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Autore: May_08    14/09/2012    5 recensioni
"La verità era semplicemente che stavo male dentro. Lo stomaco mi si contorceva al solo pensiero di quelle immagini e il groppone mi saliva in gola, impedendomi di respirare. La verità era che sapevo di non poterlo mai avere. Non l’avrei mai avuto. Non sarebbe mai stato mio."
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Spazio autrice.
Ragazze mie eccomi! :D Scusate il ritardo ma sono stata impegnata con gli esami all'università -.- e non ho avuto neanche il tempo di postare questo capitolo, pronto da una vita! ODIO PROFONDO! Mi sono dovuta ridurre a pubblicare il tutto nel cuore della notte XD Comunque, eccoci giunti al 17esimo capitolo! :D
Mie care qui la faccenda si fa tosta e interessante! XD Ma non voglio spoilerare niente ;) non vi resta che leggere e farmi sapere che ne pensate! *_*
Vi ringrazio di cuore per le recensioni e per il sostegno! *_*
Vi adoro!
Ringrazio anche le 14 persone che tengono la storia nelle preferite, le 21 nelle seguite, le 5 nelle ricordate e le 3 che mi hanno inserito come autrice preferita! *_*
GRAZIE DI VERO CUORE!
Ringrazio in anticipo chi leggerà e commenterà!
Un bacio e a presto!
May
ps: l'immagine sotto NON MI APPARTIENE e NON E' USATA A SCOPO DI LUCRO!



Can't Have You







17.


Melanie



Sbuffai sonoramente, dopo aver gettato il pranzo nella pattumiera per poi dirigermi con rapidità verso l’aula delle lezioni. Ero sfinita, era solo il 12 di Dicembre e quelle stramaledettissime vacanze tardavano ad arrivare. In quegli ultimi giorni tutto sembrava più tranquillo: Nick, come al solito, era sparito e a me non poteva far altro che far piacere. Lentamente mi stavo abituando alla sua “assenza”, aiutata anche dalla scuola, che mi assorbiva totalmente ed anche grazie a Chad. Dopo quel famoso bacio che ci eravamo scambiati, lui mi chiese di essere la sua ragazza, ma io non ero molto convinta. Perciò, decisi di temporeggiare, rifilandogli la scusa di aver bisogno di rifletterci su, mentre lui aspettava pazientemente la mia risposta. Nonostante tutto, Chad continuava a darmi attenzioni, mi stava sempre intorno e a me quel fatto, in fondo, non dispiaceva più di tanto. Alla fine, forse era proprio quello di cui avevo bisogno: avevo bisogno solo di sentirmi apprezzata… amata.
-MEL!-
Riconobbi il suono di due cristalline voci che mi chiamarono all’unisono.
Alzai gli occhi al cielo disperata. Era una continua persecuzione, ma che avevano tutti con me quel periodo? Preferivo restare un’anonima ragazza qualunque.
-Ehilà ragazze!- esclamai leggermente imbarazzata.
Lizzie ed Allie mi si pararono davanti, con aria minacciosa.
-Che c’è?- domandai, sorpresa.
-Dovremmo chiedertelo noi! Ci spieghi cosa diavolo sta succedendo?-
Le guardai meravigliata, per poi tornare sui miei passi, cercando di ignorarle. Non avevo voglia di dare spiegazioni, perché dovevo sempre giustificarmi?! Erano fatti miei, punto.
-Niente! Che volete che succeda!- gridai, esasperata.
Allison mi si piazzò di fronte, portando le mani sui fianchi, cominciando a fissarmi in cagnesco. Lizzie, non fu da meno.
-Melanie Jane Ebbel- tuonò la prima, con tutto il fiato che aveva in corpo. Un brivido mi attraversò la spina dorsale, scuotendomi un po’. Detestavo che mi chiamassero con il mio nome per intero, che nervoso, che orribile suono!
-Esigiamo sapere che cosa vai combinando in questi ultimi tempi!- continuò Allie, furiosa.
Restai in silenzio, senza saper bene cosa dire. D’accordo, non avevo detto nulla né dell’incontro con Nick né di tutto quel trambusto con Chad ma a mettere il bando sulla mia vita sentimentale se ne occupò il resto del corpo studentesco, visto che mi stavo vedendo con un ragazzo assai popolare. Era normale che Lizzie ed Allie si fossero offese per aver saputo tutto dagli altri ma io non avevo molta voglia di parlare.
Insomma, c’era un continuo via-vai di pensieri per la mia testa, un'immensa confusione che mi riduceva ad un rimbambimento totale. Chiedevo solo un po' di comprensione, almeno da parte loro, accidenti.
La mia vita in quegli ultimi due mesi non aveva più senso, non riuscivo a crearmi un nuovo equilibrio, mi sentivo come sospesa in un limbo, come se stessi percorrendo sempre la stessa strada, tornando inesorabilmente al punto di partenza. Non vedevo via d’uscita da quello stato di abbandono e indifferenza assoluti. Era un circolo vizioso, dal quale non riuscivo a staccarmi. Tutto si era fermato a quel giorno, per me.
Capivo di sbagliare, capivo di essere una stupida perché stavo lasciando che tutto andasse a rotoli solo per lui. Eppure, non mi sentivo in grado di reagire… non ancora perlomeno.
Tornai con lo sguardo sulle mie amiche e socchiusi gli occhi. Non avrebbero mai compreso quello che tenevo dentro.
-Sentite, io non lo so cosa sto facendo ok? E’ che Chad mi ha spiazzato, mi ha lasciato senza parole e… ammetto che non mi dispiace affatto che mi ronzi intorno-
-E come la metti con Nick?- domandò Lizzie, a bruciapelo.
Quel nome mi dava il voltastomaco.
-Non è affar mio… lui è solo uno stupido e come tale, merita un’idiota al suo fianco. Non poteva scegliere rappresentante migliore di quella che si porta dietro- sputai quelle parole, quasi come fossero veleno.
-Mel non dovresti stare appresso a Chad se la questione di Nick ti preme ancora così tanto- annunciò Allie, allargando le spalle.
Avevo sentito abbastanza, quello era troppo.
-QUEL JONAS NON RIENTRA NELLE MIE PRIORITA’! Chiaro?!- gridai infuriata.
Loro rimasero interdette, a bocca aperta, senza riuscire a muovere un muscolo. Quando mi resi conto di ciò che avevo appena detto, mi vergognai. Ero solo una bugiarda.
Le fissai ancora un po’, indecisa sul da farsi, dopodiché girai i tacchi e me andai. Neanche io credevo a quello che dicevo, figuriamoci se gli altri mi avrebbero preso sul serio.
Strinsi i pugni ancor di più a quei pensieri e giurai a me stessa che da quel momento in poi, avrei smesso di essere così patetica.
In fondo al cuore, però, mi maledissi più che mai perché ero solo una povera illusa: mentivo sapendo di mentire.

