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Autore: bambolinazzurra    14/09/2012    7 recensioni
"Salve, mi chiamo Roxas e sono un Nessuno. Oggi voglio raccontarvi il motivo per cui ho abbandonato l’Organizzazione per riunirmi a Sora."
Ebbene sì, questo è il vero motivo per cui Roxas ha lasciato l'Organizzazione.
Attenzione, lettori e lettrici, una volta aperta questa pagina non potrete più pensare a Roxas e agli altri Nessuno nello stesso modo! Siete pronti a scoprire i retroscena più perversi dei nostri cosiddetti "cattivi"? Siete pronti a scoprire perchè cavolo Roxas non abbia cambiato idea quando Axel l'ha praticamente pregato di restare?
Ma soprattutto: siete pronti a restare sconvolti per la demenza - e demenzialità - di questa fan fiction? Beh, siete nel posto giusto!
N.B. Rating arancione non per scene yaoi (o het) vere e proprie, ma per battute a doppio senso e discorsi sessuali, oltre che qualche imprecazione.
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: DiZ, Nessuno, Organizzazione XIII, Riku, Roxas
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days, Kingdom Hearts II
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Salve, mi chiamo Roxas e sono un Nessuno. Oggi voglio raccontarvi il motivo per cui ho abbandonato l’Organizzazione per riunirmi a Sora.
No, non stavo cercando risposte, sapevo benissimo perché il Keyblade avesse scelto me e avevo anche un’idea molto precisa di tutto il resto – l’Organizzazione, gli Heartless, Kingdom Hearts.
Vi chiederete perché io l’abbia fatto.
Perché mi stavano facendo diventare matto, tutti quanti! Vi sembra che non abbia senso? Allora cominciamo con il caro Superiore.
Che ne pensate voi di uno svitato che, appena sono nato – avevo poche ore di vita – prima mi ha dato un nome e poi mi ha proposto di unirmi a lui per avere uno scopo? Non parlava certo di Kingdom Hearts, ve lo dico io! Fate solo caso alla sua scelta di parole e capirete!
E comunque quello era solo l’inizio, in quel posto proprio tutti hanno cercato di portarmi a letto almeno una volta!
Axel? Lui è stato una costante di tutta la mia vita nell’Organizzazione. Non ha mai fatto mistero della sua attrazione nei miei confronti, ma se non altro non è mai stato troppo esplicito o squallido. No, si limitava a offrirmi gelati e a guardarmi intensamente mentre li mangiavo. Rimanga tra noi, ma è per questo che ho sempre morso la tavoletta al sale marino invece di leccarla. E nonostante tutto lui continuava a fissarmi adorante mentre mangiavo. Penso che il ragazzo sia un po’ masochista, ma è ok, in fondo è stato davvero il mio migliore amico.
Ma ritorneremo più avanti sull’argomento.
Parliamo di casi più eclatanti.
Larxene e Marluxia? Loro volevano la mia chiave. E no, non parlo del Keyblade!
“Ti dispiacerebbe mostrarmi quel Keyblade?” mi ha chiesto una volta Marluxia, mentre eravamo in missione d’allenamento. Ma non stava guardando le mie mani, no.
“Come pensi di imparare a usare la magia se continui a portarti appresso quella chiave gigante?” mi ha schernito Larxene, fissandomi spudoratamente tra le gambe e leccandosi le labbra.
Mi chiedo chi le abbia parlato delle mie dimensioni… Forse mi ha spiato sotto la doccia! Cagna pedofila!
Vexen? Fa venire i brividi e non solo perché ha il potere del ghiaccio.
“Oggi sei tutto mio, Roxas!”. Vi dice niente? Urgh, non fatemici pensare…
Lexaeus? Lui dimostra il suo interesse picchiando la gente. E che cos’ha fatto durante la nostra prima – e fortunatamente unica – missione insieme? Mi ha colpito! Insegnarmi i Limiti, come no!
Xaldin è diventato scontroso quando l’ho respinto e ha iniziato a dire che l’amore è una sciocca debolezza umana. Devo averlo davvero ferito, quasi mi dispiace… anzi, no!
Luxord diceva spesso che conquistare una persona è come giocare a poker: questione di abilità, ma anche di fortuna. Mi dispiace, con me ti è andata male, caro, ma consolati, ti resta sempre una buona mano… la tua!
