degli adulti, li ammiro.

All'improvviso sento bambini che mi urlano contro e iniziano ad abbracciarmi ed io ricambio a tutti loro l'abbraccio.

Continuo il tour di quell'immenso giardino quando poi finisco rimandendo lì nel giardino a giocare con i bambini.

Inizio ad osservare meglio il posto in cui sono in questo momento, ci sono altri bambini e dei ragazzi, ci sono tante panchine ma tutte vuote tranne una.

 C'è una ragazza lì seduta che gioca a scacchi da sola.

Ha i capelli biondi come queli dell'oro e lunghi che arrivano fino all'ombelico circa, ha gli occhi grigi, dopo un po noto che è da mezz'ora che sono ammaliato da lei. 

''Carina la ragazza, eh?''

Chiede la signora Smith.

Annuisco e sorrido.

''Ha avuto un'infanzia difficile, alcuni dicono che sia una finta pazza io sono fermamente  convinta che sia svitata.''

Ignoro la sua affermazione, bruscamente mi alzo dalla sedia e chiedo perdono alla signora Smith e  mi dirigo verso la ragazza.

Mi siedo nella panchina e noto che lei fa finta di niente.

''Vuoi giocare con me?''

Chiedo curioso.

''Scusa, sto giocando con il mio amico Luke, non lo vedi?''

Non rispondo, mi ero  quasi dimenticato il fatto che sono in un manicomio.

Guarda sempre nello stesso punto, le sue labbra sono immobili, anche le sue espressioni, gioca e basta.

''Sono Justin Bieber.''

''Perché mi stai parlando? Sono fuori di me, sono matta, non dovresti parlarmi.''

Dice con voce calma, con una voce che è vuota.

Non ha intenzione di girarsi verso me, sempre lo sguardo fisso.

''Chi dice che sei matta? Per me sono tutti fuori di sè in questo mondo.''

''Non condivido il tuo pensiero.''

Sta zitta e continua a giocare, vado verso la dottoressa Smith.

''Hai visto? E' matta.''

''Secondo me è convinta di essere matta e si comporta come tale, ma non lo è. ''

''Come si chiama?'' aggiungo.

''Si chiama Aribelle Galloway, ha ventuno anni.''

''Cosa le è successo?''

''Non sta a me dirtelo, ma a lei.''

Assaporo il suo nome e lo sussurro.

Aribelle Galloway, è un nome incantevole.

Guardo l'orologio e capisco che è ora di andare.

''Devo andare, arrividerla, saluta i bambini per me.''

''Arrivederla? Che significa?''

''Che domani ci rivedremo.''

Le sorrido ed esco via dall'ospedale, ed ecco che mi ricordo com'è la mia vita; vuota.

LEGGETEMI ! :) 
Salve a tutti voi, allora che ve ne pare? Sto ancora scrivendo un'altra FF ma di prima mattina mi è venuta una voglia assoluta di scrivere
questo capitolo e di pubblicarlo per vedere le aspettative delle beliebers.
Recensite e ditemi il vostro parere, so che non è un capitolo bellissimo e ci sono tanti errori ma non posso rileggere il capitolo perché il mio pc è handicappato, pardon ! 
Baci.
-Viviana