Nick



Ero piuttosto nervoso quel pomeriggio. Stavamo per andare a fare le prove, ma io ero completamente su un altro pianeta, non riuscivo a concentrarmi, non riuscivo a stare attento per più di due minuti. Me ne stavo zitto ad accordare la chitarra, mentre Joe e Kev sistemavano gli altri strumenti. I miei fratelli si accorsero della mia totale assenza, ma fecero finta di niente. Avevo come la sensazione che, ormai, avessero perso le speranze nei miei confronti.
Anch’io le avevo smarrite, figuriamoci loro. Specialmente dopo aver capito cosa volessi veramente, dopo aver capito di volere Mel a tutti i costi, le possibilità di riconquistarla erano andate a farsi allegramente benedire. Per non parlare che di mezzo c’era anche Miley e la stampa e la carriera ed i fottutissimi gossip.
Maledizione.
Stavo per scoppiare, volevo gridare come un matto, solo per dare libero sfogo a tutto il malessere.
Lasciai scappare un lungo sospiro e cercai di scansare quei pensieri: dovevo focalizzarmi sulla musica.
-Ora basta!- proruppe Joe, nel bel mezzo del silenzio di quella stanza.
Alzai gli occhi su di lui, incerto. Si avvicinò a grandi falcate verso di me e mi si inginocchiò di fronte.
-Tu hai un problema!-
Roteai gli occhi al cielo e Kevin sghignazzò.
-Fantastico Joe! Sei uno attento, complimenti cioè non ci era arrivato nessuno! A quanto pare il tuo cervello non se ne sta sempre in standby!- esordì mio fratello maggiore.
-Non avevo finito di parlare, cretino! E poi, se fossi in te, non parlerei di cervello visto che i pochi neuroni che ti sono rimasti giocano a freccette!- continuò Joseph stizzito.
Sorrisi anch’io a quel punto.
Il mezzano tornò con lo sguardo su di me e riprese fiato.
-Parliamone Nick! Avanti!-
Voleva davvero che ne parlassi?! No non avrebbero capito.
-Joe senti io…-
-Nick quella fogna potresti spalancarla anche per parlare non solo per cantare come un usignolo in festa!- mi interruppe Kevin.
-Siamo i tuoi fratelli, porca miseria! Con chi dovresti confidarti se non con noi?!- domandò, Joe cercando di convincermi, seguito a ruota da Kevin che annuiva istericamente.
Cominciavano a farmi paura quei due.
-Non è questo il momento di discuterne!-
-Invece sì, stupido! Dobbiamo risolvere questo problema ok?! Altrimenti manderai in rovina anche la nostra carriera se non ti riprendi! Nick ma ti sei visto? Sei apatico, sei lavativo, sei indifferente a qualsiasi cosa, sei assente, sempre con la testa tra le nuvole, sembri uno che è appena uscito da un centro di riabilitazione psichiatrica! Guardati! Sei trascurato e pallido. Fattelo dire: sei proprio un cesso! Come pensi di continuare a restare sulla cresta dell’onda in questo stato indecente?!-
Joe sembrava davvero preoccupato per me, mentre mi diceva quelle cose. Ero ridotto così male?
-Avanti Nick… cosa c’è che ti da così tanto pensiero?- intervenne di nuovo Kevin.
Li guardai sconcertato, non sapendo che fare.
Era inutile sviare il discorso, ormai era inevitabile.
Inclinai il capo sulle ginocchia e affondai le mie mani in mezzo ai capelli. Non ce la facevo più, volevo davvero parlarne con qualcuno. Presi coraggio e sollevai la testa.
-Ho perso la testa per Melanie. Credo di essere… credo di… amarla e l’ho capito solo ora-
