Here,I’m
here Sammy
L’Inferno
è proprio come lo si dipinge,come lo si
immagina, e Sam ora ne aveva la consapevolezza,legato sulla ruota, ecco
dov’era,i vestiti logori,i capelli bagnati,il viso
grondante,grondante di
sangue,faceva fatica a respirare. Da quanto era laggiù?
giorni? mesi? anni? Il
lasso di tempo qualunque fosse sulla terra, per lui equivaleva
all’eternità
laggiù. Dolore,sofferenza,morte,aleggiavano
in quei meandri oscuri che erano l’Inferno. Erano tutto
quello che sentiva a
attorno a se..così..tangibili quelle emozioni se
così potevano definirsi. E
Dean? Il suo chiodo fisso,la sua preoccupazione più grande
nonostante la sua
posizione. Il dolore fisico..quello non era nulla al solo pensiero di
aver
lasciato da solo suo fratello,al solo pensiero che Dean potesse
chiedere uno
scambio rivivendo l’esperienza dell’Inferno pur di
salvarlo,perché un modo di
salvarlo ragionevole o irragionevole che fosse.. Dean lo stava cercando
e Sam
lo sapeva benissimo dentro di se. La paura che Dean potesse
morire,sacrificarsi
ancora per salvarlo,lo logorava dentro,era più forte di quel
dolore che giorno
dopo giorno pativa sul suo corpo ormai martoriato,come martoriato era
il suo cuore,come
martoriato era il suo
spirito,come martoriata era la sua speranza,quella
di uscire di li,e ricongiungersi a Dean,come martoriata.. era la sua anima!
Lacrime.. non riusciva più a trattenerle
da tempo, ormai il suo cuore
era sprofondato in un mare di tristezza. Pensare a suo fratello..quella
era
l’unica cosa che gli dava la forza di andare avanti,di
resistere alle torture
impartitegli,pensare a Dean era l’unica cosa che teneva
insieme quello che era
rimasto del suo essere. Spingere Lucifero nella gabbia sacrificandosi,
era
l’unica scelta che aveva avuto,se non l’avesse
fatto l’umanità sarebbe stata
spazzata via,se non l’avesse fatto Dean sarebbe morto, e lui
questo non
l’avrebbe mai potuto permettere! Sam chinò la
testa, una lacrima scese giù
confondendosi con un rigolo di sangue sul viso e cadde al suolo,la sua
mente si
abbandonò ai ricordi,quelli felici trascorsi con suo
fratello.
Il
primo giorno del ringraziamento all’età di 5 anni
festeggiato a Pontiac in un
fast food.Il primo Natale festeggiato con Dean e loro padre. I fuochi
d’artificio del 4 luglio del 1996 sparati da lui e suo
fratello. Le piccole
battaglie nell’Impala per decidere chi avrebbe mangiato
l’ultimo cheeseburger. Le
battaglie combattute fianco a fianco senza mai arrendersi con cuore e
grinta. Gli
abbracci con Dean,l’abbraccio in cui suo fratello lo avvolse
dopo averlo
riportato in vita,l’abbraccio in cui lui aveva avvolto Dean
dopo la sua fuga
dall’Inferno. Le serate passate a guardare le stelle nelle
radure tra una
caccia ed un’altra,seduti sul cofano della loro Chevy Impala
del 67.Le notti
passate a cantare in auto tutte le canzoni degli AC/DC, dei Kansas,la
notte in
cui cantarono..
“Dead or Alive”ridendo
allegramente e
scherzosamente di ritorno dal nuovo caso risolto…
Ricordi,ecco
cosa restava lui..solo quei
ricordi..erano quelli l’unica cosa
rimastagli..l’unica cosa che non potevano
strappargli via neanche con la forza.
“Dean…”
sussurrò Sam mentre nuove lacrime fecero capolinea nei suoi
occhi verdi e colmi
di ogni genere di sofferenza.
“Lui
non verrà Sam! non verrà mai! non ti
salverà stavolta!”
disse con un ghigno la figura che si materializzò
nell’oscurità di fronte a
lui.
Sam
alzò la testa,la vista offuscata dalle
lacrime,l’oscurità,non riusciva a vedere chi
fosse,ma nonostante tutto sapeva
chi aveva di fronte in realtà ,quella voce..tanto
profonda..tagliente..che
nascondeva un velo di malvagità, apparteneva proprio a
lui..a Lucifero,in tutta
quell’oscurità..del Diavolo,Sam, riusciva ad
intravedere solo gli occhi..quegli
occhi..azzurri come il mare..profondi come un pozzo,perfidi, gelidi
come il
ghiaccio,occhi capaci di incutere terrore solo incrociandoli,quello
sguardo..che nessuno poteva sostenere metteva i brividi!
