Mirai
Trunks...La speranza e
l’amore.
Capitolo
1 :Il ritorno....
La
navicella roteava prigioniera in un vortice di
suonie colori, impedendogli quasi
di
respirare, Trunks ascoltava i lamenti del tempo
e della
vita che erano trascorsi prima di lui, afferrandosi saldo alle maniglie
d’acciaio.
Socchiuse
le palpebre, nella mente si muovevano le immagini della desolazione del
suo
tempo, tormentandolo come un inguaribile malattia, sulla pallida
guancia
sentiva ancora il
calore dell’ultima
carezza che
l’ amato
maestro gli aveva donato...
Non avrebbe
permesso che accadesse nuovamente, l’altro se stesso sarebbe
cresciuto nella
serenità, lui doveva cambiare
il futuro
da quella dimensione dove si stava per catapultarsi.
Il
pannello di controllo del piccolo abitacolo
cominciò ad accendersi
con
intermittenza riflettendo sul giovane viso un
arcobaleno di colori,
sul monitor
apparvero le coordinate esatte del luogo in cui sarebbe sbucato dopo
quell’interminabile tunnel,
mancavano
pochi secondi,
il sudore
solcò la sua pelle e arrivò alle labbra
inumidendole di sale.
Chiuse
gli occhi ...Una luce accecante, era
l’alba del nuovo futuro...
Sarebbe
riuscito a difendere quella pace e serenità anche a costo
della vita.
La
macchina del tempo si era depositata sul terreno,
la
copertura trasparente si sollevò e Trunks
respirò profondamente...
Aveva
dimenticato quanto fosse piacevole avvertire
quel profumo fresco di fiori, accompagnato dalla soave melodia di un
canto di
uccelli, nel suo mondo aleggiava soltanto lo spettro della morte che
spargeva
ovunque il suo nauseabondo odore.
Piegò
le ginocchia per sfiorare i fili d’erba che
si inclinavano al respiro del vento, chiedendo a se stesso per la prima
volta
perché fosse tornato...
Erano
passati tre anni dal primo viaggio, quando
dimostrò il suo innato coraggio falciando il potente Freezer
con la sua spada
affilata, tre anni da quando Goku aveva appreso del tragico
destino che avrebbe
investito tutta l’umanità...
Tre anni
da quando per la prima volta aveva
incrociato gli occhi tenebrosi di suo padre, percependo in quella
figura,
fierezza ed orgoglio, come la madre gli aveva sempre decantato.
Perché
era tornato? Certo, la sua forza poteva
essere d’aiuto ma...
Vi era un
altro motivo...
I ricordi
invasero la mente facendolo
ritornare ancora una volta indietro
nel tempo...
Allora
lui era appena sceso dall’abitacolo,
provato dal turbinio di quel primo viaggio e osservava attentamente
quella
fitta boscaglia, quando una celestiale figura si trovò al
centro del suo nuovo
destino.
Si era
perduta e giaceva raggomitolata e
singhiozzante ai piedi di un grande albero secolare.
Non
ricordò di aver mai visto niente di più
bello,di più limpido,
lo
sguardo di lei riaccese la
luce nei suoi occhi spenta da tanto
dolore.
Rimase
incantato dai lunghi capelli bruni che le scendevano fluenti sulle
spalle
contrastando con l’azzurro mare dei suoi occhi, uno sguardo
dolcissimo che non
avrebbe dimenticato.
“
Non temere non intendo farti del male...Ti
voglio aiutare come sei finita in questo bosco?” Trunks si
era accovacciato
accanto a lei cercando di confortarla.
La giovane
strinse con la mano la caviglia sottile lasciando
trasparire una
contrazione di dolore.
“
Mio padre è uno scienziato stavamo facendo dei
rilevamenti su dei campioni d’acqua di una sorgente... Mi
sono allontanata e ho
perso l’orientamento!” Sussurrò a
fatica, timorosa, ma affascinata da quel
ragazzo misterioso e bellissimo che la stava osservando attentamente...
Lo
sguardo della giovane si posò sulla manica
della giacca di lui notando un particolare interessante.
