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Autore: Phantom Lady    13/09/2012    1 recensioni
In un certo senso il festeggiato non voleva ricevere il regalo di Arthur perchè era sicuro che fosse una qualche umiliazione circa il suo non essere una Nazione e doveva temerlo a maggior ragione visto che di invitati ce ne erano.
Accettò quindi riluttante il voluminoso regalo che il fratello gli offrì tutto contento - oh, brutto segno - e lo aprì tenendo su Arthur uno sguardo di sfida.
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2 settembre, compleanno di Peter Kirkland. Auguri Sealand, anche tu diventerai una Nazione! Oddio, non fate caso al penoso ritardo, ma mi sono ricordata del suo compleanno vedendo una fan art a lui dedicata xD (PS_ Non chiedetemi come mi è venuta un'idea del genere, non lo so neanche io... mi sono svegliata e... ah, non lo so, ma che importa?!)
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Inghilterra/Arthur Kirkland, Principato di Sealand/Peter Kirkland, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Auguri Hetalia!'
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La Nazione non riconosciuta~

In un angolo, gli adulti che parlavano di cose serie, nell'altro, i bambini che giocavano in maniera spensierata ad una festicciola di compleanno. Si rincorrevano per la villa d'Inghilterra, che teneva gli occhi fissi su ogni singolo marmocchio e controllando i loro movimenti loschi, senza curarsi di spezzare la gaudia atmosfera con i suoi gridi rauchi quando uno dei piccoli invitati faceva qualcosa di sbagliato. Per sicurezza aveva nascosto i pezzi preziosi della casa in camera sua, l'aveva chiusa a chiave - anche per evitare che un certo americano si infiltrasse - e cercava di godersi la festa infantile sostenendo un discorso più o meno serio con gli invitati adulti, particolarmente scocciati dalla presenza di alcuni uomini in miniatura che scorrazzavano come bestie al pascolo. Tutti meno che Alfred, che sembrava essere uno di loro - nonostante fosse una sottospecie di armadio a due ante - e si ridicolizzava davanti al silenzioso fratello (non si sa neanche se ha mai ricevuto un invito, lui) e altri,  i piccoli gridavano e giocavano ilari con lui, rincorrendolo e facendo ogni sorta di cretinata per bambini mentecatti. Arthur si portò la mano al viso, umiliato da quell'idiota e soprattutto incerto se fosse stato lui ad allevarlo - se non lo ricordasse nitidamente, probabilmente lo rinnegherebbe dal suo albero genealogico (e dire che ci era entrato per vie traverse).
Dopo essersi reso abbastanza ridicolo Alfred si gettò a terra esausto, immerso in una delle sue risatine fastidiose, mentre i ragazzi gli saltavano addosso e cominciavano a giocare sopra di lui.
America si rialzò di colpo e urlò:  « Regali, regali, cosa ti abbiamo portato, Sealand?! » domandò gioiso, come se la festa fosse la sua.
« B-beh » balbettò Arthur, ma Tino andò da Peter e gli diede una scatolina perfettamente impacchettata - probabile risultato del lavoro congiunto dei grandi nordici - e il festeggiato abbracciò l'amico, poi prese la scatolina tra le mani e l'aprì rapidamente, troppo curioso per apprezzare l'ammirabile manifattura del pacchetto.
« Ma questo è un... » e dalle labbra del ragazzo uscirono troppe parole complesse comprendenti numeri e lettere messe a caso giusto perchè fa figo di cui nessuno comprese il significato. Comunque, a giudicare dalla forma doveva essere un chip speciale o qualcosa che riguardasse l'elettronica in generale.
« Ame, cosa mi hai portato tu? »  domandò Peter, rivolto al bambino con corpo di adulto.
« Ma hai la mia immensa presenza, non ti basta?! » ridacchiò Alfred e Arthur si trattenne dal fare una battuta poco gradita.
Sealand fece un sorriso leggermente deluso e passò alla prossima: Wy. Un regalo molto interessante, ma date le doti artistiche di Peter una tavolozza professionale non era granchè come idea. Alfred, a causa del suo innato talento nella pop art newyorkese ne era un po' invidioso.
In un certo senso il festeggiato non voleva ricevere il regalo di Arthur perchè era sicuro che fosse una qualche umiliazione circa il suo non essere una Nazione e doveva temerlo a maggior ragione visto che di invitati ce ne erano.
Accettò quindi riluttante il voluminoso regalo che il fratello gli offrì tutto contento - oh, brutto segno - e lo aprì tenendo su Arthur uno sguardo di sfida. Tolse la carta e vide un Risiko formato gigante e già era pronto a spezzarlo in testa ad Arthur per la sua insolenza.
Inghilterra però lo incitò ad aprilre la scatola e gli indicò l' isola britannica e, vicina alla Francia, c'era una freccia che partiva dalla zona intorno al canale della Manica. "Principato di Sealand" stava scritto, con la calligrafia precisa e da lettera di Arthur. Era di gran lunga più elegante di quella di ogni altra Nazione.
Inghilterra notò con soddisfazione la felicità del fratellino nel vedere il suo nome spuntare alla pari - e anche superiormente - delle altre Nazioni. Peter abbracciò il fratello, cercando di nascondere tra i capelli le poche lacrime commosse che cadevano dagli occhi - capitava molto raramente che Inghilterra si dimostrasse gentile con lui, l’unica cosa che non aveva mai capito era che tutti i rimproveri che gli faceva nascondevano della premura. Arthur si alzò in piedi e il fratellino non toccò più terra, agitando i piedi un po' spaventato. Inghilterra lo strinse a sè, accennando un sorriso divertito sulle labbra per la reazione del fratellino.

