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Autore: londonici    13/09/2012    1 recensioni
Dopo 'riot! riot! riot!', riecco Hayley Smithson, sedici anni, alle prese con altri intoppi nella sua vita. Stavolta di portata decisamente maggiore. Il Ballo d'Autunno ha lasciato sulla ragazza un marchio decisamente indelebile, condannandola in modo meschino allo stesso destino di sua madre. Ora le domande sono tante, le paure troppe. Eppure, in un modo o in un altro, tutti quegli intoppi daranno il via ad una metamorfosi di vita completa - sempre con l'aiuto delle persone care a Hayley.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non ho mai sentito nulla di più strano.

Perché è strano quando la gente muore. Insomma, il giorno prima c'è, il giorno dopo no.

Perché è ingiusto quando la gente muore, non importa se fisicamente. Insomma, cinque secondi prima c'è, e cinque secondi dopo no. È strano. E ingiusto, aggiungerei. Forse l'ho già detto. Ma non importa a molti, in fondo. No? A me non importa più di tanto.

Le cose cambiano. È il tempo, è solo questione di tempo.

Cinque minuti, due secondi o dieci anni: solo tempo, questione di tempo. Sarebbe successo ugualmente.

È bastato un attimo. Beh, pazienza. Rimedierò allo sbaglio di qualcun altro senza troppe lacrime. Non servono, sono superflue.

Quindi, ho ragione di credere che il nostro vero nemico sia il tempo, e non la morte.

Insomma, io sono morta, diciamocela tutta. Ma sono ancora qui.

In realtà, sono stati quei pochi minuti a uccidermi. È stato il tempo il colpevole, non io. Non lui. Non posso prendermela con un drogato.

In realtà posso, ma non mi va. Non avrebbe senso.

Beh, se è per questo non posso prendermela nemmeno con il tempo. È inutile. È impossibile.

Sarebbe come fare una cosa contro natura. Come piangere senza lacrime, parlare senza emettere suoni, o gridare senza alzare la voce.

Un po' come è già successo: gridare senza alzare la voce. Contro natura, proprio come l'abominio che è già successo.

Le cose cambiano, è solo questione di tempo. Che importa della velocità con cui cambiano? Non importa a nessuno, perché non ci si può fare niente.

Ricordo bene com'ero quando ero viva. Viva dentro, quando ancora parlavo con Bryan e lui faceva stupide battutine su di me. Me lo ricordo bene.

Ma il tempo influisce anche su quello. Influisce sulle facce delle persone segnando linee profonde; e allora perché non potrebbe influire sui legami che intercorrono tra le stesse persone? Nulla di più facile, basta un niente.

Un secondo prima, uno solo... e magari niente sarebbe accaduto. È estremamente facile influire sui legami. È bastato un secondo sbagliato.

Andiamo: non avevo nulla da spartire con Jim. Ora non si può più dire lo stesso.

Invece, avevo molto da spartire con Adam. Ma il tempo, quello stronzo capriccioso, ha ficcato il naso. Tour o meno, era destino che lo allontanassi.

Mi ricordo bene di come fosse sapersi viva.

Destino beffardo, dovevi proprio ribussare alla mia porta?

 

- H

   
 
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