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Autore: Heartbreak_12    17/09/2012    0 recensioni
Odiavo la pioggia,per lo più la odiavo in momenti come quelli,innaquava i miei pensieri proprio come i vestiti,era così rumorosa da non permettermi di pensare e inoltre batteva insistente senza fermarsi,come le lacrime che contemporaneamente mi stavano facendo compagnia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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COMPLICATED.
Il vento umido batteva contro la porta di casa e dalle tegole venivan giù goccie fitte,impenetrabili nella mia pelle che sembravano prendere me solo per un capriccio,per la voglia di farmi del male.
Odiavo la pioggia,per lo più la odiavo in momenti come quelli,innaquava i miei pensieri proprio come i vestiti,era così rumorosa da non permettermi di pensare e inoltre batteva insistente senza fermarsi,come le lacrime che contemporaneamente mi stavano facendo compagnia.
Ero seduta su un marciapiede da più di tre ore,non volevo muovermi,aspettavo solamente che da quella casa uscisse Harry.
L'ennesima litigata,ormai dopo otto mesi insieme ero abituata a passare i pomeriggi fuori la sua porta per tentare di riprovarci,di ritornare insieme,di far pace.
Lui era caparbio,insistente,egoista,stronzo mentre io potevo definirmi solamente non orgogliosa.Ero io quella che cercava una scusa per tornare da lui,quella che lo lasciava il giorno prima e quello dopo non poteva viverci senza,ero sempre e solo io l'unica cogliona.

-"Avanti Harry,apri questa cazzo di porta!-" ribattè io per la millesima volta,lui non rispose.Possibile che non le faceva pietà una ragazza sotto la pioggia ad aspettarlo per chiedergli perdono,per dirgli che lo amava? Quello non era il ragazzo di cui mi ero innamorata,non era lo stesso ragazzo che mi aveva conosciuto per caso all'uscita di scuola.

