Prologo
Cittadella, Huerta Memorial
Hospital
Lo
guarda, disteso un letto, immobile, la fronte imperlata di sudore e, ogni
tanto, il petto mosso da un flebile, faticoso, doloroso ansimo. La ferita
infertagli da Kai Leng, quella ferita che non
guarirà, ricucita e coperta da una benda. E nient’altro.
Thane
non ha accettato altra medicina. Né la maschera ad ossigeno, né degli
antidolorifici, né un sedativo che lo faccia riposare, che renda il trapasso
meno doloroso.
Konstantin
Shepard si morde un labbro, mentre sfiora la mano del drell.
Senza
di lui, non ha senso nemmeno combattere la guerra. Perché che ricompensa può
esserci, per lei, in un mondo dove Thane Krios non respira più?
Si
rigira fra le mani una siringa di liquido chiaro.
Non
si è mai presa una responsabilità così grande. Non ha mai tenuto in mano una vita, non una vita che aveva tanto a
cuore. E non ha mai avuto tanta paura, mai, in tutta la sua esistenza.
-
Se vuoi farlo, necessario agire ora.- le ricorda, dolcemente, la voce di
Mordin.
Shepard
si volta, incrociando i liquidi occhi neri dello scienziato.
-
Lui non lo vorrebbe.- sussurra poi, sfiorando il braccio di Thane
-
Forse non cosa etica, ma decisione ora è tua.-
La
comandante si morde il labbro, una brutta abitudine che credeva di aver perso
molti anni prima, poi guarda Mordin ed annuisce:- chiama il dottor Zane. Digli
di tenersi pronto.-
-
Tutto è preparato.- la rassicura il salarian
-
Va bene, allora.- Shepard prende un respiro profondo. Si china in avanti,
baciando Thane sulle labbra - ti amo tanto.- sussurra.
Lui
socchiude appena gli occhi e la guarda, confuso
- Siha…-
-
Non parlare.- dice lei, dolcemente - Andrà tutto bene.-
Dopo
di che fa scivolare l’ago della siringa sotto la sua pelle e preme a fondo lo
stantuffo.
Capitolo Primo
Piccola come una goccia
d’acqua
Quattro mesi prima, Apollo,
Cittadella.
Una
cameriera appoggia un vassoio sul tavolo di Shepard.
-
Ecco.- dice, con un sorriso radioso… che diventa una smorfia quando si accorge
di chi ha appena servito.
-
Ehm… prego?- azzarda la comandante
-
Sì, ecco, eh, io… devo andare.- si confonde la ragazza, prima di scappare verso
il bancone.
-
Ma… ho fatto qualcosa di male?- esclama Shepard, perplessa
Thane
sorride:- si è sparsa la voce che i Razziatori ti seguano ovunque tu vada.-
-
Beh, è una fesseria.- Konstantin scuote la testa - non ci riuscirebbero,
nemmeno volendo. L’ultima volta ci hanno quasi raggiunti, nel sistema Hades
Gamma. Ma che io sia maledetta se ho mai visto un pilota bravo come Joker.
Siamo praticamente scomparsi nel nulla. Eccezionale.-
-
Ecco una delle poche cose della Normandy di cui non sento la mancanza.- rileva il drell
Shepard
ride, una risata leggera, distratta:- Non ci credo.-
-
Certo…- Thane sospira - mi mancano tante altre cose, della vita a bordo. Per
quanto la nostalgia sia meno accentuata, quando si possono rivivere i propri
ricordi.-
-
A volte è una cosa che vi invidio.- ammette Konstantin - La nostalgia è… è come
la sensazione di star perdendo qualcosa, una parte di sé. Lentamente, ti
accorgi che quei dettagli che volevi preservare per sempre sono frammenti
sempre più piccoli, sempre più evanescenti. E alla fine li perdi e resta
soltanto una densa nebbia incolore, resta solo una sensazione di malinconia.-
Thane
annuisce, gravemente:- ma almeno così scompaiono anche i brutti ricordi.-
-
Si affievoliscono.- lo corregge Shepard. Poi prende un lungo sorso e cambia
tono di voce - Dio, perché cadiamo sempre in questi discorsi? Sono deprimenti
e, davvero, Thane, non posso andare in guerra depressa, altrimenti finisce che
mi faccio mangiare viva dai Razziatori.-
Parecchie
teste si voltano verso di lei
-
Scusate, ho esagerato. Enfasi retorica.- si difende la comandante.
