4 APRILE
È il sesto giorno di caccia. Non sono sicuro di poterla veramente chiamare così, considerando che per ora ci stiamo limitando a seguire i nostri sospetti e raccogliere informazioni.
Di una cosa, però, sono certo. I sei ragazzi arrivati in città il 23 dello scorso mese sono quel branco di Lupi Mannari comparso circa da una decina di giorni (l’ultima luna piena).
Il perché è molto semplice: non credo nelle coincidenze. È poco ma sicuro che, se arrivano in città sei sconosciuti e alla prima luna piena si fa vivo un branco di Licantropi, l’unica spiegazione è che i Licantropi siano loro.
Come ho già detto, li stiamo tenendo sotto controllo per essere sicuri delle loro intenzioni ed essere sempre informati sui loro spostamenti. Non abbiamo ancora capito quale sia lo scopo che ha portato queste bestie a trasferirsi in pianta apparentemente stabile in una località marittima, ma per ora non sembrano avere intenti apertamente ostili.
Dopo circa una decina di giorni di ricerca a coppie o trii nelle agenzie della zona, sembra che abbiano acquistato una casa coloniale nella riserva faunistica. Ne deduco che sono pieni di soldi e che intendono avere a disposizione un ampio spazio aperto per le loro esigenze animali.
La scorsa luna piena è passata senza che ci si presentassero troppi intoppi (se non si conta il loro avvistamento) perciò ci stiamo chiedendo come reagire al loro arrivo. Vogliamo veramente lasciare che i nostri concittadini vivano con dei Lupi Mannari come vicini di casa?
 
6 APRILE
Le notizie che i miei ragazzi mi portano giornalmente mi suonano curiose. I Licantropi,  quando non sono Omega, si spostano in branco. E allora perché questi si spostano massimo in tre? Inoltre non ci è ancora chiaro chi sia l’Alpha. Sempre che non abbia mandato in città soltanto i Beta per precauzione.
Secondo le nostre ricerche tutti e sei i soggetti si stanno tenendo lontani dalla vita sociale cittadina, ma uno in particolare sembra avere già legato superficialmente con numerosi anziani, due bariste, un commesso e tre ragazzini di circa dodici anni. Il ragazzo mi è stato descritto come aperto e solare, con una parlantina esplosiva (logorroico), buone capacità persuasive ed un fisico anonimo (capelli rasati, niente barba, vestiti sempre comodi e sportivi, occhi svegli di una tonalità quasi dorata, ma nel complesso in un viso da ragazzino pallido e lentigginoso che non ha nulla di troppo caratteristico).
Sembra inoltre che questo ragazzo sia sempre presente nel girovagare a gruppetti dei membri del branco.
Ne abbiamo dedotto che potrebbe essere un nuovo arrivato che deve ancora ambientarsi tra gli altri ed abituarsi agli aspetti della nuova vita o che, al contrario, sia qualcuno di importante.
Non mi azzardo ad etichettarlo come Alpha,  ma il fatto che socializzi, sia sempre presente e che non si sia mai lasciato intravedere con occhi, denti o artigli tendenti alla sua natura animale lo suggerirebbero. O perlomeno potrebbe essere indice  di notevole controllo degli istinti e del corpo.
 
9 APRILE
Siamo finalmente riusciti ad individuare qualcheduno dei luoghi dove il branco è solito riunirsi in forma semianimale. I miei ragazzi cercano di seguirli ogni sera ed osservarli il meglio possibile. Per ora non sembra ci abbiano notato, ma anche in questo caso i resoconti mi lasciano stranito.
Non posso fare a meno di pensare al ragazzo lentigginoso, da quando mi è stato detto che in nessuna delle osservazioni è stato visto trasformato. Nessuna.
Questo è un comportamento molto strano. In undici giorni nei quali è stato tenuto d’occhio non ha mai dato segno di cedimento agli istinti animali.
Una volta, mi è stato riferito, mentre gli altri cinque correvano nei boschi probabilmente a caccia, lui se ne stava a guardia della Jeep  bevendosi una birra.  Un’altra volta era in piedi contro un albero a chattare con il telefonino. Un’altra ancora è stato visto avvicinarsi al branco, intento a giocare con una preda, sorridere e sedersi contro un masso con un libro in grembo, leggendo tranquillamente e degnando solo di uno sguardo divertito i “giochi” col povero animale morto.
Mi sorgono nuovamente dubbi sul ruolo di questo Lupo: è un “novizio” che deve ancora realizzare quale sia il suo posto? È un Lupo esperto che supervisiona? È l’Alpha di questo esiguo branco?
Nel caso fosse l’Alpha, avrebbe senso anche il fatto che sia quello che passa più tempo di tutti con l’unica Licantropa femmina. Queste sono cose che andranno chiarite in fretta.
 
