Dedico questa One-shot a tutti coloro che amano questa coppia.
La dedico soprattutto a coloro che credono ancora nell'amore.

Hika

 

Lacrime. Sporche lacrime scendevano lucide dagli occhi della giovane Bra, ennesima delusione d'amore.
Ma questa volta era stata la peggiore, questa volta lui le aveva fatto del male. 
Si sentiva il cuore in gola, tagliato in due misere fette.
Goten questa volta l'aveva fatta grossa. 
Eppure piangere dietro un angolo di quel vicolo non era una cosa normale. Lei lo sapeva, era distrutta. Nemmeno Trunks sarebbe riuscito a calmarla, lei voleva solo lui. Non era facile comprendere il perché Goten le avesse fatto tutto quello, non lo riconosceva più. Era scappato come una stupida, non poteva farsi giustizia con le sue mani? Non poteva tirare a sorte quei capelli appatenenti a quell'anatra? No, perché lei non si sarebbe mai abbassata a quei livelli.
Se aveva imparato qualcosa, era quella di non piegarsi mai in due e di dar soddisfazioni innoque alla gente. Lei non poteva arrivare a tanto. Lei era la principessa dei Saiyan, una donna con pieno valore, lei era un sole in pieno splendore, eppure, anche se quelle parole la rendevano fiera, non riusciva a sorridere.
Ci voleva lui con la sua risata contagiosa, ci voleva lui a darle tranquillità stringendola in un pieno abbraccio. Ora oltre alla tristezza, alle ferite comparse sul cuore, non c'era più nulla. Non era una favola quella, basta, Goten aveva baciato quella tipa così, per piacere, per provare quelle emozioni che forse Bra, mai era stata capace di donargli. 
Eppure, oltre a lui e il suo sorriso, nella sua mente non compariva più nulla.
Non poteva dimenticarlo, sarebbe stato come dimenticare una parte della sua fottuta vita.
Piangeva, piangeva e piangeva. Le lacrime aumentavono di secondo in secondo, stava soffrendo fin troppo. 
Un uomo di alta statura la fece sobbalzare. Per quanto rimase sorpresa, non poté non scoppiare di nuovo in un assolo di lacrime. Lui si inginocchiò dinanzi a lei, stringendole una mano. Anche se lei lo desiderava più di ogni altra cosa, non poteva perdonarlo. Goten, preoccupato, l'abbracciò, stringedola tra le sue forti braccia. Il calore che quel fresco abbraccio trasmese a Bra fu piacevole, come tutte le volte che si ritrovava abbindolata con testa sul suo petto. Le lacrime per un po' di secondi frenarono, dando spazio ad un leggero sorriso sul suo volto.
Goten, sciogliendola dall'abbraccio, prese il suo viso tra le mani, guardandola dritta negli occhi.
«Perdonami, io amo solo te.»
Quella parole fecero effetto, il cuore di Bra già ricominciava a ricucirsi. Per quanto dispiaciuta, delusa e ferita poteva stare, non riusciva a non accettare le sue scuse. Si era persa nei suoi occhi neri, quegli occhi che tanto amava. Lo stesso per Goten, che non riusciva a capire come potesse, il sorriso di quella ragazza, donargli pace e serenità.
«Per quanto io possa stare male, non posso non accettare di riaverti.»
Uno schiocco di dita, oramai già le labbra di Bra danzavano con quelle di Goten.
Fidarsi di nuovo di lui non sarebbe stato facile, ma amarlo ancora di più da diventare possessiva e gelosa poteva dimostrarsi molto semplice.