Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Antilla    13/09/2012    3 recensioni
Oggi è stato il mio ultimo 'primo giorno di scuola' è un bel mondo per festeggiarlo è stato scrivere questa.
One shot Klaine senza pretese.
Dal testo:
Ma la vista migliore arrivò quando il ragazzo si chinò leggermente verso di lui, indicando il posto vuoto con l’indice.
“Posso?” chiese Blaine.
A Kurt ci vollero alcuni attimi per riuscire a recepire la domanda. Era rimasto incantato quando due occhioni di un colore indefinito ,ma bellissimo, erano entrati nel suo campo visivo.
Caramello, miele e nocciola.
Dopo qualche secondo riuscì a biascicare qualcosa.
“Come? Oh si, certo.”
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Primo giorno di scuola al liceo McKinley.
Kurt è seduto a quello che è il suo banco da ormai 4 anni, ovvero l’ultimo della fila di destra; l’unica differenza che c’è con ogni primo giorno di scuola degli anni precedenti è che Rachel non è al suo fianco.
La ragazza in questione, la sua migliore amica, aveva lasciato la città da poco e Kurt ne sentiva già la mancanza, anche se si sentivano in continuazione. Il suo banco era tristemente vuoto per metà.
L a cosa che maggiormente spaventava Kurt dell’affrontare l’ultimo anno di liceo, non era il fatto di farlo da solo, senza Rachel, o che fosse troppo dura per lui; la sua paura più grande era il dopo: era ottenere il diploma di liceo e avere in mano un pugno di mosche. Dopo essere uscito da quella porta ci sarebbe stata la vita, quella vera, e Kurt era completamente terrorizzato all’idea.
Non sapeva che fare, che direzione prendere, da dove cominciare.
Stava giungendo l’ora di vivere il futuro e non solo di progettarlo.
Troppo perso nei suoi pensieri, o forse troppo occupato a sfogliare la sua nuova agenda, non si era accorto dell’entrata in classe di un nuovo compagno, lo stesso che adesso si stata avvicinando al suo banco. Kurt lo vide solo allora, mentre camminava tra le due file di banchi per raggiungerlo: lo squadrò da piedi a capo.
Indossava dei mocassini neri e una pantalone a sigaretta di un rosso scuro. Salendo ancora con lo sguardo, Kurt notò come la camicia bianca gli fasciasse bene gli addominali, il petto e soprattutto le braccia. Il tocco finale era dato dalla cravatta sottile che riprendeva il colore delle scarpe e quello del jeans. Si stupì di vedere qualcuno vestito così nella sua scuola.
Ma la vista migliore arrivò quando il ragazzo si chinò leggermente verso di lui, indicando il vuoto con l’indice.
“Posso?” chiese Blaine.
A Kurt ci vollero alcuni attimi per riuscire a recepire la domanda. Era rimasto incantato quando due occhioni di un colore indefinito ,ma bellissimo, erano entrati nel suo campo visivo.
 Caramello, miele e nocciola.
Dopo qualche secondo riuscì a biascicare qualcosa.
“Come? Oh si, certo.”
Kurt rispose senza rendersi conto più di tanto di quel che stava dicendo.
Solo quando Blaine si fu accomodato al suo fianco e iniziò a trafficare con la sua tracolla, Kurt si rese conto che quello sarebbe stato il suo compagno di banco.
“Io sono Blaine” esalò l’altro, voltandosi a guardarlo. “Non credo tu abbia sentito la presentazione, eri troppo impegnato a leggere. Sta tranquillo, non ti sei perso nulla, se non una scena imbarazzante”
“Ehm, si, non ero attentissimo. Comunque io sono Kurt” farfugliò il castano.
“Sei sicuro che non sia un problema che mi sieda qui? Se stai aspettando qualcun altro posso cercarmi un altro posto” continuò l’altro, più preoccupato del necessario.
“No, sono solo. La ragazza che l’ha occupato fin ora, la mia migliore amica, si è trasferita. E’ tutto tuo” rispose l’altro con forse più enfasi del dovuto.
Passarono le due ore successive in un assoluto silenzio, un po’ per ascoltare i prof, un po’ per mancanza di argomenti, intervallato di tanto in tanto da qualche sorriso reciproco. Quando la campanella segnò l’inizio della ricreazione, entrambi fecero un sospiro si sollievo e furono gli unici a rimanere seduti.
“Non ti ho mai visto da queste parti” esordì stavolta Kurt.
“Mi sono trasferito da poche settimane. Non conosco nessuno e in realtà ho un po’ di paura di non riuscire a conoscere qualcuno davvero” rispose Blaine.
“Perché? Mi sembri simpatico e gentile.”
“Oh.. grazie” esalò il riccio, arrossendo leggermente. “Nella mia vecchia scuola, quelli come me non ero accettati, quindi me ne stavo parecchio per fatti miei. Non so dove ho trovato il coraggio di chiederti di sedermi qui.”
“Non c’è problema, davvero, anzi mi fa piacere avere compagnia. Cosa intendi per ‘quelli come te’?? Mi sembri un ragazzo normalissimo” domandò l’altro, incuriosito.
“Mi ha visto? I mocassini parlando chiaro” disse guardandosi le scarpe “Io sono gay.”
Il castano scoppiò in una risata, che per guanto rumorosa, continuava ad essere cristallina.
“Sai cosa?” farfugliò il ragazzo tra le risate, tirando su e mostrando all’altro la coda di pelo attaccata ai suoi jeans “lo sono anch’io.”
 
