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Autore: Hagne    17/09/2012    0 recensioni
"Quando un Re senza trono, ridotto in schiavitù, torna alla ribalta.
Quando degli dei, infrangendo le regole, compiono una blasfemia.
Quando ciò che non dovrebbe esistere nasce, cresce e uccide.
Allora nasce questa storia.
Una storia di amore, odio, rancore, e crescita.
Perchè il confine tra bene e male è labile, precario, e non sempre ciò che sembra giusto, lo è davvero"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Heart Of Everything '
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“Don't turn me down
for all i need
make my heart a better place
give me something I can believe
Don't turn me down
you're far from the door now
don't let it close “
[…]
“Can you still see the heart of me
all my agony fades away
when you hold me in your embrace “

(All I Need – Within Temptation )







- Va tutto bene , sei al sicuro qui con me .
Faceva freddo  , e non c’era “luce” , non negli occhi della creatura che le stava davanti , non alle spalle che non sentiva più .
Era sola , senza papà Bruce a rassicurarla che tutto sarebbe andata bene , e senza lo zio Tony che , sebbene amasse farle dispetti , sapeva proteggerla da ogni pericolo .
E lì c’era qualcosa di “sbagliato” , di “strano” .
Ormai aveva imparato molte cose , sapeva distinguere le emozioni , catalogare le sensazioni che la spaventavano o la rendevano felice , ma quella sensazione di “inadeguatezza” non la faceva  sentire bene .  
Anche se la voce da donna che continuava a parlarle nel buio non era “cattiva” , ma dolce , tenera come quella di Pepper.
Poi la riconobbe , lei e la sua voce , anche se non c’era più quel sibilo che le fischiava nelle orecchie , né la creatura che l’aveva definita contaminata .
Erano sole , perse nel buio , in silenzio e con quel freddo che aveva cominciato a farle perdere la sensibilità alle mani .
- Non devi avere paura di me , non ti farei mai del male .
Non aveva le mani morbide come quelle di papà Bruce , o palmi ruvidi come quelli di Tony , ma erano freddi come quelli di Loki , anche se le cose lunghe e affilate che le accarezzavano la testa non sapeva se fossero davvero mani .
Erano grandi artigli , come quelli degli uccelli che Estela le aveva indicato durante le loro lezioni , ma la sua piccola maestra le aveva spiegato che gli animali li usavano solo per fare del male .
La creatura però le aveva detto che non gliene avrebbe fatto ,  e sapeva di potersi fidare di lei .
Perché era una “donna” e aveva una voce da “mamma” , dolce e rassicurante  come quella di Pepper .
Perciò si lasciò accarezzare , socchiudendo gli occhi quando le parve di sentire le labbra sproporzionate della creatura sulla sua guancia .
- Sei felice ?
Glielo chiese d’improvviso , mentre ancora le accarezzava i capelli , e non capì il perché di quella domanda .
“Felice”  , una parola che papà Bruce le aveva spiegato più volte raccomandandole però di distinguerla dalla semplice euforia , perché felici si era poche volte , e quando accadeva , non ci si sentiva più tristi , sofferenti .
E lei era felice con papà Bruce , con lo zio Tony , con Pepper ed ora con Loki vicino .
La facevano ridere , la facevano sentire bene , e Loki le faceva battere il cuore per l’emozione , e la sua non era solo “euforia” , non era una falsa “felicità” , ma era quella vera , quella reale .
Le sorrise , annuendo e sentendo gli artigli farsi se possibile più dolci , le parve persino di vederla sorridere da sotto il cappuccio prima che una voce bassa e roca , quella  voce la chiamasse per nome .
- Devi promettermi una cosa .
La voce si faceva sempre più vicina , il buio più asfissiante , quella sensazione di “inadeguatezza” sempre più acuta , e la creatura sembrava spaventata come lei .
- Goditi tutto quello che hai .
- Semjace !
