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Autore: onigiri_    15/09/2012    13 recensioni
A Hoenn si trova un istituto che comprende: medie, superiori e università. In questo istituto sono ammessi solo i figli delle persone più ricche e influenti delle quattro regioni.
Questa è la prima storia che scriviamo a quattro mani.
NON ABBIAMO PIU' BISOGNO DI OC, GRAZIE DELLA PARTECIPAZIONE.
Speriamo che vi piaccia! :)
[Coppie: Pokèshipping; Contestshipping; Questshipping;Wishfullshipping; Photoshipping; Fireshipping; Fineshipping; Weirdshipping; Youngshipping]
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera, Kenny/Lucinda
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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nnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn                                                              Pokemon Academy
                                                                                            Chapter Two

Elis era seduta ai piedi di un grande albero nel giardino della scuola. Scrutava attentamente il paesaggio con espressione annoiata. I raggi del sole filtravano attraverso la chioma dell'albero e illuminavano i suoi lunghi capelli marron scuro, la mano portava alla bocca dei biscotti al cioccolato che con il loro dolce sapore, facevano apparire un - seppur piccolo- sorriso sul viso della quindicenne.
- Non ti hanno mai detto che non si mangiano i dolci prima di pranzo?- le chiese una voce maschile a lei familiare provenire alle sue spalle.
- E a te non hanno mai detto che prima di parlare con una persona si saluta?- gli fece il verso la ragazza girandosi verso il suo interlocutore.
- Non si risponde a una domanda con una domanda- le fece notare il ragazzo, prima di sederle vicino. Lei sbuffò, quello scambio di battute stava durando un po' troppo e la stavano irritando.
- Comunque, cosa vuoi Silver?- gli chiese la ragazza riprendendo a mangiare i suoi adorati biscotti.
- Volevo stare con te, tutto qua- rispose semplicemente il ragazzo prima di rubare un biscotto dalla mano della moretta.
- Ehi! Ridammi il mio biscotto!- disse irritata, cercando di riprendere il dolce. Per sua sfortuna il ragazzo fu più veloce e lo ingoiò prima che potesse strapparglielo dalle mani.

                                                                                         E fu così che il rosso si beccò il primo pugno sul braccio dell'anno.



Jack si trovava in biblioteca: leggeva un libro che parlava dei pokèmon leggendari con gli occhi blu che si illuminavano sempre di più ad ogni riga letta. Era il suo passatempo preferito oltre quello di fare scherzi alle persone, soprattutto ad una certa Aria Mirror. Già, proprio quella ragazzina piena di vitalità e fin troppo determinata era la persona a cui amava "dare fastidio", si ricordava ancora il giorno che si erano conosciuti ed erano diventati "rivali". La sua attenzione venne rapita da una figura a lui conosciuta e che gli veniva incontro con eccessivo entusiasmo.
- Jack!- disse Aria correndo verso il corvino, a voce troppo alta per trovarsi in una biblioteca.
- Aria, abbassa la voce!- la rimproverò il diciannovenne parlando il più piano possibile.
- Ah! Scusa!- si scusò la ragazza abbassando la voce mortificata.
- Cosa vuoi?- le chiese il ragazzo, guardandola in modo interrogativo.
- Ti va una sfida?- disse la sedicenne con un sorriso stampato in volto.
- Per farti battere un'altra volta? Certo!- la prese in giro alzandosi dalla sedia, mise a posto il libro e la seguì fuori dalla biblioteca sorridendo divertito.

                                                                            Un po' di allenamento non avrebbe di certo fatto male al suo Gengar.



Sophie Green passeggiava per l'istituto e si stupì di quanto grande fosse l'edificio. Si era trasferita in quella scuola perchè i suoi genitori, famosi studiosi di pokèmon leggendari, volevano che lei e suo fratello avessero un'ottima istruzione così che anche loro diventassero delle persone importanti e conosciute in tutte le cinque regioni.
Tuttavia, a lei l'idea di studiare in una scuola così prestigiosa e frequentata da sole persone ricche non le piaceva, le era sempre sembrato stupido dividere le persone in base al loro stato sociale. Era da almeno un quarto d'ora che stava girovagando dentro l'istituto e dovette ammettere che l'arredo era impeccabile e confortabile: le pareti dai colori chiari e pulite, i mobili e gli arredi in legno di mogano e le finestre grandi con le tende di cotone bianco facevano apparire tutto l'ambiente incredibilmente raffinato ed elegante; quello che ci si aspetta da una scuola prestigiosa qual era. Decise di uscire per vedere com'era il giardino, e constatò che non era da meno: chissà quanto pagavano il giardiniere per un lavoro tanto eccellente. Ne approfittò e fece uscire dalla pokèball la sua Bayleef, che si allontanò un po' scorrazzando felice. Sophie si passò una mano nei capelli bruni sorridendo intenerita e si sedette all'ombra di un albero, riposando le gambe che non ne potevano più di camminare. Il giorno soffiava un venticello gradevole, visto il caldo di fine estate, che le muoveva leggermente i capelli e nel giardino c'era un silenzio rilassante. Il suo minuto di pace venne interrotto dalle urla eccitate di alcune ragazzine, che si trovavano intorno a un ragazzo dal portamento quasi regale e con un paio di occhiali con la montatura nera da vista che nascondevano due occhi color zaffiro, capaci di ipnotizzare con un solo sguardo. La bruna quasi sbiancò quando notò quella testolina bionda perfettamente ordinata. Ridusse le iridi viola a due fessure, strinse i denti e rischiò di strappare qualche ciuffo d'erba con le mani.

