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Autore: itsmorgana    13/09/2012    7 recensioni
era lo stesso posto, ne ero sicura. quello stesso posto dove passai tre infinite e infernali settimane, lo
scorso anno: quell’arco di tempo in cui assistii a tutte quelle cose a cui nessuno essere umano dovrebbe
mai assistere.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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going back. the memories hurt, but there's still hope.

Questo posto l’avrei ricordato sempre. L’avrei riconosciuto sempre e in qualunque stato si fosse trovato. E, ogni notte in quest’ultimo anno, aveva un posto fisso nella mia mente. Nei miei sogni: o meglio, nei miei incubi. Nella mia infinità di incubi. Era lo stesso posto, ne ero sicura. Quello stesso posto dove passai tre infinite e infernali settimane, lo scorso anno: quell’arco di tempo in cui assistii a tutte quelle cose a cui nessuno essere umano dovrebbe mai assistere.  Riuscivo a percepire l’odore del sangue, lo stesso che a quel tempo persisteva su gran parte del perimetro di questa foresta. Il suono di due spade che si incontrano in un duello, l’urlo di un pianto, riecheggiano nella mia testa come se fossero state catturate e lasciate a vivere in quel posto. Il calore delle fiamme ardenti, lo scorrere dell’acqua nel fiume, il rumore dei passi veloci nell’erbaccia, il tonfo sordo della morte: riuscivo a percepire tutto, come se fosse reale. Sentivo il mio corpo morire di calore e il dolore allucinante della bruciatura sul polpaccio, così come quella volta dove tutto prese fuoco. Era tutto reale, era avvenuto proprio qui, in questo posto. Le uniche differenze sono che tutto quel verde tanto amato delicatamente posato su ogni centimetro della foresta è stato spazzato via, e rimpiazzato con arida terra: è tutto arido intorno a me. L’aria gelida di inizio inverno penetra nella mia bianca e pallida pelle, pesante più di un roccia, scacciando tutto il calore di poco prima. Il cielo è grigio e tutto pare spoglio. Sto camminando lentamente, un piccolo passo dietro l’altro. Da ogni parte dove mi volto, un flashback di quella maledetta arena riaffiora, restando lì come un disco inceppato. Urla, pianti, echi del mio nome a tutto volume. Allungo il passo, presa dal panico, col cuore che batte a mille nel mio petto. Continuo a camminare sempre più veloce. Le spine presenti nel suolo mi bucano i piedi nudi: ma questo non mi ferma, continuo ad andare avanti, a salire su quella collina. Sto scappando. Scappo da quella cosa invisibile che vuole prendermi e riportarmi là, a un anno fa. Dai ricordi. Dalle anime dei 22 ragazzi morti che erano miei nemici quando tutto ebbe inizio, ma che ancora oggi vivevano nella mia coscienza. Le vedo rincorrermi, veloci come un lampo, armate: anime spoglie e grigiastre, facce cupe e assassine. Inizio a correre, spaventata, verso la cima della collina. Mai guardando indietro, avevo paura dei loro volti, dei loro sguardi pieni di vendetta.
E all’improvviso eccola lì, la vedo. Nel cielo si intravede un uccello volare e cantare liberamente, senza sottostare alle regole di nessuno. E’ una ghiandaia imitatrice: sembra felice mentre canta, come a incoraggiare che un giorno tutto sarebbe andato per il verso giusto. Mi incantai nel guardare una simile bellezza. Tutte le sensazioni che sentivo fino adesso sono sparite magicamente, anche quelle sagome che mi rincorrevano sono andate via. Nel cielo il sole fa capolino dalle nuvole grigie che persistevano poco fa, e tutto diventa più verde e luminoso, pieno di vita. Mi scappa un lieve sorriso mentre faccio una giravolta su me stessa per assaporare tutto di quel paradiso: sento ancora il calore delle fiamme ai miei polpacci, come mi faceva provare qel vestito che indossai poco prima di entrare nell’arena. Ma questo non arde come quello di poco prima, ma bensì è piacevole.
Questa ghiandaia imitatrice mi ha portato speranza: la speranza che un giorno andà tutto bene. Non dover più sottostare a nessuno e vivere liberamente, senza la costante paura che ti spingano in quell’abisso sanguinoso.
Adesso so cosa fare, voglio essere libera.
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Spazio Autrice.
bene, per prima cosa vi dico che non ho la più pallida idea di dove 
mi sia uscita questa os. boh, chi lo sa ahahah
poi vi volevo dire altre cosa. tipo il fatto che in questa os (se non avete capito) è katniss la protagonista, che
l'anno dopo torna nell'arena (sì, lo so che è impossibile, ma fate finta che non lo sia uù)e troppi ricordi la
invadono, ma katniss non si riesce a distruggerla facilmente ♥
detto questo, non mi resta niente da dire se non 'buona lettura!'. spero che questa os vi piace, e ditemi cosa ne
pensate in una recensione, bella o beurra che zsia. non mi offendo mica se dite che fa schifo ahahah ♥
bye bye, helens. (@rippahstyle on twitter c:) 

 

   
 
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