Saaalve!
Ebbene sì. Sto scrivendo una One Shot.
Nemmeno io riesco a crederci, ma è così!
Tutto questo l'ho fatto per il mio cucciolo che oggi compie ben 20 anni :')
La storia non è un granchè ma mi è venuta così ewe
Piccola precisazione: ho usato il nome Hayley ma non c'entra nulla con l'Hayley di
Wont Let You Go :3
Vi lascio alla lettura, un bacio

Happy Birthday Brown Eyes

Era una Domenica di fine estate, ma Hayley sentiva freddo.

Stirò le pieghe di quel vestito troppo corto per i suoi standard, cercando di farlo arrivare almeno a due terzi della coscia.

Respirò profondamente guardando fuori dal finestrino, ripercorrendo via via le strade di quel passato così vivo e presente.

La madre stava guidando, ma ogni tanto lanciava uno sguardo alla figlia, quasi commossa di averla finalmente convinta a farla vestire come una vera ragazza.

La macchina si fermò davanti al cancello in ferro battuto presto, troppo presto per Hayley.

« Non posso. » Il cuore di Hayley batteva all'impazzata dentro al suo petto, le gambe tremavano nervose e la bocca era asciutta.

« Andiamo tesoro, non vuoi vederlo dopo tutto questo tempo? »

« Io non... Non lo so. » La ragazza abbasso il capo stringendo le nocche ormai bianche.

« Come non lo sai?! Non farti prendere dal nervosismo. Andrà tutto bene. E anche lui vuole vederti... »

A quelle parole, Hayley prese il coraggio di alzare il viso e scendere dalla macchina.

« Passo a prenderti a mezzanotte. Divertiti tesoro! »

La ragazza annuì e vide la macchina sparire nell'oscurità di quella sera.

Si girò verso il cancello, stringendo il regalo di compleanno contro di sé.

Fece qualche passo insicuro verso l'enorme buttafuori appostato davanti all'entrata; la ragazza si fece largo tra le tante fan scalpitanti.

Disse il suo nome con un fil di voce e l'omone le aprì il passaggio.

Quasi rimase sorpresa, proprio come quando ricevette l'invito per quella festa. Era rimasta stupita perché non immaginava che lui la ricordasse ancora, dopo tutti quegli anni.

Entrò in casa cercando di non farsi notare troppo, ma non correva rischi: ovunque c'erano ragazze e ragazzi che ballavano e parlavano animatamente. Su un tavolo innumerevoli regali.

Si sentì imbarazzata, il suo regalo era una sciocchezza in confronto a quei ben di Dio.

Cercò un angolo appartato dove aspettare la mezzanotte e trovò un po' di pace solamente nel giardino sul retro.

« Allora è qui che ti nascondevi. »

Il cuore di Hayley perse un battito sentendo quella voce. Si morse il labbro inferiore e si girò lentamente.

« Non.. Non mi stavo nascondendo. »

Il ragazzo sorrise dolcemente e si avvicinò, fermandosi ad un passo da lei. « Lo sai che venire ad una festa e nascondersi dal festeggiato equivale a non essere venuti?»

Hayley arrossì vistosamente e abbassò lo sguardo sul regalo.

Il regalo.

Prima che potesse nasconderlo dietro alla schiena, il ragazzo lo vide e lo prese tra le mani.

« E' per me?»

« Sì. Cioè no. » Hayley sospirò e si tirò una ciocca di capelli dietro all'orecchio. « E' una sciocchezza... Non aprirlo per favore... »

« Come può essere una sciocchezza se me lo hai regalato tu? »

I loro occhi si incrociano per la prima volta da quando si erano rivisti.

Ognuno vide negli occhi dell'altra tutti i ricordi che li legavano: il primo giorno di asilo, i giochi insieme, le risate.
Rivivettero ogni singolo istante, fino all'ultimo ricordo, il più dolce, il più rivissuto e sognato: il loro primo bacio.

Hayley arrossì ancor di più e lo guardo scartare il regalo.

Un sorriso illuminò il volto di Nick: dentro alla scatola c'era un peluche, lo stesso che lui aveva vinto per lei, esattamente quella stessa sera del loro bacio, sei anni prima.

« Mr Fozzy... »

Hayley annuì guardando il coniglietto rosa tra le mani di Nick. « Lo so che non è un granché... Ma non sapevo cosa regalarti...
Mi era sembrata un'idea carina così quando te ne andrai di nuovo...» Lasciò cadere la frase nel vuoto, si era ripromessa che non avrebbe più sofferto.

« Non ti ho mai dimenticata, Hayley. Mai. »

« Nemmeno io... »

Nick posò il regalo sul tavolo vicino e prese il volto della ragazza tra le sue mani.
La guardò negli occhi a lungo, perché anche se lei era cambiata, i suoi occhi non lo avevano fatto.

Il cuore di Hayley batteva all'impazzata, e più Nick si avvicinava, più i battiti aumentavano.

Si fermò a qualche millimetro dalla sue labbra: il respiro di Nick solleticò la pelle di Hayley.

Chiuse gli occhi aspettando, ma tutto quello che arrivò fu lo squillo della sua suoneria.

24:05

Nick la guardò interrogativa e le strinse le mani.

« Devo andare, Nick. »

« No... Per favore resta con me. »

« Nick, io... »

« Ti prego... Stai con me stanotte. Io ti amo Hayley. Non ho mai smesso. E so che neanche tu lo hai fatto. »

« Ti amo anche io... »

« Resta con me. Ti prego... Non voglio perderti ancora. Questa volta sarà diverso. Te lo giuro. »

« Io... » Passarono degli istanti lunghissimi, in cui Hayley rifletteva sul da farsi e Nick temeva di far uscire il cuore dal petto.

« Lasciami solo chiamare mia mamma... » Gli sorrise timidamente e informò la madre.

Era la prima volta che dormiva fuori e si sentiva imbarazzata.
Non aveva la minima idea su cosa sarebbe successo di lì a pochi minuti.

Ma ogni dubbio, ogni paura si sciolsero guardando gli occhi di Nick.

Le prese la mano e la portò al piano superiore, incurante di tutti quegli ospiti lì per lui.

Contava solamente Hayley.

La fece sdraiare sul letto adagiandosi sopra di lei; le accarezzò ogni centimetro di pelle, sussurrandole parole dolci all'orecchio.

Finalmente Hayley si sentiva appropriata, si sentiva a suo agio.

Si spogliarono lentamente, pronti finalmente a unirsi l'uno all'altro.

Nick la strinse tra le sue braccia, quando Hayley si irrigidì. « Aspetta Nick... »

« Sì? »

Si mise seduta davanti a lui e gli prese il viso tra le mani. Gli baciò le labbra e sorrise.

« Buon compleanno, Nick. »