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Autore: LyraB    12/09/2012    2 recensioni
Non era la prima volta che si ritrovava a pensare a quanto il confine tra Lea e Rachel si fosse assottigliato, ma non le era mai capitato di scrivere un tweet come se fosse stata il suo alter ego liceale. Lei e Rachel condividevano le abitudini alimentari, amavano le stesse canzoni, avevano i medesimi sogni, erano anche brave allo stesso modo - pensò Lea con un sorriso. Quello che le distingueva era la loro vita privata.
Con un gesto brusco fece scorrere velocemente la lista dei messaggi dei suoi fan cercando di farsi distrarre dalle loro affettuose dimostrazioni di stima, ma senza riuscirci.
Non poteva pensare a lui in quei termini. Semplicemente non poteva.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza di te



Seduta di traverso sulla poltrona del suo camerino, Lea scorreva con un dito i messaggi di Twitter sul suo smartphone senza guardarli davvero e sorseggiava il suo caffè bollente completamente persa nei suoi pensieri.
Aveva appena scritto un Tweet che finiva con #Finchelforever, ma l'aveva cancellato un momento prima di inviarlo: la naturalezza con cui aveva scritto quell'hastag l'aveva spaventata.
Non era la prima volta che si ritrovava a pensare a quanto il confine tra Lea e Rachel si fosse assottigliato, ma non le era mai capitato di scrivere un tweet come se fosse stata il suo alter ego liceale. Lei e Rachel condividevano le abitudini alimentari, amavano le stesse canzoni, avevano i medesimi sogni, erano anche brave allo stesso modo - pensò Lea con un sorriso. Quello che le distingueva era la loro vita privata.
Con un gesto brusco fece scorrere velocemente la lista dei messaggi dei suoi fan cercando di farsi distrarre dalle loro affettuose dimostrazioni di stima, ma senza riuscirci.
Non poteva pensare a lui in quei termini. Semplicemente non poteva.
Cory era quello che dava libero sfogo all'aria contenuta nel suo apparato digerente in sua presenza, era quello che rideva sguaiatamente quando vedeva qualcosa di demenziale, era quello che aveva scolato una pinta di birra in un solo sorso vincendo la scommessa con Mark, la settimana precedente. Era quello che la punzecchiava ogni volta che c'erano dei giornalisti in giro e che le ricordava ogni giorno quanto la detestasse perchè “il suo talento era così splendente da eclissare quello di tutti gli altri”.
Erano amici, molto amici... ma finiva lì.

Certo, Cory era anche il tipo che l'aveva accompagnata a casa quella sera in cui un'emicrania tremenda le aveva fatto dire che non se la sentiva di guidare... e che da allora la accompagnava ogni volta che le registrazioni finivano tardi ed era stanca.
Era anche quello che le portava un caffè nero bollente tutte le volte che la vedeva sbadigliare durante le prove.

La conosceva alla perfezione... ed è quello che fanno gli amici, no?
Erano inseparabili perchè sapevano di aver bisogno l'uno dell'altra nei momenti difficili sul set: sapevano perfettamente di cosa l'altro aveva bisogno, che fosse una battuta, un sorriso, un incoraggiamento o un enorme cheeseburger.
Lea era certa che non sarebbe stata per il terzo anno di fila nei panni di Rachel, se non ci fosse stato Cory al suo fianco.
Il perchè era difficile da dire, ma sapeva che era così.
Perché è questo che caratterizza gli amici, no? L'essere indispensabili compagni di viaggio.
Una parte di lei non riusciva però a dimenticare quella sera dopo il compleanno di Kevin: dopo la cena si erano fermati a parlare così a lungo che alla fine se n'erano andati tutti, lasciandoli soli. Mentre parlavano lei si era seduta sul muretto e aveva sfilato i tacchi che le torturavano i piedi: quando era stato il momento di separarsi aveva detto che si sentiva morire al solo pensiero di rimetterli.
“Hai parcheggiato lontano?” Le aveva domandato Cory.
“Ma no, è qui dietro...”
Non aveva fatto in tempo a finire la frase perchè Cory le aveva messo i tacchi in mano e l'aveva presa in braccio, accompagnandola fino alla macchina senza il minimo sforzo.

Lea sentì le guance arrossire, a quel pensiero: non avrebbe ammesso davanti a nessuno - nemmeno a Dianna - di aver sentito il cuore fare un saltello quando Cory l'aveva abbracciata.
E sì che loro due erano soliti mettersi le mani addosso continuamente, ogni volta che si davano affettuosamente fastidio a vicenda... e di solito era proprio lei a cominciare.
La voce di Ryan che bussava alla sua porta la richiamò all'ordine: Lea si alzò, controllò che vestito e capelli fossero in ordine, lasciò il cellulare sul tavolo del camerino e uscì.
Si era appena chiusa la porta alle spalle quando vide Cory comparire dal fondo del corridoio: era anche lui nei panni del suo alter ego liceale - camicia, t-shirt e jeans - e le stava sorridendo con la sua consueta espressione adorabile. Lo vide avvicinarsi appoggiata alla porta del suo camerino e quando Cory le si avvicinò tendendole la mano Lea la prese senza nemmeno rendersene conto: quella situazione ricordava troppo una scena della seconda stagione per non assecondarlo... anche se le ricordò anche - e per l'ennesima volta - che non riusciva a capire dove, nella sua vita, finisse Rachel e iniziasse lei.