“Dean..”
sussurrò
ancora Sam stringendo forte in un pugno la mano sinistra. Lucifero
sparì
ridendo e Sam..rimase ancora solo..con
il suo dolore,quello fisico,quello che albergava nel suo
cuore,ancora
più intenso di quello che il suo corpo a brandelli reggeva e
sosteneva
arduamente. Cosa aveva fatto di buono nella sua vita? era sempre stato
un
peso,sempre questo si era considerato,era sempre Dean a prendersi cura
di
lui,sin da bambino, e proprio questo era uno dei motivi,per cui Dean
era stato
costretto a crescere troppo in fretta,gettando quella che era
l’infanzia,in un
angolo. Eppure Dean,non si era mai lamentato,anzi prendersi cura del
suo
fratellino.. gli era sempre piaciuto,lo faceva
sentire..forte,importante,in
gamba. Le lacrime continuavano a scendere sul viso di Sam senza
sosta,avrebbe
tanto voluto fermarsi ma nulla… la sofferenza..cercava di
tenerla racchiusa nel
cuore, aggrappandosi con tutte le sue forze al pensiero di poter
rivedere Dean
un giorno. D’un tratto il flusso dei suoi pensieri fu
interrotto da un
sussurro,una luce come quella di una torcia a pochi metri da lui e poi
lo vide!
Dean! Era li! In piedi davanti a lui tremante..
“Sammy!
Ti ho trovato!”
“Dean…
Dean.. s..sei..davvero tu? Ma..ma.. c..come..”
“Non
dire nulla Sammy va tutto bene.. Cass.. mi ha
aiutato lui.. ti tiro subito giù da qui..”
“Dean..s..scappa
va..va via..Lucifero è..”
“Senza
di te Sammy non vado da nessuna parte!”
Le
lacrime cominciarono a rigare copiose il viso
di Dean,il cuore a battere sempre più frenetico nel vedere
le terribili condizioni
a cui era stato ridotto suo fratello,riuscì a slegare Sam ed entrambi caddero sulle
ginocchia.
“Sammy!...
Sammy!... “
urlò Dean.
“Ti..ti
voglio bene Dean…” sussurrò
Sam con un filo di voce.
Sam
spostò a fatica il braccio destro a penzoloni
e lo avvolse attorno alle spalle del fratello maggiore.
“Te
ne voglio anche io Sammy!”
Dean
lo strinse più forte a se mentre le sue
lacrime continuavano a scendere giù come pioggia battente.
D'un tratto Sam perse
i sensi stremato. Dean continuava a tenerlo stretto a se con tutta la
sua forza
Sam era la sua ragione di vita non lo avrebbe mai abbandonato!
Finalmente lo
aveva trovato!
“Cass
tiraci fuori di qui!”
urlò d’un tratto Dean.
Un
fruscio,fu quello che avvertì alle sue spalle
il giovane cacciatore,si girò lentamente,l’angelo
in trench si chinò posò la
mano sulla fronte di Sam guarendolo completamente dalle ferite sul suo
corpo.
“Dobbiamo
sbrigarci,tra poco Lucifero sarà di
ritorno” disse l’angelo.
Castiel
poggiò una mano sulla spalla di Dean e
tutti e tre svanirono nel nulla,erano fuori dall’inferno!
Riapparvero in una piccola
stanza di motel dall’aria modesta ma perfetta per riprendere
le forze.
“Ti
do una mano a stenderlo sul letto” disse
Castiel afferrando Sam per un braccio mentre Dean lo reggeva
dall’altro lato.
“Grazie
Cass..”
“Tu
e Sam siete miei amici…non potevo non far
nulla Dean..prego..”
Entrambi
si sedettero sul bordo del letto nel
quale Sam dormiva ormai tranquillo e completamente guarito grazie ai
poteri
dell’angelo. Dean posò lo sguardo sul fratello
minore poggiandogli una mano sul
braccio.
“Qui..sono
qui Sammy”
Si
asciugò frettolosamente le lacrime sorridendo a
Castiel.
“Sei
un amico Cass,anzi un fratello,tu e Sam siete
tutto per me la mia famiglia non potrei mai sopportare di
perdervi”
“Grazie…anche
per me è lo stesso Dean”
Entrambi
si guardarono e sorrisero,il giovane
cacciatore allungò una mano e l’angelo gliela
strinse.
D’un
tratto il loro sguardo cadde su Sam che abbozzò
un sorriso nel sonno,un sogno..stava sognando qualcosa, qualcosa di
bello,di
puro aleggiava nella sua mente durante il sonno,l’Inferno era
il passato,ed
insieme a Dean ed a Castiel..insieme a
loro..si!…l’avrebbe superato e
dimenticato..perchè l’amore fraterno che univa
loro tre, era così forte e
indissolubile che neanche Lucifero,ed il suo tetro mondo ricco di..
oscurità
sofferenza, male assoluto e
dolore…poteva scalfire.