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Autore: KatSobrev    14/09/2012    7 recensioni
"Dopo tutto questo posso dire di essere felice davvero. Ora posso esserlo. Senza paura che succeda qualcosa che rovini i nostri momenti. Ora ci siamo solamente io e lui. E dobbiamo goderci la nostra storia, il nostro amore... come non ci è stato permesso di fare fino ad ora."
Fanfiction principalmente basata su Nina e Ian (Nian) ma ci saranno anche gli altri attori del cast ;)
E niente, metto il rating giallo perché nella storia ci sono -per ora- pochissime scene più spinte delle altre, ma in ogni caso prima di una scena "hot" vi avviserò io all'interno di quel determinato capitolo.
Spero leggerete la storia e spero di non deludervi. :3
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dolore alla testa.
Dolore alle gambe.
Dolore alle braccia.
Dolore dappertutto.
Solamente un gran dolore, la vista annebbiata..
Sto tentando di aprire gli occhi da un paio di minuti e mi sento ancora in una bolla lontana da tutto quello che mi circonda.
Aprendo gli occhi ho visto Ian, Candice, Paul e Zach intorno a me.
Sembra che io mi trovi in ospedale, ma prima di riuscire a capire che cosa stia succedendo i miei occhi hanno ceduto di nuovo.
E adesso se li apro vedo tutto sfuocato.
Non sento nulla, tranne una voce maschile molto lontana che richiama il mio nome.
Ma poi sento qualcosa di morbido che tocca la mia pelle e all'improvviso mi rendo conto che è Ian
che mi lascia un dolce bacio sulla fronte.
E ora qualcosa di bagnato arriva sulla mia guancia.
Una goccia d'acqua?
Devo capire che cosa sta succedendo.
Devo aprire gli occhi.
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei tentativi di aprire gli occhi, senza successo.
Ma la settimana volta finalmente ci riesco.
Ed ecco che quel buio si trasforma in una visione bellissima.
Il suo viso così vicino al mio.
I suoi occhi puntati nei miei.
Il suo respiro arriva sulle mie labbra.
E poi noto che ha gli occhi lucidi e una leggera riga che gli bagna il viso.
Ian piange?
Ian sta piangendo per me?
Ma un altro rumore interrompe quel intenso scambio di sguardi.
« Ian, come sta? »
Una voce femminile. Girando il viso verso la porta vedo che sta entrando Candice che appena mi vede si avvicina velocemente al mio letto.
Ian passa con un mano sul viso per nascondere le lacrime e poi guarda Candice.
« Ha.. ha appena aperto gli occhi. »
Un'espressione felice si dipinge sul suo volto e ad un tratto i suoi occhi si illuminano tornando a guardarmi.
« Vado a dirlo agli altri e all'infermiera! »
Candice strilla e il suo piccolo urlo mi rimbalza in mente come un suono acutissimo.
Ian si siede sulla sedia vicino a me e mi prende la mano sorridendo.
« Nina.. hai aperto gli occhi.. »
Il suo è quasi un bisbiglio e nella sua voce oltre che felicità percepisco preoccupazione, paura, incertezza.
« ..Bene.. » Grazie a Dio riesco a parlare, finalmente sembra che io mi stia realmente riprendendo.
« Cosa mi è successo, Ian? »
« Nina, hai avuto un'incidente poi ti hanno fatto un paio di operazioni e sei stata quattro giorni senza praticamente muoverti. Ora per fortuna ti sei svegliata. »
« I-Ian che cosa mi hanno fatto? Dove mi sono fatta male? »
« .. Nina.. »
« Ian, per favore.. »
« Ti hanno tolto un pezzo dell'auto di quel ragazzo dalla gamba, ti hanno messo dei punti, ti hanno ingessato il braccio e fasciato la testa, dove hai presto una bella botta sull'asfalto e hai perso molto sangue. Ma ora non importa Nina, l'importante è che tu stia bene. »
« Quant'è che sei qui? »
« Da quattro giorni. » Sgrano gli occhi e mi alzo leggermente mettendomi a sedere con la schiena appoggiata contro il muro.
« Ian sei qui dalla sera dell'incidente? »
« Sì.. non mi sono mosso, Nina. Sono stato qui ogni secondo questi quattro giorni. Non ti ho mai lasciata sola. »
« Ian tu sei pazzo! Perchè l'hai fatto? » Sorrido anche se un po' mi dispiace sapere che sia rimasto qui, non ha potuto farsi una doccia o mangiare per bene..
