*Autore: margherota

*Titolo: Love game

*Fandom: Kuroko no Basket

*Personaggi: Aomine Daiki, Momoi Satsuki

*Generi: Romantico, Erotico

*Avvertimenti: Het, Flash fic, Lime

*Rating: Arancione

*Dedica: A Neachan, che li apprezza (L)

*Note: AomineMomoi, puramente pwp e senza alcunissima pretesa se non quella di fare un poco di p0rn tra questi due pg – e diciamocelo pure, più Momoi sta lontana da Kuroko e meglio è per me XD

Buona lettura :D

Sente la schiena di lei tendersi quando passa, nel mezzo, il polpastrello dell'indice e lo fa scorrere non proprio lentamente, dalla nuca che le regala brividi freddi fino quasi in fondo, dove la carne diventa curva e la pelle ancora più morbida al tatto – Momoi è sempre bella, specialmente quando ha gli occhi socchiusi, lontana la coscienza e appena bagnate le labbra: fa venire voglia di baciarla.

Aomine fa proprio questo, mordendo dapprima il labbro più basso e poi spingendosi in avanti, con tutto il viso. La trattiene con un braccio attorno alla vita e sa ancora prima di riceverlo che per quell'atteggiamento brusco gli arriverà in pieno viso uno schiaffo sonoro. Lo incassa, sorride appena e torna da lei, alle natiche sode e calde che sente sotto le dita, alla lingua buona e ai capezzoli duri dei seni che gli premono contro il petto, nudi come nudo è tutto il corpo di Momoi. La stringe ancora e scivola con le dita oltre, mentre spinge avanti il bacino verso di lei ritmicamente e le spalle si curvano sulla sua persona, quasi ad avvolgerla; ha le braccia che le corrono lungo la schiena e il ventre a contatto col suo, che sente ogni respiro affannoso gonfiare e poi sgonfiare tutto. E lui si diverte, si diverte da matti a sorprenderla così, ogni singola volta, perché non c'è niente di più bello dei suoi occhi spalancati alla meraviglia inattesa, lei che della previdenza ha fatto un'arte.

Alla fine, lo abbraccia anche lei e si alza sulle punte – per rispondere al bacio e tentare di ricordargli che anche se non pretende avrà lo stesso, perché lei tanto non scappa. Ma è inutile, Aomine certo non vuole in questo momento alcuna gentilezza o molle gesto: le afferra le cosce e la alza un poco dal materasso dove sono stati distesi fino a qualche secondo prima, obbligandola ad averlo come unico appiglio per non cadere nel vuoto. Lei lo stringe e lo morde, lui ride e la morde a sua volta, ma non si staccano l'uno dall'altra neanche a forza. I capelli di lei gli ricadono sulle spalle fino alle scapole e sono freschi e profumati. Aomine si tende in avanti e la fa sdraiare di nuovo, stendendosi infine sopra di lei. Le sorride ma questa volta perché è bella e la desidera tanto; le sfiora il mento e il viso senza espressione, assorto nel proprio gesto – le dita di lei lo raggiungono e si intrecciano alle sue, portandosi poi di lato.

Daiki sente ancora il suo petto alzarsi, in un ultimo spasmo, quando va a sistemarsi nel mezzo delle sue gambe. Lei ingoia un sospiro troppo lungo e lui, davanti a quelle labbra che si schiudono, non resiste alla tentazione di baciarla ancora una volta.