“
Lavori anche tu alle Caspule Corp.?
Mio padre è molto amico con Bulma
Brief...”La
conosci?”
Trunks ebbe
un attimo di smarrimento, lei stava parlando di sua madre.
“
Io...Io si la conosco” rispose tristemente, ricordando
il viso dolce
e premuroso
ma tanto sofferto della donna che aveva salutato prima di partire...
“
Mi puoi aiutare, non riesco ad alzarmi penso che
la caviglia sia rotta..” Chiese lei in tono supplichevole,
senza quasi
accorgersene si ritrovò tra le forti braccia del giovane
sayan, Trunks la
sosteneva con delicatezza ascoltando il respiro agitato e il calore di
quel corpo
armonioso che premeva contro
di lui...
Quella
magnifica sensazione non era mai riuscito a
provarla prima...
Quei
maledetti Cyborg avevano cancellato tutto,
anche la voglia di conoscere l’amore.
In quel
istante un richiamo di
urla disperate, echeggiò da lontano,
il padre
della ragazza la
stava cercando da tempo
e si apprestava a raggiungerla
“
Papà sono qui!” Rispose lei alzando la voce..
“
Devo andare via..” Pronunciò
Trunks agitato, non voleva rischiare di
essere visto, dall’ esito della sua missione dipendeva il
destino
dell’umanità...
Si
liberò a malincuore da quel piacevole abbraccio
posandola con attenzione su di un tappeto di morbide foglie.
“
Aspetta...”Disse la ragazza,
“Dimmi almeno chi sei”
Lui avrebbe
voluto spiegarle, ma sarebbe stato troppo difficile da capire per lei...
“
Io sono nessuno” La sua voce era roca e
addolorata chinò lo sguardo osservando il gioco
di una farfalla bianca che svolazzava libera e felice.
“
Non capisco...Non vuoi dirmi il tuo nome e
nemmeno da dove vieni...Io mi chiamo Lian, come vedi non sono
misteriosa come
te!”
Proseguì
delusa, ma trepidante in attesa di una risposta.
“
Io non posso dirtelo...Ma un giorno capirai”
spiegò lui mestamente...
“
Se vuoi rivedermi chiedi di mio padre a Bulma
Brief lui è il dottor Jons.”
Furono le
ultime parole che il ragazzo portò con se prima
incamminarsi verso il difficile destino.
Aveva
riascoltato decine
di volte la voce di
lei, impressa nel cuore
e
nell’anima,
lo confortava nei momenti più scuri, quando
lottava con i fantasmi del
passato senza riuscire ad avere la meglio ed incerto non aveva
più la forza
per continuare a sperare ...
La
custodiva geloso nel bagaglio della sua giovane
mente lasciandosi andare al trasporto dei sogni che placavano la sua
tormentata
esistenza.
Le
palpebre si dischiusero, Trunks alzò lo
guardo appagandosi
della carezza che il
tiepido sole concedeva alla sua pelle...
Era
tornato...
Non si
sarebbe tirato indietro guidato dall’
orgoglio ed il coraggio ereditati dalla sue stirpe, estrasse la spada
scintillante brandendola verso il cielo... “Papà
ti aiuterò non morirai
stavolta” urlò lasciando che il vento raccogliesse
la sua sfida portandola
lontano ...
“Io
cambierò il futuro.. Farò in modo che tu possa
sorridere Lian...
Non
permetterò che le tenebre si posino sul tuo
viso...”
Era
tornato...Anche per lei... Che forse lo aveva
dimenticato...
Lui in
fondo non avrebbe potuto offrirle niente in
questo tempo che non gli apparteneva...
Forse... Soltanto un illusione...
Continua...
Eccomi
alla mia prima ff su Mirai
trunks, ovvero il grande amore della mia vita...Che purtroppo
rimarrà soltanto
un sogno...
Spero
vi sia piaciuto questo primo
capitolo,chiedo scusa in anticipo se non riuscirò ad
aggiornare velocemente, ma
sono davvero pressata da un sacco di impegni.....
Mi
raccomando recensite......
BACI
LORIGETA*