« L'ho fatto perchè.. beh Nina perchè io.. »
« Ecco è sveglia! »
Candice che tempismo. Davvero ottimo, direi. Ovviamente sto dicendo sarcasticamente.
Proprio ora doveva portarsi tutto il cast dietro e interrompere me e Ian proprio quando lui stava parlando sinceramente con me?
« Ehi, Dobrev! »
Tutti si avvicinano a me e iniziano con le domande mentre Ian lascia la mia mano e si alza dalla sedia allontanandosi.
Passano una ventina di minuti in cui mi diverto a chiacchierare con i miei amici, anche se il mio sguardo non si sposta da Ian che è vicino alla finestra a fissare chissà cosa fuori da essa.
« Scusate? Avrei bisogno di restare da solo un attimo con la signorina Dobrev. »
Entra un uomo di mezza età con i capelli rasati, un po' di barbetta e un camice bianco. Sicuramente sarà il dottore.
E ovviamente sarà qui per parlarmi.
« Certo! » Parlano quasi tutti insieme ed escono immediatamente la stanza facendo tornare un silenzio allucinante tra quelle quattro mura bianche.
Solo allora noto Ian ancora alla finestra, ma lo lascio stare. Lui può ascoltare. Quando il dottore mi guarda interrogatorio mettendo lo sguardo su Ian faccio un cenno con il capo facendogli capire che è tutto ok. Il dottore acconsente e si avvicina al mio letto restando in piedi, Ian lo segue e si mette dall'altro lato del letto appoggiando una mano sulla mia spalla.
« Vede signorina Dobrev.. con l'incidente il suo corpo ne ha risentito molto. Ha avuto lesioni gravi, la botta alla testa le ha causato molti problemi, ha perso un sacco di sangue, si è rotta il braccio anche se non è molto grave, però tutto questo insieme non ha aiutato in bene il suo bambino. »
Fermi tutti!
Mio bambino? CHE COSA?
« Scusi dottore, quale bambino? »
La vista inizia di nuovo ad annebbiarsi e il mio cuore inizia a battere talmente forte che sembra voglia uscire dal petto.
« Non lo sa signorina? Lei è incinta di un mese ed è strano che non se ne sia accorta.. »
A dire il vero nell'ultimo mese avevo passato talmente tanti alti e bassi che non mi sono accorta di nulla.
Ma come diamine è possibile che io sia incinta?!
« Dottore, però mi sembra impossibile, io non ho avuto rapporti di nessun tipo con nessuno da mesi. »
« Signorina mi dispiace, ma l'ecografia parla chiaro. Lei è incinta da un mese, non chieda a me come sia possibile. »
« E.. e.. il bambino sta bene? »
Anche se sono sotto shock devo sapere come sta il mio possibile e inaspettato bambino.
« E' quello che ero venuto a comunicarle, purtroppo con l'incidente il suo corpo ha fatto fatica a tenere in vita lei, ma non è stato in grado di reggere due vite, per cui purtroppo lei ha.. »
« ...perso il bambino.. » sussurro sottovoce.
Ho perso qualcosa che nemmeno io sapevo di avere! Com'è possibile che fossi incinta senza saperlo? Com'è possibile che io abbia perso il mio bambino?
Non può essere vero, vi prego ditemi che è un incubo.
Il dottore se ne va e io resto impietrita in quella posizione.
Solo allora il mio pensiero torna su Ian e girandomi lo vedo seduto sulla sedia che fissa un punto a caso sulla parete di fronte a lui.
Ha gli occhi sbarrati.
L'espressione è vuota, il suo sguardo è triste, privo di senso.
Le sue mani tremano e vedo che respira a fatica.
Ma la situazione non è messa meglio per me.
Da quando il dottore se n'è andato i miei occhi sono diventati lucidi e subito dopo tutto il dolore che mi tenevo dentro è uscito fuori con un fiume di lacrime.
Singhiozzi dopo singhiozzi mentre il mio corpo sprofonda tra le lenzuola di quel letto.
« I-Ian.. I-I-Ian.. »
Faccio fatica a parlare, a dire qualsiasi cosa che non sia il suo nome.
Ovviamente senza smettere di piangere o singhiozzare mentre resto immobile a guardarlo.