- Cerca di essere felice per il tempo che ti rimane .
- Semjace !
- E ricordati che io ci sarò quando avrai bisogno di me , sempre .
La creatura le venne strappata di dosso con una forza inaudita , mostruosa , e quando due occhi enormi e trasparenti le si puntarono addosso come due spilli , la paura le ghiacciò il sangue e la voce .
Perché quegli artigli erano ancora intrisi del suo sangue , di quella volta che l’aveva definita “contaminata”prima di graffiarle il braccio .
 La afferrò per la gola ,  sollevandola e tamburellando la punta delle sue dita di ferro sul suo petto , lì dove il tum-tum si era fatto frenetico e qualcosa di appiccicoso le era scivolato sulle dita .
Sangue rosso , corposo , il suo sangue che zampillava dal buco che la creatura si apriva con i suoi artigli sul suo petto , all’altezza del cuore .
Non riusciva a respirare , perché la creatura glielo impediva con quella presa che le faceva male , ma riuscì comunque a riempire i polmoni d’aria e strillare forte una parola che aveva su di lei l’effetto di un calmante .
La parola che lo zio Tony le aveva insegnato e che gridò all’infinito , provando a bucare quel buio soffocante e quella sensazione di paura che si faceva sempre più dolorosa , tanto dolorosa da portarla a colpire alla cieca ciò che aveva davanti .
E quando le sue dita toccarono qualcosa di morbido , di caldo e familiare sgranò gli occhi pieni di lacrime , sorridendo nel pianto quando riconobbe lo sguardo di Tony .
Lo guardò per un attimo, toccandogli le guance ruvide per la barba per capire se lui fosse davvero lì , con lei , che non fosse uno scherzo della sua immaginazione , ma quando gli occhi dell’uomo le rimandarono la sua preoccupazione capì che era vero , che era al sicuro , finalmente .
E cominciò a piangere ancora più forte , allacciandogli le braccia attorno al  collo e continuando a ripetere ‘formaggio come una cantilena .
Perché lui le aveva spiegato che  così facendo avrebbe sconfitto la paura , quella gelida e terribile paura che le faceva bruciare gli occhi e la pancia , e non voleva più provarla .
Voleva solo continuare ad essere felice , come aveva promesso alla creatura gentile , con papà Bruce , Pepper , lo zio Tony e Loki .
Soprattutto con lui .
Finalmente .





°°°





- Non ti sembra di esagerare ora ?
L’occhiata sprezzante dello scienziato ebbe quasi il potere di forare il cranio del dottor Bruce per quanto fu acida ,  e la sua voce inviperita non aiutava a farlo apparire meno arcigno e fisicamente indisposto .
E quando Pepper provò a farglielo notare si morse le labbra per non ridere , costringendosi a dirottare lo sguardo sull’asgardiano che in silenzio osservava la strana imbracatura con la quale l’umano si era legato il Tesseract al busto .
- E tu che hai da guardare Udinì ?
Loki strinse le labbra per il fastidio , rafforzando la presa sul proprio scettro quando il dottore al suo fianco  lo invitò con un basso ringhio a desistere dal suo intento .
- Ecco , fa silenzio . Non sai che le madri sono le creature più suscettibili di questo pianeta ? Specialmente quelle verdi e con un’alitosi che potrebbe stendere una mandria di gnu !
Il pallore che di solito coglieva lo scienziato nel sapere che presto qualcosa di duro , grande e verde lo avrebbe colpito non lo colse come di consuetudine , perché bastò agitare un po’ fianchi e gonfiare il petto con aria tronfia per evitare di trovarsi con la mascella sulla nuca .
Astrid soffocò un gemito di insofferenza contro la spalla dello scienziato nel sentire quel movimento , strofinando il naso sulla camicia dell’uomo prima di stringerlo un po’ più forte .
E Bruce sentì la palpebra destra fremere violentemente , come una serranda rotta che stenta a tornare giù , un tic nervoso che il dottore rimarcò con voce bassa e gelida .