                                                                          Cosa diamine ci faceva quel bambino viziato di nome Anthony Lambert nel suo stesso istituto?!




Sara sfogliava tranquillamente un libro riguardante Dialga seduta in una panchina nel giardino della scuola. Il leggere soffiare del vento spargeva per tutto il luogo circostante il profumo dei fiori colorati tra i quali le rose, le viole e i gigli bianchi. Era il suo quarto anno e ormai il giardino era diventato il suo posto preferito dove potersi rifugiare quando desiderava tranquillità e potersi leggere un libro sulle leggende in santa pace. Quel giorno in particolare c'era troppo silenzio per essere il primo giorno di scuola, di solito le matricole uscivano in giardino e facevano caos, e lei li capiva benissimo, anche lei era stata una matricola. Lasciò perdere quei pensieri inutili e tornò a concentrarsi nella lettura. Non si accorse della persona che le si era avvicinata.
- Ma tu non sai fare altro che leggere?- una voce femminile capace di irritare tutte le persone del suo stesso sesso rieccheggiò nelle orecchie della diciasettenne, che alzò il viso mostrando una smorfia di disapprovazione.
- Da quando in qua la regina Melanie rivolge la parola ai comuni mortali come me?- disse quest'ultima con tono ironico, non riuscendo a nascondere un po' di dispezzo. Melanie si limitò a scrutarla con aria di sufficienza, puntandole contro le sue iridi celesti che sapevano esprimere solo tanta freddezza. Si lisciò con le mani una ciocca di capelli biondi e sorrise divertita.
- Volevo solamente degnare qualcuno meno fortunato della mia meravigliosa presenza. Era la mia buona azione del giorno.- disse pavoneggiandosi per poi congedarsi, ammiccando maliziosamente a qualunque essere di sesso maschile presente nel giardino e guadagnarsi sguardi disgustati da tutte le ragazze.

                                           Ma com'era possibile che quando qualcuno voleva rilassarsi, arrivava sempre qualcuno a rovinare tutto?





Valerio trattenne a stento una risata quando Yoshi lanciò l'ennesimo paio di boxer fuori dalla valigia. Se da una parte il corvino si stava divertendo un mondo, dall'altra il moro stava per avere una crisi di nervi: dove diavolo erano finite le sue medaglie? Era tutta la mattina che le cercava, ma sembrava che la valigia le avesse mangiate e non volesse più sputarle. La stanza, di conseguenza, era diventata un campo di battaglia, della stanza ordinata e accogliente che avevano trovato la mattina quando erano arrivati non ne era rimasto niente. Valerio gli aveva detto chiaramente che lui quel caos non lo sistemava, ma al momento il pensiero di riordinare non gli passò neanche per l'anticamera del cervello. La cosa più importante era ritrovare le sue adorate medaglie. Il compagno di stanza gli mise una mano sulla spalla, cercando di calmarlo.
- Chiama tua madre, magari lei sa dove sono.- gli disse sorridendo e porgendogli il telefono. Yoshi non se lo fece ripetere due volte e compose il numero della madre che rispose dopo tre sqilli.
- Pronto?-
-Mamma, sono io, Yoshi, sai percaso dove sono le mie medaglie?!- chiese, sperando di non averle dimenticate a casa.
- Ciao Yoshi! Certo, sono nella tasca posteriore della tua valigia.- allora il moro ribaltò la valigia e apri la tasca infilandoci la mano per poi farla uscire con le sue amate medaglie tra le dita. Sospirò sollevato, guardandole come i bambini quando i loro genitori gli comprano il gioco che desideravano da tanto. Salutò la madre e attaccò, poi si rivolse a Valerio sorridendo e alzando la mano con il suo tesoro in aria, in segno di vittoria. L'altro ricambiò il sorriso e battè le mani.