Loro restarono muti alle mie parole, finché Kevin scoppiò in una fragorosa risata.
-Sei in ritardo di sei o sette anni fratello! Ne avete di perspicacia da vendere voi due eh?!- disse lui, divertito.
Joe lo fissò male poi si girò di nuovo verso di me.
-E’ tutto qui?!-
Lo guardai male. Come poteva domandare una cosa del genere?! Quel “tutto qui!” era la mia dannatissima vita.
-Cosa?! Ti rendi conto che rappresenta per me sto "tutto qui" che dici tu? Razza di scemo!- strillai, arrabbiato.
-Frena! Non stavo sminuendo i tuoi sentimenti… l’ho detto solo perché è una cosa tanto semplice da risolvere e tu stai qui a complicarti la vita!-
-Che dovrei fare?? Illuminami genio del male!- mi avventai di nuovo su di lui, mentre Kevin restò a guardare.
-Andare da lei e dirglielo. FINE- concluse Joe.
Cominciai a ridere nervosamente. Come la faceva facile lui!
-Certo come no! Mi presento, dopo tutto quello che ho combinato e le dico: “Ciao Mel sono Nick il tuo ex migliore amico! Volevo dirti che ti amo! Perdonami ti prego e resta con me per il resto della tua vita!”- dissi con la voce da melodramma e mimando il tutto con gesti epici.
-Bravo! L’enfasi è quella giusta!-esclamò Kevin, battendo le mani.
-Non fai ridere-
-Nick sei così cieco da non esserti accorto di quanto lei sia innamorata di te?!- riprese Joe
Possibile che Mel ricambiasse i miei sentimenti? No, non era credibile.
-L’ho capito perfino io!- intervenne ancora Kevin.
Sospirai.
-Ammesso, per assurdo, che sia come dite voi come la mettiamo con tutto quel casino che è successo tra noi?! E Miley? E i giornali?-
-Semplice: parla con Miley e spiegale come stanno le cose, la stampa verrà a conoscenza della vostra storia finita ma non è detto che debba per forza sapere tutti i dettagli di questa faccenda e per quanto riguarda Mel… beh, basta che le parli come hai fatto adesso con noi e sono sicuro che sarà tutto ciò che desidera sentirsi dire da tempo. La cosa principale però è prima scaricare Miley poi viene Melanie- continuò Joe.
-E se dovesse rifiutarmi?-
-Non lo farà- disse Kevin
-Come fai a saperlo?-
-Nick il bello addormentato qui sei solo tu!-
Mi ammutolii, incapace di dire altro. Veramente era possibile che Melanie mi amasse?!
Calò il silenzio per un attimo e quando stavo per aprir bocca, Miley spuntò sulla soglia della nostra camera.
-Ciao ragazzi!-
Saltellò verso di me, stampandomi un bacio sulle labbra.
-Che fai qui?- domandai freddo.
-Tua madre mi ha detto che ancora non andavate a fare le prove così sono salita a salutarvi!- annunciò raggiante.
Joe e Kevin, che nel frattempo si erano seduti sul letto, si alzarono.
-Noi andiamo a finire di accordare gli strumenti, vi lasciamo soli- disse Joe, calcando quelle ultime parole. Varcarono l’entrata della stanza e chiusero la porta alle loro spalle. Era il mio momento.
Miley, non appena loro scomparvero, mi saltò letteralmente addosso ma io la scansai subito.
-Nicky amore cosa c’è?- domandò lei spaesata dal mio gesto.
-Dobbiamo parlare-
A quel punto lei si allontanò da me e incrociò le braccia al petto, guardandomi seria.
-Che succede?-
Feci un bel respiro e cacciai la grinta.
-Miley… tra noi è finita-