- Stai usando Astrid come scudo contro di me ?
Tony si portò una mano al petto , sfarfallando gli occhi per un attimo lucidi con le labbra imbronciate prima di affondare una mano nei capelli del Tesseract e suggere con aria innocente l’angolo destro del labbro inferiore .
- Mi credi davvero tanto meschino e incosciente ?
- Si .
- Ovviamente .
Pepper non battè ciglio nel sentire su di sé lo sguardo allucinato del compagno , si limitò a fare spallucce e scoccare un’occhiata attenta all’asgardiano che continuava a tenere lo sguardo fisso su Astrid .
In verità , la donna poteva affermare con una certa sicurezza che il prigioniero intergalattico non avesse mai distolto l’attenzione dalla ragazzina , neanche per un minuto .
Perché anche quando non la guardava lui le prestava attenzione , le concedeva il suo interesse , in una maniera così naturale e spontanea che il pensiero di Loki come un tiranno crudele  sembrava essere frutto di un sogno .
- Mi sento orribilmente ferito per le vostre illazioni , madama ! – squittì contrariato lo scienziato , perdendo l’aria ferita con un aggrottamento di folte sopracciglia che spazzò via l’ultimo residuo di ilarità sul volto dell’uomo .
- Cosa hai detto , mio esagitato amico verde ?
Bruce Banner si costrinse la calma , la pace interiore , ma quando allungò una mano per riprendere la sua bambina  , ricevendo un netto rifiuto , non potè evitare di covare un ringhio nel petto e stringere gli occhi per il fastidio .
- Ho detto di darmi la mia bambina !
- Tua ? E da quando in qua sarebbe tua ?
Con un sospiro di sconforto la segretaria sospinse la porta della villetta , invitando il prigioniero a seguirla   prima di alzare lo sguardo sopra la spalla e osservare il battibecco di quelle due pettegole inacidite con profonde  rughe d’espressione  .
- Lei mi considera il suo papà !
- E con questo ?  – ribattè con voce isterica lo scienziato , incrociando le braccia su Astrid con le narici frementi –  io sono lo zio simpatico , ricco e bello , quello che la fa giocare ! Quello che le compra da mangiare e la fa ridere !
- E io le ho insegnato  a scrivere , parlare e anche ad andare in bagno come una signorina ! – strillò fuori di sé , ricevendo in compenso uno sguardo compassionevole dall’uomo a lui di fronte .
- Appunto , le hai fatto da insegnante , io da parente ! Perché sei un noioso dottore con l’alitosi , non suo padre !
L’aria risentita del dottore sembrò ringalluzzire lo scienziato , ma quando Bruce provò ad afferrare Astrid per un braccio si vide scaraventare indietro da uno schiaffo stizzito del miliardario .
- Non si tocca !
- Smettila di fare il bambino !
- E tu smettila di toccarla !
Le loro urla fecero voltare qualche passante tanto divennero alte e stridule , riducendosi ad un lieve bisbigliare quando si accorsero che Astrid , finalmente svegliatasi per il baccano , osservava entrambi con occhi lucidi di sonno .
La ragazzina si stropicciò un occhio con aria stanca , sorridendo lievemente nel riconoscere il viso di papà Bruce e dello zio Tony , ma quando entrambi le afferrarono una mano ciascuno si trovò a sgranare gli occhi cangianti con aria confusa .
- Dimmi Astrid , vuoi più bene al tuo stupido , noioso e suscettibile papà o al tuo bellissimo , simpaticissimo e ricchissimo zio ?
Pepper seppe con una precisione sconcertante chi avrebbe scelto Astrid , e quando la vide sciogliersi dall’imbracatura con un sorriso , dando un buffetto sulla testa di entrambi prima di trotterellare verso di lei non potè non ridere degli sguardi increduli dei due uomini .
