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Autore: northernlight    14/09/2012    7 recensioni
..and I will try to fix you.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Try to fix me.




Il cellulare continuava a suonare all’impazzata, ma lui non poteva sentirlo.
Chris era sul palco, stanco. Era sul palco con gli altri tre per l’ennesimo concerto.
Ma suo pensiero era altrove; era preoccupato per Gwyneth. Non sarebbe mai dovuto partire.
Doveva rimanere con lei e la bambina e anche sospendere il tour per un po’.
Aveva fatto del suo meglio per starle accanto a mille e più kilometri di distanza.
Lui aveva bisogno di loro e loro di lui.

When you try your best, but you don't succeed. 
When you get what you want, but not what you need.
When you feel so tired, but you can't sleep,
stuck in reverse.


Durante il concerto sbagliò alcuni attacchi destando gli sguardi preoccupati dei suoi amici.
Durante l’encore, a cinque canzoni dalla fine del concerto, qualcuno - forse Jonny - gli chiese se stesse bene.
Forse rispose di sì, distrattamente, la testa altrove.
Era successo qualcosa, lo sentiva nelle ossa.
Doveva andare via da lì, non era il suo posto in quel momento.
Ma aveva uno spettacolo da finire;
il suo senso del dovere lo costringeva a riportare la sua presenza sul palco.
Aveva paura di lasciar trasparire le sue emozioni tramite la sua voce, aveva paura che risultasse tremolante.
Non successe. Nessuna voce tremolante.
Però le sue labbra diventarono salate a contatto con quella piccola, unica, solitaria lacrima.
Lacrima che venne fuori appena attaccò a suonare l’intro di Amsterdam.

And the tears come streaming down your face
when you lose something you can't replace,
when you love someone, but it goes to waste.
Could it be worse?


Lo spettacolo era finito.
Tra gli scroscianti applausi del pubblico corse fuori e incontrò due delle loro assistenti.
Ad una incaricò di fargli preparare una macchina che lo portasse subito in aeroporto e da lì un aereo per l’Italia.
All’altra spiegò la situazione, le chiese massima riservatezza e le chiese di avvisare gli altri.
La sua macchina era già pronta, in una mezz’oretta erano in aeroporto.
Provò a richiamare Gwyneth ma aveva il cellulare spento. Così come tutte le persone che potevano dirgli qualcosa.
L’aereo partì immediatamente e il lento ronzio dei motori velocemente lo fece precipitare in un sonno profondo.
Dopo quelli che gli parvero pochi minuti, fu svegliato dal pilota che lo affidava ad un ennesimo autista.
Conosceva l’albergo dove alloggiava sua moglie perciò vi si precipitò chiedendo di stare nella sua stessa stanza.
Le prime luci del mattino gli fecero compagnia appena entrato nella camera.

Lights will guide you home 
and ignite your bones
I will try to fix you.


Camera vuota, come già si aspettava. Non poteva andare da nessuna parte, non sapeva cosa fare.
I cellulari di tutti erano ancora spenti o non avevano campo.
Il tempo di svuotare il borsone con la sua roba e di chiedere dell’acqua per un po’ di tè caldo, la serratura della porta scattò.
Gwyneth entrò nella stanza e sussultò impercettibilmente quando lo vide, non si aspettava di trovarlo lì.
Chris pensò che fosse bella, bellissima come la prima volta che l’aveva vista.
Era bellissima anche con gli occhi arrossati e gonfi di lacrime.
Chris capì. Capì che quello di cui aveva paura si era irrimediabilmente avverato.
“Mi dispiace” fu l’unica cosa che riuscì a sussurrarle mentre le lacrime iniziavano ad affiorare. Le ricacciò indietro.
“Hai fatto tutto il possibile. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per stargli vicino” riuscì a stento a dire lei.

High up above or down below,
when you're too in love to let it go.
But if you never try you'll never know 
just what you're worth.


“Apple è con..con la baby sitter. Avevo bisogno di un paio d’ore per riprendermi e per organizzare tutto.
Mamma non può farcela da sola” aggiunse poco dopo.
Era appena tornata dall’ospedale, suo padre era morto lì poche ore prima.
Gwyneth scoppiò a piangere e Chris sentì una morsa gelida attanagliargli le viscere e il cuore.
La borsa che Gwyneth stringeva cadde con un rumore secco. Chris le corse incontro e l’abbracciò.
La strinse a se così forte che gli facevano male le braccia e solo in un secondo momento pensò che poteva farle male.
Ma a lei non importava; le si era aggrappata, come se fosse l’ultima volta che l’avrebbe visto.
Un raggio di sole danzava sui biondi capelli di sua moglie mandando riflessi dorati ovunque.

Lights will guide you home 
and ignite your bones
I will try to fix you.


Rimasero così, in quel preciso posto, per un’eternità o almeno così parve loro.
Nessuno fiatava. L’aria silenziosa era spezzata solo dal sommesso singhiozzare di Gwyneth.
Gwyneth così fragile tra le braccia di Chris che se l’avesse lasciata cadere, si sarebbe frantumata al suolo.
Gwyneth scossa dai singhiozzi, col respiro mozzato da quelle lacrime amare e irrecuperabili.
Chris continuava ad accarezzarle la testa mentre le lacrime iniziavano a rigare anche il suo volto.

Tears stream down your face
when you lose something you cannot replace
Tears stream down your face and I.


Provò ad alzarle il viso per poterla guardare, ma lei continuava a nascondere la testa nell’incavo del suo collo.
Poteva sentirla mentre respirava, mentre prendeva fiato tra un singhiozzo e l’altro, inalando l’odore di Chris.
Non riusciva più a vederla in quelle condizioni, non riusciva per niente.
“Cosa posso fare? Dimmi cosa posso fare, Gwyneth” le sussurrò tra le lacrime.

Tears stream down your face
I promise you I will learn from my mistakes.
Tears stream down your face and I..


Chris continuava a tenerla stretta tra le braccia finché lei alzò finalmente il viso e mise i suoi occhi negli occhi del marito.
Era persa. Chris poteva leggerglielo nello sguardo; era persa e aveva bisogno di tornare a casa.
Aveva bisogno di riprendere in mano la situazione, la sua vita.
Di tornare lentamente a quello che era. Di stare meglio, di ricominciare a mangiare e a dormire come si deve.
“Dimmi cosa posso fare, cosa devo fare. Perché io..io..” ripeté Chris.
“Solo..solo abbracciami. Sei l’unica cosa che può consolarmi adesso” disse Gwyneth continuando a guardarlo negli occhi.
Chris la strinse più forte che poteva; voleva farle sentire la sua anima nella sua per quanto fosse possibile.
Poi la baciò così dolcemente che a Gwyneth ricominciarono a scendere copiose le lacrime. Poi sorrise tranquilla.
“Sono pronta, torniamo a casa” disse decisa.

Lights will guide you home 
and ignite your bones
and I will try to fix you.
  
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