                                                                -Sono felice che tu le abbia ritrovate, ora buone pulizie!-




Nell'aula di musica le note di una melodia dolce suonata col pianoforte riempivano l'enorme sala e Max si sentì quasi onorato di poter ascoltare una tale gioia per le orecchie. Guardò impressionato Rose che muoveva le dita affusolate sulla tastiera dello strumento, con un'espressione incredibilmente concentrata sul volto. Doveva essere difficile suonare il pianoforte, chissà poi quanto erano costate le lezioni, prima avevano parlato e aveva capito che lei era entrata con la borsa di studio. Lui, invece proveniva da una famiglia ricca e non avevano problemi economici, si sentì anche i colpa: il padre gli aveva proposto varie volte di fare lezioni private di pianoforte, ma lui aveva sempre rifiutato, non troppo attirato dalla musica. La castana finì di suonare e gli si avvicinò, sorridendo.
- Ti è piaciuto?- chiese leggermente imbarazzata.
- Tanto, sei incredibile! Il tuo insegnante doveva essere molto bravo!- le sorrise il ragazzo.
- Si, mia madre era un'ottima pianista- disse pianissimo sorridendo nostalgica. Uscirono insieme dall'aula e si avviarono in giardino.

                                                                     Max pensò che si sarebbe interessato un po' di più alla musica.





Il bar era molto affollato, il primo giorno di scuola.
Leila e Giada erano sedute a un tavolo del bar e parlavano animamente del più e del meno. La bionda aveva sempre vissuto a Yotho ed era riuscita ad entrare nella Pokèmon Academy con una borsa di studio, infatti era una studentessa brillante. Giada invece abitava a Biancavilla ma si trasferirono a Duefoglie quando lei aveva quattro anni per motivi di lavoro. Lì conobbe i suoi due migliori amici, i gemelli Touko e Touya White*, ed anche lei era entrata con una borsa di studio.
In un'altro tavolino, invece, erano sedute Vera e Jasmine che discutevano di quanti borsisti avessero fatto entrare quell'anno.
- Lo trovo strano, quando noi eravamo matricole non c'erano così tanti borsisti- disse sorpresa Jasmine, bevendo un sorso del suo succo d'arancia. La castana annuì anche lei un po' spiazzata, guardando tutte le matricole sedute nei vari tavolini e impegnati in attività diverse. Per fortuna il suo incubo
più grande, altresì chiamato Drew LaRousse, non si trovava lì. E questo poteva solo fare bene al suo umore, appena si incrociavano scoppiava la terza guerra mondiale e gli scambi di battute non erano di certo molto simpatici. L'insultarsi a vicenda era all'ordine del giorno, per quei due. Smise di pensare a quella testa verde e si concentrò per ascoltare quello che l'amica aveva da dire.
Poco distanti da loro vi erano Lucinda, Amai e May che chiaccheravano e si gustavano una coppetta di gelato. Erano tutte e tre nella stessa classe dal primo anno delle superiori e si divertivano tanto a stare insieme.
- Però le vacanze estive passano troppo in fretta!- sbuffò Lucinda e mettendo il broncio si sistemò una pioega della gonna. Amai la guardò intenerita dal comportamento infantile dell'amica e le mise una mano sulla spalla.
- Almeno adesso possiamo vederci, non sei felice di rivedere i tuoi amici?- le chiese sorridendolo dolcemente. La blu si sciolse sotto a quel sorriso e il broncio scomparì, Amai sapeva sempre come sollevare il morale a qualcuno. May annuì, anche lei era contenta di rivedere tutti i suoi amici.
In un altro tavolo ancora erano sedute Eleonor, Miky e Sam intente a mangiare dei tramezzini e facendo battute sciocche, ma che erano abbastanza divertenti. Seppur fossero tutte e tre di età diversa erano amiche e cercavano di non far pesare troppo lo studio e ci scherzavano insieme. Miky e Sam erano entrambe ricche, Eleonor era invece entrata con la borsa di studio, anche se andare a scuola sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe mai fatto, l'unica cosa positiva , per lei, era poter socializzare con i compagni di classe.


Ikruno sbuffò sonoramente, se c'era una cosa che odiava era andare a scuola. Era entrato alla Pokèmon Academy dopo aver guadagnato delle medaglie e aver creato una squadra abbastanza forte, suo malgrado dovette portarsi un solo pokèmon perchè non ne erano permersi di più. Disteso sull'erba all'ombra di un grande albero, fissava la chioma verde di quest'ultimo senza fare o dire niente. Prese una pokèball dalla cartella e fece uscire il suo Swampert. Gli sorrise e prese ad accarezzargli la testolina celeste, poi lo lasciò libero di scorrazzare un po', non troppo lontano da lui. Chiuse gli occhi per rilassarsi, era abbastanza stanco; si era dovuto alzare presto perchè i suoi genitori volevano che arrivasse in orario, e alla fine erano arrivati un'ora in anticipo. Stava per abbandonarsi alle braccia di Morfeo quando una forza maggiore, ovvero il suo stomaco, gli ricordò che era quasi ora di pranzo. Si alzò svogliatamente, richiamò il proprio pokèmon e si incamminò verso il bar per poter mettere qualcosa sotto i denti.