Loki non battè ciglio quando il Tesseract gli si strinse ad un fianco , cingendogli la vita e sorridendogli dolcemente , si limitò a rimanere immobile , alzando lo sguardo quando gli parve di udire un ‘crack alle spalle .
Il ‘crack emesso dalla dentatura che il miliardario aveva serrato con un gesto secco , ritrovatosi a sua volta con un fastidioso tic all’occhio destro , gemello di quello che ora pulsava freneticamente sul viso del dottore assieme a qualche vena .
Ma l’asgardiano non mostrò interesse , o disagio nel captare la minaccia di quegli sguardi , disinteressato al disagio dei due misgardiani ma attratto dalle mani piccole e calde accostate ai suoi fianchi .
Un calore al quale si era arreso , tempo addietro , sconfitto da un’innocenza che non poteva soffocare con la malvagità del suo animo , imprigionato da quegli occhi cangianti dal profumo di stelle e vita .
La vita dell’universo stretta al suo fianco con quel sorriso che lo aveva fatto sentire voluto , amato , per la prima volta nella sua lunga eternità .




°°°







L’acqua le piaceva .
Era trasparente , fluida e profumata proprio come papà Bruce le aveva raccontato , e correva morbida tra le sue gambe , tra le braccia che affondava nel mare una, due , tre volte , solo per sentire quel formicolio piacevole sulla pelle .
Pepper le aveva insegnato a lavare via lo sporco con l’acqua , e con essa a sciacquare anche i dispiaceri , la paura , e le cose brutte , e lei aveva tante cose da lavare via .
Si sentiva sporca ogni giorno di più , dolorante , sola , ma continuava a sorridere , a dire che tutto andava bene , che era felice , perché nessuno avrebbe dovuto sapere dei suoi sogni .
Nessuno avrebbe dovuto scoprire le ferite al ventre o sulla schiena , non papà Bruce , non lo zio Tony .
Non meritavano di sentirsi tristi per colpa sua , non dopo averla portata tanto lontano , solo  per tenerla al sicuro , e perché aveva confidato a Tony il suo desiderio di vedere il mare una volta nella vita .
E lui lo aveva ricordato , ce l’aveva portata , sola per farla felice , perché le voleva “bene” , quello glielo aveva confidato Pepper , perché Tony non lo avrebbe mai ammesso .
Lui era “orgoglioso” , gli uomini erano tutti “orgogliosi” , e non amavano parlare dei loro sentimenti , quello lo aveva capito anche lei con Loki .
Lo guardò un attimo , sorridendo un poco nel saperlo alle sue spalle .
Non parlava spesso , non sorrideva mai , ma la guardava , e quello le bastava , le piaceva , le faceva battere il cuore ,ed era una bella sensazione , la faceva sentire meno sbagliata , meno sporca .
Anche se nei suoi sogni lui continuava a definirla  “contaminata” , anche se la accusava di stare abusando del tempo e della libertà degli umani .
Perché lei non ne aveva il diritto , glielo aveva detto lui , Yehouda , e glielo urlava ogni volta , con quella voce bassa , roca e cattiva come i suoi occhi .
- Astrid !
Capì che c’era qualcosa di sbagliato quando si accorse di non riuscire a respirare , e di non sentire più il sole sulla testa , ma acqua , sopra , sotto , tutt’attorno a lei .
Aveva sentito l’urlo di papà Bruce , ma lì sotto era stato lieve , come un sussurro confidato all’orecchio , e anche se la pancia le faceva male per lo sforzo di non respirare , anche se non sapeva come fare ad uscire di lì , si sentì stranamente calma .
Perché tutta quell’acqua avrebbe potuto lavarla , dalla testa ai piedi , e portare via il dolore , la paura , e la stanchezza di sentirsi sporca , sbagliata e non capire al contempo il perché di quella sensazione.  