 
D a quel giorno andare a scuola non fu poi così male.
Per entrambi la presenza dell’altro nella propria vita era qualcosa di sempre più importante e necessario. Iniziarono a vedersi anche fuori dalla scuola,per andare al cinema o a fare spese  e qualche volta anche per studiare insieme. Blaine si era mostrato a scuola tanto bravo quanto Kurt e la cosa non sorprese nessuno dei due. Avevano parecchie cose in comune, come per esempio un passato non del tutto limpido, ma che entrambi erano riusciti a lasciarsi alle spalle.
 
Durante una ricreazione, dopo un’ora di orientamento circa le possibili strade lavorative da seguire, Blaine rivolse a Kurt la domanda più spaventosa, ma allo stesso tempo semplice, che l’altro avesse mai sentito.
“Tu cosa vuoi fare quando il liceo sarà finito?” chiese limpidamente.
Per il castano furono attimi di panico puro.
Da quando aveva conosciuto Blaine, aveva accuratamente evitato il discorso sia con lui, sia con se stesso. L’ora di orientamento lo aveva però obbligato a pensarci, e così, tra una possibile facoltà universitaria e l’altra, aveva sperato che il suo nuovo migliore amico, o meglio il ragazzo per il quale iniziava a provare dei sentimenti, evitasse di fargli domande a riguardo.
Le speranze erano svanite e avevano lasciato spazio a una domanda fastidiosa ma lecita.
“Non lo so. Ho paura” rispose schietto.
“Ne ho anch’io, credo ne abbiano tutti, è normale” cercò di tranquillizzarlo Blaine. “Il futuro spaventa tutti. Comunque sia, non devi averne. Io ci sono.”
“Te ne andrai dopo l’esame di maturità. Come se ne andranno tutti. Non ci sarai” sentenziò l’altro.
“Non è così. Io ci sarò. Io voglio esserci.
 
E quella frase cambiò tutto.
Perché anche Blaine provava dei sentimenti diversi per Kurt.
Perché delle volte, mentre passeggiavano per strada, gli era venuta l’idea di prendergli la mano e stringerla. Così come aveva avuto voglia di baciarlo, quando era scoppiato in lacrime guardando per la centesima volta “The Notebook”.
Con quella frase, e con il sorriso che ne seguì, tutto cambiò per loro. E non ci fu bisogno di spiegarlo o di dirlo. Bastò guardarsi e sorridersi.
 
“Non ti viene voglia di tornare bambino, quando il futuro era ancora un pensiero sconosciuto?” chiese il castano, ancora leggermente turbato, ma entusiasta per la frase dell’altro appena ascolta con le orecchie e soprattutto appena sentita col cuore.
“Certo. Ma tu non hai anche voglia di vivere, anche se comporta il pericolo di sbagliare? Tu sei coraggioso” commentò dolcemente l’altro, sfiorando la mano di Kurt con la sua.
“Ci sarò anch’’io.  Te lo prometto.”
 
 
Like the little school mate in the school yard
We'll play jacks and Uno cards
I'll be your best friend and you'll be mine Valentine
Yes, you can hold my hand if you want to
'Cause I want to hold yours too
We'll be playmates and lovers
And share our secret worlds
 

 
 
Angolino di Pè
In occasione del primo giorno di scuola, ho scritto questa one shot, ovviamente Klaine, perchè non sono capace di altro.
Metto come nota AU perché il questo caso si far riferimento a una scuola di carattere italiano, come credo abbiate tutti ampiamente notato.
Spero vi sia piaciuto leggerla come a me scriverla.
Grazie mille se siete arrivati fin qui.
Grazie duemila se recensirete e mi direte cosa pensate di questa assurdità.
 
Se volete aggiungermi su face io sono Klainilla Criss.
Non credo ce ne siano tante.
 
_Pè
 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Antilla