INFORMAZIONI RACCOLTE
-Il branco ha sei membri
-Ci sono cinque maschi e una femmina (non è l’Alpha)
-Femmina: bionda, teenager, slanciata e avvenente, schiva e competitiva. Beta.
-Maschio1: castano riccio, teenager, alto, ironico, sembra insicuro. Beta.
-Maschio2: di colore, teenager, massiccio, silenzioso e intelligente. Beta.
-Maschio3: moro, oltre i venti, barbetta, freddo e attento, allenato. Beta? Alpha?
-Maschio4: moro riccio, teenager, sportivo, non particolarmente sveglio. Beta? Alpha?
-Maschio5: rasato, slanciato, teenager, logorroico e aperto. Beta? Alpha? (Non abbiamo trasformazioni)
-Abitazione fissa unica
-Tre soggetti “possibili Alpha”
-La femmina non sembra avere un compagno
-Cacciano in branco (tranne il Maschio5)
-Si muovono a coppie o trii.
- Hanno una Jeep, una Camaro e due biciclette.
 
11 APRILE
Nulla di nuovo. O, perlomeno, nulla di rilevante.
In compenso abbiamo deciso che domani ci presenteremo al branco in modo che capiscano di non essere passati inosservati. Magari, capendo che ci sono dei cacciatori in città, preferiranno fare le valige e andarsene. Nel tal caso, i nostri problemi avrebbero pacificamente fine.
 
13 APRILE
Sono le cinque e trenta. Non ho scritto il resoconto di questa notte soltanto perché avevo bisogno di una doccia fredda e di schiarirmi le idee sul da farsi. Il nostro incontro col branco non è andato precisamente come speravo, effettivamente.
Ma non si può di certo dire che non sia stato inutile o privo di sorprese.
Ci eravamo equipaggiati portandoci dietro un riflettore, piccole armi e qualche proiettile, per sicurezza. Come sempre negli ultimi tempi abbiamo seguito il branco dalla casa alla zona di caccia.
Si sono raggruppati in una piccola radura secca e, in forma umana, si sono seduti contro gli alberi o su piccoli massi ed hanno tirato fuori da una borsa termica birre e panini.
Non molto animale, devo ammetterlo.
Seppur confusi, siamo rimasti ad osservarli per una ventina di minuti nei quali hanno chiacchierato amabilmente di programmi TV e della prossima luna piena.
Anche se sembravano del tutto innocui sapevamo cosa dovevamo fare, perciò no abbiamo aspettato oltre, abbiamo puntato loro contro il riflettore e lo abbiamo acceso. Come prevedibile i Lupi sono saltati sull’attenti, assumendo le loro forme animali. Sarebbe stato tutto perfettamente normale, se il ragazzo al centro, quello coi capelli rasati e le lentiggini, dopo essersi alzato non si fosse fermato bestemmiando e  non si fosse coperto gli occhi dalla luce accecante.
C’è stato un momento di immobilità nel quale siamo rimasti abbastanza confusi nel vederlo con le braccia piegate davanti al viso, come se davvero la luce gli rendesse impossibile il guardare verso di noi. Quando i Lupi si sono accorti di chi stavamo osservando, hanno mostrato i denti con più decisione. In  un secondo uno di loro, quello che un lampo rosso degli occhi ci ha dimostrato essere l’ Alpha, ha ringhiato un comando al ragazzo rasato. Senza farselo ripetere, questo, si è voltato e si è messo a correre. 
Non abbiamo potuto rincorrerlo poiché i cinque Licantropi hanno intensificato la loro azione difensiva fino a quando il compagno non è scomparso tra gli alberi, seguito poi dagli altri uno alla volta. Mentre loro arretravano e poi scattavano in quadrupedia, lui si è allontanato sulle sole sue due proprie gambe.
Sono rimasto sconcertato. Nello stesso momento nel quale sono scomparsi in lontananza la verità mi ha folgorato il cervello. D’un tratto è stato chiaro perché quel giovane fosse così tranquillo e disinibito, perché fosse l’unico a socializzare, perché non fosse mai solo e perché nessuno dei miei ragazzi lo avesse visto trasformato.
Non è un Beta. Non è di certo un Alpha.
C’è un ragazzo che corre coi Lupi. È un semplice umano. Non corre nelle retrovie.  Non li segue. Corre coi ringhi che gli coprono le spalle, coi Beta che controllano che stia bene e l’Alpha che lo difende coi denti.
 
C’è un ragazzo, un umano, che corre coi Lupi.
Ora ditemi, miei compagni cacciatori, che cosa dovrei fare?