Zexion è stato meno peggio degli altri: essendo un intellettuale era più per l’amore platonico. Non che mi abbia mai davvero convinto la sua proposta di “… leggere insieme poeti latini in camera mia”. Da “Da mi basia mille” di Catullo si sarebbe potuti facilmente passare al “De Arte Amandi” di Ovidio!
Vogliamo parlare di Saïx? Lui era uno dei più inquietanti: mi fissava con quegli occhi vuoti e faceva disegnini osceni di noi due sulla sua inseparabile cartellina delle missioni. Tantissime volte Axel mi ha salvato dalle sue grinfie. Nessuna sorpresa, dunque, che quei due non siano più in buoni rapporti!
Xigbar è l’altro che non vorrei mai incontrare in un corridoio buio, con quella benda sull’occhio e l’abitudine di camminare sul soffitto piuttosto che sul pavimento come le persone normali. Il sangue di solito gli va tutto in testa, ma quando mi vede e mi chiama “tigre” giuro che il suddetto sangue sconfigge anche lui la forza di gravità, non so se mi spiego. E non chiedetemi come lo so, perché questa è una storia che io non voglio raccontare e voi non volete sapere.
No, credetemi, non volete!
Demyx invece è stato uno spasimante quasi gradevole, anche se un po’ pigro. Nelle nostre missioni insieme mi faceva fare tutto il lavoro, un po’ per pura e semplice indolenza, un po’ perché gli piaceva un sacco guardarmi combattere. Spesso per “aiutarmi” mi bagnava completamente con una piccola cascata d’acqua. Lui mi trovava eccitante con i vestiti tutti appiccicati al corpo e per me era un sollievo, perché quella dannata tunica nera mi lasciava sempre accaldato e boccheggiante durante i combattimenti.
E se per caso i vestiti bagnati mi facevano sentire troppo freddo, a posteriori, potevo sempre rivolgermi ad Axel per farmi riscaldare…
Ehi, levatevi quei sorrisetti dalla faccia, Axel ha il potere del fuoco. Fuoco = calore. Malpensanti!
Poi ovviamente c’era lei, Xion. All’inizio ha cercato di prendere il posto di Axel, fallendo miseramente. Era piagnucolosa e appiccicosa; aveva bisogno di supervisione costante. E il fatto che il mio nome sia stato la sua prima parola? Quanto è cliché questa cosa?
Comunque alla fine mi sono affezionato al piccolo guaio ambulante, è diventata come una sorellina per me. Ma sfortunatamente per lei io non sono per l’incesto. Alla fine l’ho dovuta fare fuori perché ha cercato di unirsi a me, letteralmente. A buon intenditor…
Quella è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso – a Demyx sarebbe piaciuto questo paragone – e ho deciso di andarmene da quel manicomio criminale. Non più “Il Mondo Che Non Esiste”, per me, ma “Il Mondo Che Non Sarebbe Mai Dovuto Esistere”!
Ovviamente Axel ha cercato di trattenermi, avvisandomi che avrebbero cercato di distruggermi.
Mi dispiaceva un po’ non poterlo più vedere, ma non ce la facevo più. Non avrei mai dimenticato tutto ciò che aveva fatto per me, comunque. Anche perché ora avrei dovuto comprarmi il gelato da solo. Comunque effettivamente volevo lasciarmi alle spalle anche Axel, perché ultimamente aveva preso la pessima abitudine di non darmi più grosse pacche sulla schiena, come i primi tempi, ma sul sedere! Così gli dissi quelle parole che ormai sono leggendarie.
- Nessuno sentirebbe la mia mancanza –
Sono sicuro che tutti voi sappiate la prossima battuta. Beh, preparatevi a un brusco risveglio, perché ora conoscerete un piccolo retroscena…
- Non è vero! Io la sentirei –
Fin qui tutto da copione, giusto? Era stato così dolce che avevo quasi cambiato idea e deciso di rimanere con lui. O meglio ancora, l’avrei convinto a scappar via con me, visto che era il male minore, davvero!
Ma poi lui scoppiò a ridere sguaiatamente.
- Ahahahah! L’hai capita, Rox? – disse sputacchiando, nel tentativo di trattenersi – Io la sentirei perché sono un Nessuno! E “Nessuno” sentirebbe la tua mancanza! –
Mi sbattei una mano sulla faccia. Era davvero troppo!
Lo tramortii con una mazzata di Keyblade in testa e me ne andai.
Poi incontrai quel Riku e lo sconfissi. Mugolò in tono effeminato che gli piacevano un sacco i ragazzi più forti di lui. E lì mi fregò perché mentre ero intento a rabbrividire per il disgusto lui scatenò il proprio potere oscuro e mi fece svenire.