Seppe chi l’aveva afferrata e portata in superficie  per istinto, perché i palmi freddi stretti attorno ai suoi fianchi erano stati il primo contatto della sua vita , la prima cosa che aveva saggiato con gli occhi , con i sensi , con l’anima e il cuore .
E quando incrociò  lo sguardo di Loki sorrise lievemente , capendo con una certa sorpresa di stare piangendo , ma nessuno se ne sarebbe accorto visto com’era bagnata .
Non papà Bruce che arrancava nell’acqua con occhi sgranati  , né lo zio Tony che con sotto braccio un salvagente le strillava a pieni polmoni di muovere i piedi per stare a galla .
-  Ehi Udinì ? Dove credi andare ? – urlò Tony con rabbia , sventolando il salvagente e atterrando di faccia nella sabbia per la fretta di raggiungerli , ma Loki correva veloce , e la portò via assieme alle sue lacrime e alla possibilità di rattristare Pepper con quel suo sfogo immotivato .
Si lasciò sfuggire un lamento quando Loki la gettò bruscamente sulla sabbia , all’ombra di un ammasso di rocce che li nascondeva da occhi indiscreti  , ma lui non poteva aver notato il suo pianto silenzioso , non poteva , perché era bagnata , e non aveva motivo di piangere .
Eppure quando sentì le dita di lui sulla guancia seppe che lui aveva visto , aveva capito , e non potè non sentirsi emozionata .
Perché lei non aveva parlato , non aveva detto niente ma lui aveva capito lo stesso , l’aveva guardata e capita , come al loro primo incontro , come ogni volta .
E quella sensazione di appartenenza , quella smania di essere sua e di considerarlo suo la fece piangere ancora , un po’ più rumorosamente , mentre le dita di Loki le asciugavano le guance e i suoi occhi chiari le parlavano , provavano a calmarla .
- Chi è ?
Non c’era nulla di dolce nella sua voce , non c’era mai stata , ma c’era sempre la cattiveria , la brutalità , la crudezza delle sue parole che non erano mai rivolte  a lei , mai .
- Allora ? Chi ti sta facendo questi ?
La sensazione di panico che la assalì nel sentire la mano di Loki premere sul suo petto , accanto alla spalla ,  la fece sobbalzare dalla paura , perché lui non poteva aver visto , non poteva aver capito anche quello , non doveva .
Distolse lo sguardo , abbracciandosi il busto per allontanarlo da sé , ma Loki era un uomo , era forte  , e le strappò la maglia con rabbia , scostando la canotta per raggiungere l’impronta rossastra poca sopra il seno .
- Chi è !
Non le aveva mai urlato contro , non lo aveva mai sentito così arrabbiato , emotivo , e quando prese coraggio per guardarlo sentì le lacrime bruciarle gli occhi .
Perché Loki sembrava ferito , annichilito da un’impotenza che ora lo costringeva a tenere il capo basso , gli occhi assottigliati e le labbra tanto serrate da far perdere colore al viso .
Ed era stato lei a farlo arrabbiare , a ferirlo.
Gli prese il viso tra le mani , con dolcezza , sbattendo gli occhi per cacciare le ultime lacrime che le offuscavano la vista , e quando incrociò i suoi occhi e la cicatrice che ne percorreva il contorno si chinò verso le sue labbra , sfiorandole con le sue .
Proprio come aveva visto fare a Pepper quando lo zio Tony aveva urlato in preda alla rabbia , quando  Yehouda l’aveva graffiata , per calmarlo , per farlo sentire amato e al sicuro .
E lei voleva che Loki si sentisse al sicuro con lei , amato  , e voleva renderlo felice come lui faceva con lei , come  aveva sempre fatto  .
Non aveva mai baciato nessuno nella sua vita , non sapeva se quello che stava facendo fosse giusto , corretto , ma qualcosa nelle reazioni di Loki le diceva che lo era .