Lui cerca di riprendersi e si gira verso di me alzandosi dalla sedia per sedersi accanto a me sul letto e stringermi in un abbraccio.
Non so nemmeno se lo fa per lui o per me.
Non so nemmeno perchè lui sia tanto sconvolto ma sembra che si stia riprendendo dallo shock di quelle parole pronunciate qualche attimo fa.
« Nina.. Shh... Shh.. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene, te lo prometto. »
Lo stringo forte tra le mie braccia mentre lui con una dolcezza infinita mi accarezza i capelli senza mai lasciare il mio corpo dannatamente debole in questo momento.
Scioglie l'abbraccio e si sistema meglio sul letto appoggiando la schiena contro il muro e stendendo in avanti sul letto le gambe.
E' nella mia stessa posizione, vicino a me.
Mi prendo e mi circonda il corpo con un braccio.
Io appoggio la testa su di lui e gli circondo la vita con una mano senza aggiungere altro.
Mi lascio cullare da lui, dai suoi dolci baci, dalle sue carezze, dalle sue parole sicure mentre il mio pianto continua silenzioso bagnando la sua maglietta.
Cullata da tutto ciò e dal dolore, dal rimpianto, dalle domande e dai dubbi, stranamente, mi addormento.
Sento delle mani che mi accarezzano la schiena con una delicatezza unica.
Alzo la testa e guardo il suo viso.
I suoi occhi.
Le sue labbra.
Mi sono addormentata tra le sue braccia e chissà quanto tempo è passato, ma fuori c'è già buio e lui è stato così premuroso da non muoversi da lì.
E' rimasto in silenzio, tenendo il mio corpo tra le sue braccia e lasciandomi dormire mentre lui chissà quant'è che non riposa.
« Ian.. dovresti andare via e riposare. »
Finalmente trovo un po' di forza per parlare. Anche se dentro sono ancora distrutta per quello che m ha detto il dottore.
Ero incinta e non lo sapevo.
Ho perso un bambino di cui non ne sapevo l'esistenza.
Ho perso qualcosa che non sapevo da dove provenisse.
Eppure al solo pensiero di aver perso un qualcosa di mio, un qualcosa che si trovava dentro di me, che cresceva dentro di me, che si nutriva grazie a me, che viveva grazie a me... mi viene voglia di urlare scappando. Sperando solamente che sia una finzione.
Almeno c'è Ian qui vicino a me che si prende cura di una ragazza che sta male.
E sinceramente non lo immaginavo così dolce e premuroso.
« Nina tu hai ancora bisogno di me e non me ne andrò finchè non saprò che stai bene. »
« Credo che non succederà molto presto, Ian. Quindi puoi andare, tranquillo. »
« Nina sono qui per te, ok? E devo pensare alla tua felicità.. »
Ecco che quelle parole mi fanno tornare in mente il suo discorso “lasciato in sospeso” di prima.
« Ian, anche prima avevi detto qualcosa del genere.. che cosa volevi dirmi? Mi hai lasciata perplessa.. »
« Il resto del cast è andato via, ho detto loro che hai solamente bisogno di riposo e che starò io qui con te.. »
« Ian, questo non c'entra nulla. Parla, ti prego. Ho già abbastanza dubbi e domande per la testa, non voglio averne altri.. »
« Nina.. io.. io non posso. Se ti dico quello che dovrei dirti cambierebbero troppe cose, le nostre vite sarebbero stravolte completamente e sarebbe tutto troppo complicato. Non pensarci. Fai finta di nulla. »
Mi alzo liberandomi del suo braccio e poi mi giro con il busto guardandolo.
« Ian non puoi passare due settimane a comportarti come il mio migliore amico poi all'improvviso mi sveglio in ospedale e scopro che hai passato quattro giorni su una sedia sperando che io apra un occhio. Sono stanca. E non m'importa quanto quello che devi dirmi mi stravolga, mi possa ferire o quanto sarà complicato poi.. voglio sapere che cosa devi dirmi. Perchè io provo qualcosa di evidente per te e non ce la faccio più. »
Parlo tutto d'un fiato e mi lascio cadere un'altra lacrima sul viso.
Penso continuamente al mio bambino, quello che avevo fino a pochi giorni fa ma nonostante il dolore voglio togliermi il peso dell'argomento “Ian e me” lasciato in sospeso troppo a lungo dopo quella notte.
