14/09/2012
0 recensioni“No, you’re not pathetic. You’re stuck”
Aveva percorso i chilometri che lo separavano da casa di Blaine con quelle parole nelle orecchie.
Bloccato. Fermo. Intrappolato in un’esistenza che non gli apparteneva.
Era tempo di voltare pagina, di mettersi all’opera per realizzare un sogno che aveva accantonato: New York.
Sarebbe partito il giorno seguente, avrebbe raggiunto Rachel e assieme all’amica avrebbe provato a dare una svolta alla propria esistenza.
Prima, però, doveva mettere un punto.
Quasi senza renderne conto si trovò davanti a casa Anderson.
Bussò, per poi trovarsi davanti Hannelore – la madre di Blaine – sorpresa per quella visita inaspettata.
- Mio caro! – lo salutò con il consueto affetto – Vieni, accomodati! Blaine non ci ha detto nulla, altrimenti ti avrei preparato almeno la mia torta di mele e… -.
- Non si preoccupi – la fermò Kurt, prima di stringersi nelle spalle – Blaine è in casa? Avrei bisogno di parlargli… -.
L’interpellato si palesò proprio in quel momento.
- Ehi mamma chi… - si bloccò di fronte al proprio ragazzo – Kurt…tutto bene? –.
Il castano annuì, prima di indicare la porta con un cenno del capo.
- Ti vanno due passi? -.
Si avviarono lungo il vialetto che costeggiava casa Anderson in religioso silenzio.
- Parto domattina, alla fine – mormorò Kurt, prima di fermarsi e stringere la mano del moro – Non mi andava di andarmene senza salutarti decentemente, però – si morse un labbro, cercando di bloccare in gola un singhiozzo che spingeva per uscire.
Blaine sorrise, prima di stringergli una spalla, per poi scendere a carezzare il braccio del fidanzato.
- Vedrai che avevo ragione: quello è il tuo posto -.
L’altro annuì, sospirando.
- Mi mancherai davvero un sacco – mormorò – Ma questo te l’ho già detto -.
L’ex Warbler annuì, avvicinandoglisi e stringendolo in un abbraccio che sapeva di amore, di casa, di malinconia.
Nemmeno è partito e già mi manca…
Kurt rispose a quell’abbraccio con una foga che non si aspettava, prima di abbassare il viso per nasconderlo nell’incavo della sua spalla.
- Promettimi che risponderai alle mie chiamate, che non ti dimenticherai di me, che… dimmi che non ti ho delus… -.
Blaine lo zittì con un bacio a fior di labbra.
- Kurt, ti amo. Questo non cambia. Tu, piuttosto, prometti di aspettarmi… -.
L’altro annuì, prima di prendere un respiro e mormorare quella frase.
- I’m never saying goodbye to you -.
Il singhiozzo di Kurt precedette quello del moro di una frazione di secondo.
Rimasero così – stretti in un abbraccio saldo eppure tremante – sino al momento di congedarsi.
- Ti scrivo appena avrò incontrato Rachel! -.
- Aspetterò il tuo SMS, allora! -.
Ti aspetterò, sino a quando sarà necessario.
NOTE: in realtà c’è ben poco da dire. Dopo un’epopea di proporzioni gigantesche sono riuscita a vedere la Première della Quarta Stagione, e mi è balzata in testa questa sciocchezzuola.
So che girano spoiler sulla tanto temuta quarta puntata, ma ho una mia personale visione della dinamica del rapporto tra Blaine e Kurt (e di loro due in generale), ed è anche per questo che ho scelto di scrivere questo missing-moment. Spero vi sia piaciuto =)