Sentì la mano sul suo petto risalire lentamente il collo , accarezzandole la nuca con un movimento dolce che la spinse a schiudere le palpebre tremanti ,  e quando si accorse che Loki la stava guardando si sentì assalire da una vampata di calore .
Da così vicino i suoi occhi le sembravano ancora più grandi , belli e tristi , e ricambiò lo sguardo con dolcezza , socchiudendo le palpebre nel sentire la lingua di Loki toccare la sua  , lentamente , accarezzandole la bocca con una decisione che le strappò un suono strano , che nessuno le aveva mai spiegato .
La strinse con foga , premendola contro il suo petto con la forza di una mano , e lei poteva sentire il gelo di quella mano schiusa come un fiore sulla sua schiena , le lunghe dita che premevano sulla carne tenera dei fianchi .
Il contatto con la sabbia bagnata le diede quasi sollievo , e schiuse gli occhi solo quando sentì il respiro di Loki soffiarle sul ventre prima di accorgersi che non aveva più nulla con il quale coprirsi .
E lui la guardava , con le braccia piantate ai lati della sua testa e gli occhi incatenati ai suoi , il respiro pesante che le faceva tremare le ciglia .
Il dolore che provò  quando lo sentì dentro di sé le strappò un singhiozzo , ma lo abbracciò con forza  , spaventata da quella sensazione di piacere che le faceva tremare le pupille e confusa dal battito furioso del cuore di Loki e del suo .
Lo abbracciò per ore , anche quando le  si stese a fianco  dopo averle sibilato nell’orecchio un verso che la fece rabbrividire di piacere .
Poi la voce di papà Bruce la fece sobbalzare dalla paura , e ancor prima di accorgersene si ritrovò a correre con i vestiti in disordine verso quella voce velata dalla preoccupazione che le aveva fatto saltare un battito .
- Ti rendi conto di cosa hai fatto , fratello ?
Loki percepì chiaramente lo schianto del martello alla sua destra , la voce bassa e severa del fratello , nonché  quello sguardo azzurro e colmo di giudizi che lui non voleva sentire , non se lo riguardano , ma soprattutto , non se interessavano anche il Tesseract .
- Non sono mai riuscito a capire  perché tu sia sempre stato così ossessionato dal potere  .
C’era compassione nella voce di Thor , una pietà che il dio degli inganni aveva sempre odiato , perchè non c’era una vera volontà di comprenderlo in quelle parole , ma la semplice volontà di  sottolineare le sue mancanze , i suoi difetti .
- Sei arrivato persino ad abusare del suo corpo per rubarle i poteri .
La mano volò al collo della divinità dei fulmini così velocemente che Thor ebbe appena il tempo di sbattere le palpebre  , incredulo , prima di sentirsi  sollevare da terra dal fratello che ora schiumava rabbia e odio .
Gli occhi di Loki erano diventati enormi , buchi di luce chiara venati di rosso , la bella bocca schiusa in una smorfia  che crepitava sibili e fruscii sinistri , come il covo fatiscente di una fiera .
 E non c’era più nulla di buono in lui , neanche dopo la dolcezza di quell’abbraccio che lo aveva scaldato ma che ora   aveva perduto ogni conforto sulle sue membra stanche .
Perché sentiva freddo Loki , un gelo che gli si conficcava nel cervello e nel cuore con violenza , il gelo di quell’ennesima accusa mossagli per pura ignoranza del suo essere della sua anima .
Lui , il re degli inganni , l’imperatore senza trono che non avrebbe potuto amare , provare sentimenti , ma lui li aveva sempre avuti , fin da bambino , e glieli avevano sempre calpestati , con ignoranza e boria .
Ma se da infante non era mai riuscito a difendere quel cuore che gli si era rinsecchito nel petto , ora  che era uomo , ora che qualcuno , per la prima volta , era riuscito ad amarlo con quell’innocenza , non avrebbe permesso a nessuno di sputare su quell’amore .
Neanche al dio dei fulmini , neanche ad Odino .
- Non osare parlare di lei ! Tu non capisci !
