Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: SilentWings    14/09/2012    2 recensioni
Gilbert Nightray guardava con aria di sfida il pacchetto di sigarette che giaceva sul tavolo di fronte a sé. L’oggetto in questione se ne stava appoggiato sul piano con aria apparentemente innocente, ma Raven poteva sentire dentro la sua testa una vocina dolce come il miele che ripeteva “Coraggio, fumale. Che male può farti una sigaretta in più?”
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Oz Vessalius, Xerxes Break
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gilbert Nightray guardava con aria di sfida il pacchetto di sigarette che giaceva sul tavolo di fronte a sé. L’oggetto in questione se ne stava appoggiato sul piano con aria apparentemente innocente, ma Raven poteva sentire dentro la sua testa una vocina dolce come il miele che ripeteva “Coraggio, fumale. Che male può farti una sigaretta in più?”
Gil sospirò. Lo sapeva benissimo che anche stavolta sarebbe stato difficile resistere più di qualche ora senza il piccolo cilindro di carta tra le labbra. Con aria risoluta, cercò di pensare ad altro. Si guardò intorno: Alice ronfava profondamente, tra le mani ancora un osso, evidente rimasuglio della merendina improvvisata una mezz’oretta prima. Oz, al suo fianco, si era appisolato con la testa a penzoloni, rischiando di cadere dal divano. All’altro capo del tavolo, Break e Sharon erano impegnati in una partita a carte. L’albino continuava imperterrito a divorare dolci di ogni tipo, incurante dello sguardo carico di astio di Raven puntato addosso. Quel maledettissimo clown era la causa della sua dipendenza, era lui che, diversi anni prima, lo aveva convinto a fumare la sua prima sigaretta.
I ricordi si affacciarono alla mente di Gil straordinariamente nitidi.
Break che gli offriva di provare una sigaretta. Il disgusto provato al sentire il sapore amaro del tabacco sulla lingua. Il tentativo di rendere il fumo più piacevole usando sigarette al cioccolato. E infine la dipendenza vera e propria, quella che lo spingeva a cercare di continuo il pacchetto rettangolare che teneva sempre nella tasca della giacca. Gilbert sospirò: eppure Break era il primo ad essere in preda alla dipendenza, tra di loro. Per un po’osservo il frenetico movimento della mano destra dell’albino, che portava tra le sue labbra un cubetto di zucchero dopo l’altro. Come facesse il Fantasma dagli Occhi Rossi a ingoiare quelle quantità insostenibili di glucosio senza provare particolare sete o mal di stomaco, era ancora un mistero per tutti.
Eccolo lì, pensò Raven con una punta di invidia, a trangugiare schifezze come suo solito, indisturbato. A lui nessuno dice mai che deve smetterla. Abbassò lo sguardo sulle mani, e vide che tremavano. Di lì a qualche secondo, lo sentiva, le sue dita sarebbero andate a frugare nella tasca della giacca, come dotate di volontà propria, in cerca di nicotina. Stavolta però sarebbe stato diverso: aveva promesso a sé stesso che avrebbe resistito, e avrebbe vinto il suo vizio.
Sì, ma… aveva cercato per ben otto volte di smettere di fumare, e con ogni mezzo. Ogni volta partiva pieno di buoni propositi e, puntualmente, tutti questi bei sentimenti lo abbandonavano allo scoccare delle prime ventiquattro ore di astinenza. Trangugiò, guardando l’oggetto del desiderio appoggiato sul tavolo. La voglia di afferrarlo ed accendere un fiammifero era quasi insostenibile. Chiuse gli occhi. Doveva farlo per Oz: il fumo passivo non fa bene ai bambini. O meglio, al corpo di bambino appartenente al suo padrone venticinquenne.
Notando le reazioni del giovane dagli occhi dorati, sul viso di Break comparve un sorrisino ben poco rassicurante. “Oh, Gilbert-kun ha deciso di smettere di fumare, vedo. Ne, che espressione corrucciata.” L’albino cominciò a parlare con tono espressivo accompagnandosi con gesti degni di un attore drammatico. “Ecco di nuovo il nostro eroe all’attacco, per la nona volta. Ce la farà Raven a liberarsi del suo ignobile vizio? Misteeeero.” Break si alzò, prendendo il pacchetto di cartoncino tra le mani, ed estraendo una sigaretta, prima di sventolarla davanti al naso del Nightray. “Chi-lo-sa-se-ci-riuscirà   ̴?” scandì.
“Break… ti prego…” rantolò il ragazzo, cercando di fermare il movimento sinuoso delle mani del Mad Hatter.
“Ne, Gilbert-kun, questa sigaretta sembra proprio deliziosa… Sarebbe un vero peccato lasciarla lì sola soletta…”
“Break, maledetto! Finiscila di tormentarmi così!” Raven prese a rincorrere l’uomo dagli occhi rossi, che dal canto suo si divertiva alla grande, per riprendersi il prezioso tesoro.
“DAMMELA, BREAK!” ruggì Gil, senza smettere di correre urtando sedie e mobili.
“Ma non avevi detto che era ora di chiudere col fumo?” Break schioccò più volte la lingua in disapprovazione, senza però mandar via quel sorrisetto sardonico dalle labbra “Mancanza di coerenza, Gilbert-kun!”
Senza fiato, Raven si accasciò sul pavimento, stremato. Alzò appena gli occhi e vide davanti a sé un paio di stravaganti stivali bianchi. Non ci pensò due volte e li afferrò, tirando con tutta la sua forza, fino a finire in posizione supina, con un consistente peso sul petto. Break. Nel tentativo di ammortizzare la caduta con le braccia, le mani di Break avevano artigliato la camicia di Gil, causando l’apertura di alcuni bottoni, mentre il peso dei due corpi aveva colpito e fatto cadere una sedia con gran frastuono.
La prima cosa che Gil vide, aprendo gli occhi dopo la caduta, fu lo sguardo sanguigno e beffardo di Break. Voltò il capo e incontrò due occhi verdi e allucinati. Quelli di Oz, che, evidentemente destato dal fracasso della sedia che cadeva, si era ritrovato davanti una scena inquietante: Break a carponi sopra il corpo di Gil, la cui camicia era visibilmente sbottonata. Entrambi erano ancora sudati e ansimanti dalla corsa, e il Mad hatter teneva tra le dita una sigaretta, con aria vittoriosa.
Il giovane Vessalius si tirò a sedere di scatto. “G-Gil? Mi faresti la cortesia di spiegarmi cosa diamine state facendo voi due lì sul pavimento?”
Prima che Gilbert potesse dire qualsiasi cosa, Break si intromise “Oh, stavo solo cercando di liberare Raven dalle sue voglie dannose per la salute.” A quelle parole, Sharon portò un fazzoletto alla bocca, cercando di non scoppiare a ridere e mascherando abilmente l’impulso con un colpetto di tosse discreto.
Oz spalancò ancora di più gli occhi. “Gil, mi devi delle spiegazioni…”
Raven sospirò, sconfitto. La parlantina di Break aveva fatto anche stavolta il suo dovere mettendolo in un una condizione decisamente imbarazzante.
Rubò il cilindro di carta dalle dita dell’albino e si alzò, prendendo con sé un pacchetto di fiammiferi.
Sì, aveva davvero bisogno di una sigaretta.
                                        
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: SilentWings