- Ehi, Pikachu, secondo te, diventerò mai un Pokémon Master? –
- Pika pi!-
Sempre lo stesso obbiettivo, Ash. Sei davvero unico.
Dico, è da pochi insistere anni e anni su quell’unico obbiettivo, senza lasciarsi sconvolgere dai dubbi e le incertezza del proprio cammino.
Ti ammiro, sai Ashy? E non nego che mi sarebbe piaciuto viaggiare con te, con quel ragazzo con la malformazione agli occhi, e con quella ragazza dai capelli color carota. Oh cavolo, è deprimente. Siamo tutti insieme a casa sua e non mi ricordo né il suo nome né quello del malformato.
E vuoi sapere una cosa Ash? Cioè, non la saprai mai, rimarrà sempre qui, custodita nella mia mente, comunque sappi che io… io ti invidio.
Guardo il rapporto tra te e il tuo Pikachu, o in generale tra te e i tuoi Pokemon, guarda come quel gracile esserino si accomoda teneramente sul tuo petto! Guarda come mezzo mondo si preoccupa di te, dal Prof. Oak e i tuoi amici, a tua mamma… ed io? Ed io…
 - Gary? Che ci fai appiccicato a quella porta? -
 Dannazione, la ragazza! E adesso? –  Credevo fosse il bagno -
Intanto da dietro la porta udiamo ancora rimbombare la voce di Ash.
- Dici che potrei mai farcela, Pikachu? E’ da anni che ci provo e non ho ancora sfiorato quel dannato podio! –
Continua l’atto di pentimento. Ashy, ma quando crescerai?
 - Ash! Ancora lì a perdere tempo?! Vieni a darmi una mano, non posso sempre fare tutto da sola! –   -  Ehi, guarda che sto riflettendo su i miei errori di stamattina!  -
Sorrido. Quella ragazza ha sempre avuto un particolare effetto su Ash. Da abbattuto e scoraggiato si è ripreso in tempo record.
Adesso ha aperto la porta, sbattendosi una mano sulla fronte probabilmente dopo essersi ricordato che si trovava casa di quella ragazza solo per aver perso una banale incontro.
 - Eccomi. Ah, ciao Gary. Sei qui per aiutarmi? –
 - Gli arbitri sono sempre neutrali. Misty mi ha invitato a fermarmi a pranzo, dopo il nostro fortuito incontro a Biancavilla. -
 - E dopo la tua sconfitta, Ash -
 - Secondo me è stata colpa dell’arbitraggio -
 - Adesso basta storie, fila dritto in cucina! -
 –  Agli ordini! Ma guarda che mi tocca fare: sono un allenatore di Pokémon, non un pela-patate! Ma come ho potuto perdere contro di lei?! – sospira per la millesima volta, afferrando gli “attrezzi da lavoro”
Ashy… forse un giorno capirai che sono stati i tuoi Pokemon a volere la tua sconfitta, il perché?
Adesso basta, sto dicendo fin troppo. Non sia mai che un giorno tu possa entrare in possesso dei miei pensieri.
 - Allora, cameriere! Quando è pronto? -
 - GARYYYYYY! -