« Io.. io ti amo. Ecco cosa dovevo dirti. Ho passato quattro giorni facendo giri in questa stanza, dormendo su una sedia, mangiando solamente qualche brioche o panini e bevendo caffè ogni due ore per stare sveglio e non crollare. E tutto per te. Perchè quando sei quasi morta ho capito quanto vali per me, ma dato che ci ho già provato una volta e ricordiamo entrambi la tua reazione, volevo sprecarti pure questo noioso discorso. »
Resto di sasso a quell'affermazione.
Dopo il “Io ti amo” il resto è stato completamente rimosso dalla mia mente. Mentre quelle parole si ripetono nella mia mente, uccidendomi.
« Ci conosciamo da tre settimane.. »
« Non importa Nina. Mi sono bastate per innamorarmi. L'amore per me non ha età, non ha confini, non ha un limite di giorni dopo i quali si può capire di essere innamorati. Io credo nell'amore a prima vista, credo nel destino, credo in noi. »
Questo è Ian? E' davvero Ian quello che ho conosciuto tre settimane fa?
“Nina buttati!”
Ecco, è inutile continuare a negare quel legame che sento verso di lui.
E' inutile nascondermi, la prima volta me ne sono pentita e non me lo lascerò sfuggire un'altra volta.
Mi avvicino lentamente al suo viso e lui contemporaneamente al mio.
E poi le nostre labbra si incontrano schiudendosi in un bacio più passionale.
Questi pochi istanti mi fanno perdere nel tempo.
Mi sembra di essere in paradiso.
L'ho baciato tante volte ma questa volta entrambi sappiamo cosa proviamo. Io in realtà non so se il mio è amore ma so che Ian mi piace, che è un uomo meraviglioso, che è stato con me quando ne avevo bisogno e so anche che ora che sono con lui dopo tutto questo tempo mi sento più felice. Più protetta. Più sicura.
Mi sento finalmente forte. Importante per qualcuno.
E tutti i miei pensieri si dissolvono per secondi infiniti. Il mio dolore viene sostituito dalla felicità anche se appena lui si allontana dalle mie labbra mi sembra di pedere una parte di me e di tornare di nuovo sul pianeta terra, dove, la mia vita, in questo momento, è uno schifo.


Angolo dell'autrice

Eccomi qui con questo nuovo capitolo!
Vorrei chiarirvi mooolte cose ma dato che sono le tre del mattino e sto morendo di sonno cercherò di fare in fretta xD
Prima cosa: so che molti si aspettavano che Candice fosse quella incinta ma ho scelto Nina per due motivi: il primo è che
se fosse stata Candice i nostri Nian sarebbero restati distanti per un'altro motivo ancora e sinceramente volevo lasciarli un
pò insieme. E secondo motivo: più avanti questa storia mi servirà. Ora non sarà detto altro su questo bambino, ma
più avanti capirete tutto :3
Seconda cosa: Nina non è "superficiale" riguardo al bambino, ma dopo il suo pianto per la stanchezza si addormenta e
quando si sveglia deve fare i conti con altri sentimenti. Anche se il dolore per il bambino c'è ancora, nel prossimo capitolo
vedremo un pò meglio come si sente lei rispetto a questa cosa e poi si vedranno anche i suoi sentimenti in proposito.
Non è rimasta indifferente.
Terza cosa: I sentimenti di Ian non escono all'improvviso.
Quel ''ti amo'' non è messo lì tanto per, ma perchè i suoi sentimenti sono maturati sempre di più e vedendo Nina in
quelle condizioni, capendo che potrebbe perderla per sempre.. ha realizzato che ci tiene tantissimo a lei.
Quarta cosa: Ricordate la seconda anticipazione che avete trovato nel capitolo precedente a questo? Quella di un dialogo
di Nina e Ian (tanto penso l'abbiate capito)? Bene, non me ne sono dimenticata solamente che questo capitolo era troppo lungo
per poterci mettere dentro anche questa storia, nel prossimo sarà messo in ballo un'altro problema della nostra Nina, ma
tranquilli, la loro sofferenza presto finirà e poi per un pò di tempo sarà tutto rose e fiori (diei che era il momento, poverini xD).
Comunque ora ho sonno, aspetto tante recensioni, pareri ecc. e ringrazio tutti i miei lettori! Ciao, ciao. <3
  
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