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Autore: Akemi_Kaires    16/09/2012    7 recensioni
{Ikarishipping; Paul/Lucinda}
- Perché stai piangendo, bambina? – domandò qualcuno alle sue spalle, sorprendendola e riscuotendola dai suoi tristi pensieri.
"Perché sono venuta apposta per incontrare quell’orso del ragazzo che mi piace, e lui ha avuto il coraggio di partire senza aspettarmi!" avrebbe voluto gridare a squarciagola, in preda alla rabbia e alla frustrazione. Invece le parole morirono nella sua gola, non appena il suono inconfondibile di quella voce giunse alle sue orecchie.
- Non sono una bambina! – si limitò a dire, sbuffando, voltandosi di scatto. Trattenne a stento altre lacrime, stavolta di gioia, indecisa se scoppiare in un pianto dirotto o ridere a crepapelle.

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Prompts: Neve - Legame;
For Rozen Kokoro.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucinda, Paul
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Image and video hosting by TinyPic Buonasera, miei carissimi lettori

Buonasera, miei carissimi lettori. È da troppo tempo che non mi faccio viva, e un po’ mi spiaceva abbandonarvi di punto in bianco. Dopotutto, voi siete molto importanti per me. E poi, sinceramente, sono tornata perché lo avevo promesso alla mia adorata Famiglia. Avevo promesso questa Ikari alla mia adorata Cognatuzza e di certo non potevo lasciarla a bocca asciutta, vi pare? Anche se la scuola mi sta portando via molto (troppo) tempo, ho trovato comunque tempo per scrivere questa one shot (600 parole circa). Sono in un periodo fluff e al contempo triste, quindi non aspettatevi qualcosa di molto allegro da parte di questa shot (oh my God, non immaginate Paul che sparge fiorellini, per favore). Mi auguro sinceramente che questa shot sia di vostro gradimento, ragazzi miei, perché ci ho messo il cuore. Cognatuzza! This Ikari is for you, baby.

Pi esse: Ho scritto questa shot mentre ascoltavo Here Without You – 3 Doors Down. Vi consiglio di ascoltarla!

 

 

 

Here Without You

 

 

 

Posò i suoi occhi lucidi e ricolmi di tristezza sulla barca appena salpata, protendendo timidamente la mano gelida verso l’imbarcazione, come se volesse afferrarla e trattenerla a sé in un ultimo gesto disperato.

Candidi fiocchi di neve presero a scendere dal cielo plumbeo di Nevepoli, posandosi a terra in perfetta sincronia con le lacrime calde di Lucinda. Volteggiarono attorno alla sua figura, poggiandosi sui suoi vestiti e ricoprendola di un leggero velo bianco.

Non si mosse, la coordinatrice, sebbene il freddo penetrasse nelle sue ossa a tal punto da farla tremare e raggelare. Rimase immobile, lasciandosi pervadere da quel fastidioso intorpidimento, lo sguardo fisso sulla nave ormai lontana.

Era giunta in quel cangiante paese senza neppure annunciare alla madre quella sua improvvisa partenza, solo per assistere alla sua partenza e per vederlo un’ultima volta. Non aveva neppure preparato lo zaino, né si era munita dell’occorrente necessario per sopportare quelle basse temperature.

Batteva i denti, Lucinda, stringendosi dentro il suo caldo cappotto rosso. Si calò il berretto bianco sugli occhi, soffocando a stento i singhiozzi e i gemiti di dolore, mentre nei suoi pensieri si stagliava l’elegante figura del suo amore.

Ma, a differenza di tutte volte in cui Lui aveva pervaso la sua mente, non riuscì a scorgere il suo volto. Le dava le spalle, avanzando senza di lei, lasciandola sola. Saliva su quella barca, senza voltarsi per degnarla di uno sguardo, e l’abbandonava in quella crudele tormenta.

Se solo lei fosse arrivata prima, forse lo avrebbe raggiunto in tempo per dirgli almeno Arrivederci.

Paul era partito per una nuova regione e lei non era riuscita ad arrivare al molo per salutarlo. L’aveva aspettata? Sicuramente no; lei era tornata dal suo soggiorno ad Unima il mattino stesso e lui certamente non poteva saperlo. E poi, perché mai avrebbe dovuto attenderla?

Tra loro due, era lei che nutriva segretamente un sentimento d’amore.

Si lasciò sfuggire un gemito soffocato, mentre le lacrime riprendevano a sgorgare impetuose dai suoi occhi. Chinò il capo, afflitta e sconsolata, crogiolandosi nei sensi di colpa e nella commiserazione.

Si era allenata strenuamente, durante quel lungo periodo di distanza, per dimostrargli di essere degna una degna compagna di viaggio. Aveva faticato tanto, affrontando numerose e spossanti ore di allenamento, per potergli stare più vicina. Ora che tutto era stato vanificato per colpa di un leggero ritardo, a che cosa le era servito sopportare in silenzio il dolore di quella lontananza?

- Perché stai piangendo, bambina? – domandò qualcuno alle sue spalle, sorprendendola e riscuotendola dai suoi tristi pensieri.

Perché sono venuta apposta per incontrare quell’orso del ragazzo che mi piace, e lui ha avuto il coraggio di partire senza aspettarmi! avrebbe voluto gridare a squarciagola, in preda alla rabbia e alla frustrazione. Invece le parole morirono nella sua gola, non appena il suono inconfondibile di quella voce giunse alle sue orecchie.

- Non sono una bambina! – si limitò a dire, sbuffando, voltandosi di scatto. Trattenne a stento altre lacrime, stavolta di gioia, indecisa se scoppiare in un pianto dirotto o ridere a crepapelle.

- Ho saputo che sei tornata stamattina da Unima – rispose seccato l’altro, ignorando la sua protesta. – A quanto pare ho sbagliato ad aspettarti per vedere se eri diventata più forte: sei patetica come al solito.

Paul sfoderò un sorriso sornione, non appena lesse l’imbarazzo e la rabbia dipinte sul candido volto di Lucinda. Chiuse gli occhi, sforzandosi di ignorare quella marea d’insulti e proteste che la coordinatrice stava sbraitando a gran voce, per poi voltarsi e incitarla a seguirlo con un cenno di capo.

- Il prossimo traghetto salperà tra un’ora. Andiamo in un centro Pokèmon ed aspettiamo, poi partiremo.

E sbuffò, scocciato, non appena Lucinda lo investì con un caldo e avvolgente abbraccio.

Forse quest’amore non è davvero a senso unico.

 

 

Parla l’Autrice gusto latte:

Eccomi qui, miei carissimi lettori, con una bella Ikari per voi. Come già avrete capito, è ambientata dopo la Saga di Unima (che personalmente detesto), col ritorno di Lucinda a Sinnoh. Ho ipotizzato che Paul stesse partendo per una regione con lo scopo di allenarsi, quindi non meravigliatevi se la storia in sé sembra un po’ strana. Per chi non lo avesse capito, Paul e Lucinda alla fine partono insieme. Non ho molto da dire riguardo questa shot, se non che è dedicata a tutti coloro che mi seguono, in particolare Rozen Kokoro e la Famiglia. Aspetto tante belle recensioni! Mi auguro che vi sia piaciuta!

  
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