Da quel giorno in poi Peter giocava in continuazione a Risiko con Arthur, che, ogni volta che perdeva, si sorbiva la risata di vittoria del fratello. Ma ad Inghilterra non interessava vincere, voleva solo riposarsi un attimo e stare con Peter, divertendosi nel vedere la sua espressione corrucciata e attenta. Probabilmente Sealand ci sperava davvero in una conquista così rapida del mondo. Se Arthur avesse davvero voglia di vincere riuscirebbe senz'altro nell'intento, dopotutto è stato un grandissimo colonizzatore, no?



****Note
Salve ^^ Vi propongo questo breve racconto per augurare un buon compleanno a Sealand... in ritardo Ma comunque xD So che vi sareste aspettati oggi un nuovo capitolo di L'ultimo enigma, per chi lo segue sa che non aggiorno giornalmente, ma che lo faccio quando mi capita. Nel caso non sapeste di cosa sto parlando non c'è problema, non siete mai in ritardo per informarvi ----> (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1217004 )
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Ah ah xD L'idea ora che ci penso non è neanche tutto questo granchè, ma volevo scrivere qualcosa del genere con Sealand, ovvio. Ma, come detto prima, mi sono totalmente dimenticata del suo compleanno e eccomi in ritardo di ben 11 giorni! Oddio che bello, ho fatto il mio record di ritardo! Spero solo che Sealand mi perdoni ç.ç Lo chiedo umilmente ç.ç E' stata una fanart a ricordarmi di lui, accanto c'era il suo compleanno e mi sono detta: Ooooops, è passato xD Ma almeno sono riuscita a pubblicare questa storia prima che fosse troppo tardi!
Ok, adesso devo dirvi che risponderò solo ai primi recensori perchè tra poco devo darmi da fare con lo studio dei verbi che non ho mai imparato ç.ç e preferirei non fare una brutta figura già il terzo giorno di scuola. Dunque auguratemi buona fortuna e commentate, risponderò solo ai primi, ma appena avrò finito di studiare e fare i compiti risponderò a tutti, quindi non vi preoccupate. Quando torno dallo studio voglio vedere qualche recensione, allietate quei miei poveri due neuroni che si saranno fritti durante lo studio!
Grazie a tutti
~ Spero di leggere qualche commentino da parte vostra ^^
Hasta la pasta
~
Phantom Lady

  
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