Thane
nasconde un sorriso divertito dietro l’orlo del bicchiere
-
La tua delicatezza mi sorprende sempre, siha.-
dice, dolcemente - Piuttosto, come sta la vecchia squadra?-
-
Dopo il mio ritorno sulla Terra ci siamo un po’ dispersi. Ma c’è sempre Garrus,
a guardarmi le spalle e a farmi le calibrature. Dio lo benedica, io non avrei
idea di dove metter le mani.-
Thane
allunga una mano, a scostare una ciocca di capelli dal viso di Konstantin:- sei
molto meno perfetta di quanto faccia immaginare la propaganda.- dice,
scherzosamente
-
Se si sapesse in giro che ho preso a testate un krogan e che i pesci del mio
acquario puntualmente muoiono, probabilmente il Consiglio consegnerebbe ai
Razziatori le chiavi della galassia. A volte serve che qualcuno sia perfetto.
O, per lo meno, indistruttibile.-
-
E’ incredibile il modo in cui io e te ci ostiniamo a non morire. Tu sei
sopravvissuta a talmente tante cose che non provo nemmeno ad elencarle, di cui
le più notevoli l’esplosione della tua astronave e il portale di Omega 4 e io…
beh, secondo i medici avrei dovuto raggiungere l’oceano parecchi mesi fa.-
Konstantin
prende fra le proprie la mano di Thane:- sono felice che tu sia ancora qui.-
mormora
Si
guardano negli occhi, in silenzio.
- Siha… è stato bello. Ma sapevamo
entrambi che questa storia non era destinata a durare. Sapevamo che sarebbe
finita.- dice infine Thane.
Shepard
tentenna: sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma ora le sembra così
profondamente sbagliato. Come se una
conversazione potesse mettere fine al loro amore, cancellare un sentimento
sbocciato e cresciuto, che non è mai venuto meno, nemmeno nel momento più nero.
-
Perché?- chiede, semplicemente.
Thane
la guarda, confuso. Fra tutte le reazioni del mondo, quella non se l’aspettava.
Respira,
profondamente, faticosamente, stringe le mani di Shepard:- non voglio che tu soffra.-
-
E pensi che lasciarci adesso m’impedirà di soffrire in futuro?-
-
Stai combattendo una guerra, siha. E
io non posso essere al tuo fianco.-
-
Ma puoi scrivermi. Possiamo vederci quando scendo sulla Cittadella. Possiamo
olocomunicare. So che il sesso via factotum non è il massimo, però possiamo
attrezzarci.- ribatte Shepard, cercando di scherzare.
Thane
la guarda con un sorriso triste negli occhi:- sto morendo, siha. Non… non ha senso amare un uomo che sta morendo.-
-
Non è una cosa che posso o che voglio cambiare.- mormora lei, accarezzandogli
la guancia. Percorre il taglio delle sue labbra, poi si sporge in avanti e lo
bacia sulla bocca - ti amo, Thane.-
Dopo
aver lasciato l’Apollo, passeggiano per un po’ per le strade della Cittadella,
tenendosi per mano.
Per
un’ora la perfezione artificiale fa scomparire le brutture del mondo reale e
tutto sembra splendido e semplice, come il lago del Presidium che è limpido,
azzurro, che è senza pesci.
