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Autore: WhiteLight Girl    16/09/2012    2 recensioni
«Eih» esclamò Shaochung incuriosita fermando il fratello maggiore con una mano «Vediamo che c’è lì dentro?»
Jianliang la guardò stupito. Erano parecchi anni che la tredicenne non pretendeva che la si portasse in un negozio di giocattoli.
Lanciò un’occhiata all’amica che lo affiancava, che scrollò le spalle per dire che non le importava che cosa avrebbero dovuto fare quel pomeriggio.
Ma, se il negozio di giocattoli a Ruki non importava, per la bambina che la ragazza teneva per mano era un appello imperdibile.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ryo Akiyama, Un po' tutti | Coppie: Jianlinag Wong/Henry, Ruki Makino/Rika, Shouchion Wong/Suzie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GIOCHI PERICOLOSI


I bambini saltellavano e strillavano eccitati, mentre l’elicottero giocattolo sfrecciava tra gli scaffali colmi di giocattoli.
Il marchingegno prese quota e s’impennò, per poi virare e ritornare indietro, verso il gruppetto ed il giovane pilota.
Oltre la vetrina, un paio di occhietti vispi notarono il movimento e ne furono interessati, inevitabilmente.
«Eih» esclamò Shaochung incuriosita fermando il fratello maggiore con una mano «Vediamo che c’è lì dentro?»
Jianliang la guardò stupito. Erano parecchi anni che la tredicenne non pretendeva che la si portasse in un negozio di giocattoli.
Lanciò un’occhiata all’amica che lo affiancava, che scrollò le spalle per dire che non le importava che cosa avrebbero dovuto fare quel pomeriggio.
Ma, se il negozio di giocattoli a Ruki non importava, per la bambina che la ragazza teneva per mano era un appello imperdibile.
Yumi aveva solo cinque anni, era la sorella minore di Ruki – nata dal secondo matrimonio della madre – e, quel giorno, la ragazza era stata costretta a portarsela dietro.
«E va bene» si arrese quando la vide indicare a sua volta la porta del negozio «Ma poi non pretendere che ti compri il gelato».
Il campanello tintinnò, quando i ragazzi spinsero la porta e si fecero strada dentro. Il commesso al bancone sorrise, ma il gruppetto di bambini chiassosi era concentrato in un altro punto del negozio, l’angolo da cui il piccolo aeroplano faceva avanti e indietro.
Yumi avrebbe voluto raggiungerli, ma Ruki la trattenne, attenta a non perderla di vista. Shaochung, dal canto suo, aveva già spostato la sua attenzione ad una nuova collezione di braccialetti che le fecero storcere il naso, mentre si chiedeva come la gente facesse a comprare certe cose.
«Allora, che volete da qui?» tagliò corto Ruki, distraendosi quel tanto che bastava per permettere alla piccola Yumi di sfuggirle.
Lei e Jianliang la seguirono, infilandosi nei corridoi colmi di giocattoli ed abbarbicandosi tra i pacchi caduti per terra.
Yumi seguiva l’elicottero, imperterrita. Ruki e Jianliang seguivano lei.
Bastò girare uno svincolo per ritrovare lei e il gruppetto di bambini che osannavano il commesso con il radiocomando. Il ragazzo sembrava essere il più piccolo, tra loro, mentre li faceva divertire con quelle acrobazie assurde.
«Allora, che ne dite, supplicherete in ginocchio i vostri genitori di comprarlo?» s’informò il ragazzo. Poi fece l’occhiolino alle bambine «Se incremento le vendite potrei ottenere una promozione con aumento. Mi farebbe comodo e ve ne sarei grato»
Ruki spalancò la bocca, mentre Yumi saltellava felice sbracciandosi per attirare l’attenzione.
Ryou le vide e sorrise, la ragazza sollevò un sopracciglio e lo fissò. Sembrava proprio un ragazzino, così.
«Buongiorno, mie principesse. Ciao Jianliang»
Yumi rise – aveva sempre avuto un debole per lui – e strepitava mentre gli diceva: «Ciao Ryou!»
Ruki, che intanto era arrossita per l’appellativo, sollevò lo sguardo e sbuffò seccata.
«Da quando lavori qui?» domandò Jianliang.
Ryou scrollò le spalle manovrando il velivolo perché tornasse verso di lui «Un paio di settimane» rispose cauto, lanciando una singola occhiata di sbieco a Ruki.
«Com’è che non ne sapevamo nulla?» domandò la ragazza seria.
Jianliang la guardò, stupito dal tono che aveva usato.
«Devo rispondere a te, per fare qualcosa?» domandò Ryou cortese, facendola arrossire ancora.
Ruki tossicchiò, imbarazzata «No… io…»
Ma Ryou la salvò dal balbettio domandandole: «Ti piace l’elicottero?» lo fece atterrare per terra, proprio davanti a lei, mentre i bambini facevano largo per liberare la pista.
«Bello!» rispose Yumi per la sorella «Lo voglio. Me lo compri per il mio compleanno?»
Ruki la guardò, preoccupata «Non lo so. Non so se mamma sarebbe d’accordo. E non ho abbastanza soldi, al momento»
«Ne abbiamo parecchi, in magazzino» chiarì subito Ryou «Posso tenervene da parte uno»
Jianliang rise, mentre Ruki fissava storto il Tamer Leggendario. «Non voglio comprare un elicottero a Yumi»
«Hai paura che cresca come un maschiaccio perché gli aeroplani e le macchine radiocomandate sono da maschi? Tu sei un po’ un maschiaccio, ma la cosa non crea problemi a nessuno. Non a me, questo è certo»
«Io non sono un maschiaccio» si lamentò Ruki.
Ryou raccolse l’elicottero e lo rimise nella scatola, sotto lo sguardo deluso dei ragazzini «Se volete potete acquistarlo per seimila Yen» li incitò lui.
Si voltò a cercare gli amici con lo sguardo. Ruki aveva lasciato indietro Yumi e si era avviata all’uscita del negozio.
«Eih!» si lamentò Ryou «Non volevo offenderti!»
Ma lei non lo ascoltava. E lui si rivolse a Jianliang «Non volevo farla arrabbiare, io la trovo comunque incredibilmente attraente».
«Stai zitto, peggiori le cose» lo avvertì Yumi.
Lui le fece una carezza sulla testa «Metterai una buona parola per me, questa sera a cena?» le domandò.
E la bambina si aggrappò alla sua gamba, felice.
   
 
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