- Invece io capisco ! Ti conosco Loki ! So che questo tuo costante desiderio di potere ti porterà alla distruzione ! Non rammenti  cosa è successo a tua padre ? Ai Giganti di Ghiaccio ?
 Le dita si strinsero con rinnovata foga attorno al collo del dio , strappandogli un singulto di dolore e portando via un po’ di colore dal viso ora impallidito dall’incredulità .
- Non osare nominarlo in mia presenza ! Laufey non c’entra nulla in questo !
- Invece si ! Non possedeva lui il cubo cosmico ? Non è per l’odio verso tuo padre che sei gentile con quella creatura contaminata e corrotta ?
Loki alzò il braccio per colpirlo quando un tonfo e la voce dei misgardiani lo fece desistere , ma poi lo udì , l’unico suono che  le sue orecchie non avrebbero mai voluto captare .
Eppure , quando  allentò la presa su Thor per aggirare lo scoglio la vide lì , in ginocchio , con le braccia strette attorno alla testa  , distrutta  in lacrime .
Astrid sgranò gli occhi quando lo ebbe davanti , schiacciandosi contro la roccia pur di stargli lontano , pur di non sentirlo , percepirlo accanto a sé mentre quelle voci tornavano a tormentarla .
Ma non erano loro a gridarle addosso , non  Yehouda  , né    Semjace  , ma creature che non avevano mai visto , conosciuto , ma che avevano incontrato lei , che l’avevano posseduta ,  un tempo .
E lei lo ricordava , Laufey , il nome che la “creatura dorata” aveva sputato con rabbia , il padre di Loki , il mostro di ghiaccio che nella sua testa la rigirava tra le dita , bisbigliandole parole strane , rabbiose , colme d’odio .
 - Io …
- Allontanati da lei !
Quando il pugno di papà Bruce cozzò con lo zigomo di Loki urlò , gridò spaventata appiattendosi su se stessa , riparandosi tra quelle braccia che però non la difendevano dagli uomini che gridavano nella sua testa , che la rivendicavano con quel nome che non le apparteneva  .
Perché lei un nome lo aveva , ed era Astrid , non Tesseract , ma qualcosa in fondo al suo stomaco le urlava che le sue erano solo bugie , menzogne .
- Astrid ! Guardami ! Astrid !  
Il calore delle mani di zio Tony sulle  spalle la fece sobbalzare , un tepore che ora agognava come l’aria , perché aveva freddo , si sentiva sola , e voleva un abbraccio per non sentirsi così persa, confusa  , spaventata .
Allungò le braccia per stringersi al corpo dell’uomo , singhiozzando e continuando a tenersi le tempie che pulsavano assieme a quelle voci che continuavano , imperterrite , a dire che lei apparteneva ad ognuno di loro .
Ma lei non capiva perché tutti volessero lei e quel “potere” che  non aveva  , perché era una bambina , perché…
Sentì l’uomo irrigidirsi contro di lei mentre una voce , la sua  voce cominciava a sibilare insistentemente quel nome , quel Tesseract che le si conficcò nella testa e nel cuore come un paletto incandescente che congelava tutto .
Il  battito del suo cuore e il sangue .
Ogni cosa .
- Cos’hai detto Astrid ?
Lo guardò con gli occhi liquidi di pianto , bianca e stanca come se qualcuno l’avesse spremuta fino a toglierle ogni stilla di forza .
- Cosa sono ?
- Un oggetto inanimato mio piccolo Tesseract , un inutile ma prezioso pezzo di materia ricolma dell’energia dell’universo .
 Yehouda le sorrise con quella bocca inumana , schiudendo quella fila di denti ritti e scuri in un sogghigno che la portò a sgranare gli occhi per la paura , per l’orrore mentre i suoi artigli sfioravano dolcemente la testa dello zio Tony .
Un tocco che le fece accapponare la pelle e chiedere aiuto con un sussurro , ma nessuno oltre lei sembrava vederlo .