- Agitata? - Le domandò Ryan mentre Lea si sedeva sullo sgabello e sistemava il vestito color corallo in modo che non facesse difetto.
- Non più di altre volte. -
- Bene. Ricordati quello che ti ho detto, ok? Luci, camera... azione. -
Lea sapeva già che sarebbe stata una passeggiata: la canzone non era troppo difficile e le raccomandazioni di Ryan erano del tutto superflue. Il regista
si era raccomandato di far passare dalla canzone il fatto che Rachel era perdutamente innamorata di Finn, ma Lea sapeva che non ci sarebbe voluto molto impegno, per farlo: a lei e Cory risultava così facile interpretare i loro alter ego che Ryan si stupiva sempre di come modificassero senza rendersene conto le direttive del regista rendendo la scena ancora più romantica. Come quella volta alle provinciali, quando Cory l'aveva per mano per farla sedere in platea vicino a lui: non era scritto da nessuna parte e nessuno gliel'aveva mai detto, era una cosa venuta da sé ed era la cosa giusta da fare.
Lea ne era certa: la sua Rachel non sarebbe stata perfetta se non fosse stato Cory il suo Finn.
In quell'istante le parole della canzone che stava cantando presero senso. Non erano più le parole sotto il pentagramma che aveva studiato durante le ultime dieci sere, ma un messaggio. Erano parole vere, intense, sincere: non sarebbe mai stata la stessa, senza di lui.
Alzò gli occhi verso Cory e si ritrovò a sorridere davanti alla sua espressione commossa e intenerita: era lo sguardo che Finn avrebbe rivolto a Rachel in quella situazione, Lea ne era certa... ma in quel momento più che mai si stava chiedendo se fossero gli occhi di Finn o gli occhi di Cory, quelli che la guardavano così pieni d'amore.
Rimase con gli occhi nei suoi per gli ultimi istanti della canzone, guardandolo con tutta l'intensità dei sentimenti che provava per lui e chiedendosi cosa diavolo stesse succedendo.
Nel silenzio dell'aula vide Cory avvicinarsi con un sorriso dolcissimo, sapendo perfettamente che il copione prevedeva che lui si chinasse e la baciasse sulle labbra: con gli occhi chiusi si sentì abbracciare e baciare, uno dei teneri baci di scena che si scambiavano da anni, ormai.
Ma nel momento in cui Lea sapeva che Cory si sarebbe allontanato, si sentì abbracciare più stretta e baciare con più intensità.
Quando si sciolse dalla stretta e rimase abbracciata a lui, sperò che nessuno si fosse accorto dell'espressione emozionata dei suoi occhi e del sorriso commosso che le si era dipinto sulle labbra. Vedeva i suoi amici parlare e recitare le battute di quel copione dimenticato per l'ennesima volta in favore della spontaneità, ma non li sentiva: era consapevole solo del battito del cuore di Cory sotto la sua guancia e della sua mano calda sulla schiena, che la teneva stretta contro di lui.
Sentiva lo stomaco stretto per l'emozione e il cuore che batteva forte: il limite tra lei e il suo alter ego era scomparso definitivamente nel momento in cui il bacio di scena era diventato un bacio reale.

L'ora di cena era passata da un pezzo e Lea non vedeva l'ora di infilare gli shorts e una t-shirt per buttarsi sul divano con un buon libro: avevano girato ininterrottamente fino a quel momento, era stanca ed era sicura che glielo si poteva leggere sul viso.
Con un sospiro di sollievo si chiuse la porta degli studios alle spalle e si incamminò verso la sua auto sul marciapiede deserto.
- Lea! Aspetta! -
Cory, in giacca di pelle e jeans slavati, la stava raggiungendo di corsa.
Quando fu arrivato davanti a lei si fermò per il tempo di un sorriso, poi le posò una mano sulla nuca e la baciò di nuovo sulle labbra, con una tale dolce passione da farle girare la testa.
Si allontanò e la guardò abbassare lo sguardo con un sorriso, poi le mostrò le chiavi dell'auto che stringeva in mano.
- Ti accompagno a casa. -















Ok ok ok.
Non so come mi sia venuto in mente di scrivere questa fanfiction e mi chiedo ancora come io abbia trovato il coraggio di postarla...

ma dal momento in cui ho scoperto che Lea e Cory si erano innamorati mi chiedevo se si sarebbe "visto".
Ho visto questa scena e, beh, le cose sono venute da sole.
E siccome sempre onoro ciò che amo con una storia, questa è dedicata a loro.
Perchè a un certo punto chissenefrega di come finisce tra Finn e Rachel: la fantasia è meglio della realtà,
ma quando la realtà è meglio della fantasia non c'è cosa più bella!

Grazie a tutti voi che avete letto la mia fanfiction, grazie di cuore.
Flora
   
 
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