Oook, lo so che dovrei postare la seconda parte di 'Learn to love' ma sto già lavorando al primo capitolo, non preoccupatevi! Intanto volevo postare questa, magari non è un granchè, ma mi piaceva...
Quindi...Leggete e ditemi che ne pensate!!





Una lacrima. Due. Quattro.
Sono così veloci che ci rinuncio.
Chiudo gli occhi e lascio che cadano giù.
Giù, dove alla fine del loro percorso il marmo freddo le accoglie.
Mi chino lentamente e accarezzo con la punta delle dita l’iscrizione sulla tua lapide, tutto ciò che mi resta della donna straordinaria che amavo.
 
Brittany Susan Pierce.
[1994-2018]
Un unicorno è qualcuno che sa di essere magico e non ha paura di mostrarlo.
 
Sorrido lievemente.
Avevo scelto io quella frase, l’avevo scelta proprio due anni fa.
E continuo ancora a venire qui a leggerla ogni volta che ne ho l’occasione.
Perché due anni fa una parte di me è morta insieme al tuo corpo freddo, steso sull’asfalto.
E pensare che stavi tornando dalla tua famiglia, da me e da…
 
“Mamma!!”
 
…Valerie.
 
“Sì, amore?”
“Quindi la mamma è un angelo, giusto??”
“Certo, piccola.” rispondo con altre lacrime che minacciano di uscire.
“Ma allora io ho solo una mamma??”
 
Guardo silenziosa quella bimba, anche lei in procinto di piangere.
Senza parlare la stringo a me.
 
“Quando dico che mamma Brit è un angelo non lo dico per dire, è vero. Lei da lassù ti protegge, non ti lascerebbe mai. Lei è sempre nel tuo cuore, capito??”

Annuisce e torna a guardare la tua foto. Poi corre a osservare le altre tombe vicine.
Dio, siete identiche.
Gli stessi capelli dorati; gli stessi occhi azzurro cielo in cui mi perdo sempre; lo stesso faccino irresistibile; lo stesso fisico da ballerina (Sai che l’altro giorno ha fatto il suo primo saggio?? Che stupida, già… Tu sai tutto).
Ma lei non è come te.
Lei è fragile, e come mamma ho il dovere di proteggerla.
Ma come faccio da sola??
 
“Dammi un segno, un sostegno, Brit… Dammi un angelo.”prego ad occhi chiusi.
 
Apro gli occhi lentamente.
Che mi aspettavo, un miracolo?
Mi alzo, intenzionata ad andarmene e sbatto contro qualcuno.
Quel ‘qualcuno’ finisce per terra, con me stesa sopra.
 
“Oddio, scusi, non volevo!”
“No, stia…” si ferma guardandomi. “…tranquilla.”
 
I nostri occhi si incrociano.
I nostri sguardi si incontrano.
E’ impossibile.
 
“Rachel…”
“Santana!”
 
In un attimo vengo avvolta dalle sue braccia e da una cascata di capelli castani.
Profumano di buono, come profumavano i tuoi…
 
“Mi dispiace tanto per Brittany. Io… Non lo sapevo, giuro!” si giustifica.
 
Le prendo la mano e sorrido.
 
“Tranquilla.”
 
Non riesco a dire altro, perché la mia bimba viene verso di noi.
Mi ero quasi dimenticata.
Mi guarda incuriosita e poi va da Rachel, strattonando la sua gonna.
Lo sguardo dolce di lei mi fa spalancare la bocca.
 
“Tu sei l’angelo che ci ha mandato mamma B??”
“Come?” chiede confusa.
“Mami ha chiesto a mamma Brit un angelo, tu somigli tanto ad un angelo, lo sai?” dice ancora Valerie.
Sorrido imbarazzata.
Non sa quanto ci ha azzeccato quella pulce.
 
“Tu sei Valerie?”
“Sì! E tu?”
“Io sono Rachel Berry.” risponde sorridente.
“La cantante??? Quella famosa?? Ooooh!!!”
 
Rachel ride dolcemente e le scompiglia i capelli biondi.
Tu facevi sempre così…
Il suo sguardo poi torna a me.
Mi rivolge un sorriso raggiante e mi accarezza una guancia.
Resto impalata, mentre la piccola Valerie scappa in macchina, è una peste.
Ma ogni volta che la guardo capisco come ho fatto a resistere senza te.
 
“Ti manca tanto, eh?”
”Devo superarla.”
“Già. Lei vuole così.” dice sicura, osservando l’orizzonte.
 
Mi avvicino lentamente.
Avverto le sue labbra piegarsi in un flebile sorriso.
Si gira, quando ormai siamo a pochissimi millimetri di distanza.
Inevitabilmente, accade.
Le nostre labbra si poggiano sulle mie in un tocco leggero.
Poi i nostri sorrisi uniti.
 
“Vorresti.. conoscere meglio Valerie?”
“Mi piacerebbe tanto.” sussurra ancora sulle mie labbra.
 
La prendo per mano e andiamo a casa insieme.
Valerie è stanca e si addormenta sul divano, insieme a Rachel che le raccontava una favola.
Le prendo il libro che aveva ancora aperto sulla pancia, e lascio un bacio sulla fronte a tutte e due, sorridendo davvero forse per la prima volta.
 
“Grazie Brit.”