-"Non ho intenzione di stare quì fuori per altri due secondi.2...1.-" cercai una scusa per attirare la sua attenzione.
Nulla.
-"Ci ho provato Styles,va' dalle tue amichette.-" basta,non ne potevo più di tutte quelle situazioni,non volevo più stargli dietro,come una bambina sta' dietro a un giocattolo,non volevo più riprovarci e fare nuovamente la figura di quella che "amava e perdonava."
Lasciai la strada e svoltai l'angolo cercando di non pensarci,misi su un po' di musica,magari forse quella era davvero l'unica cosa che mi serviva in quel momento.
Era famoso sì,aveva un casino di fan a i suoi piedi,eppure aveva scelto me,tra tutte.Una cogliona messa immezzo come un citrolo immezzo all'insalata.No,non era nei miei piani innamorarmi di lui,anzi dovrei dire che era impossibile innamorarmi di uno così.All'inizio odiavo il fatto che fosse famoso,montato e per le sue,ma poi conoscendolo capì che non era affatto il tipo belloccio con la ferrari parcheggiata nella villa.
Cioè forse lo era,ma quello veniva dopo.Veniva dopo il fatto che mi venisse a trovare arrampicandosi sugli alberi come Troy Bolton in Hight School musical e veniva anche dopo le nostre situazioni incomprese,le nostre figure di merda.
La sua celebrità veniva dopo il nostro amore.L'unica cosa che contava per me era averlo accanto quando ne avevo bisogno e non vantarmi del fatto che il mio ragazzo avesse vinto due premi agli mtv vma.Ma forse questo lui non lo aveva capito.
-"Dove vai?-" mi domandò una voce,tra le mie braccia sentì il calore delle sue mani,riconoscibili sempre.Mi tolse delicatamente le cuffie attaccate alle orecchie.
-"A casa,vado a casa.-" risposi fingendo una faccia incazzata,che non mi venne per niente bene.Mi rincorse cercando di spiegare,non mi voltai nemmeno a guardarlo.
-"Ehi per favore,per favore Jessie aspetta!-" urlò prendendomi per la manica della falpa e girandomi verso di lui.
-"Non ho intenzione di parlarti.-" dissi senza nemmeno accorgermi dello spettacolo che avevo davanti.I suoi occhi erano rossi,luccicavano come delle stelle e dal brillio il suo verde spiccava ancora di più.Era fradicio,bagnato.I suoi capelli scompigliati portati di qua e la,la felpa stropicciata.
Tutti sintomi di un pianto durato circa mezz'ora conoscendolo.
Appiccicata al petto aveva una rosa,rossa.Per farsi perdonare qualcosa,aveva sempre un regalo.
-"Hai pianto?-" dissi toccandogli la fronte.
-"Ehi ma tu scotti,Harry hai la febbre.-" replicai.Lui non parlò,rimase a guardarmi con il fiatone.
-"Non mi importa della febbre.Sono stato due ore sotto casa tua e tu nemmeno mi hai calcolato,nemmeno mi hai aperto.-" 
-"Che idiota! Io invece ho passato due ore sotto casa tua e ho gridato per circa mezz'ora come una cretina e adesso ho capito che tu non eri in casa.-" ribattè.Scoppiammo a ridere entrambi come due scemi.
-"Senti io,davvero non volevo farti incazzare! So' che odi quando non ti rispondo alle chiamate e odi il fatto che viaggio e non ci vediamo per intere settimane,ma ti assicuro che nessuno e sottolineo nessuno entra nella mia testa oltre te.-" comunicò,
Non sapevo resistero a quello sguardo,non sapevo fare parola ma lui ogni volta sapeva farmi sentire speciale,ecco perchè non riuscì ad arrabbiarmi.Mi avvicinai al suo petto e lo abbracciai,sussurandogli qualcosa all'orecchio.
-"A volte vorrei abbracciarti,altre vorrei decisamente mollarti un pugno in faccia,ma la maggior parte delle volte vorrei baciarti amore.-" dissi poi sollevando il viso e portandolo di fronte al mio.
-"Ti amo.-" mi sussurò.Non potevo farci niente,sapevo che dopo ogni litigata guardandolo negli occhi sarei tornata a sorridergli,sapevo che dopo ogni temporale ci sarebbe stato il sole,ovunque,in ogni parte del mondo ci trovassimo.
Improvvisamente sentì una luce accecarmi il viso e dei raggi caldi comprimermi le braccia,era tornato il sole,era tornato il sereno.
-"Senza te,non posso vivere.-" replicai.
Non c'era nient'altro da dire,nessuno riusciva a capirci.Lì fermo immezzo alla gente che ci passava a fianco,che ci guardava mentre ridevamo,ci baciavamo.
-"Sai che appena fai un'altro tatuaggio ti uccido?-" chiesi passandogli la mano tra i capelli.
-"Ne faro' un'altro.-" rispose sorridendo,gli lanciai uno sguardo killer.
-"Scriverò dentro il mio cuore il tuo nome.-" rispose,era dolce,era tanto dolce.
-"Sì ok,ma basta con queste frasi da nicolas sparks,portami su e scopami.-" risposi finemente,non ero romantica,non lo ero per niente.
Lui sorrise e mi baciò nuovamente,poi insieme lasciammo la strada avventandoci a casa sua.
I nostri corpi per la millesima volta si scoprirono quella sera,come per la prima volta con lui.
E quella stessa sera diedimo vita a qualcosa di solamente nostro,quella sera unimmo i nostri corpi dando vita a una nuova creatura.
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Belle donzelle come va'? Passiamo ai fatti,è iniziata la scuola ._.''
Quindi non ho dedicato tanto tempo alle os,ma questa l'ho scritta con il cuore.<3
Spero vi piacca,ci terrei a dire che è dedicata a una mia amica,la cui storia è vera.**
Prende anche spunto dalla canzone Complicated di Rihanna da quì il titolo.
Giada xxx
  
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