- Chiedi aiuto agli umani Tesseract ? Non ne hai il diritto , ma è comunque inutile . Solo le bestie e gli animali possono captare la mia presenza .
- Il mio nome è Astrid – urlò stridula , affondando le dita nella camicia dell’uomo per trovare conforto .
- Con chi stai parlando ?
- Nome ? – Yehouda rise , una risata che le ricordava il rumore di spari e il ticchettio fastidioso della pioggia sulla testa – tu non hai un nome , tu non dovresti neanche avere quel corpo .
- Zitto ! Non è vero ! Le tue sono solo bugie !
Tutti la fissavano in cerca di risposte che lei non poteva dare , e nessuno la capiva , neanche Loki che era tornato in piedi e la fissava con la bocca sporca di sangue .
- Invece si , tu sei …
- Ho detto di stare zitto ! State tutti zitti ! Fate silenzio !
L’ondata di energia che la cinse ingoiò ogni cosa , gettando ombre fluorescenti sull’intera costa , il segnale che la donna in cima alla collina colse attraverso il cannocchiale .
- Capitano Bertram , l’abbiamo trovata .
- Eccellente , stiamo venendo a prenderla .
Maria Hill chiuse la comunicazione con una smorfia di insofferenza , coprendosi la bocca con la manica della divisa per non inghiottire la fuliggine sospinta dal vento prima di tornare ad osservar la scena .
E non potè evitare di sentirsi nervosa  nel capire che era davvero quella bambina ciò che lo S.H.I.E.L.D. aveva cercato con tanto accanimento , il Tessercat che Thor aveva portato con sé alla fine della guerra .
La gracile ragazzina che Iron Man stringeva tra le braccia metalliche con rabbia mentre Hulk , chinato sul Vendicatore , stringeva la mano piccola e pallida di un’ansimante Astrid .
Bianca , pallida e avvolta da quella luce fluorescente che brillava ad intermittenza .
Il segnalatore di posizione che stava conducendo qualcosa o qualcuno lì , sul loro pianeta .      
Per l’ultima volta .





Continua…



Sono in un ritardo mostruoso , ma ho avuto contrattempi e problemi che non vi starò qui ad elencare .
In compenso vi posso dare una buona notizia .
In tutto saranno quindici capitoli , alcuni già trascritti e dal momento che ora ho un pò di tempo conto di finirla velocemente .
Spero che il capitolo non abbia annoiato o deluso , ma da qui in avanti le cose cominceranno a farsi difficili per Astrid  , e scopriremo anche chi sia questo Bertram .



- Zamieluna :      Ti ringrazio per il commento particolare , l'ho apprezzato molto e per quanto riguarda occhi di falco e la Vedova , a mio parere non possono capire la profondità dell'affetto che lega Iron Man e Hulk ad Astrid , perciò non li renderò loro alleati . Spero che questo capitolo  sia stato di tuo gradimento  , un saluto !

- Morwen Eledhwen :  Ecco qui il seguito , un pò in ritado ma almeno è arrivato . Ti ringrazio per il complimento sull'originalità e sul mio modo di scrivere , mi sento davvero lusingata , e per quanto riguarda la crescita lenta di Astrid volevo si capisse che la sua ignoranza su ciò che la circondeva la rendeva come una bambina che apre gli occhi per la prima volta . Invece ora , diventerà consapevole di molte cose  e  si vedrà come ora , sapere tutto  , la renderà infelice .
Grazie ancora per il commento , un saluto !

- gia00_sevir :   Spero che anche questo capitolo rientri tra i tuoi preferiti , visto che il rapporto tra Loki e Astrid si approfondisce  , ma stai in allerta perchè d'ora in poi la storia si farà davvero frenetica per loro . Un saluto !


Ringrazio tutti per la lettura , un abbraccio
Gold Eyes


  
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