                                    Ikruno si annotò mentalmente che dopo pranzo sarebbe andato in camera a dormire, erano questioni di forza maggiore.




Daniel e Mauro si stavano dirigendo al bar per pranzare. Il primo di loro era alto, aveva dei capelli neri come la pece e occhi dello stesso colore; il secondo , invece, era alto nella media e il colore castano dei capelli era lo stesso dei suoi occhi. Entrambi si erano trasferiti l'anno prima ed erano diventati subito migliori amici, anche se erano uno l'opposto dell'altro, e non solo per l'aspetto. Daniel era un ragazzo brillante che otteneva voti eccellenti in tutte le materie e studiare non gli era mai parso un grande problema, Mauro, invece, odiava andare a scuola e i suoi voti non erano eccellenti come quelli dell'amico, ma era molto portato per il disegno. Arrivati al bar presero due panini e riuscirono a trovare un tavolo anche se la sala brulicava di persone. Mangiarono con tranquillità, scambiandosi qualche parola di tanto in tanto.
- Uffa, non ho nessuna voglia di tornare a studiare-  si lamentò il castano, giocando con le briciole del panino. Il corvino sospirò, quelle parole le ripeteva ogni volta che le vacanze passavano e dovevano andare nuovamente a scuola.
- Lo so, Mauro, però pensa che così potrai fare lotte con il tuo pokèmon e lo farai diventare più forte!- tentò di sollevargli il morale sorridendogli. Il castano lo guardò scettico.
- Se lo dici tu.- rispose semplicemente, continuando a torturare le briciole.

                                                                               Di certo non cambiava il fatto che la scuola fosse noiosa.




Emily era in camera sua e stava sistemando gli abiti nell'armadio. La camera era grande e c'erano tre letti, le sue compagne di stanza avevano già portato le loro valigie.
Si stese sul letto e sentì la pancia brontolare, aveva mangiato solo un  panino e non l'aveva di certo riempita. Sospirò, non aveva proprio voglia di scendere giù, il letto era decisamente più invitante. Sentì la porta aprirsi e alzò il busto, rimanendo seduta; due ragazze apparirono nella sua visuale, una bionda e l'altra corvina. Probabilmente erano le sue compagne di stanza.
- Ciao, io sono Celeste, molto piacere- disse sorridendo gentilmente la bionda. Emily ricambiò il sorriso e posò i suoi occhi sull'altra ragazza.
- Io sono Esmeralda, piacere- si presentò e fece un piccolo sorriso, la castana si avvicinò a entrambe.
- Emily, il piacere è tutto mio!- esclamò continuando a sorridere.
- Noi stiamo andando a mangiare qualcosa, vuoi unirti a noi?- le propose educatamente Celeste. Tutto d'un tratto le era tornata la voglia di scendere al bar e accettò. Presero tutte e tre il portafoglio dalle rispettive valige e scesero.

                                                                       D'altronde pranzare con qualcuno era meglio che pranzare da sola.








NdA:
Perdonatemi. Sono in ritardo, in ritardo mostruoso. Però non è solo colpa mia! L'ispirazione non era dalla mia parte e mi ha tradito. Comunque mi sono rifatta un po' con questo capitolo bello lungo, no? Insomma, ci sono ben 30 personaggi in questo capitolo, non è stato semplice scriverlo.
Spero mi perdonerete, anche se sono certa che qualcuno sta già pensando all'omicidio, ma se mi uccidete non vedrete mai questa fiction finita! (veramente c'è anche Valentina, ma dettagli, devo salvarmi la pelle in qualche modo, no?).
Spero vi sia piaciuto questo capitolo,
bacioni Fede.
* nella nostra storia Touko e Touya sono gemelli.


Aria Mirror e Jack Darkblade appartengono a Yume Kourine
Elis Einestern e Anthony Lambert appartengono a Elis Strange
Sara Dia appartiene a BluePhantomhive
Yoshi Taegama appartiene a Heiji
Giada Drinleaf e Valerio Elven appartengono a Kuroitsuki_
Leila Blues appartiene a Leila Blues (conosciuta anche come Volley 01)
Eleonor Gray appartiene a bimba_nalu4ever
Amai Moon appartiene a aokiba
Ikruno Zenkaibu appartiene a Mega
Miky Momoto appartiene a dolcemiky
Melanie Turner appartiene a Lady Ophelia
Samantha Love (Sam) appartiene a Lethe_chan
May Timo appartiene a Saotome_chan
Daniel Borghese appartiene a un nostro amico fuori da EFP
Mauro appartiene a un nostro amico fuori da EFP
  
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