***




Camminavo frastornato per i corridoi della scuola. Non avevo chiuso occhio per colpa di Miley che, come mi aspettavo, non prese bene la mia decisione di separarci. Quando le dissi che non volevo più stare con lei, cominciò a piangere come una disperata e a stento riuscii a mandarla via da casa mia. La sera mi tempestò di messaggi, così come la notte, costringendomi a spegnere il telefono ma il pensiero di tutto quel disastro non mi fece riposare per niente. Dovevo avere una faccia terribile ma non mi importava: quello era il grande giorno, avrei confessato a Melanie i miei sentimenti per lei. Niente e nessuno avrebbe permesso di mandare a monte il mio piano.
Ripassai a mente quello che i miei fratelli mi suggerirono di fare. Così, l’ora di pranzo era arrivata e mi diressi di nascosto nelle vicinanze del suo armadietto. Sapevo che lei, di solito, posava i libri prima di andare alla mensa, sarebbe stato il momento perfetto, nessuno ci avrebbe disturbato perché tutti stavano a mangiare.
Mi nascosi proprio dietro l’angolo che dava sul suo armadietto, fin quando, come previsto non la vidi avvicinarsi. Mi misi con le spalle contro il muro, cercando di prendere fiato. Il cuore mi batteva all’impazzata, non riuscivo a tenerlo a bada. Feci capolino, fissandola da lì in silenzio, mentre risistemava le sue cose. Era stupenda, stavo di nuovo viaggiando con la mente. Tornai a nascondermi, sentivo che non ce l’avrei fatta.
“Ora basta Nick, sii uomo!”
Decisi di andare ma quando stavo per avviarmi spuntò Chad dall’altra parte del corridoio e si dirigeva dritto da Melanie.
Quel dannato rompiscatole, sempre in mezzo ai piedi!
Per fortuna nessuno dei due si era accorto di me, così cominciai a spiarli. Quando lei lo vide allargò le labbra in un grande sorriso. Il mio cuore perse un battito.
A stento riuscivo a sentire quello che lui le sussurrò. Avvampai per la rabbia e la gelosia, mi balenò in testa l’idea di fare un’entrata trionfale e disturbare quel pallone gonfiato, ma quando presi coraggio tutta la mia spavalderia sfumò in un attimo.
Accadde tutto così in fretta: Chad l’avvolse tra le sue braccia e la baciò.
Mi bloccai, pietrificato da quella scena e lo stomaco mi si aggrovigliò tutt’insieme. Non sentivo più niente, né dolore né gioia. Niente.
A malapena riuscii a deglutire e rimasi immobile a fissare quella scena. Di colpo, mi sentii invaso da una tristezza infinita e il respiro era diventato irregolare. Non sapevo se tremavo per il disgusto o per la forte fitta al cuore. Non potevo crederci.
Lo sapevo che quegli idioti di Joe e Kevin mentivano: lei non provava niente per me, come avevo potuto solo immaginarlo?!
L’avevo persa davvero, non potevo fare più niente.
Ero stato uno stupido e ormai nessuno me l’avrebbe più ridata indietro.
La “mia” Melanie non sarebbe mai stata mia.
  
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