12/09/2012
6 recensioniYou change my life writer
Prologo
20.30, New York, Casa Castle.
“ Hai cambiato la mia vita in meglio, Jon ”
sentì udire il detective Castle dalla camera della figlia Alexis. Silenziosamente entrò nella stanza della splendida diciassettenne dai capelli rossi.
“Quando la smetterai di guardare questi film?” disse l’uomo alla figlia intenta a guardare uno dei suoi film preferiti.
“Quando smetterò di vivere mio caro paparino, non capisci niente del vero amore”
“Oh cara tu non sai niente dell’amore, secondo te il vero amore è quello? Per me il vero amore è quello che c’è tra un genitore e un figlio” disse il detective baciando la fronte della figlia, la sua vita fino all’arrivo di Alexis era stata un incubo, forse il più brutto. E’ cresciuto umilmente dalla madre Martha e dal padre Christopher, a diciannove anni quando era a divertirsi con alcuni amici, ebbe una chiamata, quella che gli avrebbe cambiato la vita. Suo padre, il suo amato padre avvocato era morto, ucciso da qualche vandalo della strada, gli dissero i detective che s’interessarono al suo caso. Richard, il ragazzino ribelle non credeva alla parola dei poliziotti, ma non gli diedero retta. Qualche mese dopo decise di fare alcuni esami per entrare nella polizia, e con suo grandissimo stupore passò da matricola a detective in pochi anni, quell’avvenimento l’aveva scosso, da quel giorno è diventato un uomo chiuso, tendente alla perfezione e con nessuna possibilità di amare, ebbe alcune relazioni, ne sposò anche una, Meredith, che lo lasciò con una figlia, sua figlia, forse l’unica ragione per vivere. Egli vive con la madre, colei che lui ha salvato dal suicidio per il troppo dolore a causa della scomparsa del padre.
Da alcune settimane nella sua monotona vita è entrata una donna, una scrittrice che conobbe su di una scena del crimine, egli ricordò che alcuni degli omicidi commessi negli ultimi giorni erano esattamente uguali a quelli che ella scriveva nei suoi thriller. D’altro canto, la donna si risultò molto utile con le indagini, anche se lui non era particolarmente felice della collaborazione della scrittrice, secondo lui era la donna più bella del mondo avendo quei suoi boccoli castani e quegli occhi verdi che ti facevano perdere in essi, la donna lo attirava molto, ma era anche la donna più frustrante e irritante del mondo, l’eterna bambina che prende tutto come un gioco.
Gli squillò il cellulare.
“Detective Richard Castle. Si vengo subito” staccò il telefono e si guardò intorno cercando d’avvisare la madre o la figlia ma nessuna delle due lo rispondeva. Lasciò un bigliettino sul frigo sperando lo avrebbero letto. Si guardò di nuovo intorno e poi aprì la porta, pronto a risolvere un altro caso.
Angolino mio.
Ciao a tutti, voglio dirvi che sono nuova.
Spero che la mia prima FF vi piaccia.
Vi aspetto nel prossimo capitolo J