Ero a casa da sola.
Mia madre come al solito era a lavoro ed io avevo appena finito di mangiare una cena ibrida .. anzi no, non ibrida, mista! Quella parola non la volevo nemmeno sentire!
Comunque mi misi a lavare i piatti. In parte odiavo farlo, insomma mi si rovinava lo smalto appena messo, ma infondo era un gesto così “normale” che mi rassicurava.
Sentii una presenza alle mie spalle e m’irrigidii.
Mi voltai ma non vidi nessuno. Improvvisamente la luce si spense. “Mossa sciocca da parte tua!” pensai convinta che fosse un comune ladro umano. Cominciai a vagare per casa a velocità vampiresca per coglierlo alla sprovvista.
Ben presto mi resi conto che non era un umano l’estraneo in casa mia.
Lo sentivo muoversi alla mia stessa velocità, se non più rapido. Per qualche secondo riuscivo ad intercettarlo ma mi sfuggiva sempre.
I miei sensi si acuirono e stavo particolarmente all’erta. Non poteva essere uno sconosciuto.
A meno che mia madre non avesse invitato qualcuno di nuovo in mia assenza.
Continuai a cercarlo in giro per casa ma sembrava scomparso. Stavo per tornare in cucina quando vidi la porta della mia camera da letto socchiusa.
Strano … di solito mi accertavo sempre di chiuderla perfettamente per evitare che sbattesse.
Sorrisi tra me. “Tana!” pensai e silenziosamente mi avvicinai . Era impossibile sentirmi anche per un vampiro.
Senza dare il tempo all’intruso di rendersene conto piombai nella mia camera e accesi la luce e quello che vi trovai dentro mi lasciò completamente senza parole.
-Sul serio?- chiesi indignata all’uomo che trovai seduto sul mio letto.
-Avevo voglia di vederti dolcezza!- mi sorrise lui alzandosi e venendomi incontro.
-Io invece no! Vai immediatamente fuori da casa mia Klaus!- infuriata decisi di dargli le spalle ed ignorarlo. Probabilmente era l’unico modo che avevo per liberarmi di lui.
-Aspetta Care!- mi sentii afferrare il polso e tirarmi all’indietro. Quando mi voltai il mio cuore perse un colpo. Il suo viso era ad una distanza davvero sconveniente dal mio.
-Perché non mi dai una possibilità?- mi chiese fissandomi negli occhi.
-Perché non te la meriti! E poi perché ho già un fidanzato, cosa che tu fingi sistematicamente di dimenticare!- gli spiegai nervosa senza allontanarmi da lui.
-E se ti dimostrassi di meritarmela? –
-Continuerei comunque ad avere un ragazzo, si chiama Tyler, hai presente?-
-Facciamo un patto … - mi sussurrò prendendomi il viso tra le mani e continuando ad ignorare tutte le mie proteste che avevano a che fare con il mio fidanzato.
-Che patto?- chiesi esasperata alzando gli occhi al cielo.
-Io cercherò di meritarmi questa possibilità, e se ci riuscirò tu mi concederai un appuntamento!- mi spiegò. Lo guardai in volto dura. Certo che per essere bello era bello. Non che importasse. Era un assassino millenario e lo restava. Però i suoi occhi. Mi confondevano. Insomma sembrava sincero.
-Te ne andrai se accetto?- gli chiesi.
-Giuro! Non ti piomberò mai più in casa fin quando non meriterò la mia occasione!- mi sorrise portandosi una mano sul cuore.
-Ho la tua parola?- gli chiesi ancora non del tutto convinta.
-Parola d’onore!- sorrise.
-E sia! – dissi distogliendo gli occhi da lui –Ma ricordati che … - non feci in tempo a voltarmi di nuovo che era già sparito uscendo dalla finestra –che comunque resto fidanzata!- dissi a me stessa con rassegnazione.

ANGOLO DELL’AUTRICE

Questo è solo un prologo visto dal punto di vita di Caroline che serve per far capire un po’ come inizia questo delirio!
Come al solito quando scrivo racconto a voi e a me stessa quindi non vi posso anticipare niente perché non so molto! Vi prometto sospiri e sofferenze come piacciono a noi Delena!! Baci a tutti! E recensite!