Quando rinvenni ero in una specie di laboratorio segreto e Riku e un tipo di nome DiZ stavano parlando di cosa fare di me. Rimasi immobile ad occhi chiusi, sapevo che non avrebbe avuto senso ribellarmi. Sono impulsivo, ma non stupido, ero in netta inferiorità numerica!
Mi misero in una Crepuscopoli virtuale, dove DiZ avrebbe aspettato il momento propizio per farmi suo. E anche di Riku, probabilmente.
Comunque la città virtuale non era tanto male, avevo degli amici fantastici: Hayner, Pence e Olette, che mi difendevano dalle avances di quel cretino di Seifer che, con la scusa degli allenamenti di struggle, cercava di mettermi le mani addosso. Quanto avrei dato per ficcargli uno dei miei Keyblade dove non batte il sole! Ma purtroppo DiZ me li aveva inibiti. Figlio di un Simile!
Poi un bel giorno la città fu invasa dai suddetti Simili e io riuscii finalmente a evocare un Keyblade. Uno solo, ma per il momento era sufficiente. Combattei per difendere Seifer e i suoi amici, anche se sono dei cogl… ehm… degli imbecilli. Non potevo mica lasciarli in preda ai Simili!
Quando fu tutto finito vidi i miei amici che mi guardavano male. Dovevamo andare in spiaggia! Accidenti! Corsi da loro per scusarmi e Hayner mi diede un pugno in faccia. Ow! D’accordo, forse me l’ero meritato.
Il giorno dopo ci fu il torneo di Struggle – o, come lo chiamo io, l’arte di farsi cascare le palle di dosso, eheheh – e io e Hayner chiarimmo. Poi lui cercò di baciarmi. Tu quoque, Hayner? Urgh… forse avevo passato con Zexion più tempo di quanto pensassi.
Proprio mentre stavo per respingerlo il tempo si fermò e comparve Axel, con un cerottone a forma di X in testa per nascondere il bernoccolo che gli avevo causato.
- Le cose non sono cambiate più di tanto, eh, Roxas? –
Finsi di non ricordarmi niente, perché sapevo già il motivo per cui lui era lì e non avevo alcuna intenzione di tornare indietro. Lasciatemelo dire, sono un bravo attore. Però fu lusinghiero vedere come Axel  sfidò DiZ per riavermi indietro. Ma il momento passò.
Un paio di giorni dopo DiZ decise che ormai ero pronto a riunirmi a Sora. Accidenti, detesto quel tipo bendato! Non mi ha fatto nemmeno salutare i miei amici! E poi comparve di nuovo Axel, che stavolta aveva avuto l’ordine di eliminarmi, se non l’avessi seguito al castello.
Ops…
Il tempo si fermò di nuovo e Axel rimase pietrificato. Ghignai e gli buttai il retro dell’odiosa tunica nera sulla testa. Poi gli abbassai i pantaloni. Così, giusto per fare lo stronzetto. Ehi, niente male! Quasi quasi mi pentii di non avergli mai permesso di… No, Roxas, NO! Cattivi pensieri! Che ti salta in mente?! Dovevo affrettarmi, il mio destino mi attendeva.
E poi le mie vacanze estive erano finite…
E ora sono dentro Sora da un po’ di tempo e nonostante io sia “intrappolato” qui, sto comunque vivendo tante nuove, entusiasmanti avventure.
- Oh, Roxas, non sapevo che avessi passato così tanti momenti difficili – sta dicendo Sora.
Un momento: lui riesce a percepire i miei pensieri?!
- Sciocchino, sei una parte di me, certo che riesco a sentirti!
Beh, questo è imbarazzante…
- Oh, Roxas, è così bello averti dentro di me!
WTF?
- Non esserne così sorpreso. Sono contento che tu abbia scelto me, piuttosto che qualcun altro. Ora staremo per sempre insieme, nessuno potrà più dividerci, amore mio!
YAAAARGH!

FINE

Ok, spero che non mi odierete per aver dissacrato tutta l'Organizzazione e in generale gran parte dei personaggi di 358/2, ma mi è venuta l'altra sera l'ispirazione per questa cazzata colossale e non potevo resistere alla tentazione di pubblicarla e vedere cosa ne avreste pensato voi amici di EFP...
Mi auguro che vi abbia divertito almeno un pochetto! ^^
  
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