-
Vorrei conoscere il tuo medico.- dice ad un tratto Shepard
-
Cosa?- Thane le lancia uno sguardo perplesso - perché?-
-
Perché si fa così quando si ha una relazione seria.- ride - e poi Kolyat non ne
sembrava così entusiasta.-
-
Due cose: quando hai parlato con
Kolyat e perché avreste dovuto parlare del mio medico?-
Shepard
si liscia indietro i folti capelli castani:-
Quando Anderson è riuscito a
farmi pervenire qualcuna delle mail che mi avete mandato mentre ero in prigione
e perché sia io che Kolyat teniamo a
te.-
Thane
alza gli occhi al cielo:- E’ il dottor Gerald Francis. E’ un medico generale
piuttosto bravo e, comunque, non servono grandi competenze per il mio
trattamento. Credo che anche un krogan munito di siringa ci riuscirebbe.-
-
Ma Kolyat ha detto…-
-
Kolyat preferirebbe un medico dalle prospettive più… aperte. Uno di quelli che
cercano nuove vie, che testano nuovi protocolli farmacologici e sono
perennemente in cerca di una vera cura.-
-
Che brutte persone.- ironizza Shepard
-
Questo è uno dei cinque discorsi che non volevo affrontare proprio con te.-
sospira Thane
-
Perché? Perché sapevi che l’avrei pensata come Kolyat?- replica la donna,
alzando involontariamente la voce - E comunque nemmeno a me farebbe schifo che
tu fossi seguito da qualcuno vagamente più specializzato di un krogan munito di
siringa.-
Quando
finisce di parlare sta praticamente urlando.
- Siha…- Thane fa per baciarla, ma lei lo
respinge
-
Thane, perché vuoi morire?- sbotta,
dura
-
Non voglio morire, siha. Solo mi
sembra sciocco perdere tempo ad inseguire una speranza irrealizzabile.-
-
Perfetto. Allora io dovrei semplicemente smettere di combattere i Razziatori?-
-
No. Perché tu sei forte e la galassia ha ancora una speranza…-
-
C’è sempre una speranza.- mormora Shepard, accostando il viso a quello di Thane
- anche se a volte è piccola, come una goccia d’acqua. A volte è talmente
piccola che la gente dimentica che c’è.-
Il
drell prende il fiato, come se volesse replicare.
Ma
poi scuote il capo, sconfitto, e distoglie lo sguardo da Shepard, per
nascondere le lacrime.
-
Mi dispiace, siha.- sussurra - non
sono forte come te.-
Lei
lo abbraccia, parlandogli dolcemente:- Nessuno ti chiede di esserlo. Solo…
permettimi di aiutarti.-
-
Va bene, Shepard.- sospira Thane - ma non riesco a vederne il motivo.-
-
Vuol dire che dovrò vederlo io per tutti e due.-
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Oddio
non ci credo sto davvero postando una long XD
Era
da un po’ che quest’idea mi frullava in mente, quindi eccomi qui e spero di
potervi divertire o emozionare o sbraitare contro lo schermo, a vostra scelta.
Alcune
note organizzative che volevo mettere all’inizio ma stavano malissimo dal punto
di vista grafico XD
Nota1:
l’equipaggio della Normandy è quello di ME3, ma ha anche i tecnici di Cerberus
(fra cui l’onnipotente sergente logistico Ruperd Gardner)
Nota2:
Mordin è sopravvissuto alla missione della cura per la genofagia. Mah, forse è
una storia che vi racconterò con un altro DLC XD
Nota3:
il titolo della fic è la cosa più banale dell’universo, non vogliatemene ma
sono negata con i titoli.
Nota4:
anche se dall’inizio può non sembrare, questa fic vuole avere anche degli
aspetti comici (già nel prossimo capitolo avremo i primi dialoghi con
l’equipaggio e con il nostro James Vega che non è un campione di lucidità ed
intelletto XD)
Nota5:
per gli aggiornamenti, cercherò di aggiornare settimanalmente, ma non prometto
nulla perché presto ricomincio università e ho scritto appena due capitoli!
Nota6:
se siete passati, non siate crudeli e recensite XD
Nota7:
cribbio, quante note.
Nota8:
la nota6 potevi anche risparmiartela ndKolyat
Nota9:
sta zitto, Kolyat ndAutrice
Nota
(finale) dell’Araldo: assumo il controllo diretto!!
Un
bacio a tutti
Char
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