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Autore: Betta_cha    14/09/2012    2 recensioni
"Cosa stava rimpiangendo quindi? Lo aveva rifiutato, stava andando avanti...
Andando avanti. Parole oscene. Non era mica morto!!
Eppure gli sembrava di esserlo almeno un po'."
Le solite paranoie, le solite scuse...
- 8059 Yamamoto x Gokudera -
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“ Il suo mondo sembra già scritto e io non ne faccio parte, o almeno non di quella parte di cui vorrei far parte.”
Non voleva la gloria dei suoi homerun, preferiva le carezze che gli avrebbe riservato dopo averlo posseduto e i baci; una stupida palla non poteva compensare.
Cosa stava rimpiangendo quindi? Lo aveva rifiutato, stava andando avanti...
Andando avanti. Parole oscene. Non era mica morto!!
Eppure gli sembrava di esserlo almeno un po'.
Perchè mai lo aveva rifiutato poi? Orgoglio?!? Troppo facile!!
Paura? Sicuramente più plausibile; e ora sapeva solo che, beh, era stato giusto così.
“Oh! Le luci blu e verdi! WOW!!
Uhm, devono essere fuochi d'artificio oppure la birra ha fatto troppo effetto …”
Si trovò a ridacchiare, mentre camminava a stento, ubriaco e disperato : non poteva accettare che l' idiota avesse una ragazza e contemporaneamente era felice di avere una scusa per dimenticarlo.
Si rese conto di essere probabilmente l'unico della città a non pensare ai festeggiamenti in corso, troppo impegnato a crogiolarsi nel suo dolore e a non trovarsi faccia a faccia con il suo problema più grande.
Infatti era proprio all'angolo ad aspettarlo, con la sua nuova fiamma.
Fece per voltarsi ma fu intravisto; l'imbarazzo lo fece bere e finire addosso a qualcuno in bicicletta, per poi farlo cadere in un cespuglio e farlo vomitare.
Dire che si sentiva uno schifo era decisamente poco, ma tornare a casa gli sembrava impossibile : non sapeva nemmeno dov'era!
“ P**** Eva che schifo” - riuscì solo a lamentarsi; in effetti non aveva poi molto da dire o da esprimere, e di questo era convinto per ogni cosa : non aveva nulla da offrire a nessuno. Men che meno amore.
Era anche un pessimo braccio destro.
La vita faceva schifo insomma.
“ Già proprio uno schifo del c****” - brontolò ancora.
“Ehi, Gokudera?” - piano delicatamente.
“ Mmmh, sta zitto. Odio quella parte di me che parla con la tua voce, quindi sta zitto” - nemmeno accorgendosi che il giocatore di baseball gli era di fianco.
“ Ti porto a casa” - perentorio.
“ Fai cosa?! Sei una voce, anche se sembra che tu abbia le gambe e sia anche piuttosto carino, sei una voocee . Una-v-o-c-e!” - lo canzonò, troppo ubriaco.
“ Okeey” - lo caricò in spalla e lo portò a casa.
Gokudera continuò ad inveire per tutto il viaggio e si calmò solo arrivati a casa per esordire con un : “ Beh se sei così muscoloso, puoi anche fare sesso”.
Sogghignò alla faccia sconvolta per poi passare all'attacco : giù i pantaloni e giù le mutande dell'altro, si piegò in ginocchio e fece quello che aveva sempre sognato nelle notti in cui il rimpianto era più acuto.
Yamamoto incredulo, seppure la situazione fosse piacevole, lo fermò, cercando di metterlo a letto; il ragazzo , troppo ubriaco, continuava a vaneggiare, blaterando pezzi di frasi senza connessione tra loro ma che formarono un discorso ben preciso nella mente del giocatore di baseball.
Decise di farne tesoro e di prendersi cura dell'altro fino al mattino dopo.
Il risveglio del bruno fu sicuramente più piacevole di quello di Gokudera che, non appena intuita la situazione (dopo ben 3 tazze di caffè), non pote che nascondere ,o tentare, il viso rosso dietro il braccio e mormorare cose insensate.
Poche parole ma decisive di Takeshi lo destabilizzarono completamente : “ Non puoi più naconderti ora.” .
Lo baciò di nuovo, intensamente e più appassionatamente che poteva, così che questo non lo avesse dimenticato l'indomani, e se ne andò.
Troppo scioccato per qualunque cosa, Gokudera scelse subito l'opzione sbagliata : delimitare i danni negando i sentimenti.
Come poteva negare però, non sapendo nemmeno cosa aveva detto da ubriaco?!
Era in un guaio gigantesco, anzi enorme, anzi colossale... insomma non l'avrebbe scampata.
Non poteva più nascondersi eh?

   
 
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